Julian non aveva ancora toccato cibo nonostante le sfrigolanti frittelle sotto il suo naso emanassero un invitante profumino.
Da un buon quarto d'ora se ne era restato, indeciso, a fissare il display del suo cellulare poi, quasi che quell'aggeggio scottasse tra le sue mani, lo aveva allontanato deciso. Con un sospiro rassegnato.
Un sospiro che non era sfuggito a suo padre.
Gregory aveva ripiegato il giornale ed aveva deciso di approfondire quei turbamenti giovanili che, fino a quel momento, aveva spiato di sottecchi.
"Allora chi è la fortunata?"
Aveva costretto Julian a tradirsi, con una punta di malizia.
Il ballo a scuola, la prima ragazza da invitare...Il suo ragazzo stava proprio crescendo!
"Non c'è nessuna fortunata! Anzi, sai che ti dico? Meglio se mi tengo fuori da questa buffonata!"
Era scattato Julian, forse con troppa foga.
L'occhiata di finto rimprovero che era funta da ammonimento era servita solo a colorire le gote di Julian di una vergogna fino ad allora sconosciuta.
"Sai quanti cuori infrangerà questa tua decisione? Sai benissimo che, almeno, metà delle teenager della tua scuola farebbero carte false per ricevere quella telefonata..."
Gli aveva fatto notare Gregory con tono divertito. Rimarcare quella popolarità che, talvolta, lo indispettiva portò Julian a rispondere con un'occhiata contrariata.
"Andiamo Julian! Sei un ragazzo bello e determinato...Non posso credere che sarà una donna a metterti KO!"
Stizzito lui aveva ripreso il cellulare ma si era bloccato nuovamente, dinnanzi alla tastiera, al momento fatidico.
Gregory aveva finto di riprendere a leggere poi, alla fine, aveva sbottato:
"Allora ti decidi o vuoi che lo componga io il numero di casa Aoba?"
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Grazie, grazie, grazie a chi continua a recensire e seguire la storia. A chi l'ha inserita tra le preferite e le seguite.
A presto^^