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Autore: Cordelia    28/01/2005    11 recensioni
Le vacanze di Natale sono vicine, e a pochi giorni dal lieto evento la dispensa gela e tutti sono costretti a servirsi del cibo proveniente da Hogsmeade. Poi succede l’impensabile: i professori iniziano a comportarsi come gli studenti ai quali insegnano! All’inizio può sembrare divertente, ma… Una nuova Strange Alliance composta da Hermione Granger, Draco Malfoy, Pansy Parkinson, Blaise Zabini e Regina Mallory è pronta a mettere fine alle nuove stranezze presenti ad Hogwarts!
Genere: Avventura, Azione, Commedia, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Pansy Parkinson | Coppie: Draco/Hermione
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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°° Primo capitolo di questa nuova gita in mezzo alle sostanza proibite e agli oggetti incantati che Hogwarts si ritrova ad avere in circolo. E’ un po’ diversa dalla precedente, infatti l’unico punto di vista che prenderò in considerazione è quello di Hermione, una Hermione un po’ strana dato che ama divertirsi… e studiare. Be’, in effetti lei si diverte studiando, quindi non è poi così anomala.
La fic è dedicata a chi attendeva il seguito di HER... quindi, se avete lasciato anche solo una recensione, ragazzi miei, questo lavoro è anche per te!
Be’, lasciamo perdere e godetevi HUNGRY!°°


CAP1 HUNGRY


- Sai, Herm, mi dispiace molto che tu non possa venire!
Lo ammazzo. Sisisisisi, prima lo strangolo nel sonno, gli strappo quel sorrisino dalla bocca e mi ci faccio degli asciugamani. Poi gli spacco anche i denti e ci gioco a dama. Tanto con tutte le carie che si ritrova non dovrò nemmeno colorare le pedine di nero.
- Anche a me, Ron, anche a me. – Sibilo caustica.
- Ma ti penseremo.- Dice Harry cercando di essermi di conforto mentre ripone nel baule la fedele Firebolt e un paio di maglioni di lana pesante e morbidissima che si è comprato la scorsa settimana ad Hogsmeade.
Certo. Come no. Mentre scieranno sulle alpi Italiane divertendosi un mondo, penseranno a quella povera sfigata della loro migliore amica che se ne è rimasta ad Hogwarts a fare l’uncinetto. Garantito.
- Ma sei sicura di non poter venire?
Io lo so che Ron lo fa apposta. Deve essere così perché sennò sarebbe davvero un ritardato di prima categoria. Con calma mi concedo un respiro lungo e appagante per recuperare la serenità che mi è stata sottratta da qualche giorno a questa parte.
Umh. Funziona.
- Te l’ho detto. – Ho recitato lasciandomi cadere sul letto di Seamus Finnigan con un sospiro. – Devo fare l’inventario con la McGranitt e organizzare i rifornimenti. E comunque non amo sciare.
Balla grossa come un Ungaro Spinato. Se non volessi diventare un Auror senza dubbio mi darei allo sci. Che cosa c’è di meglio di una fantastica cavalcata su un mare infinito e bianchissimo, fresco e incredibilmente consolatorio?
Ma meglio fargli credere che non ci tenga a venire in vacanza con loro piuttosto che piagnucolare come una femminuccia tutto il giorno: li conosco e so benissimo che anche se sembrano degli angioletti possono anche scatenarsi e diventare degli autentici bastardi a D.O.C.
Ma adesso che ci penso, andiamo… chi vuole saltarsi due giorni di scuola dove Pozioni sarà la materia sovrana per andarsene con la famiglia Weasley al completo, Luna, Neville, Harry e più metà dell’Ordine della Fenice a lanciarsi palle di neve ridendo come dei troll rincretiniti tutto il giorno e a bere la migliore cioccolata di tutto il mondo?
Ecco, lo sapevo. Nessuno.
- Harry, sai per caso dov’è finito il mio berretto dei Cannoni?
Harry mi lancia un occhiata eloquente. - L’ho visto in bocca a Grattastinchi. – Dice a voce talmente bassa che si può solo immaginare che abbia parlato.
Ops. In effetti mi pareva che Gratta avesse qualcosa in bocca, ma mi sembrava uno straccio senza alcun valore. Una scarpa vecchia e puzzolente, ma non il berretto di Ron. Anche se effettivamente, i colori… Ahia.
La vedo male.
- Cosa?- Dice Ron.
- No, non l’ho visto. – Risponde allora Harry salvandomi da una terribile crisi isterica. Adoro quel ragazzo. Altri stupidi senza cuore mi avrebbero già consegnato nella mani del King Weasley senza alcun ripensamento, ma lui… Ah, che tesoro.
- Ah. – Fa Ron alzando le spalle. – Fa nulla, tanto non tiene caldo.
- Già!- Convengo un po’ troppo vivacemente. – Decisamente. Perché non metti il berretto che ti ha regalato Lupin a Natale dell’anno scorso?
Ron storce il naso. – Una sola parola: ORRENDO. E poi è a casa.
Non gli do tutti i torti, ma alla fine io non lo trovo abominevole. Certo, magari po’, emh, appariscente e allegro, ma infondo quei pon pon arancione e il ricamo di pizzo merlettato sono davvero graziosi. Decisamente non da suicidio.
Ron esagera sempre.
- Be’, ad ogni modo abbiamo ancora questa sera da passare insieme!- Dice Harry rivolgendomi un sorrisino colpevole. – Festeggeremo.
Certo. Peccato che sul dizionario dei sinonimi e contrari Harry Potter e la parola “festa” siano decisamente i due antipodi, senza contare che la “Festa” come la chiama lui, potrebbe durare mezz’ora dato che la loro Super Vacanza Da Sballo senza di me, inizia alle 22 spaccate. E’ stato carino a proporlo, e so che lo fa per non farmi sentire esclusa, ma credo che declinerò l’invito e mi concederò una fantastica ronda di ricognizione fuori orario.
Essere Prefetti è una pacchia. Bagno favoloso e privato. Privilegi a non finire. Sei la cocca di tutti i prof (anche prima lo ero, ma adesso è decisamente palese su tutti i fronti). Tutti ti cercano e tutti anche se non fai nulla di buono parlano di te, sia anche per insultarti. Be’, signori miei, è davvero stupendo.
E per giunta divertente.
Ebbene si. So di avervi sconvolto l’esistenza e che dopo questa confessione dovrete cercarvi uno psicanalista, ma anche alla sottoscritta, purtroppo per voi… piace divertirsi.
***
Questa sera a cena l’aria è più frizzante del solito.
Tutta la scuola sembra a conoscenza del fatto che di qui a qualche ora, Ron “The King” Weasley e il Ragazzo Sopravvissuto (Due volte vincitore del premio per il “Sorriso più Seducente” del Settimanale delle Streghe), avrebbero cortesemente salutato i loro amici e mandato al diavolo la scuola per quasi tre settimane forse senza nemmeno aspettare di aver varcato il portone d’ingresso.
Ogni iscritta al Fan Club di Harry Potter aveva segnato la triste data sul calendario da mesi ormai e anche se sarebbe morta piuttosto che affermare un pensiero così blasfemo nei confronti del loro idolo, erano contente che si prendesse qualche giorno di vacanza lontano da Hogwarts per potersi liberare della sottoscritta.
Cosa che voglio assolutamente sottolineare, è tutta una scenata di gelosia INUTILE. Io e Harry non siamo MAI stati insieme e mai ci staremo. Siamo come fratello e sorella, ma nulla di più. Si, be’, una volta c’è stato un bacio, ma vi assicuro che ci siamo pentiti entrambi e che ci eravamo scolati talmente tante Burrobirre rinforzate con il Wishy Incendiario da esserci trovati ad avere in circolo il 6%di sangue nel 94% di alcool.
E comunque quando poi abbiamo realizzato quello che era successo ci siamo rifilati uno schiaffo a testa per tentare di far Evanescere la sbronza, senza contare il lancinante senso di incestuoso peccato che avevo sullo stomaco.
Ho dovuto persino assicurare a quelle sgualdrine del Club che dopo ci eravamo dichiarati odio eterno e che sono dovuta correre con urgenza da un prete e che ho pregato con lui fino alla prime luci del mattino.
Questo per sottolineare quanto la gente sia TERRIBILMENTE cretina.
- Ehy, Prefetto Granger!
E’ Oz, un ragazzino del terzo anno che da qualche giorno mi fa letteralmente impazzire. E’ una persecuzione, una specie di zecca che non riesco a togliermi di dosso nemmeno con un antisettico, la pellicina sull’unghia che svanirebbe se smettessi di torturarla con i denti, il bon bon al cioccolato che ti farebbe gola se non ne avessi fatto indigestione il giorno prima. Okay, sto sconfinando nel ridicolo.
La verità è che Daniel, detto Oz, Green è una vera piaga, checché ne dicano i prof o gli altri Prefetti. O i membri del suo Fan Club.
Ron lo guarda con un sorrisetto compiaciuto mentre io alzo la mano a mo’ di saluto troppo velocemente per poter sembrare naturale.
- Guarda.- Dice indicandomi Oz con un cenno della testa rossa. – Mister CBCR.
- Uh?
- Si. – Afferma lui come se fosse la cosa più naturale dell’universo. – Ginny li chiama così. Cresci Bene Che Ripasso.
- Che cosa?
- Avanti, Herm, lo sappiamo che muori dalla voglia di saltargli addosso! Come catalizzatore di femmine è secondo solo al nostro Mister Smile qui di fianco.
Harry lo fulmina con lo sguardo, accomodandosi a tavola di fianco a me. DETESTA essere chiamato Mister Smile, anche se ci dovrebbe essere abituato. Da quando ha vinto quegli stupidi premi, chi lo incontra per strada gli chiede solo di sorridere.
E poi non è vero che Oz mi piace. E’ molto carino, si, è vero, ha due occhi azzurrissimi e un fisico che farebbero invidia a Superman, dei riccioli così dolci e delicati che solo a guardarli ti viene il diabete, ma io sono un Prefetto e futura Caposcuola di Gryffindor, non posso permettermi certi vaneggiamenti!Anche se però…
No. Scherzavo.
- Piantala di parlare a vanvera. Piuttosto, qui siamo in ritardo. – Indica il tavolo di legno sprovvisto di cibo. In effetti ha ragione. A quest’ora ci stavamo già ingozzando da dieci minuti buoni. In più è giovedì e se la memoria non mi inganna, il giovedì c’è sempre il Banana Split ricoperto di cioccolato al latte Birbantello fuso e panna montata al gusto di nocciola, ovvero la cosa più buona che abbiano mai servito ad Hogwarts.
- Ci saranno problemi in cucina.
- Che li risolvino. Sto morendo di fame.
Ma dopo un quarto d’ora di inutili speranze, i nostri stomaci sono più vuoti di prima.
- Prefetto Granger… - Mi giro e mi trovo davanti Oz, il sorrisino furbo piegato a regola d’arte sulle labbra rosse. Ma perché ha tre anni in meno di me?!Perchè?!Che cosa ho fatto di male io per subire questo supplizio? Non potevano semplicemente punirmi facendo rotolare qualcosa di grosso e pesante da qualche parte? Ah, diamine, Hermione, ricordati che sei occupata!
- Si, Daniel?- Dico ricambiando il sorriso e mantenendo sotto controllo i miei ormoni con una fatica non indifferente.
- Ma come mai non c’è nulla da mangiare?
- Non ne ho idea. – Dico seria. – Adesso vado in Cucina, così vedo se c’è qualche problema.
Ron mi lancia un occhiata bieca e quando Oz si gira per tornarsene al suo posto, corruccia le labbra in un modo così odioso, che se potessi lo accopperei seduta stante. Almeno questi poveri bambini avranno di che cibarsi.
- Se te lo chiede il signorino vai subito sull’attenti, non è vero Prefetto Granger?
- Non per fartelo pesare, ma anche tu sei un Prefetto.
- Già… Ma un Prefetto STANCO… sai tutto quel mettere a posto per la grande partenza è talmente spossante… - E sorride credendosi furbo al di la di ogni immaginazione.
Le mie labbra si piegano imitando quello che vorrebbe sembrare un sorriso, anche se piuttosto può apparire come il ghigno del Joker di Batman. – Giuro che se per sbaglio dovessi fare ancora una battuta sulle vostre MERAVIGLIOSE vacanze, mi alzo, vado al tavolo di Ravenclaw e PER SBAGLIO mi farò scappare con Luna quello che ho visto ieri sera in sala Comune…
Ron sbianca all’improvviso. – E’ stato un incidente!
- Certo, stavi pulendoti la bocca e ti è partito un bacio? Ah, no, meglio, Calì stava soffocando e tu, da vero gentiluomo per carità verso il prossimo, gli hai fatto la respirazione bocca a bocca e ci è scappata la lingua, non è vero?
- NO!- Sbraita Ron infervorandosi. – E comunque è successo una volta sola! Non sono certo io quella che ogni sera dopo la ronda con i Prefetti scompare e torna all’alba!
Ma perché deve sempre tirare fuori questo argomento? Ogni santissima volta che ci troviamo a litigare, (ovvero almeno due volte al giorno, in genere o dopo o prima dei pasti)puntualmente mi rinfaccia questa stupidaggine.
- Di la verità.- Mi provoca lui con un sogghigno malefico sporgendosi in avanti. A volte mi fa davvero paura, sembra la proiezione astrale di un orsetto lavatore. – E’ Mister Oz Perfettino che ti fa rincasare ad orari impossibili? Gli dai ripetizioni di incantesimi e se sbaglia qualcosa tu lo frusti? Oppure lo sculacci?
Non ho intenzione di cedere alle sue provocazioni. Quello che faccio io non sono assolutamente affari suoi. – No, e mi dispiace che ti dia fastidio il fatto che io abbia un…
(amante)
un passatempo che voi non conoscete, ma NON SONO AFFARI TUOI.- Mi alzo dal tavolo con lo sguardo che manda scintille di indignazione. - E adesso vado a vedere che succede in cucina, dato che il mio collega Prefetto è troppo STANCO per alzarsi, ma non per ficcare la lingua in gola alla prima… alla prima Donnina Felice che passa per strada anche se è fidanzato con una ragazza meravigliosa.
E’ appagante dire tutta la verità senza peli sulla lingua. Be’, quasi tutta la verità, ma non gli dirò certo cose che non gli dovrebbero interessare… e soprattutto che non approverebbero. Dio, se lo sapessero andrei incontro a guai grossi…
Lascio il tavolo di Gryffindor con passo austero, mentre il brusio nella Sala Grande si fa sempre più insistente. Qualunque sia il motivo di questo ritardo spero che sia qualcosa di facilmente reversibile. Non voglio nemmeno provare ad immaginare il putiferio che si verrebbe a creare se ci dovesse essere un intoppo del genere. Lasciare gli studenti a pancia vuota è un conto, ma lasciarli senza Banana Split sarebbe un vero suicidio. L’assalto delle mense sarebbe la cosa più naturale dell’universo. Per quanto mi riguarda credo che mi offrirei volontaria per guidare la rivolta.
Giro l’angolo quando per poco non vado a sbattere contro Piton e i resto del corpo docente riunito al completo davanti all’entrata delle Cucine.
- Ci chiedevamo quando Miss Granger si sarebbe unita al coro di protesta delle voci bianche di Hogwarts. – Mi apostrofa rivelando nel ghigno i denti giallini e irregolari.
Mi guardo in torno: Eric Shidler, il Caposcuola di Corvonero, Anthony Goldstein, Hannah Abbot ed Ernie Mc Millan mi fissano con volto inespressivo e le mani serrate contro lo stomaco.
- Cosa succede?- Chiedo cercando di non sentirmi una perfetta idiota. Avrei dovuto alzarmi subito invece di fare la figura dell’ennesima piagnucolona isterica serrata dai morsi della fame.
- La dispensa è gelata e il cibo è irrecuperabile. – Risponde la McGranitt, estraendo un fazzoletto candido dalla tasca del mantello. Sembra esausta. – Temo che dovremo andare ad Hogsmeade ad ordinare la cena o per stasera dovremo stringere la cinghia.
Traduzione: niente Banana Split.
- Vuole che vada ad avvertire la Sala Grande?- Una voce strascicata ed inconfondibile mi fa quasi saltare in aria dallo spavento.
- Ti ringrazio Malfoy, ma ci penserà il professor Silente a dare l’annuncio.- Dice con un cipiglio severo appena più dolce del normale. – Intanto voi quattro, invece di contorcervi come Schiopodi Sparacoda cercate di fermare ogni tipo di sommossa.
Eric, Ernie, Hannah e Anthony sbuffano all’unisono ma eseguono l’ordine.
Draco mi lancia un occhiata di sottecchi e io faccio finta di nulla.
NON IN PUBBLICO. DANNAZZIONE… NON DAVANTI A TUTTI!
– Voi due, invece. – dice Piton sempre più contento al pensiero di umiliarmi. – andate alla Guferia e spedite questo. – Consegna nella mani di Draco una lettera con il sigillo della scuola. Sul retro della busta c’è l’indirizzo dei Tre Manici di Scopa.
- Lo consideri fatto, Professor Piton.- La sua voce è totalmente sottomessa. Sembra un piccolo schiavetto succube del suo odioso padrone con tanto di grembiulino e coroncina. Si volta verso di me, gli occhi cerulei che brillano piacenti. – Vieni Granger, ti insegno come si manda un Gufo.
Non ribatto, faccio solo una smorfia di antipatia. Piton sorride e Draco lo ignora, proseguendo a grandi passi per la scala di marmo.
Appena siamo fuori dalla visuale di occhi indiscreti, si guarda in giro e con scatti furtivi della testa controlla di essere da solo con me. – Così mi devi insegnare a mandare un Gufo, eh, Malfoy?
Mi si avvicina e mi stampa un rapido bacio sulle labbra. – Scusa, ma è stata la prima cosa che mi è venuta in mente.
Alzo le spalle, guardando a terra. – Non me la prendo, tranquillo. In ogni caso sono ancora in tempo per andare in vacanza con Harry e Ron. Okay, lo ammetto… sono furiosa. Ma ne ho ben diritto, miseria, l’ho aspettato per tre ore ieri sera nel Bagno dei Prefetti e lui nemmeno si è degnato di farsi vedere.
La sua espressione si incupisce. – So che l’ho combinata grossa e ti chiedo scusa per ieri, ma Pansy mi tiene d’occhio come un Arpia in calore e come se non bastasse mi è arrivato un Gufo urgente da mia madre. Mi dispiace. – Si volta come se la discussione fosse conclusa. Sale i gradini in silenzio e si comporta come se non esistessi. E’ bravo in questa cosa, forse il migliore in assoluto, dato che dopo anni di insofferenza e recite di ruoli che non gli si addicevano ha finalmente abbassato la guardia. Almeno, con me. Per tutti gli altri è ancora Draco Malfoy, l’erede di un Death Eaters. Il solito cattivone da manuale, sprezzante, malvagio, razzista, figlio di… si, insomma, ho reso l’idea.
Accelero il passo, e superatolo, mi paro davanti a lui con le braccia conserte sul petto. – Che cosa diceva?
Lui scrolla il capo.
- Malfoy, per favore. Che cosa diceva?
Lui mi fissa, stringendo più forte la lettera che ci avrebbe assicurato un pasto caldo anche quella sera e si sforza di apparire tranquillo. – Mi hanno proibito di andare a testimoniare.
CHE COSA?Rossa di indignazione per poco non cado dal gradino.
- Come? Come sarebbe a dire? Mi avevano dato la loro parola, e…
- Granger, ne parliamo dopo, per favore. – Il suo tono e la sua faccia non ammettono repliche.
Annuisco, stringendogli la mano nivea. Se sta passando tutto questo in parte è anche per colpa mia. Sono stata io a spingerlo a denunciare suo padre e a rivelare all’Ordine la posizione dei Death Eaters nascosti e di Voldemort. In quando a lui non c’è ancora traccia, ma per il momento Draco è al sicuro. Nessuno sa che è stato proprio il figlio di Lucius Malfoy a decretare la rovina del rinascente terrore dovuto alle malefatte di quello che una volta era stato uno studente brillante sotto il nome di Tom Marvolo Riddle.
Io sono l’unica a sapere tutta la storia.
Il mio stomaco ribollisce come un calderone pieno di linfa di Unicorno. – Andiamo a portare questa lettera.

Continua...

°° Chiedo perdono per la lunghezza, ma credo che vi ci dovrete abituare. Sono molto prolifica in questa fic!
Abbastanza ispirata, nonostante non abbia la minima idea di come farla continuare. Lunghezza massima… boh… mi do un margine di dieci capitoli ma non è da escludere che la possa finire prima.
Ringrazio anticipatamente chiunque si darà la pena di recensire!
Al prossimo Capitolo… LIES. °°
  
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