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Autore: 24maggio2011    16/11/2014    2 recensioni
Questa è la storia di due fratelli. Laura e Thomas Hale-Stilinski. Sono i figli di un avvocato: Derek Hale e di un dottore: Stiles Stilinski. Laura, appena quattordicenne, Thomas, appena dodicenne. Laura e Thomas non hanno neppure una sola goccia dello stesso sangue, nelle vene, ma si amano esattamente nella stessa e identica maniera e l'uno non vive senza l'altro. Riusciranno, Stiles e Derek, a prendersi cura di loro e a sopportare i capricci di due ragazzi in piena adolescenza?
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ATTENZIONE: Questo, è una specie di esperimento. Sto unendo la mia primissima storia: "Laura Hale-Stilinski." alla mia seconda, legata a questa famiglia: "Ti ricordi?" Ci saranno più capitoli e molte modifiche. Scritta in maniera molto differente e unita in un unica storia. AVVERTENZA: La seguente storia, puo' essere letta, anche senza la lettura delle precedenti.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Derek Hale, Nuovo personaggio, Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: AU, Nonsense, OOC | Avvertimenti: nessuno
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- Ti giuro, che non è come sembra.
 
Emjey Smith, era un bellissimo ragazzo. Alto, magro, biondo, occhi azzurri. Il classico bello e dannato. Quello che per la sua bellezza, è in grado di ottenere qualsiasi cosa voglia. Laura Hale-Stilinski, era la prima della lista, ma Laura, visto che era speciale, non voleva lui. Lo odiava e questo Emjey, lo sapeva bene, ma avrebbe fatto di tutto, per averla e per tenerla stretta a se. Non sa se è solo un capriccio, o se si è interessato a lei, solo perchè è l'unica a non degnarlo di uno sguardo e a non morirgli dietro. Sa solo che quella ragazza, dal primo giorno che l'ha vista, quel quindici settembre di quasi tre mesi fa, gli è entrata dentro e dentro c'è rimasta. 

Sono passate due settimane circa, dalla punizione che Laura ha ottenuto dai suoi genitori, per avergli nascosto la pagella scolastica e per aver i voti terribili, che quel foglio bianco, inutile a parer suo, aveva. Laura è intelligentissima, tanto che se vorrebbe, potrebbe anche essere la prima della classe. Ma dato che i suoi genitori, non le hanno mai chiesto il massimo, si è sempre accontentata anche di un solo 6/7. Infatti, Laura sa bene che la sua punizione, sta per finire. Manca davvero poco, ormai. Consapevole che in due settimane, ha recuperato tutti i brutti voti, tranne uno, farà di tutto per avere la sufficienza in Chimica. Anche portare a casa sua, proprio il ragazzo più terribile sulla faccia della terra, senza il permesso dei suoi genitori. Emjey Smith! 

Che quel professore, gli e l'abbia fatta apposta, ormai, è chiaro a tutti. Non sono mai andati d'accordo e il docente, ha sempre fatto di tutto pur di metterla in cattiva luce con i colleghi. Sta di fatto, che quel Martedì mattina del 12 Dicembre alla 5° ora, il professore assegna un compito di gruppo e lei, viene messa con il suo peggior nemico. Emjey, che dal primo giorno di scuola ci prova incostantemente e soffocatamente con lei, adesso, era il ragazzo più felice della storia. Lei, proprio non lo sopporta. Le sue avance, nei suoi confronti la infastidiscono e parecchio anche. Non lo ha detto ai suoi genitori, perchè è sicura, che se lo venissero a sapere, specie Derek, farebbe passare a quel povero ragazzo, la voglia di provarci con la sua bambina, anche solo con uno sguardo. Laura sa bene che se i suoi dovrebbero scoprire, che lo porterà a casa, si arrabbieranno e aumententeranno la punizione, ma non puo' farci niente.

Pur di evitare di stare ancora chiusa in casa e recuperare l'ultima materia, così farà felice anche i suoi genitori, Laura, controvoglia, ovviamente, si trova costretta a portare a casa sua, da sola, quel suo non-amico e fare il compito insieme. Come entrano in casa, il suo non-amico, mette una mano sui suoi fianchi e nascondendo il viso nell'incavo del suo collo, inspira il gradevole odore, che la ragazza che gli ha fatto perdere la testa, ha. Si lascia sfuggire un piccolo mugolio e Laura, non si spiega nemmeno lei come, dato che fino ad un attimo fa, la sola presenza lo infastidiva, sorride. Il ragazzo, se ne accorge e dice ad alta voce: 
- Laura, il tuo profumo è così buono che ti salterei addosso, all'istante. - Laura, sorride visibilmente imbarazzata e sta per dire che dovrebbero studiare chimica, ma le sue parole, vengono subito stroncate sul nascere, da un papà Derek, al quanto furioso.
- Ma davvero? Hai due secondi per levare le mani di dosso da MIA FIGLIA o ti sbatto fuori di qui.  

Mentre Derek, si sta per avvicinare ai due giovani ragazzi, tira un occhiataccia alla figlia che spaventata come non mai, deglutisce a vuoto e con un espressione in viso, di chi è appena stato scoperto a rubare, prova a spiccicare parola. 
- Oh cavolo!
- Papà, hei. Non giungere a conclusioni troppo affrettate, ti giuro che non è come sembra. Lui è solo un mio compagno di classe e quell'idiota del prof di Chimica, ha detto che per recuperare il voto, l'unico che mi è rimasto da recuperare, tra l'altro, dovevo fare coppia con lui per un lavoro. E poi, tu che cosa ci fai qui? Sono solo le 3 del pomeriggio, di solito a quest'ora gli avvocati come te lavorano, no?! Dov'è Papà?  

Derek, rimane sbigottito dalla risposta che sua figlia gli ha appena dato e decide così, di prenderla per un braccio e trascinarla con forza in cucina, per riprenderla come si deve, lasciando il cucciolo biondo, solo all'ingresso e al quanto imbarazzato. Spera solo che non arrivi anche l'altro padre della sua amata, altrimenti non saprebbe proprio che cosa dire o che cosa fare. Giunti in cucina il padre sta per urlarle contro ma ancora questa volta la figlia lo precedette:
- Dio papà, non sai quanto io sia felice che tu sia qui, in questo momento e arrabbiato, quello li proprio non lo sopporto, non puoi capire, è una cavia, ci prova con me, dall'inizio dell'anno e mi mette sempre le mani addosso. Di nuovo, è stato quell'idiota di un professore, inutile e insignificante a mettermi con lui, altrimenti non mi avrebbe mai dato il voto, che mi porterà dritta dritta alla sufficienza. Ho dovuto per forza portarlo qui. Mi dispiace, ok?! Ma adesso, per favore, aiutami. Vieni di la, ti rivolgi a lui in modo calmo e dici che possiamo studiare insieme, ma se lo becchi ancora una volta con le mani sul corpo della tua bambina, farà meglio a darti il numero di suo padre, dove tu, riferirai tutto e aggiungerai che tuo suocero, il mio adoratissimo e specialissimo nonnino, è lo sceriffo della città. Non vorrà mica cacciarsi nei guai. Ti prego, papà. Potrai sgridarmi dopo se vorrai. - Dice tutto d'un fiato e Derek, rimane stupido più che mai. 
- Non è possibile. Sei proprio figlia di tuo padre. - Ma dopo questa battuta, è ora di passare alle cose serie. Gli punta un dito contro e inizia a sgridarla, mentre dentro, è già soddisfatto di se stesso, visto che sua figlia, ha deglutito a vuoto per l'ennesima volta, da quando è entrato in scena.
- Farò come mi hai detto, ma non credere che la storia finisca qui, signorina. Io non sono arrabbiato in questo momento, sono furioso. Hai portato in casa, un ragazzo senza farci sapere nulla. Se non fossi arrivato io, chissà cos'altro sarebbe successo e non tirarmi fuori la scusa del "papà, non lo sopporto." perchè è una bugia bella e buona, signorina. Prima che vi interrompessi, avevi gli occhi a cuoricino e sembravi in estasi, come se avessi appena visto la Madonna.  

Laura, visibilmente shockata dalla rivelazione che le ha appena fortino il padre, chiede se davvero, avesse avuto gli occhi a cuoricino e il padre annuisce.
- Oh - Ed è solo quello, che esce da quelle bellissime labbra carnose della figlia, che le richiamano tantissimo quelle del suo amato marito.
- Non è possibile, io a quello li lo odiavo, fino a due minuti fa. - Il padre sorride a questa affermazione, in fondo le fa tenerezza. Passi che sia alla sua prima cotta e che forse davvero, non lo sapeva, ma che qualcuno tocchi in quel modo la sua bambina, proprio no. Ripensa alle parole della figlia e con noto severo, da padre geloso quale è, inizia la sua sfuriata: 
- Wo,wo,wo, frena un attimo. Passi che ci hai tenuto nascosto il fatto delle pagelle, passi che è circa un mese che stai facendo di testa tua, passi che non sapevi di provare qualcosa per quel ragazzo.. 
- Ma io lo odio - dice Laura, più a se stessa, che al padre.
- Laura, ti stavo parlando. Non interrompermi. Lo sai che mi da fastidio, quando tu e tuo padre lo fate.
- Si scusa, continua. Anzi, no! Perchè non lo fai dopo?
- Laura!! - Segue sguardo minaccioso e Laura si zittisce.
- Comunque, dicevo.. passi tutto, ma che quello li, sono tre mesi che ci prova con te, e tu ce l'hai tenuto nascosto, ti ha messo le mani addosso e lo porti in casa, quando siete soli, proprio no. Ora andiamo di la, andate in camera tua e come arriverà tuo padre, ne riparleremo. Siamo intesi?
- No, ti prego, non dirlo a papà, per favore. - Tenta Laura, immaginandosi già, come l'avrebbe presa papà Stiles, fra lui e papà Derek, non sa davvero quantificare chi dei due, è più geloso della loro bambina.
- Non dirmi cosa?! - Chiede Stiles, entrando dalla porta della cucina, che era stata chiusa da Derek, con sottobraccio il non-amico della figlia.

In casa Hale-Stilinski, c'è un lungo e intenso minuto di silenzio, poi Derek, ancora arrabbiato con la figlia, perchè le ha nascosto che quello li, gli ha messo le mani addosso, risponde a suo marito, ignorando lo sguardo accusatorio di sua figlia. 
- Oh, niente, tua figlia, non vuole che ti dica che ho scoperto, che questo qui, ci prova da tre mesi, in maniera eccessiva, con la nostra bambina, che le ha messo le mani addosso ripetutamente e che oggi, con la scusa di un compito, pensando fossero soli in casa, lo ha portato qui e quando ho sentito che lui, ha detto che gli salterebbe volentieri addosso, non c'ho visto più, sono uscito dalla cucina, dove loro, ovviamente, non sapevano che ci fossi e li ho trovati appiccicati come le cozze. La mano di lui, sul fianco di lei e nel frattempo c'era lui, con la testa sul collo di nostra figlia, che l annusava nemmeno fosse un cane. E adesso sono indeciso, se mettere in punizione nostra figlia, fino alla maggiore età o prendere lui e magari, chiamare suo padre. - Racconta Derek e Laura, nota che Stiles, è furioso.

"Ok, a sto giro sono davvero arrabbiati, oh ops!" 

Stiles, lancia occhiatacce che vanno dalla figlia, al suo amichetto. Stringe i pugni, per mantenere la calma e parla con Emjey.
- Senti, se è vero che dovete studiare, adesso andate di sopra e lo fate, lascerete la porta aperta e a turno, io e mio marito, verremo a controllare e tanto perchè tu lo sappia.. - Dice con un tono di voce che si sta gradatamente alzando
- Mio padre, è lo sceriffo della città. Toccala ancora una volta e dico una volta sola, e farò in modo di farti passare la voglia di farlo. Nessuno e dico nessuno, deve toccare in questo modo, la mia bambina. Non senza che noi, sappiamo niente e sopratutto non a quest'età. Sono stato chiaro?!
- Si, signore. Chiarissimo! E comunque, complimenti a tutti e due. La vostra bambina è davvero uno spettacolo. - Dice Emjey, guadagnandosi un sorriso a trentadue denti dalla sua amata e un occhiataccia dai suoi papà. 
- Ma questo qui è proprio sfacciato. Ma con che coraggio, continui a provarci con mia figlia, in questo modo, dopo quello che ti ho detto, in casa mia e con entrambi i suoi genitori, che in questo momento non capiscono se tu sia più stupido o .. - Ma Stiles non può continuare, perchè sua figlia l'ha interrotto.
- Innamorato. - Dice Laura e questa volta, è lei che si è appena guadagnata un occhiataccia dai suoi genitori. 
- TU, levati quel sorriso dalla faccia. Sono le tre e mezza del pomeriggio, ormai. E' ora che andiate a fare quello che dovete fare. Ricordate quello che ho detto e signorina, con te, non finisce qui. Dopo ne riparleremo. Avanti, Marsh!! - Dice Stiles e mentre i ragazzi, sono all'ultimo gradino e stanno per entrare nella stanza di Laura, Derek aggiunge dal fondo delle scale: 
- E la porta aperta. - Si guarda con il marito che scrolla la testa e le mani, facendogli capire che è confuso, sbuffa e beve la sua tanto, atessa birra.
- Com'è andata, a lavoro? - Chiede Derek, stampandogli un bacio sulle labbra  e strappandogli la birra dalle mani, per bere al posto suo.
- Fa pure, signor Stilinski. Comunque, bene! A te? - Chiede divertito, Stiles. Derek ride e poi risponde.
- Bene anche a me. In ospedale era tutto calmo?
- Stranamente, oggi si.
- Ok, senti, io li vado a controllare.
- Derek sta fermo!
- Stiles, è mia figlia.
- Si, anche la mia, se per questo.
- E con questo?
- E con questo, dobbiamo lasciargli i suoi spazi. Andremo tra poco.
- Ma quello li, ci prova con lei.
- Ma che novità, non me ne sono accorto.
- E va bene, va bene, stringerò i denti e ancora per un po', non andrò a controllarli.
- Bravo il mio avvocato. Io vado a farmi una doccia. - Dopo avergli messo la birra in mano e avergli dato un bacio, Stiles sale le scale, ma si accorge che suo marito, lo sta seguendo.
- Che fai?
- Vengo a controllare che tu, non vada a controllare quei due.
- Odio te e la tua testolina, maledettamente inteliggente. Si vede che sei un avvocato! Giuro, faccio il bravo. Butto solo un occhio e poi vado sotto la doccia. Non mi farò nemmeno vedere.  - Lo prega, Stiles. Derek ride e lo lascia andare. Non c'è proprio niente da fare. Suo marito è un cretino e cretino rimane.

Sono quasi le 6 di sera, in casa, i ragazzi stanno ancora studiando. A tratti, Derek e Stiles, vanno a controllare la figlia, senza mai interromperli, ma squadrandola dalla testa ai piedi, giusto da farle ricordare quello che di li a poco, le sarebbe aspettato e un po', ha paura. Non tanto della gelosia dei suoi genitori, ma tanto di quello che sente in questo momento, con Emjey al suo fianco. Ha qualcosa che va su e giù nello stomaco. Non se lo sa spiegare. Davvero, fino a qualche ora prima, lo odiava. O almeno così credeva.. e adesso, è li, in camera sua, con qualcosa che va su e giù per il suo stomaco, il cuore che batte forte e gli occhi fissi, su quelle labbra, che tanto vorrebbe assaggiare. Lo vorrebbe baciare e non lo nega, ma è spaventata. Non ha mai avuto un ragazzo, prima d'ora, ha solo quattordici anni, non ha mai baciato nessuno e adesso, sembra proprio che Emjey, abbia letto nei suoi pensieri e l'ha appena baciata. Un bacio soffice, delicato, dolce.

E' felice, e sorride tra le sue labbra, gli occhi chiusi, ma la porta, aperta!! Si stacca a malincuore da quelle labbra, che gli sanno d'amore e di felicità e sta per parlare, ma Emjey, gli tiene il viso tra le mani, l'accarezza e parla al posto suo.
- Voglio stare con te, Laura. Non mi importa di quello che diranno i tuoi, farò capire loro che sono interessato a te. Mi piaci dal primo giorno, che i miei occhi, hanno incrociato i tuoi, so che anche tu mi vuoi. Riesco a sentirlo. Lo capisco da come mi guardi, da come mi parli, da come mi disprezzi. Tutti mi apprezzano, tranne te. Tutti, provano ad avere un contatto con me, ma tu no, tu sei diversa, sei speciale e mi hai fatto perdere la testa proprio per questo, Laura.  Tu cerchi di starmi lontana, perchè non vedi l'ora di avermi vicino. Mi vorresti solo per te, ma hai paura. Hai solo quattordici anni, non hai mai avuto un ragazzo e hai due papà.
- Cosa centra che ho due papà? - Chiede con rabbia, Laura. 
- Niente. Assolutamente niente, ma la gelosia da controllare sono due. Anche se tuo papà Stiles, mi sembra molto più calmo di Derek. 
- Il mio amore. Amo tutti e due, ma come amo mio padre Stiles, non amo nessun'altro. - Dice dolcemente, Laura.
- Guarda che potrei anche essere geloso. - Scherza Emjey, azzardandosi a baciargli un altra volta le labbra.
- Laura Hale Stilinski, vuoi stare con me?!
- Cosa?
- Possiamo anche tenerlo nascosto, per un po' ai tuoi, se hai paura, non c'è problema. Ma io, voglio di nuovo le tue labbra sulle mie. Voglio dire a tutti che sei la mia ragazza. Ti prego Laura, non spezzare il cuore di un ragazzino. Per favore.

Laura, davanti a questa dichiarazione d'amore, si è sciolta come neve al sole e sta per fiondarsi, di nuovo fra le sue labbra per dirgli di si, ma purtroppo, venne fermata da suo padre, che la rimandò fra i viventi. 
- Laura, è ora che tu e il tuo amico vi salutiate. Sta arrivando il nonno, lo sceriffo. - Tende a precisare, Stiles. 
- Mangerà qui a cena, forse, e di sotto, è quasi tutto pronto.
- Ok papà, due minuti e scendiamo, puoi lasciarci soli un attimo, per favore?
- Stai facendo sul serio? - Chiede Stiles, con quel tono che solo la figlia, sa cosa stia provando in quel momento. E' sconcertato.
- Papà, per favore. Due minuti! Che ti costa. Dobbiamo solo ridare un ultima controllata al compito e scendiamo, ma non possiamo farlo con te, qui davanti, che ci fissi in quel modo. - Dice con un tono un po' troppo alto, secondo il punto di vista di Stiles.
- Intanto, rispondimi come si deve, primo. Secondo, ok! Due minuti, non di più e vi voglio di sotto. A tutti e due.

"Ma che ho detto, ora?!" 

Laura sorride e poi annuisce al padre che se ne va, ma che però, lascia la porta aperta.

- Voglio stare con te. Proviamo e vediamo come va, se va bene, poi lo diremo ai miei. Adesso andiamo.

E il suo primo ragazzo, le regala un sorriso che le fa perdere un battito, per quanto sia bello. Si dirigono all'ingresso e Emjey, porge la mano ai genitori della ragazza, chiedendogli scusa, per il comportamento che ha tenuto nei confronti della figlia. Stiles e Derek, si guardano titubanti e dopo un attimo di esitazione e uno sbuffo seccato, stringono la mano al ragazzo della figlia, solo che loro, ancora non lo sanno. Dopo un ultimo saluto, Laura, accompagna il suo ragazzo alla moto, per un minimo di privacy, che purtroppo non avranno, perchè interrotti da Nonno Stilinski. Si salutano con un ciao a trentadue denti ed un cenno del capo, ed entrambi si dirigono nelle proprie abitazioni. Lui, felice perchè adesso ha con se, la ragazza che gli piace da tre mesi, al suo fianco e lei, sorridente con il suo amato nonnino sottobraccio, ma allo stesso tempo preoccupata su come dire, ai suoi genitori, che quel ragazzo che tanto a loro non piace, adesso è diventato il suo.

La cena si svolge tranquilla, senza accenni del pomeriggio appena trascorso. Sono tutti felici e sorridenti, anche Laura, che di tanto in tanto, si scambia qualche messaggino, con quello che a primo impatto, era il ragazzo più insopportabile dell'universo, credendo di non essere vista. Il primo a notare l'atteggiamento della figlia, fu proprio Stiles, che lo fece notare anche al marito. Entrambi sorrisero della figlia. Era felice e loro lo erano per lei, anche se il tipo, proprio non gli andava a genio. Dopo cena, quando rimarranno soli, una bella sgridata non gli e l'avrebbe risparmiata nessuno e di questo, Laura Hale-Stilinski, ne è perfettamente consapevole.

 
Piccolo spazio autrice:
 
Ed eccoci qui, al secondo capitolo di questa storia. Prima di tutto, tengo a ringraziare immensamente:
- Stilba.
- Pandora01.
- Miss Hoech.

Per le splendide recensioni, che mi avete lasciato. Dedicarvi il capitolo e avvisarvi, che probabilmente, tempo permettendo, ovvio, la storia, avrà un capitolo al giorno, visto che sono tutti pronti e devo solo fare qualche modifica.

Che ne pensate? :) vi è piaciuto, questo capitolo?
Un bacione enorme a tutti e a prestissimo.
  
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