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Autore: 24maggio2011    15/11/2014    4 recensioni
Questa è la storia di due fratelli. Laura e Thomas Hale-Stilinski. Sono i figli di un avvocato: Derek Hale e di un dottore: Stiles Stilinski. Laura, appena quattordicenne, Thomas, appena dodicenne. Laura e Thomas non hanno neppure una sola goccia dello stesso sangue, nelle vene, ma si amano esattamente nella stessa e identica maniera e l'uno non vive senza l'altro. Riusciranno, Stiles e Derek, a prendersi cura di loro e a sopportare i capricci di due ragazzi in piena adolescenza?
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ATTENZIONE: Questo, è una specie di esperimento. Sto unendo la mia primissima storia: "Laura Hale-Stilinski." alla mia seconda, legata a questa famiglia: "Ti ricordi?" Ci saranno più capitoli e molte modifiche. Scritta in maniera molto differente e unita in un unica storia. AVVERTENZA: La seguente storia, puo' essere letta, anche senza la lettura delle precedenti.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Derek Hale, Nuovo personaggio, Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: AU, Nonsense, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Salve a tutti e benvenuti in questa storia. :D è un immenso piacere, sapervi qui. Piccolissime avvertenze, prima della lettura:
- I personaggi non mi appartengono, ma sono di proprietà di Jeff Davis.
- Al momento, sembra non ci sia altro, se non ringraziarvi e augurarvi buona lettura.
 
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Stiles e Derek. Tutto iniziò quel 24 maggio di 18 anni fa. Il giorno del loro primo bacio. 16 anni Stiles, 21 Derek. Sono passati 18 anni da quel giorno, un matrimonio e due figli. Laura e Thomas Hale-Stilinski. I loro bambini. Li amano. Li amano da morire. Thomas è stato adottato all'età di 12 anni. Laura, invece, chiamata così in onore della sorella defunta di Derek, adesso ha 14 anni. Piena adolescenza e carattere uguale identico al suo amato papà, Stiles. Come potrebbe essere diversamente? Infondo, è normale, essendo la figlia biologica di Stiles e di zia Cora, che si è offerta come madre surrogata.
 
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- Il giorno delle pagelle.
 
Quando Laura fa rientro a casa, quella sera, intorno alle 18:20 circa, crede di essere sola. Suo papà Derek, è fuori per un convegno, mentre suo padre Stiles, a quest'ora, di solito è ancora a lavoro. Quando sta per mettere le chiavi nella serratura per entrare in casa, si accorge però, che la luce della cucina è accesa, segno che suo papà è in casa. Sta parlando al telefono ed è teso come una corda di violino, vorrebbe urlare ma non lo fa, è arrabbiato e sua figlia, sta cercando di fare il meno rumore possibile, per spiare la conversazione e sentire l'unica parola che non avrebbe mai e poi mai, voluto sentire: preside.

Presa dal panico, sempre molto attenta a non farsi sentire, cerca di dirigersi in camera sua e schivare per un po' l'argomento. Stiles è arrabbiato e questo sua figlia lo sa bene. Distratta dal capire per quale motivo, la preside avesse chiamato a casa, - ne aveva combinate così tante in quel periodo che collegare le fu difficile, - non si accorse che suo padre aveva chiuso la conversazione e l'aveva raggiunta, fermandola per un polso, poco prima che potesse fare il suo ingresso, nel suo piccolo mondo. La sua stanza. 

La stretta leggera, ma comunque decisa, sul suo polso, le fece capire ancora di più che suo padre era arrabbiato. Si girò di scatto sorridendogli. Magari l'avrebbe addolcito. Stiles capì cosa stesse per fare e stette al gioco, per vedere fino a che punto arrivasse la figlia.
- Hei pà, ciao! - Gli da un leggero bacio sulla guancia, sorride e cerca di sembrare il più tranquilla possibile.

Invano, ovviamente. Laura sa bene, che non puo' nascondere niente ai suoi genitori, sopratutto a Stiles. Lo aveva deluso, lo leggeva nei suoi occhi grandi, color nocciola. Laura, andava matta per Stiles. Era il padre migliore del mondo, per lei, anche Derek, lo era. Li amava, Dio quanto li amava. I suoi genitori, non le hanno mai fatto mancare niente. L'unica cosa che le era stata chiesta, era quella di rispettarli, di rispettare gli altri e di non mentire mai, davanti l'evidenza e anche di non tornare mai dopo le 18, senza avvisare. Laura, si sentì improvvisamente in colpa. In un giorno solo, aveva infranto tutte le regole. Schivò i pensieri per un secondo e tornò a concentrarsi su suo padre. 
- Da quando, mia figlia entra in casa senza nemmeno salutare suo padre? - Gli chiede Stiles, sorridendo a sua volta.
- Eh? No, pà.. è che stavi parlando al telefono e non ti volevo disturbare, tutto qui. Sarei comunque venuta tra poco.
- Davvero? - Chiede Stiles, captando la paura che in questo momento avvolgeva sua figlia.
- Si. Senti pà, sono stanca, magari vado a farmi una doccia, ok?
- Ok. Tra poco è pronta la cena.

E Laura, decide di godersi il benessere del getto dell'acqua calda, fino alle 19.

Stiles, è di sotto in cucina e sta preparando il piatto preferito del marito, che purtroppo tornerà solo domani, dopo tre giorni di assenza. E' sempre così, in casa Hale-Stilinski. Quando Derek parte, Stiles si mette a cucinare, cucinare e cucinare. Sempre se non deve lavorare, ovvio. Prepara la tavola, e visto che è quasi pronto, tra poco chiamerà sua figlia, per cenare. Mentre gioca con i suoi pensieri, però, venne distratto dal rumore delle chiavi nella serratura.

Stiles sorride, è felice. E' tornato suo marito.

"Non è possibile." - Pensa.
"Doveva tornare domani e non stasera."

Ed ecco, che il suo grande amore, fa il suo ingresso nella cucina. E' felice e sorride, mentre corre subito ad abbracciare Stiles.  Si baciano e lo fanno ancora. Si baciano fino a quando respirare diventa quasi vitale, staccandosi l'uno dalle labbra dell'altro e entrambi di malavoglia. Ma sono naso naso e si guardano negli occhi, non riuscendo a non sorridere felice. Poi, Derek gli da un delicato bacio sulle labbra e inizia a parlare.
- Hai visto, amore mio? Sono tornato prima, mi mancavi troppo.
- Amore, mi sei mancato da morire.
- Anche tu, tantissimo. Ma dimmi, dov'è la cucciola? - Gli chiede Derek, desideroso di ri abbracciare sua figlia.
- E' appena uscita dalla doccia, si sta vestendo. A proposito, dobbiamo parlare.
- Di cosa, della doccia? - Chiede Derek. Stiles sorride del marito e poi gli risponde seriamente.
- Di nostra figlia, scemo. Oggi mi ha chiamato la preside della scuola, le pagelle sono arrivate 5 giorni fa e ce l'ha nascosto, è calata tantissimo di voti, non ha la sufficienza in una sola materia. Se continua così, rischia l'anno. E' arrivata con 20 minuti di ritardo, dall'orario previsto e non ha nemmeno avvisato. Com'è entrata, ha capito con chi stavo parlando e si è dileguata nella sua stanza senza nemmeno salutarmi. Chiudo la telefonata con la sua preside e le vado a chiedere perchè non mi avesse salutato e di tutta risposta, mi dice solo che non voleva disturbare la telefonata. Le ho retto il gioco. Dovrai farlo anche tu. Dopo, a tavola le diremo tutto. Come scenderà, le chiederai esattamente, come mai ha fatto la doccia prima di cena. Di solito, la fa dopo. E li entro in gioco io. - E termina così il suo lungo monologo.

Derek l'ha ascoltato dal primo, all'ultimo minuto. Anche lui è deluso dal comportamento della figlia e fa quello che le è stato detto dal marito. Mentre sono impegnati a coccolarsi un po', entra Laura che sorridendo sorpresa, corre ad abbracciare forte il padre, dicendogli quanto le era mancato. Ed era vero.
- Hei signorina, di un po', quando sono arrivato, papà mi ha detto che eri sotto la doccia. Strano da parte tua, di solito la fai dopo sera. Tutto bene? - Laura sta per rispondere con l'ennesima bugia della giornata, ma venne immediatamente fermata da Stiles che la precedette e rispose al posto suo: 
- Te lo dico io. Lei si è fatta la doccia prima, perchè sicuramente stasera resterà a casa. E' inutile che dica che deve andare a studiare dall'amichetta. Non c'è Santo che tenga. La signorina, è rientrata 20 minuti in ritardo e non ha nemmeno avvisato, per giunta.  

Laura vorrebbe scomparire, adesso non solo suo padre Stiles, è arrabbiato con lei, ma anche suo papà Derek.

"Perfetto" - pensò.

- Lauraaaa!! - Sbottò Derek, poi, riprese.
- Sai benissimo, che non ti è permesso rientrare dopo le 18, senza avvisare. Cos'è sta storia?
- Si, lo so papà, è, è che.. ho avuto un imprevisto, che mi ha fatto ritardare.
- E ti sembra una scusa questa? Il telefono ce l'hai, se non erro. Ti costava tanto, telefonarmi? - La riprende Stiles.
- No, assolutamente. Mi dispiace. Non lo farò più, promesso e per quanto riguarda il cellulare, papà, ce l'avevo scarico. - Dice Laura, ai suoi genitori, tenendo la testa bassa. E' pentita, questo, i suoi l'hanno capito e per questo schivano l'argomento. Almeno per il momento. Fra un piatto e l'altro la cena è quasi giunta al termine. E' Stiles a prendere parola.
- Laura, amore, prima mi hai ammala pena salutato e non ho avuto tempo di chiedertelo, come va a scuola?

Laura, che sta quasi per strozzarsi con la coca-cola che stava bevendo, chiude gli occhi, prende un respiro profondo e poi gli risponde: 
- Tutto bene, pà, perchè?
- Beh, forse perchè mi interessa sapere come se la cava, mia figlia a scuola?
- Si, certo scusa.
- Laura, a proposito. Prima che partissi, un mio collega, mi ha detto che al figlio, era arrivata la pagella. E' nel tuo stesso istituto e facendomi due calcoli, siamo a fine trimestre. Dov'è la tua? - Chiede Derek, complice con il marito.
- La mia? Non è ancora arrivata. - Dice Laura, visibilmente tesa e improvvisamente diventata bianca come il latte.
- Sicura? - Chiede Stiles.
- Si papà, sono sicura. Perchè mi state facendo tutte queste domande stasera? A scuola è tutto ok, le pagelle non sono ancora arrivate. Quando ce le consegneranno, ve la farò vedere. Lo sapete che non vi nasconderei mai niente. - Risponde Laura. A quel punto, Stiles, non ci vede più e per la prima volta da quando è nata, alza la voce alla sua bambina.
- Davvero? A me, non sembra invece. Ci hai mentito per giorni, Laura. Quando sei arrivata a casa, in ritardo tra l'altro, sapevi benissimo che stavo parlando con la tua preside. Le pagelle, sono state consegnate almeno 5 giorni fa, e la tua era l'unica che ancora, non era stata firmata. Se ce l hai tenuta nascosta per tutto questo tempo, non oso immaginare che voti ci siano, su quella pagella. E adesso, non iniziare a fare gli occhi da cucciolo, perchè non attacca, signorina. E' da quando sono venuto a parlare con te, in camera, che aspettavo che trovassi almeno il coraggio di confessarmi tutto, ma non l'hai fatto e hai continuato a mentire. Dal cellulare scarico, ad adesso che continui a dire che le pagelle non sono arrivate, tra l'altro cosa fai? Dici che non ci mentiresti mai. Beh, notizia dell'ultima ora, sono 5 giorni che menti. Non è da te, Laura, non è proprio da te. Sono arrabbiato e deluso. Io e tuo padre, non ti abbiamo mai fatto mancare niente e tu ci ripaghi così? Mentendoci. - Urla Stiles, urla talmente tanto che Laura, crede di non averlo mai sentito urlare così tanto. E' arrabbiato e ha ragione.

Laura, non dice una parola e a testa bassa, ascolta la sfuriata che le sta facendo il padre, certa che di li, a poco, avrebbe cominciato anche l'altro. Ecco, appunto:
- Io non ho parole, sul serio. Laura! Che ti è successo? - Chiede Derek. E' deluso e sua figlia l'ha capito.
- Mi dispiace - Farfuglia Laura 
- Laura, Basta! Ormai il danno è fatto, è inutile che dici che ti dispiace. Ora vai di sopra, prendi la pagella e ce la porti qui. Adesso! - La riprende duramente Stiles. Laura, sempre a testa bassa e occhi tristi, si dirige nella sua stanza, facendo tutto quello che suo padre, le ha appena ordinato. Prende la pagella, scende e la porge a Stiles, che dopo averla letta, rimane interdetto. Anche se sapeva già, cosa l'avesse aspettato, non appena avesse avuto quella pagella tra le mani.

La passa a Derek, senza dire una parola, che anche lui rimane interdetto e poco dopo aggiunge praticamente gridando:
- Bene, molto bene, signorina. Non me l'aspettavo da te, Laura, davvero. Non abbiamo mai preteso che tu, prendessi nove, in tutte le materie, ma per lo meno, la sufficienza. Qui, non ce n'è nemmeno una Laura, dannazione! Ah.. e tanto per dirtela tutta, tu non uscirai di casa, fino a quando non avrai recuperato tutte le materie. Sono stato chiaro? - Chiede Derek. Ma la figlia non risponde e continua a tenere gli occhi fissi sul pavimento. Stiles a quel punto non ci vede più e ..
- Laura, dannazione. Tuo padre ti sta parlando e anche io adesso. Dal momento in cui sei in pieno torto, abbi almeno il coraggio di guardarci in faccia. Siamo i tuoi genitori! Ti stiamo facendo delle domande e tu nemmeno ci stai ascoltando. Tuo padre, ti ha appena chiesto se hai capito, quello che ti ha detto. Ovvero, che non uscirai di casa fino a che non recupererai tutte e dico tutte le materie e aggiungerei anche che da domani ti controllerò 24 ore su 24 e quando studierai mi consegnerai il cellulare.
- Cosa, ma voi siete matti?! - Urla, la cucciola di casa.
- LAURAAA! - Urlano entrambi i genitori, contro la figlia.
- Scusate. - Dice Laura e poi, parla con Stiles.
- Ma, papà, però tu non puoi capire, il cellulare mi serve.
- E a me, cosa interessa? Se continui a parlare e a rispondere in questo modo, ti levo anche in computer.
- Ok - Dice rassegnata.
- Bene. Ora vai di sopra, ti metti immediatamente a studiare e dammi il cellulare.

Laura, fa quello che suo padre gli ha detto, ma prima di salire, si butta a capofitto tra le braccia di Stiles e poi su quelle di Derek, chiedendogli scusa. E' pentita e questo lo sanno. Avrà sbagliato, ma è pur sempre la loro bambina.
- Che sia la prima e l'ultima volta, sono stato chiaro?! - Le dice Stiles, tenendola stretta tra le sue braccia.
- Chiarissimo. Ti voglio bene, papà.
- E anche a te. - Aggiunge rivolgendosi a Derek, ma stando comunque, tra le braccia di Stiles. E' proprio quest'ultimo, a parlare. 
- Anche noi amore, tantissimo, ma adesso fila di corsa a studiare e la punizione non cambia.

"Almeno ci ho provato." 

La figlia sorride, da un bacio ai suoi, gli da la buonanotte e va in camera sua a studiare.

Rimasti soli, Derek prende la mano di Stiles e baciandolo sulla bocca gli dice:
- E' proprio tua figlia. 

Ridendo come matti, finiscono di mettere a posto la cucina e vanno nella loro stanza, dove si diranno quanto si sono mancati a vicenda, in questi tre lunghissimi giorni.
 
Piccolo spazio autrice:
 
Ed eccoci qui. Per questa volta, mi limito a salutarvi, mandarvi un bacione e attendere i vostri commenti! <3 In ogni caso, grazie a chiunque sia arrivato fin qui.
  
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