Film > Thor
Segui la storia  |       
Autore: roseinwonderland    16/11/2014    1 recensioni
“Vedo che non è mai venuta. E questo mi dice ogni cosa.”
“Allora perché è venuta proprio lei a chiamarmi? Poteva venire chiunque altro.”
[fanfiction Loki/Nuovo personaggio][Leggete solo se avete visto entrambi i film!]
--->ATTENZIONE! Questa ff non tiene ASSOLUTAMENTE conto degli avvenimenti di un futuro Thor3!
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
NOTA DI PRELETTURA
[WARNING!] La storia non tiene conto di un eventuale Thor 3 | Nuove battaglie per Asgard, nuovi nemici attaccano chi è sopravissuto | Copertina ---> http://alicebloomsburypotter.tumblr.com/image/86007313604

Se volete, leggetela ascoltano Take me to Church di Hozier.



Burning nightmares


BASTA GIOCARE!”
 
Il soldato davanti a Loki sbattè le mani sul tavolo, facendo sussultare il prigioniero infastidito.
“Tu sei qui e non pronunci parola, tuo fratello disperso non si sa dove, Odino sparito.” Si avvicinò al dio incatenato alla sedia: “Te lo chiedo ancora una volta: dimmi cosa è successo al re.”
Loki tenne il capo chino, i lunghi capelli neri che scivolavano carezzandogli il viso.
Rimase in silenzio.
Il soldato scosse la testa irato: “Mandate a chiamare il Capitano. Mi serve qui, ora.”
 
***
 
Nonostante guardasse a terra nel vuoto ostinatamente, Loki la sentì entrare nella stanza a passo lento e misurato, sempre leggero, e chiudere la porta con delicatezza. Solo allora si degnò di alzare gli occhi verde chiaro verso di lei.
 
“Il tiranno stritola i suoi schiavi e questi non gli si rivoltano contro, ma stritolano quanti sono sotto di loro. Tu puoi torturarmi a morte soltanto per divertirti; ma devi lasciare che io mi diverta a mia volta allo stesso modo.”
 
“Cime Tempestose. Vedo che l’hai letto alla fine.” Fece qualche passo. “Sono sorpresa.”
 
Loki la interruppe di colpo: “Hai sempre detto che è il tradimento a rovinare ciò che creiamo, perché basiamo ogni cosa sulla fiducia.” Fece una pausa, e un sorriso sarcastico comparve sulle sue labbra.”Dimmi, l’hai detto perché era una bella frase…? Forse riempirmi di queste belle parole ti dava soddisfazione: ti divertivi a vedermi adorante nella fiducia e nell’affetto che provavo per te. Pensavi fossi un idiota. E avevi ragione: ero e sono innegabilmente un idiota. Sono il re degli inganni eppure tu mi hai beffato in una sola notte. Ti deve procurare enorme soddisfazione questo, non è vero?”
 
Meridia lo osservò impassibile, facendolo sussultare d’ira di fronte alla sua indifferenza. Continuò a parlare sempre più arrabbiato: “ Senza mio fratello e me hai la via sgombra: il trono è tuo. Se i diretti discendenti sono impossibilitati a governare, il potere cade nelle mani del Capitano delle Guardie Reali. Spero tu ne stia godendo al meglio.” Fece una pausa, e con tono più calmo continuò: “Peccato che senza Thor non possa più divertirti la notte come prima.”
 
Ecco che arriva al punto; il centro di ogni suo pensiero è solo gelosia del fratello, lo è sempre stata.
 
“Potevi avere la decenza di non scoparti anche me, Meridia. Ma forse ti annoiavi senza il tuo giocattolo preferito e il suo martello, ora che la sua attenzione è diretta a un’altra donna?  Mi hai preso in giro per anni, esattamente come tutti gli altri. Mi fai schifo.”
 
Meridia gli saltò letteralmente addosso, le mani attorno alla gola, e strinse. “Silenzio, Loki. Silenzio.” Si avvicinò impercettibilmente al suo viso. “Il palazzo è pieno di orecchie e occhi, vero?”
Loki si avvicinò ancora di più: “Non ho ucciso il padre degli dei, l’ho nascosto.”
“Da cosa?”
Loki fece per parlare, quando uno scoppio e delle urla distrassero entrambi. Meridia si staccò dal prigioniero, mentre la porta della sala sbatteva. Una guardia entrò con il fiato corto:
“Ci hanno attaccato Capitano.”
“Chi oserebbe attaccare Asgard?”
La guardia scosse la testa scossa: “Non so cosa siano, ma stanno bruciando ogni cosa che trovano. Non riusciamo a fermarli.”
 
***
Salì le scale di corsa volando letteralmente sui gradini di pietra.
 
Non possono essere qui.
 
Ripeteva a cantilena quelle quattro parole nella mente: aveva paura. Così tanta paura.
 
 
In tutta la galassia leggende giravano sui demoni di fuoco. Come nelle storie dei mortali arriva l’uomo nero la notte, qui il fuoco bruciava le pianure degli incubi degli asgardiani.
La differenza era che i demoni erano reali. O almeno, da quell’istante lo erano diventati: al centro della sala del trono di Asgard cinque esseri, dal corpo alto e forte ricoperto di fiamme calde stavano uccidendo tutta la guardia reale. Erano identici a come venivano descritti nei libri di storie per bambini, stessa terrificante forma bruciante.
C’era un fumo rovente che bruciava gli occhi, e l’odore di carne bruciata invadeva l’aria insieme alle grida delle guardie ancora vive che stavano morendo , sotto gli occhi vuoti dei cadaveri dei già caduti. Meridia evitò per un soffio una colonna che uno dei giganti di fiamma le scagliò addosso, in quello che ormai  era un inferno di calore e fiamme. Si rannicchiò in un angolo della sala, e si premette le mani sulle orecchie, come faceva da bambina.
E attese, attese che tutto finisse.
 
Paura, terrore, solitudine.
 
Sono tornati a prendermi.
 
 Di colpo, come tutto era iniziato, svanirono in uno sbuffo luminoso dal entro della sala.
Meridia finalmente poté rialzarsi dalla cenere, e sgusciare fuori dal suo nascondiglio.
La sala del trono era un cumulo di macerie, ricoperto di corpi bruciati.
 
Perché sono tornati solo ora?
 
***
 
“Quanti morti?”
La guardia, una vistosa ferita sul collo, seguiva arrancando Meridia .“Più di cinquanta soldati mia signora.”
“Così tanti?” La voce della reggente è incrinata. “Le barriere sono salde?”
“Sì, nemmeno sfiorate. Sembra siano entrati per magia.”
 
***
 
“Non sono stato io. Anche se non so cosa sia successo in effetti.” L’affermazione, limpida e chiara, Loki l’aveva pronunciata ancora prima che lei avesse richiuso la porta.
“Lo so benissimo. Ma questo non  mi impedirà di fare alzare le tue divine chiappe da questo buco.”
“ Oh, la mia sentenza di morte è anticipata?”
“No.” La guerriera fissò lo sguardo negli occhi verde chiaro di fronte a lei. “Ho bisogno di te.”
 
Una serie di soldati entrò dalla porta, e liberarono Loki dalla sedia su cui era seduto.
“Mi liberi? Sono piacevolmente sorpres-“
Un paio di manette si chiusero sui polsi sottili del dio degli inganni prima che terminasse la frase. Meridia si avvicinò a un soffio dalla sua bocca sottile.
“Ti piacerebbe. E ora muoviti.”
 
 
***
 
 E’ sconvolta. Qualsiasi cosa sia successa deve averla turbata molto.
 
E Loki aveva ragione: lei era preoccupata. Le mani attorcigliavano nervose una cinghia dell’armatura mentre le sue lunghe gambe scattavano veloci verso l’hangar delle navi. Di sfuggita scivolarono accanto alla sala del trono, e Loki si fermò di colpo. Meridia si avvicinò per tirarlo via, ma ormai aveva già visto l’enorme fila di cadaveri ammucchiati al centro della sala, che fumavano, anneriti, mentre i sopravvissuti tentavano di trovare qualche anima ancora viva nella carneficina.
Lui si voltò verso di lei, e nei suoi occhi c’erano uno stupore e una disperazione che non aveva mai visto, erano così pieni di dolore. Lei gli sfiorò il braccio gentilmente, l’aria triste sul volto.
“Ora capisci perché mi servi. Dobbiamo fermarli. O torneranno.”
La voce si incrinò, e lo sguardo venne distolto dalla vista di quello scempio. E del tempo passò prima che Loki si riprendesse, forse interi minuti. Quindi iniziò a parlare di nuovo, ma con animo cupo che sprigionava rabbia:
 
“Chi sono?”
 
“Loro. I mostri delle favole sono qui. Demoni di fuoco e fiamma, il cuore pieno di rabbia e odio.”
 Fece una pausa. “Se sei ancora Loki, non figlio di Odino o di Lafi, ma il dio che ha combattuto battaglie con me, sii al mio fianco.” Altra pausa. “Non smentirmi, almeno per questa volta. Non mi interessa quello che è accaduto di notte, o gli anni passati, i tradimenti, l’odio, fallo solo perché un tempo eri mio amico.”
Lui si avvicinò fulmineo a una guardia e gli sfilò la spada. Quindi la girò e offrì l’impugnatura a Meridia.
“Non avevo intenzione di farlo . Qual è il tuo piano?”
“Andare nella tana del lupo.”
“Non esiste il regno dei demoni di fuoco. Non è mai stato trovato.”
“Perché nessuno sa dove cercarlo.”
 

ANGOLO DELLA SCRITTRICE
Due-tre mesi. E avevo detto poche settimane. Lo so. Ma ho iniziato la terza liceo, e la scuola mi ha causato molti problemi con lo studio e le attività extrascolastiche, per cui di tempo ne avevo poco. Avrete notato che ora la storia è praticamente tutta inventata. Ebbene, non posso aspettare un terzo Thor, o non finirei mai la mia ff! In ogni caso, spero vi piaccia il capitolo  ♥ In arrivo (a breve spero) un altro!
A presto

#roseinwonderland
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Thor / Vai alla pagina dell'autore: roseinwonderland