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Autore: kalanchoe    27/10/2008    6 recensioni
Se Temari dovesse sostenere un colloquio di lavoro...Se il colloquio venisse sostenuto per un posto all'interno di una famosa multinazionale...(ShikaTema). Spero di avervi incuriosito...Inseriti ringraziamenti per le recensioni a "Sunday morning"...
Genere: Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Temari, Ino Yamanaka, Shikamaru Nara
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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interview for Nara Enterprise La segretaria comparve nella grande sala d’attesa gremita.
-La signorina Sabaku Temari!- chiamò, la voce asettica e professionale abbinata allo stile degli  uffici della famosa multinazionale.
Temari si alzò dalla sedia in fondo alla stanza e seguì la ragazza, continuando a mordicchiarsi il labbro, nervosa.
-Ci sarà da aspettare ancora per molto?- chiese, cercando di prepararsi al peggio.
-No, signorina Sabaku.- rispose la segretaria che la precedeva. –Il dottor Nara dovrebbe riceverla subito…-
Le gambe di Temari si irrigidirono.
Maledetto annuncio!Detestava sentirsi impreparata e quell’ambiente non la metteva certo a proprio agio!Ma doveva assolutamente fare questo colloquio…
Percorsero il lungo corridoio che conduceva agli uffici della direzione.
Temari, la mano sudata, continuava a torturarsi un riccio biondo fuoriuscito dal fermaglio di madreperla.
La segretaria bussò due volte a una grande porta beige sulla quale spiccava la targhetta con su scritto “Direttore dottor S.Nara”.
-Avanti!- rispose una voce.
La ragazza sparì all’interno della stanza.
-Dottor Nara- disse la segretaria, udibile anche dal corridoio in cui era Temari. –La signorina Sabaku Temari è qui fuori!-
-La faccia entrare!- rispose una voce profonda e assonnata.
Probabilmente l’uomo a cui apparteneva si stava stiracchiando.
Temari stirò la camicetta bianca che indossava con le mani e accomodò la giacca del tailleur azzurro.
-Prego, può entrare!- disse la segretaria, ricomparendo in corridoio e accennando alla porta che si era richiusa alle spalle. –Il dottor Nara e la signorina Yamanaka la attendono.-
Temari diede un leggero colpo alla porta e poi abbassò la maniglia, entrando nella stanza assolata.
La bionda avanzò verso la scrivania dietro la quale si stagliavano due figure. Una ragazza bionda indossava un tubino verde smeraldo dal quale uscivano due gambe magrissime ed era in piedi accanto alla poltrona dalla quale due occhi neri e profondi la scrutavano.
-Prego, si sieda!- esordì la ragazza dai lunghi capelli dorati, la voce dal tono forzatamente gentile.
-Grazie!- rispose la riccia, asciutta, sedendosi su una poltroncina blu dalla parte opposta della scrivania.
Aveva riconosciuto i volti che aveva davanti: Ino Yamanaka, l’assistente personale del titolare della Nara Enterprise, nonché sua futura moglie, e, ovviamente, Shikamaru Nara.
Temari puntò i grandi occhi acquamarina nelle iridi castane del multimiliardario.
Le stava fissando le gambe tornite e volutamente accavallate sensualmente!
-Innanzitutto buongiorno!- esordì la Yamanaka, puntando lo sguardo ceruleo sul moro distratto che si riscosse improvvisamente.
-Buongiorno!- rispose la riccia, divertita da quella sorta di scenata di gelosia.
-Allora, signorina Sabaku…- iniziò l’altra con tono distaccato. –Non possiamo negare che, tra tutti i curricula che ci sono pervenuti, il suo si sia distinto…-
La bionda scrutava Temari, astiosa.
-Allora- continuò. –Potrebbe ripeterci le sue esperienze lavorative?-
Il moro poggiò i gomiti sulla scrivania, continuando a fissare la ragazza che aveva davanti.
-Si, certo!- iniziò Temari, distogliendo lo sguardo dal moro. –Ho lavorato come segretaria presso un’agenzia assicurativa e, successivamente, presso uno studio legale durante gli studi universitari. Dopo la laurea, sono stata assunta dalla Hyuga Corporated come consulente finanziaria, dove mi occupavo della gestione del capitale, delle azioni e dei fondi per gli investimenti. Ora stanno spostando le sedi dell’azienda in America. Io sto cercando un lavoro che mi permetta di restare nel mio paese.
-Si siamo già informati!Il signor Hyuga ha un’alta considerazione di lei, signorina!-
-Cosa credeva?!- rispose la ragazza, il suo vero carattere minacciava di emergere.-Abbiamo lavorato molto bene insieme durante questi sette anni!E’ stata una collaborazione proficua!...-
La riccia riuscì a riprendere il controllo di sé, rendendo pacato il tono della voce sul finale.
-Quindi lei non sarebbe disposta a viaggiare per lavoro?- continuò il direttore, il tono freddo.
-Dipende…- riprese Temari, cercando di sembrare incline a soddisfare le richieste della Nara Enterprise. –Se si tratta di viaggi sporadici e di breve durata posso con certezza assicurare tutta la mia disponibilità. Se parliamo di viaggi di lunga durata o di trasferimenti in sede stabile, non credo di poterla soddisfare.-
-E’ un po’ limitativa, signorina…- si intromise la Yamanaka, infastidendola volutamente. –Capisce bene che l’azienda richiede la maggiore mobilità possibile dai suoi dipendenti…Lei sta ponendo già dei limiti all’impiego della sua persona …-
-Ha detto bene, “la maggiore mobilità possibile”!- ribattè la riccia, visibilmente innervosita dall’atteggiamento dell’altra. –Non credo sia compito dell’azienda stabilire quale debba essere la mia disponibilità al di là del’orario lavorativo…-
-Si, ma ammetterà che tra lei e un altro candidato che dà il massimo della disponibilità…-
-Un altro candidato non avrà certo la mia conoscenza dei mercati azionari e la mia esperienza lavorativa, signorina Yamanaka!- si infervorò la riccia, il tono della voce di una nota più alta. –Dipende da quello che l’azienda cerca…Di finti competenti ce ne sono molti, ma di persone che sanno fare realmente il lavoro per il quale sono stipendiati…-
-Per me può andare!- riprese Nara, intromettendosi in quello che ormai era un battibecco fra le due ragazze. –Le comunicheremo noi l’esito del colloquio. Arrivederci!-
Il moro continuò a fissarla.
Temari si voltò verso la futura sposa, interdetta.
-Arrivederci!- le disse la Yamanaka, riprendendo l’aria seria che per un istante aveva lasciato il posto alla sorpresa.
Il dottor Nara teneva gli occhi scintillanti fissi su Temari, seduta di fronte a lui.
-Grazie, arrivederci!- rispose la riccia, alzandosi e voltando le spalle ai due per uscire. Sul volto l’aria compiaciuta di chi sa di essere osservata in un modo decisamente particolare.
Sul viso di Temari comparve un sorriso.
Merito della piacevole nottata che aveva trascorso…

Gli occhi di Shikamaru non accennarono a staccarsi dalla figura che si allontanava dalla scrivania.  
La signorina Sabaku chiuse la porta alle sue spalle, lasciando il moro sotto lo sguardo furente dell’assistente Ino Yamanaka.
-Assumiamola.- esordì, distendendo le braccia verso l’alto per sgranchirsi.
-Certo eri così impegnato a squadrarla da capo a piedi che non ti sei nemmeno preoccupato di valutarla obiettivamente!- ribattè la bionda, acida. –Avevo pensato che non la volessi prendere in considerazione data la rapidità del colloquio…-
-Sono stanco!- ribattè lui sbadigliando, incurante della rabbia che trapelava dagli occhi cerulei. –I colloqui sono una seccatura!Assumiamo lei e poniamo fine a questo strazio!-
-Ma come fai a fidarti di una persona che non hai mai visto?-
Era sicura che non l’avesse mai vista prima?!
-Che seccatura!- continuò Shiakamaru, visibilmente annoiato dalla scenata di gelosia. –Non ho voglia di fare altri colloqui!Quindi assumiamo lei e basta.-
-Come vuoi!- si arrese la bionda, altezzosa. –L’azienda non è mica la mia!Se vuoi inglobare degli incompetenti nel tuo staff, non è un mio problema…-
-Non mi sembra un incompetente.-
Neji Hyuga era stato chiaro quando gliela aveva presentata cinque mesi prima. Temari Sabaku era l’unica persona che fosse riuscito a metterlo a tacere. Su tutto. E far tacere Neji Hyuga non era un’impresa alla portata di tutti…
Il ragazzo si alzò dalla poltrona, voltando le spalle alla futura moglie. Andò verso la grande finestra, fissando le nuvole che si muovevano al di là del vetro.
Sul volto di Shikamaru comparve un sorriso.
Merito della piacevole nottata che aveva trascorso…


-Ehi, seccatura!Alzati o farai tardi al tuo colloquio di lavoro!- esclamò il moro, entrando nella stanza in accappatoio mentre si asciugava i capelli gocciolanti con un piccolo asciugamano blu.
La bionda si rigirò nel letto, arrotolandosi nelle lenzuola nere del grande letto matrimoniale.
Si voltò verso il ragazzo, visibilmente irritata.
-Non osare mai più svegliarmi in questo modo!- ribattè Temari dopo un attimo, togliendo con la mano i ricci che le erano andati sul viso.
-Già nervosa appena sveglia?!- ironizzò lui. –Eppure pensavo ti fossi scaricata i nervi stanotte!...
-Fottiti, Nara!- concluse lei, aprendo finalmente i grandi occhi acquamarina e puntandoli sul viso del ragazzo. –Sei tu che, da cinque mesi, mi rendi nervosa!-
-Humpf.- sbuffò lui, fissandola mentre si alzava dal letto seminuda.
-E’ un fatto obiettivamente innegabile!Essere l’amante di un plurimiliardario rende nervosi…Questo è ciò che si evince da una ricerca di mercato…- ridacchiò lei, in tono professionale.
-Allora tra poco non avrai più scuse!Dovrai essere sempre calma e tranquilla, seccatura!- rispose il moro, sorridendo mentre lei si avvicinava.
La bionda gli ricalcò il contorno delle labbra con la lingua, premendo il seno nudo contro il suo torace.
-Mi stai dicendo che hai perso tutto in borsa e non sei più un ricco imprenditore?- rise lei, ironica.
-Seccatura!- sbuffò Shikamaru, roteando gli occhi.
-Scemo!- gli rispose, staccandosi da lui e prendendogli dalle mani l’asciugamano blu bagnato. –Se non sbaglio questo è il mio asciugamano…-
-Ridammelo, seccatura.- le intimò lui, il tono falsamente minaccioso.
-Vieni a prendertelo…- lo provocò lei, allontanandosi di qualche metro e facendo penzolare l’oggetto conteso sopra la sua  testa.
-Ridammelo, seccatura. Non costringermi a intervenire brutalmente, che non ne ho voglia…- la minacciò, sorridendo.
-Il signor Nara non può scomodarsi a venire a prenderlo?!- lo derise.
I due scattarono insieme. Temari scappò all’interno del bagno. Shikamaru la raggiunse e afferrò un lembo dell’asciugamano, girando intorno alla ragazza e afferrandola con un braccio.
Temari si ritrovò improvvisamente gettata sotto il getto d’acqua tiepida della doccia, seminuda.
Il moro la raggiunse, gettando a terra l’accappatoio e schiacciandosi contro di lei.
Le labbra dei due si sfiorarono.
-Se non ti sbrighi farai tardi al colloquio, seccatura!- continuò il moro, il viso incorniciato dall’acqua che gli scorreva addosso.
Temari sorrise, maliziosa, cingendogli il collo con le braccia tornite.
-Come posso far tardi al colloquio se il capo non è ancora arrivato, dottor Nara?!-



Note:
Ed ecco un'altra ShikaTema per la gioia di coloro che amano questo pairing!
Volevo specificare che, al contrario di quello che si potrebbe pensare leggendo questa fic, io amo molto il personaggio di Ino...
Spero che la fic vi piaccia!Aspetto le vostre recensioni...

Ringraziamenti per le recensioni a "Sunday morning":
shikatema: ti ringrazio molto per la recensione!Sono felice che la fic ti sia piaciuta...è un pairing a cui tengo molto...Un bacio!
Shatzy: in realtà sembra che nei due giorni successivi abbiano visto Temari girare con in mano lo scalpo del povero Shikamaru ^_____^ ...Grazie mille per la recensione!
Lily_90: ebbene si!Temari stupisce i suoi fans e si mette al volante!Mi fa piacere sapere che hai gradito questo piccolissimo omaggio ^_________^   ... Ti ringrazio per le recensioni. Sono felice di sapere cosa pensi delle mie fic...Un bacione!
bambi88: ti assicuro che Temari al volante terrorizza più me che te...E Shikamaru...indovina chi è il mio modello?!Credo che tu lo conosca, almeno di vista...Un bacione, mia cogiudice, e grazie per le recensioni e la pazienza!



  
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