\Angolo Wani: non scrivo su questo fandom, o su un fandom in generale, da tipo un sacco di tempo. Il mio pc brulica di cose, piccole storie incompiute ed incomplete che chiedono attenzione. Io non le cago e vado avanti per la mia strada. Allora, del tutto sinceramente, non mi è piaciuta la fine di Naruto. No no no. Personalmente (oh, personale!) già dall'inizio della guerra ninja ero perplessa. Ora... no. Ecco perchè riverso la mia disperazione in una cosetta cortissima che spero possa piacere :) (pregna di errori grammaticali, brutti periodi e quant'altro. Oh, io ci provo!)
Ovviamente, come tutte le cose che scrivo, non ha un minimo senso. Non ha trama, non ha significato né altro ed è piuttosto scontata, anche. Non è nulla, e quasi quasi mi vergogno a pubblicarla. Ma beh, che dire, io lo faccio. Fan della Naruhina... non odiatemi.
Ah, non mi sembra da raiting rosso: se sbaglio, ditemelo!
Grazie chiunque passi e dediche tempo a questa cosa :)
Wani



Hinata ha larghe cosce che sembrano volerlo inglobale nella sua pienezza (braccia, gambe e cuore) ogni volta che vi affonda.
È bella, sua moglie, mentre si contorce ansimante sotto di lui. Una visione che sfiora quasi il limite dell'erotismo, con il suo seno prospero che s'inarca verso l'alto e le sue carnose labbra appena appena socchiuse. Tuttavia dove altri troverebbero eccitazione lui trova solo dolcezza, così forte e candida da scombussolargli lo stomaco.
Fa sempre un po' male, soddisfare sua moglie.
Naruto replica alla sua dolcezza con altra dolcezza. Si spinge in lei con cautela, con attenzione. Non s'impone sul suo corpo ed a malapena l'accarezza. Ne sfiora la pelle bianca ed i capelli neri piano, senza mai marchiarla o lasciarle segni. Gli occhi chiari non li guarda per dimenticare di non volerla. Di non desiderarla affatto.
Raggiungono l'orgasmo quasi in silenzio. Lui esce dal suo corpo appena in tempo: mesi prima hanno deciso di comune accordo che due bimbi bastano ad entrambi. Naruto è Hogake: cercare di svolgere il suo lavoro evitando al contempo di essere un padre assenteista è già abbastanza duro senza che vi si aggiunga un altro marmocchio.
Le si stende accanto e lei, sua moglie,  sorridendo, gli passa le dita fini fra i capelli biondi, attorcigliandoseli contro.
Lui ed Hinata ai loro figli vogliono un bene dell'anima e faranno qualsiasi cosa per loro. Naruto sente che arriverebbe a strapparsi il cuore dal petto per quei due scriccioli così diversi fra loro. Naruto gli donerà tutto il suo amore, fino all'ultima goccia, come ad Hinata darà il bene che riuscirà a scovare in sé stesso.
Prima di andare a dormire, in quel letto a due piazze che è suo e di sua moglie, dopo aver rimboccato le coperte alle luci della sua vita,  Uzumaki Naruto si guarda allo specchio. Lo fa ogni sera da anni, ormai, trovando così sempre la stessa cosa. Ogni sera alle dieci e mezza, Uzumaki Naruto si scopre incastrato in una vita che non è la sua,  senza però desiderare di tornare indietro. Mai e poi mai desiderebbe che i suoi figli non siano nati.
Però chiude le palpebre – lì, nel bagno di casa sua, lontano dagli sguardi della sua famiglia - ed immagina gli occhi bianchi di sua moglie trasformarsi in due gemme profonde, così nere da non avere eguali.
Poi si fa una sega.