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Autore: Berny991    16/11/2014    2 recensioni
Juliet:"smettila di allontanarmi da te non sei l'unico che soffre Ross mettitelo in testa!" "la tua vita è stata perfetta!" mi urla contro lui "No non lo è stato anche io ho sofferto di bullismo ho sofferto anche io, non mi tagliavo ma ero bulimica, sono stata dentro un centro di riabilitazione ok?" gli urlo anche io di rimando "Sto cercando di aiutarti!" "No stai facendo tuo lavoro a te non importa di aiutarmi" "No cazzo ti voglio aiutare perché mi piaci da morire, ti amo e non voglio che ti distruggi!"
***
"Cosa sono questi segni?" chiede Harry guardando il mio polso pieni di cicatrici, abbasso subito la manica della mia maglia a righe "Nulla" dico ma la sua espressione mi fa capire che non ci crede ovviamente. Alza di nuovo la manica della maglia "Tu eri come me vero? Ti tagliavi? Ecco perchè metti sempre magliette a maniche lunghe e bracciali. Perchè non me lo hai detto?" la sua voce calma e rassicurante. "Harry io..."
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ross Lynch
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler!
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POV DI JOHANNA

Sono appena uscita dalla stanza che dovrò condividere con Harry e sto cercando Juliet che è scappata a gambe levate per andare chissà dove. Sento una sorta di campanella suonare e mi arresto all'improvviso, deve essere il pranzo. Ora il problema è: dove diavolo è la mensa? I corridoi sono già vuoti e credo di essermi persa. Una donna con capelli castani,qualche filino bianco e una camicia bianca esce da una porta con una cartelletta in mano "Salve.Scusi per piacere potrebbe dirmi dove si trova la mensa?" dico "Si, certo. Secondo piano la prima a sinistra" mi risponde e dopo averla ringraziata scendo le scale in fretta per non arrivare in ritardo. Quando arrivo vedo già tutti seduti e cerco con lo sguardo Juliet. Dopo un po' di tempo la vedo, al tavolo all'angolo della stanza con Ross e... Harry! Stanno ridendo e i loro vassoi col cibo non sono neanche stati toccati. Mi avvicino al loro tavolo salutandoli e loro ricambiano e poi scoppiano a ridere e non so davvero il perchè. Harry mi fa posto accanto a lui e mi siedo mentre Ross sembra stia per sputare il suo muffin al cioccolato da quanto ride. "Ma si può sapere che succede?" chiedo leggermente alterata "La tua amica ti sta sputtanando niente di che" risponde Harry addentando il suo panino "Shh, non dovevi dirlo Henry!" dice Julie guardandolo con sguardo trucie "E' Harry" "E' uguale Henry!" Harry sbuffa ridacchiando "Quindi io non ci sono e tu fai del gossip su di me!" dico verso Juliet "Dettagli"risponde, guardo malissimo la mia amica che in risposta esce la lingua in modo infantile, stronza. "si può sapere di cosa precisamente parlavate?" Ross dopo essersi ripreso dallo strozzamento parla "che agli esami di terza media eri così nervosa che hai vomitato addosso al tuo professore di inglese" subito tutti scoppiano a ridere e Juliet sbatte il pugno sul tavolo per il troppo ridere, io vorrei solo prenderla per il collo e fargli sbattere la testa ripetutamente al muro, subito continua Juliet che racconta un'altra mia cosa imbarazzante "che hai la tua copertina che ti porti sempre dietro, che l'hai chiamata Tili e che non riesci a dormire se non ce l'hai vicina!" io divento tutta rossa e cerco di controllare i miei istinti omicidi, Harry interviene "io lo trovo adorabile che dormi con la copertina" divento subito più rossa di prima e cerco di non far uscire un sorriso da ebete sul mio viso. La faccia della spiona diventa maliziosa, se gli sguardi potessero uccidere saresti gia morta cara! "

ora vi dirò io qualcosa su Juliet. Lo sapevate che lei si ciuccia ancora il pollice? E poi lei..." dico con una faccia soddisfatta. Ho avuto la mia vendetta hihihihihi.

POV JULIET

Subito io sbianco e tutti scoppiano a ridere, ora l'ammazzo. Mi alzo dal mio posto e immediatamente metto mia mano destra sulla sua bocca "okay abbiamo capito ora sta zitta!" continua a parlare ma la sua voce è soffocata dalla mia mano, subito Ross interviene "No lasciala continuare voglio sapere!" Jay per liberarsi dalla mia mano la lecca e subito faccio una faccia disgustata asciugandomi sulla sua maglietta "Bleah che schifo joha!" Urlo e lei scoppia a ridere, gliela faró pagare! Ritorno al mio posto cercando di costringermi a mangiare, avendo ancora un po' di problemi a mangiare tutto, sono tentata a lasciare il cibo sul vassoio e non pranzare ma uno sguardo di rimprovero della mia amica mi stimola a mangiare tutto il panino, so che se non lo faccio mi ucciderebbe o qualcosa del genere così apro la bocca e metto il cibo in bocca, dandogli un morso e masticandolo. Sono troppo curiosa di conoscere loro, se staremo insieme deve essere un bene cominciare a conoscerci perció prendo parola "Beh io ho sputtanato di johanna, lei ha sputtanato di me, vi va di sputtarvi voi?" Cerco di essere più comica per alleggerire la tensione, anche se non sono molto brava, il primo ad aprire bocca è Henry che ha un sorriso che spuntano delle adorabile fossette "una volta ero andato in giro con un gruppetto di amici e....dovevo fare pipì e l'ho fatto in un cespuglio, mi hanno scattato la foto e l'hanno messa in rete....é stato molto imbarazzante" subito tutti scoppiamo a ridere per la confessione fatta dal riccio, dio deve essere stato molto imbarazzante ma tremendamente divertente chissà se gira ancora quella foto! Ross era diventato leggermente rosso dalle risate e ha la testa buttata all'indietro, Jay copriva la risata con la mano, io mi trattenevo la pancia dal ridere, potrebbe essere perfetto così a ridere come adolescenti felici, occhi verdi riapre bocca e subito arrestiamo le risate per sentire cosa ha da dire "e da bambino mettevo il reggiseno di mia madre" ricominciamo a ridere come matti e sento gli occhi bagnati per le troppe risate, rivolgo la mia attenzione al biondo accanto al me, voglio sapere anche io alcune sue cose imbarazzanti "Ross e tu?" I suoi occhi si incontrano con i miei azzurri e scuote la testa divertito "mi dispiace Winter ma non ti aspettare che mi sputtano" passa la mano sul suo ciuffo incasinandolo e noto che porta un anello con la sua iniziale, rimango un po' delusa che non voglia parlare di se "oh dai Ross lo abbiamo fatto tutti" lo incita a parlare Johanna che spera in un altro racconto per ridere, il suo viso sembra diventare leggermente più serio e capisco di non continuare a forzarlo o si arrabbierà sicuramente, ma si trattiene cercando di restare calmo facendo dei lunghi respiri "non mi va di raccontare i fatti miei" dice e prendendo un bicchiere d'acqua bevendolo tutto in un sorso, la campanella che è finita l'ora di pranzo suona e noi ci alziamo con i nostri vassoi a buttare le cartaccie, "cosa dovremmo fare ora?" Dico ai ragazzi, Henry risponde sistemando il capello di lana che aveva in testa "Ora abbiamo un'ora libera poi alle 4 dovremmo avere una seduta con lo psicologo dove ognuno dice i suoi problemi, una palla praticamente" Johanna sembra a studiare ogni minimo gesto che fa con le mani mentre parla e mi viene da ridere per l'espressione da ebete che sta facendo "Signorino Lynch, Signorina Winter" sento richiamare il mio nome e quello di Ross e subito ci giriamo in direzione da dove proviene la voce, è la stessa signora che aveva portato la cartella di Ross in stanza prima e si avvicina a noi "Ci sono i genitori di Lynch e vorrebbero parlare con lei" sento un "fantastico" sussurrato ironicamente, a me farebbe molto piacere conoscere i suoi genitori e curiosa a sapere cosa abbiano da dirmi "certo dove li trovo?" Domando e do un occhiata a Ross che sembra non piacere l'idea e sbuffa con le sopracciglia aggrottate, la signora davanti a me con un sorriso dice "vi accompagno io" e detto questo si incammina, con un gesto alla mano saluto il riccio e Joha mimando con le labbra "a più tardi" e loro annuiscono, Ross sembra non essere molto felice di vedere la sua famiglia così ne approfitto per parlare magari me lo dice cosa lo turba, metto una mano sulla sua spalla e muovo i pollici su e giu "tutto bene?"

Il suo sguardo che prima era rivolto alle sue scarpe si incontra col mio per poi parlare "si tutto bene, solo che non ho tanta voglia di vedere la mia famiglia"

"E come mai?" Stento a chiedere

"Mi trattano come un malato mentale rinchiuso in un manicomio e da fottutamente fastidio" spiega con voce irritata passando la mano fra i capelli tirandoli leggermente all'insù prima che possa dire qualcosa che lo possa consolare la voce della dottoressa si fa sentire "eccoli li seduti su quel tavolo" indica un tavolo dove ci sono seduti ben 6 persone tra cui i genitori 3 ragazzi e una ragazza, la madre é un po' robusta potrà avere sui 50 anni capelli biondi e un sorriso caldo, il padre é molto alto e magro con i capello grigi, i ragazzi che dovrebbero essere i suoi fratelli, hanno gli stessi occhi di Ross color nocciola, uno ha i capelli biondi con la ricrescita castana, lo stesso la sorella che è molto carina, l'altro ha dei capelli a caschetto marroni con una leggera peluria nel mento e quello che sembra il più piccolo ha i capelli castani con la faccia tonda e indossa un cappello stile rap con su scritto "swag". Mi avvicino un po' nervosa a quel tavolo seguita da l'altro componente Lynch mi siedo di fronte ai genitori e mi presento "Salve sono Juliet Winter" porgo la mano a loro che la stringono volentieri, é la madre a parlare presentando la sua ciurma "io mi chiamo stormie, lui é mio marito Mark, loro sono i miei figli Riker- il ragazzo biondo sfodera un sorriso smagliante che quasi mi accieca per quanto siano bianchi i suoi denti- Rydel- la ragazza fa un cenno con la mano- Rocky- mormora un "piacere" il ragazzo moro- e il piccolo Ryland" finisce le presentazioni con il ragazzo col cappello e faccio un gesto con la mano salutandoli, Ross è seduto accanto a me con la schiena appoggiata allo schienale e le braccia conserte appoggiate al petto, sembra annoiato e sinceramente non ne capisco le motivazioni, è arrabbiato ma perchè? Gli parlerò più tardi, la voce di sua madre mi fa distogliere lo sguardo di lui riportando l"attenzione verso di se "vede signorina Winter..."

"Mi chiami Juliet" la interrompo con voce gentile,

"Juliet cara, vedi come sai mio figlio ha problemi a gestire la rabbia, ha il disturbo bipolare II, quindi qualche volta potrebbe perdere il controllo e....."

"Stai insinuando che potrei farle del male?" questa volta è la voce arrabbiata di Ross ha interromperla con sguardo di fuoco

"No tesoro non sto dicendo questo...."

"No invece stai dicendo che potrei perdere il controllo e cosa picchiarla? Ucciderla anche?" il padre interviene in difesa della moglie e io non so da che parte stare, Ross non mi sembra il tipo da picchiare qualcuno specialmente una ragazza ma sua madre non ha detto nemmeno questo

"Tua madre sta solo dicendo che quando ti arrabbi sei un po' pericoloso"

"La smetti di parlare di me come se fossi un cane o un fottuto hulk che diventa verde quando si incazza e fa "hulk spacca!"?" I fratelli si intromettono nella conversazione la prima a parlare è la sorella che prende le parti difensive del fratello "mamma Ross non è un animale sa controllarsi"

"Non tanto visto che una volta mi ha tirato un pugno facendomi l'occhio nero!" a parlare è Riker che come Ross ha il vizio di passarsi la mano sul ciuffo.

"Non ci vuole niente a fartelo un altro" sbotta alzando la voce e alzandosi dal suo posto con aria minacciosa, poggio la mia mano sulla sua spalla facendolo risedere lui sembra calmarsi un po' ma é comunque arrabbiato "visto non sa controllarsi" dice il tizio con i capelli stile gesù, Ross stringe le mani in due pugni facendo diventare le nocche bianche. É qui che decido di intervenire in difesa di Ross, stanno un po' esagerando e lo stanno portando solo ad arrabbiarsi di più "scusatemi lui é proprio qui in questo centro per essere aiutato a controllare il suo temperamento e di sicuro voi così non lo state aiutando, sapró io come comportarmi quando si arrabbierà grazie per essere venuti" detto questo cercando di essere più educata possibile, mi alzo subito mi imita Ross che spinge la sua sedia rumorosamete e si gira per andarsene "arrivederci é stato un piacere" il biondo comincia a camminare molto velocemente lungo il corridoio e io corro per raggiungerlo "Ross" lo richiamo ma lui non si gira le mani nelle tasche anteriori camminando velocemente, quando riesco a raggiungerlo ho un po' il fiatone, gli rimango al fianco senza dire una parola, se vuole parlare o lamentarsi sarà lui a farlo non voglio forzare a fare qualcosa che non vuole porterebbe solo che si incazzi anche con me, le sue sopracciglie sono aggrottare e la sua espressione pensierosa, fa dei lunghi sospiri forse per calmarsi, le sue gambe continuano a muoversi e con le sue anche le mie. Rimaniamo in silenzio per un po' fin quando il suo viso si gira verso di me con un sorriso malizioso in bocca e rompe il silenzio con voce scherzosa "allora ti ciucci ancora il pollice?"

POV JOHANNA

Ross e Juliet se n'erano andati dopo che la dottoressa li aveva chiamati per andare a incontrare i genitori di Ross. Due mani mi cingono la vita e so che appartengono a Harry "Hey, vuoi venire in un posto con me?" questa frase mi ricorda un libro che ho letto una volta, solo che la protagonista poi viene stuprata dal ragazzo. Non credo sia il caso di Harry, ma bisogna essere prudenti "Dove mi porti?" chiedo " Sorpresaa!" dice con un sorriso giocoso sulle labbra, è carino ma più guardo i suoi occhi e più vedo la tristezza che si nasconde dietro i suoi smeraldi; sembra un ragazzo solo che ha voglia di mostrare a qualcuno il suo posto speciale, così non esito a seguirlo "allora andiamo" mette in mostra le sue adorabili fossette, mi prende per mano e usciamo da una porta a spinta che va sul cortile. Sul suo viso si forma un'espressione eccitata mentre inizia a correre trascinandomi con lui, la luce del sole tocca le nostre pelli, la strada è ricoperta da mattonelle arancioni delle colonne sono posizionati accanto alla strada,l'aria è fresca ma il sole la riscalda. A un certo punto si ferma e siamo entrambi col fiatone, lui semplicemente ride in un modo così genuino che non avevo mai sentito in nessuna persona "eccoci qua" allarga le braccia facendo un giro su se stesso e si avvicina ad un albero molto alto dove sul ramo più robusto c'è una casetta un po' malandata ma che deve essere molto speciale per lui "Vieni sali" mi invita Harry, una scaletta mal ridotta è posizionata davanti all'albero, non sembra essere sicura e se si spezza e cado? Farei una figura di merda e poi ne soffrirebbe il mio sedere "tranquilla non si spezza"sembra leggermi nel pensiero mi incoraggia a salire un po' esitante comincia a mettere i piedi sulla la scaletta piccolo rumore del lei si sente e io comincio a spaventarmi scendendo di nuovo dal quell'aggeggio mortale.Harry ride per il mio gesto mettendo le mani nelle tasche dei suoi jeans neri "ci sono salito su questa scaletta per un anno e non è successo niente quindi tranquilla sali casomai se cadi ti prendo io" ridacchia io arrossisco è rimasto il piede sul gradino questa volta prendo coraggio e comincio a salire su quella scaletta di legno molto pericolosa e che mi sta facendo cagare sotto, finalmente riesco a salire tutti i gradini è un po' dentro questa piccola casetta di legno il tetto è un po' malandato in legno sembra mangiato dalle tarme questa casa potrebbe avere all'incirca 10 anni ed è danneggiata dalla pioggia capisco cosa ci trovi di tanto speciale, è la calma che c'è intorno e il panorama che si vede, il mare di Los Angeles e i grattacieli, di notte sarebbe un paradiso questo paesaggio con le stelle che brillano. dietro di me tanto i passi di Harry che è salito "Ti piace piace?" chiede come un po' di preoccupazione nella sua voce, annuisco lui si siede per terra e mi invita a fare lo stesso, ha le gambe piegate le braccia intorno ad esse e mi guarda con sguardo curioso, io incrocio le mie fissandolo con un sopracciglio rialzato "Cosa?" chiedo "Nulla. Sei la prima che porto qui, è il posto dove passo la maggior parte del mio tempo, a leggere e a pensare. So che non è un granché ma..." lo interrompo "No è perfetto,credimi. Magari potremmo aggiustarla insieme"

"Davvero lo faresti?" gli si illumina lo sguardo "Certo, Harry" e lui mi abbraccia ringraziandomi anche se non ho fatto nulla di speciale "Ti va di giocare ad un gioco?" mi domanda, annuisco "Giochiamo a 'Preferiresti'?

  
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