Libri > Harry Potter
Segui la storia  |      
Autore: tassa_mangiona    16/11/2014    0 recensioni
La guerra è finita. Draco Malfoy ed Hermione Granger sono distrutti dagli orrori vissuti. Entrambi dovranno mettere da parte i pregiudizi e ricominciare da zero. Ma è possibile dimenticare il passato?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
POV HERMIONE
Ero a Londra. Nella mia amata Londra. In una biblioteca di fiducia. La proprietaria era un'anziana signora con cui avevo legato molto negli ultimi mesi. Venivo a trovarla quasi ogni giorno per leggere un libro o semplicemente per bere un thè in compagnia. Harry e Ron avevano iniziato un corso per Auror e sono sempre impegnati, Ginny invece era presa dal suo nuovo fidanzato, Gregor. Lei pare molto innamorata ma io credo stia cercando di dimenticarsi di Harry. Comunque lei, pare molto felice. 'Forse dovrei trovarmi anch'io un fidanzato...' riflettei. I miei genitori da quando gli avevo ridato la memoria erano sempre presenti accanto a me, e mi confortavano. Ma loro non potevano capire quanto il mio cuore sia tormentato. Non avevano visto gli orrori che avevo visto io. Però sentire la loro presenza accanto a me era confortante. Un oasi nel deserto. Ma ciò che mi faceva davvero dimenticare la guerra erano i libri. Un libro era ciò di cui avevo bisogno, luoghi immaginari in cui immergersi e vivere un'altra vita e dimenticarmi del passato. Solo per qualche ora, finito il libro tutto tornava come prima. "Buongiorno signora McOrwell, passata una buona giornata?" Chiesi cortesemente. "Una giornata tranquilla, più che altro. E la tua?" La signora McOrwell era un'anziana signora sugli ottant'anni, aveva capelli grigi raccolti in un chignon e degli occhiali rettangolari che le davano un'espressione arcigna. In effetti la signora McOrwell era piuttosto severa con le persone -quelle che trattavano i libri in malo modo-  ma con me aveva subito notato che condividevamo la stessa passione per i libri. Così nacque il nostro rapporto. Con lei lavora Amelia, la ragazza -che lavorava lì solo per i soldi, non per i libri- era una persona affascinante. La signora McOrwell l'aveva assunta solo per il fatto che era una sua lontana parente. Capelli biondi le ricadevano elegantemente sulle spalle, non come i miei -meno ribelli degli anni precedenti- che sembravano un nido di uccelli. "La mia giornata verrà rallegrata appena leggerò un libro" seppi di aver dato la risposta giusta, la faccia arcigna della signora McOrwell si distese in un compiaciuto sorriso. "Sei messa davvero male" era stata Amelia a parlare. Seduta su una poltrona a limarsi le unghie. Quella ragazza mi irritava molto. 'Quanto vorrei cruciarla!' Mi pentì subito del mio pensiero, ricordavo bene cosa avevo provato quando Bellatrix mi aveva cruciata e non l'auguravo a nessuno. Nemmeno a quell'antipatica di Amelia. Decisi semplicemente di ignorarla. "Che genere mi consiglia oggi?" Domandai -cambiamdo argomento- alla signora McOrwell. Lei ci riflettè su "oggi andrei più sui classici". La ringraziai per l'ottima scelta e mi diressi subito verso il reparto classici, al piano di sopra. Sentì il campanello della porta suonare, segno che qualcuno era entrato. Sentì i tacchi di Amelia rieccheggiare sul pavimento di legno. Strano. Lei non è mai così svelta ad alzarsi per un cliente. 'Deve aver colpito il suo istinto da seduttrice' pensai. Il fatto che ci fosse un uomo attraente non mi attrasse neanche un po. 'Forse è questo il motivo per cui non ho un fidanzato' ridacchiai tra me e me. Mi immersi nella ricerca dei libri mentre la voce provocante di Amelia parlava.

POV DRACO
Ero a Londra per affari di lavoro. Dovevo convincere le aziende a fare affari con la mia famiglia. Dovevo mostrarmi affabile e gentile con i Mezzosangue. Non era facile come sembrava. Ero stato educato a odiarli, i Mezzosangue. Dovevo farci l'abitudine. Il fatto che mio padre fosse ad Azkaban interferiva con i miei affari, perché la gente tendeva a farmi domande impertinenti ma ci avevo fatto l'abitudine, ormai. Quel giorno era il mio giorno di pausa. Me l'ero ritagliato con fatica, sgobbando come un matto. Neanche fossi un elfo. Mia madre mi aveva consigliato di fare un giro nella Londra babbana e così avevo fatto. Dovevo comprare un regalo a Blaise, il mio migliore amico. E per una volta volevo comprarlo di persona. "Dovrà baciarmi le scarpe quando glielo darò" borbottai tra me e me "non sia mai che non venga ripagato per essermi scomodato". Camminai a vuoto lasciandomi invadere dai pensieri. Fu un errore. I ricordi della guerra mi invasero la testa. Alla fine mi ero alleato con la parte buona ma essere il figlio di un Mangiamorte non mi faceva una buona pubblicità. Terminata la battaglia ero rimasto con gli altri per dare una mano con i cadaveri. Era stato un evento traumatico che mi aveva cambiato. Radicalmente. Da ricordare il fatto che lo Sfregiato mi aveva perdonato per i miei errori. Credo che in Potteriano un sorriso sia un "ti perdono". Weasel invece no. Ma di lui non mi importava molto. La Mezzos... "no la Granger" mi corressi "io non disprezzo più i Mezzosangue". La Granger non avevo avuto modo di incontrarla. Dopo la guerra, l'unico ricordo rimasto è quello della sua tortura. Io ero lì e non avevo fatto nulla. Sapevo cosa si provava... mio padre aveva spesso usato maniere molto dure nei miei confronti. "Avrei dovuto fare qualcosa" mi disperai. Ero sempre stato una persona fredda e distaccata ma di fronte a quello spettacolo io non non ho potuto fare a meno di volerla aiutare. Ma ero un codardo. Smisi di camminare. Ero entrato in un lungo viale e mi trovavo di fronte ad un biblioteca. La vetrata faceva vedere i due piani ricolmi di librerie. Libri. Mi illuminai. Blaise -come me- non conosceva i libri babbani. Avrei potuto comprargli qualcosa. Controllai che nel portafoglio ci fossero abbastanza soldi. Non mi ero ancora abituato ai soldi babbani ma sapevo che quelli erano un gran numero di banconote. "Potrei comprarmi un libro pure io" riflettei tra me e me. Entrai nella libreria e uno scampanellio segnò il mio ingresso. Un anziana signora mi scrutò da dietro una scrivania. Stava leggendo. Non fui degno della sua attenzione, inarcò un sopracciglio poi tornò al suo libro. Seduta su una poltrona, intenta a limarsi le unghie, c'era una ragazza. Capelli biondi, occhi azzurri, seno prosperoso e gambe lunghe. Il genere di ragazza che mi sarei portato a letto fino a poco fa. Ma ora non più. Mi ero promesso che non sarei andato con la prima che capitava, avrei scelto con cura le mie frequentazioni. Andava contro i miei soliti ideali ma era una cosa che volevo realizzare. Volevo essere felice con qualcuno. "Buongiorno" mi salutò con voce meliosa la ragazza "sono Amelia, come posso aiutarti?". Riconobbi subito il tipo, sciocca, facilmente influenzabile, cattiva ragazza a scuola. Andava con tutti. "Un po come il vecchio me" riflettei accennando ad un sorriso. La ragazza pensò che fossi caduto nella sua trappola. Sciocca babbana. Mi limitai a rispondere "non ho bisogno di nulla". Il suo volto di rabbuiò. Che si aspettava? Forse sperava le dicessi qualcosa di più seducente. Ero indeciso su 'sorriso ammiccante' o 'fare finta di niente'. La vecchietta alla scrivania mi guardò, mi avvicinai "cosa c'è al piano di sopra?" Volevo allontanarmi da... Amelia. Avevo già scordato il suo nome. "I classici" rispose secca. Quella signora era persino più fredda di me. "Grazie" risposi e iniziai a salire le scale. Amelia mi guardò sconsolata, avevo scelto bene. Era troppo pigra per salire le scale, anche se per seguire uno come me. Vagai tra quegli scaffali come un vagabondo, senza una meta. C'era odore di vaniglia, "non sono i libri a profumare" constatai annusando un volume. "Che ci sia qualcuno?" Riflettei. Guardai il libro 'Romeo e Giulietta' di un certo William Shakespeare. Togliendo il libro dallo scaffale notai che si creava un buco. Riuscivo a vedere dall'altra parte. Quel che vidi furono dei capelli. Capelli ricci e ribelli. Erano quelli a odorare di vaniglia. Riuscivo a percepirlo anche se dall'altra parte dello scaffale. Non era fastidioso, era dolce e ti inebriava. Decisi di dare una sbirciata alla ragazza dell'altro scaffale. Mi bastarono due passi e uno sguardo per capire chi fosse.
"Granger?!?" Mi aveva rovinato i piani. Lei alzò lo sguardo dal libro che aveva in mano, i occhi color nocciola mi scrutarono, mi misero a fuoco poi si riempirono di sorpresa. "Non mi aveva riconosciuto" rimasi offeso da quel pensiero. "Malfoy?" La sua voce era diventata quella di un'adulta, era quasi... sensuale. "Che ci fai qui?" Chiedemmo in coro.
Rimanemmo un attimo a fissarci prima di scoppiare a ridere. "Sono qui per comprare un libro" dissi freddamente, ghiacciando i residui di calore che si erano insinuati dentro di me, ridendo. Lei mi guardò come stupita di quell'improvviso cambiamento di umore. "E tu?" Chiesi. Normale domanda di cortesia. Lei mi guardò, i suoi occhi color nocciola mi scrutarono fin dentro l'anima, per poi tornare semplicemente a fissarmi tranquilla. "Sono qui per il tuo stesso motivo." Indicò il libro che avevo in mano "cosa hai scelto?". Guardai il libro, mi ero scordato di averlo in mano. Lei allungò lo sguardo per dare una sbirciata "Romeo e Giulietta? L'ho presente, è un classico babbano. Non sapevo fossi un tipo romantico" mi provocò lei. "Prendilo tu Mezz... Granger. A me non mi interessa" glielo diedi, non sia mai che io venga descritto come sdolcinato. Lei accettò il libro volentieri "ho sentito molte persone parlarne bene, grazie Furetto". Mi irritai leggermente "Granger io sto cercando di essere civile non chiamandoti 'Mezzosangue' quindi non chiamarmi 'Furetto' mi provoca strani ricordi" ribattei. Cambiai discorso "mi dovrai raccontare la storia, ti va bene?" Lei mi guardò sgranando i suoi occhioni da cerbiatta. Non se l'aspettava. "Io cerco di essere gentile e lei mi fissa come se fossi un matto" pensai tra me e me. Uno scampanellio segnò l'arrivo di qualcuno, non mi preoccupai minimamente di dare un'occhiata. Rimasi a fissare la ragazza. "Allora Granger?" Chiesi impaziente, "sto aspettando una risposta". "A cosa?" Chiese stralunata, mi ricordava Lunatica Lovegood, la Corvonero sua amica. "Che diavolo le prende?" Mi domandai.

POV HERMIONE
"A cosa?" Chiesi. Ero conscia di stare facendo la figura della svampita di fronte al mio peggior nemico ma era tutto a causa di Ginny. Ginny, la mia migliore amica, mi aveva 'insegnato' a riconoscere la bellezza di un uomo. Il suo fascino esteriore. Così mi ero persa a rimirare Malfoy. Purtroppo anche se marcio dentro, Malfoy era incredibilmente bello. Non potevo negarlo. 
Cercai di ricordare cosa mi avesse chiesto... mi aveva domandato se gli raccontavo la storia di Romeo e Giulietta. "Te la racconterò alla fine".
Sentì qualcuno salire le scale, non era Amelia, non era suono di tacchi. "Draco non avrai ricominciato con il tuo circolo di donne vero?" Non riconoscevo il possessore della voce. Da uno scaffale sbucò un ragazzo bellissimo. Occhi turchesi, capelli neri, carnagione abbronzata, muscoloso e snello. Ginny sarebbe entrata nel panico. Io non ero ancora ai livelli di Ginny. La camicia sembrava un capo inutile addosso a lui. Anche Malfoy era così ma la maglietta su di lui l'avrei tenuta, non ci tenevo molto a vederlo a petto nudo. Io e il nuovo arrivato rimanemmo a fissarci 10 secondi prima di riconoscerci. "Zabini?!" "Granger?!" "Che piacere rivederti Granger!" Mi sorrise Blaise. Ricambiai il sorriso incerta, un Serpeverde che mi salutava allegramente. "La Guerra ha cambiato le persone" borbottai fra me e me. "Ah no" Ribattè Draco. Mi aveva sentita. "Blaise è sempre stato così" fu la risposta. "E Draco è sempre stato così" sorrise Zabini. Io ridacchiai. "Lo immaginavo, Zabini" Draco mi fissò storto. Io sostenni il suo sguardo. "Non chiamarmi Zabini, sono Blaise" io sorrisi e aprì la bocca per rispondere. "Dettagli. Ora Blaise che ci fai qui?" Malfoy sembrava piuttosto irritato "non mi stavi mica seguendo vero?" Il suo tono incuteva un po di timore ma Blaise non reagì al tono, iniziò a ridacchiare nervoso "non è vero Draco, ma che ti viene in mente?" Draco ci aveva vosto giusto, Zabini lo stava seguendo. Preferì non intromettermi nel discorso. "È stata mia madre a mandarti vero?" Chiese Malfoy.

POV BLAISE
Avevo seguito Draco mentre girava per la Londra babbana. Sua madre, Narcissa, mi aveva chiesto di farlo e di impedirgli di commettere sciocchezze. Lui l'aveva capito subito e io non potei fare a meno di cambiare discorso. Quando l'avevo visto entrare in una libreria mi ero stupito, dopo tempo che non era uscito avevo deciso di entrare. Appena entrato avevo visto una splendida ragazza, quella si era alzata ancheggiando. "Che giornata, sei il secondo ragazzo carino che arriva" e mi aveva sfoderato il suo sorriso più seducente. Io le avevo chiesto "Dov'è l'altro ragazzo?" E lei mi aveva indicato il piano di sopra. L'avevo salutata ed ero salito. Al piano di sopra avevo sentito la voce di Draco e una voce femminile. Scoprendo che la ragazza era Hermione tirai un sospiro di sollievo. Se Draco avesse dovuto avere una ragazza meglio Hermione che le solite oche. Poi Draco mi aveva chiesto il motivo per cui ero lì. Di sicuro non potevo esserci venuto per caso così gli dissi di chiedere alla madre che preoccupata mi aveva fatto inseguire il mio migliore amico. Draco sembrava irritato. "Che ci fate qui?" Chiesi cercando di sviare l'attenzione da me. Draco mantenne la sua maschera di ghiaccio ma i suoi occhi lampeggiavano di istinti omicidi. "Verso di me" dedussi. "Ero qui per comprarti il regalo" mi puntò il dito contro. Mi sentì improvvisamente in colpa, non stava mentendo e non aveva assegnato il conpito del regalo ad un elfo. "Scusa Dra" gli dissi, lui scosse la testa per dire "non fa niente" e intanto disse "non ti farò il regalo però" ecco. Prima faceva il gentile poi tornava ad essere stronzo. Ecco il mio migliore amico. Sorrisi e annuì. "E tu Granger?" Chiesi alla ragazza che era stata in disparte. "Io volevo comprare un libro" mi mostrò il volume che teneva in mano. Lessi il titolo 'Romeo e Giulietta' "un classico" le sorrisi. Lei ricambiò incerta, probabilmente stupita che fossi davvero un Serpeverde. Passammo un paio di minuti in un silenzio imbarazzato, dovevo fare qualcosa per spezzare il ghiaccio. Ebbi un'idea così geniale che pure Draco notò il sorriso che mi si era formato sulle labbra. Vidi il suo volto impallidire, sapeva che avevo avuto un'idea. "Granger?" Chiamai la ragazza. Lei si girò guardandomi "che c'è?" Mi chiese incuriosita. "Hai impegni oggi?" Le domandai. Draco scosse la testa cercando di impedirmi di farle la domanda che le stavo facendo. Io feci un ghigno. "Ehm... no. Perché Zabini?" Mi guardò diffidente, io le sorrisi sinceramente e lei si rilassò, probabilmente capendo che non avevo cattive intenzioni. "Ci accompagneresti in giro per la Londra babbana?" Vidi i suoi occhi sgranarsi per lo stupore, la sua faccia era così imperdibile che mi venne voglia di scattarle una foto. Mi limitai a ridere di gusto, Draco sghignazzava divertito. "Ehi" ci sgridò Hermione offesa. "Se non la smettete di ridere non vi ci porto" Aveva iniziato a ridere anche lei. 

POV HERMIONE
Ero davvero sorpresa che Blaise Zabini sembrasse sincero, con molta probabilità lo era. I suoi occhi non mentivano. Quando mi chiese di portarli, lui e Malfoy, a fare un giro per Londra non potei fare a meno di essere sorpresa. Alla fine accettai di accompagnarli, Draco si prese la testa fra le mani e la scosse più volte. Io sorrisi della sua finta disperazione, Blaise aveva uno strano effetto sulle persone. Le rendeva più... felici. Uscendo vidi Amelia guardarmi sbigottita, non mi aveva mai vista con un ragazzo. Figurarsi con due. Due così affascinanti, oltretutto. La signora McOrwell mi fece un occhiolino.
Iniziò così la nostra gita a Londra.

NOTA AUTRICE: ciao a tutti, volevo sapere cosa pensavate della mia ff, vi piace? La lunghezza del capitolo è giusta? Scusate se ho enfatizzato un pochino Blaise Zabini solo che, penso sia un personaggio stupendo. Fatemi sapere. :)
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: tassa_mangiona