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Autore: Katonoffirecrow    17/11/2014    1 recensioni
Tutto regna in modo soave ad Equestria fino a che, colui le cui pretese debbono essere ascoltate non tornerà a farsi vivo in un mondo ormai cambiato dal tempo e dai pony, che questa sia la fine od un nuovo inizio, dipenderà solo dalle azioni dei nuovi eroi che si opporranno a tale venuta.
Genere: Azione, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Princess Celestia, Princess Luna, Re Sombra, Un po' tutti, Zecora
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lentamente con un leggero battito d'ali Master si sollevò in aria, seguito dalle due sfere radicanti nei quali erano imprigionati King Cosmos e Queen Galaxya mentre gli eserciti appena resuscitati trottarono in aiuto di coloro che fino ad ora avevano continuato a combattere ponendosi dinnanzi a loro.

Lo stallone osservò con sguardo di sufficienza l'immensa distesa di terra innevata ricolma di quegli essere che un tempo non sarebbero stati nulla di più che un semplice pasto per i veri essere della sua terra, che per quanto lui continuasse a colpire continuavano a resistere.

« Quanto spreco di carne e di energia vitale.

Pensare che mi basterebbe semplicemente rimuovere l'ossigeno dal pianeta per eliminarli del tutto mi fa quasi provare pena nei loro confronti. Ma deve essere soltanto un impressione, poiché non possiedo questo genere di sentimenti. » sussurrò il pony mentre una tempesta di flussi magici emanati dagli unicorni delle varie fazioni si schiantava con prepotenza contro la barriera astrale attorno allo stallone che senza mostrare il minimo segno di cedimento assorbiva i colpi ricevuti scagliandoli nelle profondità galattiche.

« Perché questa insistenza, proprio non lo comprendo. Questa terra è mia dunque, perché opporsi al mio volere ? »

« Sei....sei certo di volere la risposta...? » esclamò il padre di Luna e Celestia nella mente di Master alla quale aveva avuto accesso a causa dell'incantesimo di congiunzione forzato generato da quest'ultimo.

« Sei ancora in grado di parlare, mi stupisci Cosmos.

Ero certo che ormai fossi svenuto e caduto in stasi nella tua nuova prigione eterna.

Vuoi forse provare a rispondere alla mia domanda ? Tu che amasti questi esseri al punto tale di farli evolvere concedendo loro parte del vostro potere facendoli evolvere da semplici pony terresti in unicorni e pegasi. » chiese il neo alicorno voltando lo sguardo verso la sfera alla sua destra dove si trovava rinchiuso il suo interlocutore.

« Non si trattava solo di amore Master, si trattava di giustizia...ciò che ora senti..è pietà e dolore...durante la tua prigionia...il mondo è cambiato...è divenuto colorato, pieno di gioia e di svariate creature non solo pony ! Tu dici che le tue amate creature sono scomparse ma ti sbagli...! Essi si sono semplicemente evolute ed integrate alla Terra.

Sei tu che non fai più parte di questo mondo, fattene una ragione il tuo tempo come il nostro è finito e se non ci lascerai liberi tutto finirà...» concluse King Cosmos con estremo dolore nella voce causato dalla grande spina conficcata nel petto.

« Fine ? Come puoi affermare ciò, non vedi che ora ho i vostri poteri ? Nessuno può sconfiggermi, nemmeno il potere dell'amicizia di cui si vantano i vostri amati pony.

Nemmeno le vostre figlie possono fermarmi, dunque come potrebbe mai avvenire la fine ? » chiese il pony con un sorrisetto beffardo in volto che venne subito fatto svanire dall'imponente voce di Queen Galaxya che si intromise nel discorso.

« Sei soltanto uno stolto !! Non te ne sei reso ancora conto vero ?! Guarda il cielo essere immondo !! Persino i pony se ne sono accorti a differenza tua !! » tuonò l'alicorno rinchiusa nella sfera di sinistra mentre Master con sguardo stizzito fissò i pony sottostanti a lui che avevano smesso di attaccarlo rivolgendo tutti gli occhi al cielo.

Lentamente lo stallone fece lo stesso constatando con un sentimento che da tempo non provava più come il sole ora di un colore rossastro e la luna stessero divenendo sempre più grandi nel cielo cominciando a far calare una tetra oscurità cremisi sulla terra.

« Ma cosa..»

« La senti non è vero ? Dopo così tanto tempo anche tu provi la paura che credevi di aver dimenticato. »

« Voi dannati !! Cosa avete fatto ?! » chiese lo stallone facendo levitare le due sfere dinnanzi a se facendo fuoriuscire i volti dei due alicorni ricoperti di graffi e tagli causati dalle spine delle loro prigioni.

Entrambi avevano in volto un sorriso soddisfatto ed aprirono i loro occhi fissando il loro aguzzino con soddisfazione.

« Noi non abbiamo fatto nulla. »

« Questa è una conseguenza della tua scelleratezza !! Tu ci sigillasti nella nelle nostre creazioni ed ora senza di noi ad alimentarle stanno cedendo. »

« Presto cadranno sulla tua terra spazzandola via, eliminando ogni singola forma di vita, sia essa nostra o tua.

Ergo ti ritieni soddisfatto ? » chiese con tono di rimprovero King Cosmos, mentre una sottile linea di sangue gli scese dal labbro inferiore.

« Voi due...DANNATI !! Basterà rispedirvi nelle vostre prigioni e-»

« Non funzionerà. » tuonò Galaxya con le lacrime agli occhi.

« Io e Cosmos prima di decidere di scendere qui per rimediare ai tuoi danni avevamo già intuito le tue intenzioni Master. Sapevamo che puntavi a noi, ai nostri poteri per questo siamo giunti fino a questo punto.

La tua assurda brama di potere ti ha spinto fino a questo punto ed ora...ora...» la puledra si interruppe mentre la voce cominciò a farsi sempre più sottile a causa del pianto.

« Ora COSA ?! »

« Ora ti fermeremo una volta per tutte con l'unico modo certo per eliminarti !!

Hai commesso un grave errore ad eseguire una magia di congiunzione con noi.

Per te è la fine. » sentenziò King Cosmos stringendo con forza la spina che aveva conficcata nel petto all'unisono con la propria consorte mentre uno sguardo schifato e sicuro si disegnò sul volto di Master.

« Voi non lo farete, non potete farlo !! Morirete anche voi e lo sapete benissimo che se ciò accadesse non ci sarebbe più speranza di fermare i due pianeti in collisione !! Cosa che io posso fare !! »

« Certo, ma poi devasteresti questa terra coi tuoi sciocchi ideali, e forse preferirebbe essere distrutta piuttosto che tornare al tuo tempo !!

Ora Master, poniamo fine a tutto questo, il nostro tempo finisce, ora. » sentenziò lo stallone dal manto blu mentre il loro nemico si diresse a tutta velocità verso le due sfere urlando tutto l'odio che gli restava in corpo.

« NOOOOO !!! VOI NON PO-» la frase non terminò, restando come un grido negli occhi dello stallone mentre i genitori delle principesse di Equestria con estremo dolore e sacrificio spinsero all'unisono le spine nei loro cuori passandoli da parte a parte.

In quell'istante il tempo parve fermarsi mentre i due sposi si fissarono con sguardo dolce e sofferente l'uno con l'altra.

« Mi...mi dispiace che sia finita così amore mio...avrei voluto che tu potessi passare più tempo con le nostre figlie...invece...invece..»

« Basta Cosmos...ti prego...non dire un altra parola.

Non rovinare questo momento...te ne prego...so bene che non avevamo altra scelta...e per questo non potrò mai odiarti..poiché il mio amore per te è infinito come le galassie...spero solo che Celestia e Luna possano capire...» disse singhiozzando la puledra mentre a poca distanza da loro il corpo di Master si stava lentamente sbriciolando partendo dalle ali che si erano polverizzate quasi istantaneamente.

« Perché....perché sono stato...sconfitto ? Io...io sono molto più potente...non capisco...» mugolò lo stallone con le lacrime agli occhi mentre la vista cominciava ad offuscarsi e le prigioni dei due alicorni cominciavano a sgretolarsi.

« Perché non conosci l'amore e l'amicizia Master.

Se solo tu non fossi stato così cocciuto nel tuo ideale obbiettivo pensando anche agli altri invece che a te stesso, forse sarebbe finita in modo diverso...ma non preoccuparti...nell'aldilà se vorrai...sarò lieto di essere tuo amico...» sussurrò King Cosmos mentre i suoi occhi si spensero facendo intuire la propria fine.

« Non resta molto tempo anche a me...sarò dunque breve e posso solo dirti...che anche io ti sarò amica...anche se tutto questo è causa tua...so bene che non deve essere stato facile per te vederti portare via tutto ciò che avevi da noi, e venire sigillato...ma se solo ti fiderai...potrai osservare tu stesso come il mondo venuto dopo di te sia...migliore...» sentenziò Galaxya spirando con un dolce sorriso in volto.

« Io...essere vostro amico...io...io.

Ne sarò onorato...» esclamò lo stallone dal manto grigio con un piccolo sorriso in volto bagnato dalle sue prime ed ultime lacrime mentre il suo corpo si polverizzò completamente senza lasciare alcuna traccia di se.

Nello stesso istante sul campo di battaglia il panico stava dilagando nel constatare come i due pianeti si stessero avvicinando sempre più alla Terra.

Ma in quell'istante l'attenzione di Celestia e Luna erano rivolte ai due corpi in caduta libera verso il suolo verso cui le due principesse si lanciarono in volo in un disperato tentativo di afferrarli mentre le lacrime gli rendevano quasi impossibile il volo.

« MADREEE !! PADREEE !! » tuonò la maggiore delle due raggiungendo la signora della vita alla quale però passò attraverso riducendola in pulviscolo cosmico mentre a poca distanza la medesima cosa era accaduta alla sorella minore che aveva provato ad afferrare King Cosmos.

In quell'istante le due grida disperate di dolore delle due principesse risuonarono per tutto il campo di battaglia mescolandosi a quelle di terrore delle loro truppe mentre Black, dopo aver osservato la scena sentì crescere in se una infinita rabbia quando vide a poca distanza da se il Signor Nero intento ad osservare lo scorrere degli eventi.

« NEROOO !! CHE TU SIA DANNATO !! » tuonò l'alicorno nero pece lanciandosi verso l'umano che voltò lo sguardo verso di lui osservando con sufficienza i tentativi dello stallone di colpirlo al volto con una serie di ganci ottenendo soltanto il risultato di passarlo da parte a parte.

« Vedo che sei arrivato Black, avevo giusto intenzione di parlare con te.»

« NOI NON ABBIAMO NIENTE D DIRCI !! HAI LASCIATO MORIRE I GENITORI DI CELESTIA E LUNA !! E SENZA DI LORO ORA MORIREMO TUTTI QUANTI !! Ma tanto a te cosa interessa, vero ?...Tu sei eterno ed immortale !! » ringhiò il puledro scagliando un flusso magico solvente smeraldo verso l'umano che puntando il proprio indice in avanti verso l'attacco lo fece separare facendolo cadere al suolo decolorando il terreno.

« Se tu mi lasciassi parlare forse capiresti che c'è un motivo per tutto questo...»

« NON MI IMPORTA NULLA !! TANTO ORMAI STIAMO PER MORIRE UIND VOGLIO ALMENO TOGLIERMI LA SODDISFAZIONE DI ROMPERTI LA FACCIA COI MIEI ZOCCOLI !! » esclamò l'alicorno teletrasportandosi di scatto alla sinistra del Signor Nero a cui piantò la propria zampa destra in volto facendo cadere dalle piante circostanti tutta la neve che si era posata sui rami.

Lentamente Nero senza il minimo sforzo voltò il volto verso Black fissandolo coi propri occhi abissali mentre sollevando un sopracciglio chiese con tono scocciato.

« Ora che mi hai colpito sei pronto ad ascoltarmi ? » chiese l'essere dalle sembianze umane afferrando con la mano sinistra lo zoccolo dell'alicorno ansimante di rabbia rimuovendolo dalla propria guancia sulla quale non vi era la minima traccia del tremendo impatto.

« D'accordo ti ascolto.

Ma si rapido...» sentenziò lo stallone ritraendo lo zoccolo dalle dita dell'umano che si voltò per intero dinnanzi al proprio interlocutore aprendo la mano sinistra col palmo rivolto verso l'alto dal quale fuoriuscì un gioiello a clessidra azzurro al cui interno vorticavano i cutie mark di Master, King Cosmos e Queen Galaxya.

« Questo è il Clessidrus, una delle creazioni più grandi dell'esistenza stessa.

Mi ero promesso che non sarei mai intervenuto nella vostra realtà, ma il caso vuole che sbirciando nel futuro io abbia previsto che per completare il mio piano avrò bisogno che voi pony esistiate ancora.

Dunque non posso permettere che vi estinguiate. » disse Nero con tono di sufficienza mentre un leggero sorriso era comparso sul suo volto.

« Aspetta...mi stai dicendo che...»

« Proprio così, grazie a questo potrete salvarvi ma ad una condizione.

Sarai tu a doverlo attivare. » sentenziò l'umano lanciando tra gli zoccoli del pony il gioiello mentre Black lo fissò con un sopracciglio alzato.

« Beh ecco...non so veramente cosa dire...ma penso che mi inventerò qualcosa.

Solo una cosa, come dovrei attivarlo ? » chiese lo stallone spalancando le proprie ali in attesa di divenire il salvatore della terra mentre il Signor Nero cominciò a sprofondare nel terreno.

« Molto semplice Black, devi semplicemente lanciarlo nel sole, tutto qui. » sentenziò l'umano svanendo completamente ammirando soddisfatto l'espressione di incredulità disegnatasi sul volto del principe.

« Sul...sul sole... E COME ACCIDENTI FACCIO ?! SE ANCHE DOVESSI FARCELA FINIREI ARROSTO ACCIDENTI !! » esclamò lo stallone alzando lo sguardo al verso i due pianeti che con divenivano sempre più immensi nella volta celeste.

« Beh io un idea l'avrei..» irruppe la voce di Storm comparso alle spalle dell'alicorno che si voltò verso l'amico sorridendo sconcertato.

« E tu cosa diamine ci fai qui ?! Mi hai seguito vero ?! Ah Bravo il mi Strom, vedo che stai imparando proprio tutto da me !! » disse lo stallone avvicinandosi al puledro a cui strofinò lo zoccolo sinistro nella criniera.

« Eddai Black dacci un taglio !! E poi ti ho già detto che si pronuncia Storm !!

Comunque...ho sentito tutto e penso che se agiamo come poco fa l'aura potrebbe anche reggere, tu cosa ne pensi ? » chiese il pony dal manto terracotta mentre un nuovo e rinnovato sorriso comparì sul volto del suo interlocutore a cui brillarono gli occhi.

« Penso che sia un idea geniale !! Certo mi scoccia un po' dover dividere la gloria di salvatore di tutta la terra con qualcun altro, ma credo che potrei accettare per stavolta ! » sentenziò l'alicorno porgendo in avanti lo zoccolo destro reggendo con il sinistro il gioiello.

A quel punto senza attendere nemmeno un istante Storm, sollevandosi sugli arti posteriori batte il proprio arto contro quello dell'amico generando nuovamente l'aura ferina attorno ad entrambi e nel giro di pochi istanti dopo aver fatto comparire le ali al lupo i due sfrecciarono in cielo sotto lo sguardo degli eserciti sotto di loro che cominciarono a gridare urla di incitamento.

In pochi istanti i due passarono la stratosfera cominciando a sentire il freddo farsi strada attraverso l'aura.

« Accidenti...certo che fa freddino quassù !! »

« Beh...se è per questo anche l'ossigeno scarseggia...ma terrò duro !! Per le principesse !! »

« Intendi per le principesse o più precisamente per quella velocità arcobaleno a cui hai fatto una bella ispezione orale caro il mio Strom ? » chiese l'alicorno facendo arrossire di colpo il puledro.

« Ma...cosa diavolo dici...?! Ti sembra il momento di parlare di queste cose ?! E poi io...ecco..»

« Dai su scherzavo !! Non temere mio piccolo amico, appena saremo tornati ti insegnerò tutto ciò che devi sapere sulle puledre !! » sentenziò Black tenendo lo sguardo fisso verso i due planetoidi che ora sembrano due nuove terre ed il calore rimanente del sole stava iniziando ad intaccare l'aura che cominciava a scricchiolare.

« Ed un drink. » disse Storm facendo voltare di scatto il suo compagno.

« Cosa ? »

« Quando torneremo ci prenderemo un drink assieme nei bar di Equestria, proprio come dovevamo fare fin dall'inizio !! » esclamò il puledro dalla criniera rossiccia sorridendo con decisione al proprio amico che rispose sorridendo beffardo.

«Tu si che hai capito tutto Storm, ora si che sei un vero stallone !!

Ora finiamo questo lavoro e poi sbronziamoci fino alla fine dei tempi !! »

« SIII !! » sentenziarono i due aumentando di scatto la velocità verso il sole compiendo una rotazione di centoottanta gradi dopo aver sparato con un flusso magico il gioiello fuori dalle fauci ferine facendoli dirigere verso il sole per poi cominciare a folle velocità la loro discesa verso il suolo constatando come la forte esplosione gravitazionale proveniente dalle loro spalle avesse fatto aumentare la loro velocità a livello esponenziale verso il suolo.

« Ho la netta sensazione che ci schianteremo !! » gridò Storm chiudendo gli occhi mentre la risata del suo compagno risuonò all'interno dell'aura.

« Chissà forse un giorno si, ma non oggi amico mio.

Non oggi. » sentenziò l'alicorno illuminando il proprio corno di una magia azzurra che ricoprì i due pony facendoli svanire in un forte bagliore poco prima che colpissero il suolo mentre un immensa luce illuminò l'intera volta stellata precludendo la visione a tutti gli abitanti della Terra.

Tale fenomeno perdurò per un tempo che parve non voler mai cessare durante il quale i due eroi ricomparirono a terra a poca distanza dalle sei principesse che subito li circondarono avvertendo la loro presenza, per poi cominciare a levare lo sguardo verso il cielo.

Il sole e la luna erano tornati nei loro rispettivi posti e di colpo sospinte da un soffio di calore che avvolse loro il cuore, Celestia e Luna alzandosi in volo sul campo di battaglia illuminarono i loro rispettivi corni, spostando le loro rispettive proprietà nei punti prefissati per quell'ora, la mezzanotte.

Fu solo allora, mentre il buio prese il sopravvento squarciato solo dalle forte luce lunare che nel cielo si poterono osservare tre nuove grandi costellazioni dalle sembianze dei tre signori dei pianeti che volgevano il loro sguardo sul loro creato.

Ora Equestria, il sole e la luna potevano continuare il loro eterno ciclo in armonia che come un vento gioioso si era diffuso su tutto il pianeta facendo esultare tutti gli abitanti di ogni specie.

E mentre tutti festeggiavano il Signor Nero, posto in piedi su una collina osservando col proprio sguardo abissale tale spettacolo l'umano non potè fare a meno di sorridere.

Vedere Celestia scendere al suolo e riabbracciare la sua antica pupilla, il principe Black flirtare con Cadence sotto lo sguardo furente di Shining Armor e lo sbocciare dell'amore tra due principesse e due guardie mentre i Wonderbolt guariti dall'intervento di Galaxya volteggiavano nella volta stellata gli donava una sorta di strana soddisfazione.

« E così il mondo continua...chissà, forse non così male come credo.» sentenziò l'umano volgendo un ultimo sguardo alle tre costellazioni che per un istante parvero sorridere all'essere umano che senza perdere tempo rimosse il proprio cappello a cilindro dal capo esibendosi in un leggero inchino per poi cominciare ad allontanarsi nel buio della notte.

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