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Autore: tinebrella    28/10/2008    3 recensioni
« Kurenai, hai mai sentito parlare dei buchi neri? »
[Questa fanfiction si è classificata quarta ex-aequo al primo Contest sulla Menzogna di Mala_Mela e Hipatya]
Genere: Triste, Malinconico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Kurenai Yuhi, Shikamaru Nara
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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ContestMenzogna
A Lù, la mia adorabile cugina.
Grazie di tutto, e anche del resto. Buon compleanno. (L)

 
Black hole sun

« Kurenai, hai mai sentito parlare dei buchi neri? »
« Immagino di sì, » rispose distrattamente, continuando a lavare i piatti, « sono dei corpi celesti estremamente densi, dotati di un'attrazione gravitazionale molto elevata. Ricordo una lezione in proposito di Shinonome-sensei, quando ero ancora all'Accademia. »
« Esatto. » estrasse dalla tasca del gilè il pacchetto di sigarette e ne sfilò una, «Cos'altro ti viene in mente? »
« Non molto, per la verità. Dovrebbero essere invisibili -» percepì il rumore della pietrina dell'accendino. Si voltò, accigliata.
« Shikamaru, potresti evitare di riempirmi la casa di fumo? Per favore, se proprio devi farlo, per lo meno avvicinati alla finestra. C'è Yuiko, lo sai. »
« Lo so. » replicò laconico. Obbedì.
« Ma c'è un modo per localizzare un buco nero, Kurenai. Nonostante sia impossibile vederlo direttamente. »
 
« Oi, Hinata! »
« Ciao, Kiba-kun! Ehi, Akamaru! »
Kiba si sedette sulla panchina accanto alla sua compagna di squadra. Akamaru appoggiò le zampe sulle sue ginocchia, le leccò le guance festoso e infine si accoccolò ai suoi piedi.
« Come va, Hinata? Oggi non ti alleni con Neji? »
« No, » scosse la testa, « oggi Neji-niisan è in missione con Gai-sensei. »
« Giornata libera, eh? »
« Mh-mh. »
« Hinata... » improvvisamente si fece serio, « E' da molto che non vado a trovare Kurenai-sensei e Yuiko. »
L'altra sussultò.
« Un buco nero, da solo, è invisibile. Come dicevi giustamente poco fa. »
Espirò una nuvola di fumo.
« Tuttavia, in un caso particolare, è possibile stabilire indirettamente la presenza di un buco nero con un buon margine di certezza. »
« Hai mai sentito parlare di sistemi binari X? »
« No... non mi pare. »
La voce di Kurenai tradiva una flebile nota di preoccupazione.
« I sistemi binari X sono composti da un buco nero e una stella massiccia. La stella è definita massiccia in virtù del suo valore di massa, molto alto. E' chiamata anche stella compagna del buco nero. »
 
« Oi, Hinata! »
« Kiba-kun! »
Il mercato di Konoha era affollato. Gli odori delle persone, dei cibi, delle stoffe e di chissà cos'altro si confondevano in una sinfonia olfattiva piacevolmente variegata.
Akamaru annusava l'aria, estasiato, tentando di distinguere ogni profumo.
« Cosa compri, Hinata? »
« N-niente. » balbettò, « facevo una passeggiata e non ricordavo ci fosse il mercato. »
« Qui vicino c'è la casa di Kurenai. » commentò l'Inuzuka.
« Kiba-kun... io... » diede un'occhiata poco convinta all'orologio, « ... d-devo andare! »
 
« Il buco nero, da solo, è invisibile. » ripeté.
Spense la sigaretta nel posacenere accanto alla finestra. Tornò a sedersi al tavolo, alle spalle di Kurenai che continuava a lavare i piatti, in silenzio.
« Ma è possibile intuire la sua esistenza, osservando il comportamento della stella compagna in un sistema binario X. »
« L'attrazione gravitazionale del buco nero è talmente irresistibile che il materiale della stella compagna cade, precipita verso il buco nero. Come una rosa che perde i petali. »
« La stella massiccia, infine, esplode in una supernova. E a quel punto si avrà una coppia di buchi neri. »
Kurenai chiuse il rubinetto, si asciugò le mani e prese posto di fronte a Shikamaru.
« Shikamaru Nara, questa non è una lezione di astronomia, non è così? »
 
« Oi, Hinata. »
« Kiba-kun... »
Era di nuovo sulla panchina, nel parco.
Akamaru appoggiò le zampe sulle ginocchia di Hinata. Dilatò le narici, le annusò la felpa e mugolò. Preferì accoccolarsi ai piedi del suo padrone.
« Hinata, oggi sono andato a trovare Kurenai-sensei. », storse la bocca, amareggiato.
« Non mi ha fatto entrare. Ha detto che aveva da fare, si è scusata e ha chiuso la porta. »
La prese per le spalle, costringendola a guardarlo negli occhi.
« Hinata, cosa c'è che non va? Tu ne sai qualcosa! »
La ragazza tentò di divincolarsi, debolmente, ma il compagno rinsaldò la presa.
« Perché Kurenai -»
Si bloccò. Arricciò il naso e si avvicinò ai capelli di Hinata.
« Kiba-kun... » mormorò, avvampando dall'imbarazzo.
« Hinata... » inalò a fondo, « Hinata, i tuoi capelli puzzano maledettamente di fumo! »
 
« No, ovviamente non è una lezione di astronomia. »
« Kurenai, » sospirò, « perché nascondi in casa tua Sasuke Uchiha? »
Non fece una mossa. Se l'aspettava, da tempo. Shikamaru era un ragazzo sveglio, Asuma glielo ripeteva spesso con orgoglio e ammirazione.
Aveva dovuto allontanare Kiba, che avrebbe sicuramente avvertito l'odore di Sasuke anche senza l'aiuto d'Akamaru.
Ma fare lo stesso con l'allievo prediletto di Asuma... no, non se l'era sentita. Era ingiusto. Non sarebbe stata capace di respingerlo.
Aveva continuato ad accoglierlo in casa sua, ripetendo a se stessa che se fosse stata abbastanza attenta sarebbe riuscita a tenerlo all'oscuro di tutto.
« E' una storia lunga, suppongo. » sbuffò lei, non senza ironia.
« E ti andrebbe di raccontarmela, Kurenai? Ti andrebbe di spiegarmi come mai un mukenin si trova a casa tua, dannazione? »
Nella casa in cui avresti dovuto vivere con Asuma, avrebbe voluto aggiungere, ma non infierì. D'altra parte, anche Kurenai, mentalmente, doveva aver completato allo stesso modo la domanda.
Sì, le andava, in ogni caso. Non tanto perché fosse un piacere parlarne. Dio, no. Tuttavia, era un sollievo.
 
Supernova.
 
« Ero uscita dalle mura a fare una passeggiata. »
« Yuiko era con Hinata e Kiba, l'avevano portata al parco. C'è un posto, appena fuori Konoha... » esitò, lo sguardo velato dai ricordi, « ...un prato, in cui crescono molte specie di fiori. Yuiko adora i fiori. Volevo farle una sorpresa. »
« Lui era lì. Dio solo sa come ci fosse finito, coperto di sangue e semi-incosciente... non me l'ha voluto dire, e sono sicura che non me lo dirà mai. Ma era lì. »
« Shikamaru, credimi. Se mi fosse accaduto due, tre, dieci anni fa... l'avrei catturato e consegnato direttamente all'Hokage. »
« Avrei visto un ninja traditore. E avrei fatto il mio dovere. »
« Ma avere una figlia, Shikamaru... non ti cambia solo la vita, mi capisci? »
« Non ho visto un mukenin. Ho visto un ragazzo ferito. Un ragazzo solo. Ho pensato a Mikoto, sua madre. Non la conoscevo bene, è vero. Ma qualche volta veniva all'Accademia e... sembrava una donna buona. »
« Se fosse mio figlio, mi sono detta in quel momento, se fosse mio figlio... un traditore, certo. Un assassino, certo. Ma mio figlio... »
« Non fu una decisione sofferta. Forse non fu neanche una decisione. Lo vidi, vidi il suo sguardo rassegnato... non era triste, non era disperato, non cercava aiuto... se ne stava lì, riverso su un fianco e aspettava di morire... lo vidi. Lo vidi ed era già a casa mia, lo avevo già accolto sotto il mio tetto. »
« Aggirare i meccanismi di difesa e di controllo di Konoha non è semplice, per un intruso. Tuttavia, la difficoltà si abbassa drasticamente se hai avuto qualche esperienza come ANBU. E se te la cavi con le tecniche illusorie. »
 
Shikamaru si accese una sigaretta. Kurenai si alzò e prese una bottiglia di sakè dalla credenza e due bicchierini.
Tornò a sedersi e colmò entrambi fino all'orlo. Bevve il suo tutto d'un fiato.
« A tutte le kunoichi vengono impartiti i rudimenti di arte medica. Medicai le sue ferite e pregai che non avesse lesioni o emorragie interne. In quel caso, le mie conoscenze superficiali delle tecniche di guarigione non sarebbero bastate. »
« Funzionò. »
Versò il sakè e bevve di nuovo.
« Tutto qui. » esalò Shikamaru, incredulo.
« Tutto qui, già. »
 
« Tutto qui. Nascondi un mukenin in casa tua, nella casa in cui vive una bambina di due anni, e ti sembra che questo possa bastare, Kurenai? Pensi di essere nella posizione di liquidare la situazione con un dannato tutto qui? »
« Kurenai, tua figlia - la figlia di Asuma - è costretta a vivere con un mukenin! »
« Sasuke e Yuiko... va tutto bene, Shikamaru. A Yuiko piace Sasuke. E -»
« A Yuiko piace Sasuke? » gridò, fuori di sé. Si alzò in piedi di scatto, la sedia cadde a terra con un tonfo. « Kurenai, hai permesso a tua figlia... hai permesso a Sasuke... Kurenai, io penso che la cosa ti sia sfuggita di mano. Ascoltami bene - »
« No. Ascoltami bene tu, Shikamaru Nara. » lo interruppe con tono perentorio, alzandosi in piedi a sua volta per fronteggiarlo, « Asuma ti voleva bene, e anche io ho imparato a volertene. Mi sei sempre stato vicino e hai rispettato le ultime volontà del tuo Maestro in maniera esemplare, assumendoti responsabilità che non eri tenuto ad assumerti. Te ne sono grata. »
« Ma - ed è un ma con un valore di massa molto, molto elevato - questa è casa mia. Yuiko è mia figlia. Non metterei mai, mai a repentaglio la sua vita. Mai, Shikamaru. »
« Sasuke è pericoloso. »
« No, non lo è. E ormai credo che sia chiaro anche a te. O forse non è questo il punto, Shikamaru. Forse hai sempre saputo che non avrei messo in pericolo Yuiko e non è mai stato questo, il punto. »
 
« In ogni caso, Asuma è morto. » concluse Kurenai.

***

Note.

Precisazioni doverose:
1. Black hole sun è una canzone dei Soundgarden. Un consiglio: se volete ascoltarla sul Tubo, evitate però di vedere il video. Inquietante e terribile. Bad trip, guys! xD
2. Le fonti da cui ho attinto informazioni sui buchi neri sono le seguenti:
- Buco nero , da Wikipedia.
- Astronomia: scoperto il più massiccio buco nero stellare mai osservato , da Wikinews.
- Andromeda ci svela i segreti sulla presenza dei buchi-neri stellari , da Esa Portal.
- Grande buco nero con stella massiccia per compagno , da RealShading.it.
3. Yuiko e Shinonome sono nomi che ho preso dal manga Loveless.
 
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Questa storia si è classificata quarta ex-aequo al primo Contest sulla Menzogna di Mala_Mela e Hipatya. Ringrazio entrambe. Grazie. (L)
Quarta, assieme a quella di Artemisia89. Chiara, è stata una proposta indecente la mia, e sono felice che tu abbia accettato. Il risultato è stato così imprevedibile e perfetto. Grazie. (L)
E grazie - e complimenti - anche a Marta e Lè. In generale. (L)
Grazie ad Ale, che ha letto in anteprima e ha capito tutto, come sempre. *_*
Complimenti a tutte le altre partecipanti. :3
 
Ora, due parole sulla storia in sé.
E' nato tutto dall'esperimento del CERN. Ebbene sì. xD
A casa mia si stava parlando dei buchi neri e mio padre disse qualcosa del tipo *il buco nero puoi vederlo solo quando è in un sistema binario con un'altra stella*. Poi mi sono documentata, ovviamente, per non dire boiate, ma è nato tutto da lì. Quindi, grazie papoooone. (L)
Questa non è una fanfiction sulla menzogna come bugia, come deformazione della verità. Tratta della mezogna come omissione, occultamento dela verità. E' tutta basata su questo occultamento: ho persino omesso alcuni fatti, per attenermi alla mia scelta iniziale. Scelta che mi ha penalizzato, in parte, perché alla fine ne è uscita fuori una trama fin troppo oscura. xD
C'è anche un accenno ad un altro tipo di menzogna: quella che raccontiamo a noi stessi non meno che agli altri.
Curiosità! Non ho mai usato le parole: menzogna, mentire, bugia, bugiardo et similia. Omissione, di nuovo. Cercate pure. xD
 
Last. Sto scrivendo uno spin-off su Yuiko e Sasuke. :3
In generale, sarà uno spin-off sulle scene che avrei voluto mettere ma che non ho messo, per un motivo o per un altro. Quindi ci saranno anche gli altri, credo.

Val

  
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