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Autore: Beatlesvoice    17/11/2014    2 recensioni
"Diventeremo più grandi di Elvis!" disse John con tono entusiastico.
Paul scoppiò in una grossa risata.
"John, ti stai comportando proprio come fanno i sognatori"
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Buona sera a tutti"
Una voce interruppe il brusio delle voci dei ragazzi nel locale.
"Questa sera vorrei presentarvi una nuova band che arriva da Liverpool. Questa è la loro prima esibizione qui ad Amburgo, quindi facciamoli sentire a casa. Un bell'applauso per i Beatles!"

Come sentì quel nome, il cuore di Paul si fermò per un secondo.
Sentì le ginocchia cedere e la gola diventare secca.
Andiamo, cosa gli stava succedendo ora?
Aveva suonato davanti ad un pubblico così tante volte che aveva perso il conto e non si era mai sentito così agitato.
E di certo quello non era il momento adatto per farsi prendere dall'ansia.

Stuart si era accorto del suo stato d'animo e lo guardava con uno sguardo che di sicuro non era intenzionato ad infondergli sicurezza.
Si ricordò ciò che gli aveva detto Hans e capì che quello era il momento adatto per agire.

Così, mentre stavano salendo gli scalini che portavano al palco, andò verso Paul e, facendo attenzione che nessuno lo notasse, gli si avvicinò all'orecchio.

"Non sei in grado di sopportare tutto ciò eh, femminuccia?"

Paul spalancò gli occhi e il suo stomaco si strinse in una morsa terribilmente dolorosa; se già prima era agitato, ora lo era ancora di più.

Notando che il suo piano era riuscito, Stuart si allontanò con un sorriso soddisfatto e si diresse verso il palco.
"Dai Paul muoviti, dobbiamo andare in scena!" Gridò John al ragazzo che era pietrificato ai piedi delle scalette.
Paul strinse il suo basso e cominciò ad incamminarsi.
Ogni passo era sempre più pesante e la gola diventava sempre più secca, ma non poteva mollare ora, doveva salire su quel palco.

Dopo essersi preparati per bene, John prese il microfono.
"Buona sera, noi siamo i Beatles. Siete pronti per un po' di sano Rock n'roll?"
Dopo un'ovazione del pubblico cominciarono a suonare.
Per fortuna la prima canzone la cantava tutta solo John perché Paul ancora non si sentiva bene.
Guardava John cantare e muoversi sul palco.
Lui era così perfettamente a suo agio, anche davanti a un pubblico nuovo in una città tanto diversa dalla vecchia Liverpool.
Questo da un lato lo rassicurò, facendogli capire che non era una cosa così difficile, ma dall'altro lo fece agitare ancora di più perché si rendeva conto di non essere all'altezza.

La canzone era finita, ora toccava a lui e John.
Attaccarono e John cantò la prima strofa.
Come al solito, quando dovevano cantare insieme, John lo guardò e capì, anche prima che Paul cantasse, che qualcosa non andava.
E il suo presentimento si dimostrò reale quando dalla gola di Paul non uscì la solita voce melodiosa e perfettamente intonata, ma un suono roco e spezzato.
Probabilmente non molti nel locale si accorsero di ciò, ma per Paul fu comunque umiliante.

John lo guardò, avrebbe tanto voluto stringerlo in quel momento, ma si limitò a lanciargli uno dei suoi sguardi rassicuranti e pieni d'amore.
Questo aiutò Paul che continuò tranquillamente la serata fino alla prima pausa.

Quando scesero dal palco si riunirono e ripassarono le canzoni da fare nella seconda fase.
"Allora ragazzi, ne mancano poche quindi facciamole bene ok?
Sono: halleluja! I love her so, in spite of all the danger, That'll be the day, besame mucho e twist and shout"

Cristo! Paul si era dimenticato di dover cantare da solo e di sicuro non ne era in grado quella sera.
"John..." Disse lievemente.
"Non me la sento di cantare besame mucho questa sera"
Il più grande lo guardò e non cercò di insistere, si leggeva dal suo sguardo che davvero non ce l'avrebbe fatta.
"Va bene Paul, la togliamo. Non c'e nessun problema, però non farti prendere dal panico ok?"
"Ok John"
La mano di John si allungò e accarezzò il braccio di Paul cercando di tranquillizzarlo.
"Ragazzi, 5 minuti e risalite"
Si prepararono tutti e si sistemarono nuovamente sul palco accompagnati da un applauso entusiasta del pubblico.
Da quel momento in poi tutto andò un po' meglio e fecero scatenare tutto il locale.

Finita l'ultima canzone stavano per scendere dal palco, quando Stuart prese velocemente un microfono e disse: "Ora c'è una canzone speciale, cantata dal nostro bassista. A te la scena Paul!"
A Paul si gelò il sangue.
Non riusciva a muoversi, non riusciva neanche ad aprire bocca.
Era letteralmente immobilizzato dalla paura.
"Forza Paul, sbrigati" urló dal palco Stuart "Il pubblico ti aspetta".
Paul guardó Stuart, poi rivolse lo sguardo al pubblico che urlava, applaudiva, poi rivolse di nuovo uno sguardo a Stu, uno sguardo che voleva quasi chiedere:" Perchè?".

Stuart scoppiò a ridere, un sorriso cattivo, perfido, vendicatore. 
Gli occhi, illuminati dai piccoli riflettori, erano l'espressione della realizzazione e fissavano soddisfatti Paul.

Le sue mani tremavano, come le sue gambe e la sua gola era incredibilmente secca.
Non ci sarebbe riuscito.
Non ce l'avrebbe fatta.
E lui, lui avrebbe vinto questa volta, una piccola vittoria certo, ma il  piccolo McCartney si sarebbe sentito incredibilmente umiliato, finalmente.

Paul, da un iniziale stato di shock, passò a uno stato di totale isteria.
Cominciò freneticamente a sbattere le palpebre, le lacrime di agitazione gli stavano facendo appannare la vista, il respiro era corto, ansioso, preoccupato, girava velocemente la testa, da destra a sinistra, da sinistra a destra, cercando disperatamente l'unica persone che lo avrebbe aiutato.

Eccolo, stava arrivando, stava salendo sul palco.
Per un momento Paul si tranquillizzò, ma poi qualcosa, o meglio, qualcuno, si interpose fra lui e John, bloccando il maggiore.

John cercó disperatamente il suo sguardo.





Note dell'autrice: buona sera! Oh, finalmente sono tornata a scrivere, che bellezza! Sono davvero contenta di aver trovato il tempo per scrivere parte di questo capitolo e sono molto contenta di come stia procedendo bene la collaborazione con Nowheregirl62 :)
Allora, prima esibizione ad Amburgo! Il nostro Paul non la prende molto bene però e con questo Stuart che gli rende la vita impossibile certo non è facile.
Per fortuna c'è sempre il nostro John ad aiutarlo :3
Come sempre ringrazio Nohweregirl62 perché non saprei come farei senza di lei :)
Prossimo aggiornamento a lunedì prossimo con il capitolo 14.
Un bacio,
Beatlesvoice & Nowheregirl62
  
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