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Autore: JKEdogawa    18/11/2014    1 recensioni
Una guerra tra culture, l'ultima cosa che il mondo si sarebbe aspettato. Ha mietuto tante vittime, troppe sopratutto innocenti. Troppe secondo gli déi di tutto il mondo. I Mezzosangue, i Faraoni, i Druidi, tutti coloro che sono legati alla religione( e non solo) sono stati segregati in luoghi fuori dal tempo e dallo spazio.
Nico fa parte della Casa di Ade ed aspetta solo che quattro dei suoi fratelli vengano designati dagli déi per combattere in un Colosseo per decretare il più forte. Costretti a combattere e a vedere i propri cari morire, in un macabro gioco che non ha spiegazione.
Non sono Hunger Games, non sono Giochi Romani, sono Olimpiadi Culturali nell'accezione peggiore del termine.
Sarai ancora disposto a lottare in nome di un dio?
[Presenta personaggi di un'opera non ancora uscita e che spera di vedere la luce, inoltre questa FF ha partecipato ad un concorso su Facebook, forse qualcuno l'ha già letta. Comunque, buona lettura.]
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altro personaggio, Gli Dèi, Nico di Angelo, Quasi tutti, Sorpresa
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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È passata una settimana e a me sembra sia passato un secolo. Sono migliorato in qualcosa? Forse. Diciamo che ho imparato a curare le ferite da taglio grazie a qualcuno di nostra conoscenza. Basel? No! Clelia.
Non l'avrei mai detto, ma è un'esperta di tagli e abrasioni. Mi ha insegnato la respirazione bocca a bocca(come se mi servisse), il massaggio cardiaco e come creare dei cerotti a farfalla con piante e sputo. Come fermare le emorragie ed evitare le infezioni. Tutte cose utili se vuoi sopravvivere nel Colosseo.
Adesso arriva la prima parte: la Prova.
Non so minimamente come prenderla, sopratutto sapendo che dovrò affrontarla con Basel. Come ho già detto, questi non sono gli Hunger Games, è tutto diverso. La Prova consiste in tre livelli da superare in cooperazione con il proprio fratello. Ogni Casa lo fa e le viene dato un punteggio da uno a trenta... se non sbaglio. Il regolamento sembra quasi che cambi di anno in anno, una tortura per tutti noi semidei. Come se non bastasse essere estratti, insomma.
Unisco e stacco i pollici un paio di volte, poi sbuffo e affondo la testa a guardarmi il petto. L'attesa è estenuante ed i gomiti stano iniziando a farmi male sulle cosce. Basel è di fianco a me ed oltre di lui ci sono tutti gli altri ragazzi delle case dalla quattordici in poi. Si tiene stretto come una ragazzina nei fumetti giapponesi( Clelia come ha detto che si chiamano? Manga?). Eppure mi sembra meno spaventato del solito, come se fosse combattuto tra il preoccupato e l'ansiogeno. Almeno non piagnucola.
I figli di Dioniso escono seri e mesti. Uno dei due è macchiato di vernice rossa, l'altro ha un graffio di pennarello blu sul braccio destro. Cosa si saranno inventati quest'anno? I due ci squadrano prima di essere riportati nell'Agorà, mentre un Titano ci scorta fino alla porta dove ci attende la Prova. Basel mi stritola il braccio con le dita ancora fasciate. Non ci crederete, ma è alquanto recidivo nei suoi errori. Entriamo e ci troviamo davanti una stanza rettangolare. Alla nostra destra si trova una stanza più piccola e separata da noi da un muro di Plastiglass. La giuria è seduta ad un tavolo lungo e stretto posto su una rotaia. Cinque donne e cinque uomini per le pari opportunità ci fissano seri e con una cartellina in mano. Ognuno di loro ha un ambito specifico da analizzare, come equilibrio, forza, cattiveria e così via.
<< Scegliete un'arma.>> dice la donna più centrale indicando un vasto assortimento di oggetti alla nostra sinistra. Sono divise per tipologia e io mi fiondo sulle armi a taglio. Prendo tra le dita una spada a doppio taglio, poi la passo a destra e a sinistra sentendone il peso ed il bilanciamento. Mi sembra adatta, in fondo devo fare solo una simulazione.
<< Perché l'hai scelta, Nico Di Angelo?>> mi chiede l'uomo più centrale studiandomi.
<< Sono più portato per il corpo a corpo.>> rispondo. Suzanne mi ha spiegato che con loro bisogna essere onesti e franchi, se sei molto bravo potrebbero aiutarti fin dall'inizio<< Inoltre ho già avuto modo di usare spade anche più pesanti di questa.>> Basel mi raggiunge e... ha preso un pennello?
<< Perché l'hai scelta, Basel Al Shareni?>> ripete l'uomo. È la prima volta che sento il cognome di Basel pronunciato con quell'accento e per un attimo rimango perplesso.
<< I pennelli possono diventare pericolosi in mano alle persone giuste.>> risponde e per un attimo vedo nei suoi occhi sfida, ma forse è una mia impressione.
<< Molto bene.>> segna qualcosa sui fogli che ha davanti a se<< Prego, cominciate. Primo livello, schiva e proteggi.>>.
Dal pavimento spuntano dei cannoni che si puntano tutti su di noi. Ne conto otto sicuri, ma non c'è tempo. Iniziano a spararci contro delle palline di vernice rossa. Inizio a schivarle il più velocemente possibile, ma non ho abbastanza occhio, così inizio ad usare la parte piatta della spada come uno scudo. Devo evitare che la vernice mi macchi, potrebbe penalizzare la valutazione. Sento Basel muoversi dietro di me, ci troviamo praticamente schiena contro schiena. Si abbassa ed io mi sposto prima che una sfera mi sporchi tra le scapole, o almeno così credo. In realtà si spezza in due a metà percorso. Seguendo quella che si direbbe una linea d'inchiostro tracciata sul pavimento. A quel punto mi viene un'idea. Pianto la spada nel pavimento creato apposta per far entrare abbastanza bene le armi e mi concentro adeguatamente. Sento l'energia dell'Ade raggiungermi come una scarica elettrica, poi una colonna di fiamme si alza incenerendo una serie di sfere prima che mi colpiscano.
<< Bene.>> dice la donna più a destra<< Possiamo procedere.>> i cannoni scompaiono nuovamente inghiottiti dal pavimento e la porta dall'altra parte della stanza si apre. Dobbiamo oltrepassarla per il secondo livello. È durante questo passaggio che mi accorgo di una scritta in inchiostro sul palastiglass: Θάνατος στους Έλληνες (Thánatos stous Élli̱nes), ovvero “Morte ai Greci”. Lì per lì non ci faccio troppo caso, poi mi rendo conto che è scritta alla rovescio. Dritta se si è al tavolo dei Giudici. Guardo Basel perplesso, poi scuoto la testa. No, l'avrà scritto qualcuno prima di noi, Basel non lo farebbe mai. E poi quando? Ci stavamo difendendo dalle perle di vernice.
<< Secondo livello, difendi e contrattacca.>> dice l'uomo al centro. Tre armature si muovono dalle loro posizioni contro il muro e si dirigono verso di noi menando le piche dalla punta di pennarello blu. Due si lanciano immediatamente su di noi costringendoci sulla difensiva. Con la spada è facile bloccare i fendenti di pica, anche se mi trovo a dover saltare molte volte da una parte all'altra e faccio fatica ad avvicinarmi. Do un colpo all'arma del combattente robotico costringendolo ad allargare il braccio a destra. È il mio momento, scivolo in avanti e lo colpisco sotto l'ascella. Si blocca, richiude le braccia e ritorna da dove è venuto. Guardo Basel e noto che anche lui ha fatto con il suo.
Manca il terzo che sembra molto più veloce e combattivo degli altri.
<< Dobbiamo cooperare.>> dico con uno sbuffo<< Che seccatura.>>.
<< Ti seguo.>> mi risponde con il pennello pronto in mano<< Sconfiggiamolo, Nico.>>.
Per un attimo mi fa piacere vederlo così determinato. Fin adesso non sono stato abbastanza attento da notare le sue mosse, ma adesso posso constatare le sua abilità. È molto agile, inoltre sembra che possa fare tante cose con quel pennello. Schiviamo diversi assalti, poi vedo Basel scivolare tra le gambe dell'armatura robotica e segnarle qualcosa sulla schiena.
<< Colpiscilo ora!>> mi grida<< L'effetto non durerà per molto!>>.
<< Non mi faccio comandare da te!>> gli rispondo prima di piazzare un affondo nel mezzo del petto dell'armatura schivando la pica.
<< Grande, Nico.>>.
<< Di quale effetto stavi parlando?>>.
<< Boh. Credo rallentasse i suoi movimenti, comunque ora è scomparso.>> sorride appena<< Ma il tuo colpo è stato fantastico! Se sapessi usare la spada come te... ma anche solo la metà.>>.
<< Bene.>> ci richiama all'ordine la donna più a sinistra<< Proseguiamo.>>.
Di nuovo quella cosa strana. Guardo il plastiglass che stiamo per abbandonare e noto un cartiglio egizio. Lo riconosco perché li studiamo quando dobbiamo allenarci, so che i geroglifici possono essere molto pericolosi poiché custodiscono potere magico. Tiro per la giacca Basel.
<< Ehi, hai visto?>> gli chiedo. Lui annuisce<< Sai cosa c'è scritto?>>.
<< Morte agli Egizi, perché?>> risponde quasi preoccupato.
<< Ero curioso. Chissà chi lo ha scritto.>> non aspetto la risposta e proseguo in quello che sembra un labirinto di monoliti alti e bassi.
<< Terzo livello, orientamento ed agilità.>> dice una voce maschile, la giuria è scomparsa, ma probabilmente possono vederci con delle telecamere.
<< Odio orientiring.>> sbuffo.
<< Non è difficile se sai come muoverti.>> commenta Basel scrivendo per terra<< Chnária(χνάρια).>> una serie di orme s'illuminano ovunque<< Accidenti, dovevo essere più preciso.>>.
<< Cos'hai fatto?>> gli chiedo dubbioso.
<< Hai presente le briciole di Hansel e Gretel?>> annuisco<< Ogni essere vivente lascia dietro di se delle briciole di energia. Con l'incantesimo giusto queste orme di possono vedere, come il luminol su delle tracce di sangue cancellate.>>.
<< Caspita.>> lo guardo perplesso<< Ma non è un incantesimo da Casa di Ade!>>.
<< Ah, no?>> tremola un po'<< Ah, no! Infatti non mi è venuto.>> ho la stranissima sensazione che mi nasconda qualcosa, ma visto che ce l'ho da quando lo conosco(e ce l'abbiamo tutti alla Casa di Ade) ignoro i miei dubbi.
<< Fa niente, proseguiamo e cerchiamo di capire quali seguire.>> m'incammino e salgo su una roccia abbastanza alta per provare a vedere dove si trova la giuria. Quello è il punto di ritrovo, almeno credo. Non essendoci porte immagino sia lì che dobbiamo andare<< Dobbiamo raggiungere il lato sinistro della stanza, almeno credo.>>.
<< Quindi andiamo dritto e poi a sinistra?>> annuisco prima di partire<< Secondo te ci saranno delle trappole?>>.
<< Probabile.>> tengo la spada pronta nel caso si debba combattere, ma ne dubito. Le impronte piano piano svaniscono<< Come mai leggi i geroglifici?>>.
<< Sono di origine magrebina.>> mi blocco<< Uh oh...>>.
<< Che cosa!?>> gli punto la spada contro<< Sei egizio!?>>.
<< Ma... ma... ma sono cresciuto in Turchia. Mia madre voleva che imparassi i geroglifici per... per precauzione.>> il suo sguardo va dalla punta della spada ai miei occhi<< E comunque il Magreb ha tanti paesi in se.>>.
<< Quindi non sei Egizio, ma potesti essere di un'altra cultura, giusto?>>.
<< Cosa!? No! Io sono figlio di Ade, la mia cultura è quella Greca.>> abbasso l'arma e lui tira un sospiro di sollievo come se avesse trattenuto il respiro per tutto questo tempo.
<< Va bene, ma sappi che ti tengo d'occhio.>> indietreggio fino a dove si può svoltare a destra senza staccargli le pupille di dosso<< Adesso andiamo di qua.>>.
<< Va bene.>> mi segue piano piano<< Anche tu non sei Greco della Grecia.>>.
<< Nessuno è più Greco della Grecia da anni.>> gli rispondo mentre ci immettiamo nel corridoio, io gli sto dietro per precauzione<< Ma nessun dio greco andrebbe mai in Egitto.>>.
<< Non ci sono mai stato nemmeno io, chissà com'è.>>.
<< È pieno di Egizi che vogliono uccidere i Greci come me e(forse) te.>>.
<< Perché sei così arrabbiato con gli Egizi?>>.
<< Hanno ucciso tanti dei nostri.>> mi rattristo<< Hanno ucciso una mia cara amica.>>.
<< Oh. Mi dispiace.>> siamo obbligati a svoltare a sinistra un paio di volte<< Una mia amica non la vedo da quando sono entrato nella Casa di Ade.>>.
<< È figlia di un'altra divinità?>>.
<< Diciamo di sì.>> svia la domanda successiva prima ancora che gliela ponga<< Ma non so quale sia.>>.
<< È stata estratta?>>.
<< Oh! Si più svoltare a destra.>> ha ignorato la mia domanda o cosa!?
<< Vicolo ceco. Dobbiamo proseguire.>> rispondo affacciandomi nel corridoio chiuso appena dopo di lui<< Riguardo alla domanda...>>.
<< Più avanti si può andare!>> corre avanti.
<< Aspettami!>> lo inseguo e decido di abbandonare la speranza di avere una risposta. Come se m'importasse delle sue amiche figlie di altri déi.
<< Dopo dobbiamo andare di nuovo a destra?>> annuisco<< Perfetto! Di qua si può andare, ma dopo siamo costretti a tornare ancora a destra.>>.
<< Speriamo di non bloccarci.>> guardo l'ultimo corridoio da lui nominato<< No, dopo va a sinistra, ottimo.>>.
Proseguiamo senza dirci niente fino ad un incrocio, a quel punto svoltiamo a destra, pieghiamo a sinistra e nuovamente a destra. Nuovamente a destra un paio di volte e poi a sinistra. Le rocce scompaiono non appena i giudici ci vedono arrivare.
<< Bene.>> commenta l'uomo più a sinistra<< Saprete il vostro punteggio all'intervista. Lasciate le armi per terra prima di uscire.>> ci indica una porta verso il suo lato.
<< Un attimo.>> dice Basel, poi si avvicina al plastiglass e si mette a scrivere in verticale<< Bene, ho fatto.>> appoggia il pennello per terra e guarda la mia faccia sconvolta<< Cosa c'è?>>.
<< Cosa significa?>> rispondo indicando gli ideogrammi che ha scritto<< Quello è giapponese.>>.
<< Clelia lo ha insegnato praticamente a tutti, vero?>> sorride<< Taitanzu ni shi, morte ai Titani.>> si da una mano sulla fronte<< Vero!>> riprende il pennello e scrive sotto con altri tre alfabeti.
タイタンズに死
الموت للجبابرة
Смерть титанов
Ma è l'ultima serie di lettere che mi lascia scioccato, sopratutto perché è la lingua che conosco meglio dopo l'inglese e l'alfabeto che, benché non greco, conosco di più.
Morte ai Mortali”, recita in italiano traducendo in un qualche modo i segni superiori.

Ciao! Come va? Vi sono mancata?^^
Ade: La risposta è sempre quella. N O.
Quanto siamo simpatici, e dire che oggi esce La Casa di Ade.
Ade: Dovresti prima finire di leggere gli altri.
Dovrei, ma ho Gregor, quindi non posso. 
Ade: Senza contare Ulysses Moore, e La società letteraria di Sella di Lepre.
Uno alla volta, non c'è fretta.
Ade: Tra poco passa l'autobus.
Manca un'ora.
Ade: E tu sei ancora in pigiama.
Non rompere.
Ade: Allora? Ci giriamo i pollici?
No, ringraziamo per le recensioni.
Ade: C'è qualcuno che recensisce ancora? Di la verità, le hai fatto una fattura di qualche genere. Anzi, stai abusando della Foschia per rendere decente quello che scrivi.
katniss_jackson, grazie! <3
Ade: Ti sei sbagliata, le fic belle sono altrove! Non sono nemmeno in questo fandom.
Non dire assurdità! >.<
Ade: Che c'è? Cerco di preservare questa perfezione! v.v
*si mette a cercarla* Non la trovo.
Ade: Cretina! -.-"
Dai, ora vi saluto! Grazie ancora a kertniss_jackson che continua a seguirmi *estrae un cartello con scritto "Ti amo!"*
Ade: *chitarra in mano* C'era un cartello giallo con una scritta nera, diceva addio cara lettrice senza di te la fic finirà!
Smettila! >.<
Dov'ero? Ah, sì! Un grazie enorme anche a Luna Celeste Sognanti che mi ha gentilmente prestato i suoi personaggi(e non mi ha ancora denunciato per quello che scrivo). Vi avviso che sta facendo uno stato pubblicità per fanwriter ed è in cerca di gente da pubblicizzare. Visto che sono pigra ed in ritardo non vi dico altro. v.v
Grazie mille a tutti! ;-)
Ci leggiamo presto, ciao ciao!^^
JKEdogawa ed Ade
   
 
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