Luce cieca.
 
 
Ormai nessuno ricordava che una volta il cielo era azzurro e luminoso, che il mondo era vivo.
Quello di adesso non poteva più essere definito mondo: una distesa di terra bruciata, un cielo  opaco e i mari ridotti a una macchia nera.
Sopravvivere è difficile, in pochi ci riescono. 
 
L'alba era prossima, il cielo, di un verde mal sano si stava schiarendo, diventando color ocra.    
La fioca luce che riusciva a penetrare gli strati di nubi tossiche accarezzò il volto del ragazzo, gli occhi quasi opachi, cercavano invano quelli della ragazza.
-Le.. Leta ... -
-No, non parlare, non parlare, andrà tutto bene, adesso ti curo io.-
Bugia, le medicine erano finite da mesi e lo sapevano entrambi.
Le lacrime scendevano copiose dagli occhi di Leta, mentre cercava inutilmente di fermarle.
Doveva essere forte, doveva essere forte per lui, per il suo Rua, glielo doveva, lui le aveva dato tutto.
-Ehi, ti ricordi quando sono stata male per colpa del cibo contaminato e credevo di morire? Ti ricordi? Mi cantasti una canzone, ti piaceva, dicevi che faceva passare il dolore, te la canto, ok ?-
Leta non riusciva quasi più a vedere per colpa delle lacrime.
-You are … You are my Sunshine … My sunshine … -
Le mani sporche toccarono il viso freddo di Rua, gli occhi sbarrati, circondati dai capelli unti e scuri, ma le sue labbra sorridevano.
Leta si lasciò andare in un pianto disperato, urlando il suo nome, di quanto lo amasse e di quanto odiasse il mondo.
Il sole era ormai alto, non poteva rimanere li.
Si alzò.
Rua le aveva sempre detto che gli piacevano i suoi capelli lunghi, estrasse il coltello che portava in vita, se li tagliò e poggiò la ciocca tra le sue mani: non poteva permettersi di dargli una degna sepoltura, ma una parte di lei sarebbe rimasta con lui come una parte di lui sarebbe sempre rimasta con lei.

-Addio, Rua.-












Grazie per aver letto questa breve fic ;w;