Prologo:Red
Listen this wen you read this fanfiction(click on the red text)« Poiché l'ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà e ingiustizia degli uomini che reprimono la verità in modo ingiusto, poiché quello che si può conoscere di Dio è manifesto fra loro, poiché Dio lo ha reso loro manifesto. [...] Dio, secondo i desideri dei loro cuori, li ha abbandonati ad impurità, affinché i loro corpi siano disonorati fra loro. »
-( Romani 1,18-2,6 )
-( Romani 1,18-2,6 )
Harry Edward Styles era figlio di un nobile uomo che viveva in una lussuosa corte ad Ovest dell'inghilterra,
le sue labbra erano rosee e la sua pelle scarlatta, gli occhi verdi e i capelli perennemente scomposti.
Il ragazzo era all'alba dei suoi diciotto anni quando il padre, ormai in punto di morte, decise che doveva sposare una donna, Christine LaDelphine(anch'essa di ricca famiglia), per poter far andare avanti la loro famiglia, fatta di matrimoni combinati e nozze non volute.
Harry non volle mai accettare ciò, non voleva amare quella donna. Voleva avere una vita sua.
-Tra tre giorni verrà la corta della famiglia LaDelphine per permetterti di conoscere la loro primogenita, nonchè tua futura moglie, Christine.- annunciò la madre ad Harry, in tono orgoglioso.
-Non...io non...non voglio.- balbettava Harry, incapace di parlare, con le lacrime che iniziavano a scorrergli lungo il volto.
Il ragazzo non fece neanche in tempo a rendersi conto della madre che lo stava colpendo in pieno volto:
-è il tuo dovere e dovrai compierlo!- urlò la donna.
Harry si alzò e corse nella sua stanza, dove scoppiò in lacrime.
Per gli altri della sua famiglia le nozze programmate erano una cosa perfetta, per Harry no.
Lui aveva Louis.
Fu in quel momento che la porta si spalancò facendo entrare una figura magra dai capelli castani:Louis.
Harry ogni volta che lo vedeva non poteva fare a meno di pensare alla sua bellezza:al colore dei suoi occhi,
al suo sorriso.
-Harry cos'è successo?- disse il castano, gli occhi lucidi, avvicinandosi all'altro che piangeva in tono sommesso.
-Tre...tre giorni Louis. Tre giorni e...incontrerò quella...e...la dovrò sposare...capisci Louis?- mormorò il riccio tra i singhiozzi.
-No..ma perchè? Io non voglio lasciarti.- fece il secondo, incapace di dire altro.
-Ma secondo te io voglio?- urlò per poi continuare a piangere l'altro.
-Ei..Harry, senti abbiamo una sola soluzione:dobbiamo uccidere tuo padre.-
le sue labbra erano rosee e la sua pelle scarlatta, gli occhi verdi e i capelli perennemente scomposti.
Il ragazzo era all'alba dei suoi diciotto anni quando il padre, ormai in punto di morte, decise che doveva sposare una donna, Christine LaDelphine(anch'essa di ricca famiglia), per poter far andare avanti la loro famiglia, fatta di matrimoni combinati e nozze non volute.
Harry non volle mai accettare ciò, non voleva amare quella donna. Voleva avere una vita sua.
-Tra tre giorni verrà la corta della famiglia LaDelphine per permetterti di conoscere la loro primogenita, nonchè tua futura moglie, Christine.- annunciò la madre ad Harry, in tono orgoglioso.
-Non...io non...non voglio.- balbettava Harry, incapace di parlare, con le lacrime che iniziavano a scorrergli lungo il volto.
Il ragazzo non fece neanche in tempo a rendersi conto della madre che lo stava colpendo in pieno volto:
-è il tuo dovere e dovrai compierlo!- urlò la donna.
Harry si alzò e corse nella sua stanza, dove scoppiò in lacrime.
Per gli altri della sua famiglia le nozze programmate erano una cosa perfetta, per Harry no.
Lui aveva Louis.
Fu in quel momento che la porta si spalancò facendo entrare una figura magra dai capelli castani:Louis.
Harry ogni volta che lo vedeva non poteva fare a meno di pensare alla sua bellezza:al colore dei suoi occhi,
al suo sorriso.
-Harry cos'è successo?- disse il castano, gli occhi lucidi, avvicinandosi all'altro che piangeva in tono sommesso.
-Tre...tre giorni Louis. Tre giorni e...incontrerò quella...e...la dovrò sposare...capisci Louis?- mormorò il riccio tra i singhiozzi.
-No..ma perchè? Io non voglio lasciarti.- fece il secondo, incapace di dire altro.
-Ma secondo te io voglio?- urlò per poi continuare a piangere l'altro.
-Ei..Harry, senti abbiamo una sola soluzione:dobbiamo uccidere tuo padre.-