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Autore: Sghii__    18/11/2014    2 recensioni
Siamo alla fine di un Gennaio 2013 particolarmente freddo. Alexis è una semplice diciottene appassionata di sport che lavora come trainer in una palestra e nel ristorante della madre per aiutarla. Non ha niente di particolare. Nella sua vita ci sono lo sport, gli amici e il diverimento.
Ma presto succederà qualcosa che metterà un po' sottosopra questa sua monotonia.
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-Buongiorno Miss stronza dell’anno! Come va la vita?- esclama Harry entrando in casa con un sorriso da ebeti stampato in faccia.
-Male adesso che sei arrivato qui.- rispondo sbuffando e chiudendo la porta alle sue spalle.
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-Sei l’unica ragazza che non ha una voglia matta di saltargli addosso e stuprarlo che conosco.-
-Oh no anche io voglio saltargli addosso. Per ucciderlo!-
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Chi dice però che una persona non possa cambiare idea su un'altra?
Storia scritta senza scopo di lucro. Il carattere e il comportamento dei personaggi è puramente inventato.
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Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=ojE21SEd_AM
Genere: Commedia, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Sarebbe troppo prevedibile dire che era il sogno di tutta la mia vita baciare Harry, che le farfalle nel mio stomaco si erano velocemente trasformate in unicorni arcobaleno, che sentivo la mia testa girare per l’emozione, costringendomi a mettere le mani fra i suoi capelli per non perdere l’equilibrio, e che non avrei mai desiderato staccarmi dalle sue labbra.
Ma, ehi, stiamo parlando di me, non di una tredicenne al suo primo bacio.
Infatti il mio primo istinto è stato staccarmi dalle sue labbra, dargli un bel ceffone sulla guancia destra, tanto forte da fargli girare la testa, per poi finire il tutto con un conato di vomito liberato sul tappeto davanti al divano.
-Mi hai fatto male!- -Chi ti ha dato il permesso di baciarmi, lurido bastardo!?- urliamo contemporaneamente.
-Io ho praticamente ammesso che mi piaci e tu mi molli uno schiaffo?-
-Mi sembra ovvio. Non mi sembra di averti dato il permesso di baciarmi.-
-Alex, ho detto che mi piace, cazzo!- alza il tono di voce.
-Non mi interessa, non dovevi baciarmi!- urlo io.
-ALEX, cazzo! Smettila di pensare a quel fottutissimo bacio.- stavolta urla lui.
-E a cosa dovrei pensare?-esclamo infuriata. Con quale coraggio si è azzardato a baciarmi?
-Al fatto che ti ho appena detto due volte che mi piaci e mi hai ignorato entrambe le volte.- risponde, senza urlare.
Un momento. Cosa? Davvero?
Mi ha spiazzata.
Okay, è un bel ragazzo, simpatico, con cui mi trovo a mio agio e tutto quello che vogliamo aggiungere, ma ho dei sentimenti superiori all’amicizia verso di lui?
-Forse è meglio se torno a casa mia.- borbotto, alzandomi, rendendomi conto di come eravamo. Adesso mi sento un po’ troppo svestita, con solo i pantaloncini e il reggiseno. E la sbronza è passata…
-No, perché devi andartene?-
.Perchè la situazione è appena diventata imbarazzante.-
-Perché dovrebbe essere imbarazzante?-
-Perché non credo di provare esattamente i tuoi stessi sentimenti.- confesso in un sussurro.
-Cosa?-
-Non provo per te quello che tu provi per me, Harry.-
-Non mi interessa, sei la mia migliore amica, non puoi abbandonarmi per questo.-
-E da quando sarei la tua migliore amica? Io l’ho scoperto solo stasera.-
-Sei la mia migliore amica dal momento in cui mi sono reso conto che non stavi con me solo per farti un nome nel mondo.-
-Questo era chiaro fin dall’inizio…- borbotto –Non me la sento di rimanere qui dopo quello che è appena successo.- continuo, avviandomi verso la sua stanza, seguita da un Harry molto alterato.
-Ti riferisci al fatto che ti ho baciato o all’aver ammesso di provare qualcosa per te?- chiede nervoso e agitato.
-Entrambi.-
-Allora fai finta che non sia successo niente, cazzo! Non puoi andartene via cosi solo per questo, non te lo permetto!- esclama, prendendomi le mani fra le sue.
-Harry, non è una cosa su cui riesco a passare facilmente sopra.-
-Allora non passarci sopra e rimani qui con me come se non fosse successo niente, ti prego.-
-è meglio se vado a casa.-
-No, rimani qui, almeno stanotte. Poi puoi fare quello che ti pare.-
-è meglio se vado a casa. Abbiamo molte cose a cui pensare.-
-Puoi pensarle anche stando qui con me.- ormai è sull’orlo della disperazione. Le sue mani sono perennemente sulle punte dei suoi capelli, e il suo volto ha un’espressione cosi dura da vedere…
-è meglio per entrambi se vado a casa mia, sul serio.-
-Non per me, non è meglio per me.-
-Sei ubriaco, non sai cosa stai dicendo.-
-So cosa sto dicendo, cazzo. Si dice ‘in vino veritas’ apposta!-
-è solo un modo di dire, tutti fanno stronzate da ubriachi.-
-Non è assolutamente vero perché tu mi piaci anche da sobrio.- urla.
-Non è questo il punto, Harry!- urlo io.
-E qual è?- urla anche lui.
-è che non me la sento di rimanere qui dopo quello che è successo perché potresti pensare cose che non sono vere.-
-L’ho capito che non provi quel tipo di sentimenti per me, l’ho capito appena me lo hai detto, e ti voglio comunque qui con me. Sei l’unica persona che riesce a farmi stare bene anche quando mi insulta e non può cambiare solo perché ti ho baciato.- dice sconsolato. Ha quell’espressione da cucciolo bastonato e abbandonato che mi viene voglia di abbracciarlo e non lasciarlo ma il mio istinto mi dice che è meglio se mi allontano un po’ da lui. È la cosa migliore per me, cosi posso pensare bene a quello che sta succedendo e che veramente provo, e per lui, cosi può chiarire le sue idee.
-Harry, dobbiamo entrambi chiarire le idee e il modo migliore è stare separati per un po’.-
-Allora le chiariremo domani queste idee, ma adesso rimani qui con me, ti prego.-
-Non è qualcosa che può aspettare. Se mi lasci andare a casa, te lo prometto, domani passerò tutto il tempo che vuoi con te. Ma mi devi dare il tempo di pensare a quello che è appena successo, e soprattutto devo essere lontana da te.-
-Davvero mi prometti che domani starai con me?-
-Solo se mi fai andare a casa.-
-Va bene, allora. Posso farmelo andare bene. Vieni tu o vengo io da te?-
-Vengo io.- rispondo, prima che il silenzio cade fra di noi. Prendo la blusa che avevo stasera ma Harry me la strappa di mano e mi passa la sua maglietta dei Rolling Stones, la mia preferita. La infilo velocemente e metto la giacca. Lego i capelli in una coda veloce e infilo le scarpe senza preoccuparmi di stringerle quando le allaccio. Metto tutta la mia roba nella borsa che mi ero portata e scendo le scale, seguita passo passo da Harry. Mi ha guardata tutto il tempo mentre facevo il più in fretta possibile per uscire da casa sua, e non ha battuto ciglio, guardandomi con quello sguardo da cucciolo abbattuto a cui di solito non resisto.
-Posso accompagnarti a casa?-
-Chiamerò un taxi. Vado da mio fratello, non a casa mia.-
-Va bene. Non ti perdo, vero?-chiede senza guardarmi. È di questo che ha paura, me lo ha confessato prima e adesso mi rendo conto che ha paura di perdermi. Tutto il suo cercare di convincermi a rimanere da lui è perché ha paura di perdermi.
-Non vado da nessuna parte. Devo solo riflettere un po’.-
-Okay. Posso abbracciarti?- chiede, timido. Harry timido, sembra una presa per il culo ….
Non gli rispondo ma lo stringo fra le braccia, cingendogli la vita.  Sembra che gli stia dicendo addio, ma non è cosi. Ho solo bisogno di riflettere un po’ lontano da lui.
Non chiedetemi quando, ma a quanto pare Harry ha chiamato un taxi che mi sta aspettando davanti al cancello.
Mi giro un’ultima volta verso Harry. Nonostante sul suo viso si possa notare ogni traccia di tristezza e malumore, è comunque bellissimo. Gli accarezzo la guancia velocemente, sentendo il suo viso appoggiarsi alla mia mano poco prima che mi giro e vado verso il taxi.
-Buonasera signorina, dove la porto?- chiede il tassista una volta che sono dentro la macchina.
-Hewison Street, grazie.- rispondo cordialmente, accasciandomi sul sedile posteriore, senza nemmeno accorgermi delle lacrime che cominciano a scendere dai miei occhi.
Harry non si merita di star male per colpa mia.
E pensare che mi aveva chiesto anche di non vomitargli di nuovo sul pavimento.

 
Il mattino dopo mi rendo conto della gran cazzata che ho fatto.
Ho abbandonato Harry, ho realizzato la sua più grande paura, ma soprattutto ho mentito a me stessa.
Perché quel bacio lo volevo e non lo ammesso, perché Harry mi attrae in un modo in cui non mi ha mai attratta nessun altro. Nessuno mi ha mai fatto provare quella sensazione di calore quando sono fra le sue braccia, o quella sicurezza che provo quando sono semplicemente al suo fianco. Nessuno riesce a farmi ridere con quegli stupidi giochetti tranne lui, nessuno sa come convincermi a fare qualcosa meglio di lui e nessuno riesce a farmi arrabbiare e a farmi calmare subito dopo come fa lui.
Harry è unico, ed è l’unico in tante cose, e ciò che provo per lui mi è ancora ignoto ma cosa mi impedisce di provarci? Di buttarmi nell’immenso oceano che è Harry e provare a renderlo felice? Chi mi assicura che il mio cuore non sia pronto ad accogliere l’animo gentile e dolce di Harry?
Nel profondo so che ho una specie di attrazione nei suoi confronti, altrimenti non si spiega questa continua voglia di passare del tempo con lui. Lo ammetto, amo passare il mio tempo con Harry, soprattutto a non fare niente di produttivo. E non capisco come ho fatto ad essere cosi cieca fino ad ora. Avevo tutto sotto gli occhi e l’ho notato solo dopo che Harry ha confessato che gli piaccio. Perché non me ne sono resa conto prima? Mi sarei risparmiata una notte di lacrime e avrei evitato di far star male Harry.
E adesso, cosa devo fare? Andare da lui e confessargli che sotto sotto mi piace in quel senso anche lui o dirgli che è meglio se rimaniamo amici, nascondendo quindi i miei sentimenti? O è meglio se non vado proprio da lui?

 
-Cosa vuoi fare, Chase?-
-Andiamo al Mc Donald’s?- chiede saltellando ovunque. Effettivamente è ora di pranzo… posso usare la scusa che la mia mente è annebbiata dai pensieri per rendermi conto che anche io ho fame?
-Va bene, vai a prendere le scarpe che te le metto.-
-Sono grande, le so mettere da solo.- dice imbronciandosi e incrociando le braccia al petto. È cosi adorabile.
-Allora vai a metterti le scarpe poi vieni qui e andiamo.-
-SIIIII.- urla salendo le scale. Metto le mie Dr Martens, lasciate all’ingresso tre giorni fa, e le allaccio, per poi mettermi la giacca e la sciarpa, copro le orecchie con un beanie azzurro e aspetto che Chase venga giù.
Dopo aver fatto colazione con Ethan e Autumn, ho levato le tende e sono tornata a casa, dove mamma mi ha lasciato Chase per tutto il giorno e mi ha costretta ad andare a lavorare stasera se non voglio essere messa in punizione. Dovrei andare a vivere da sola …
Tornando alle cose serie, credo di essere arrivata a dire che la miglior cosa da fare con Harry è quella di andarci piano. Devo parlare con lui al più presto e capire cosa vogliamo l’uno dall’altro.
-Alex.- mi chiama Chase mentre scende le scale, con le scarpe perfettamente messe ai piedi e le stringhe attaccate al posto giusto.
-Dimmi.-
-Può venire anche Harry? Mi manca tanto.- questo bambino mi vuole morta.
-Va bene. Lo vuoi chiamare tu?-
-Si.- urla felice. Prendo il telefono e cerco il numero di Harry fra i preferiti e quando parte la chiamata passo il telefono col vivavoce a Chase.
-Alex, finalmente.- risponde lui al secondo squillo.
-Ciao Harry.- risponde Chase.
-Ciao campione.- risponde passando dall’ansioso al felice Harry. Ormai distinguo come si sente a seconda del tono di voce che ha.
-Vieni con me e Alex a mangiare?-
-Certo che vengo. Mi passi Alex, per favore?-
-Si. ciao Harry.- saluta Chase felice. Prendo il telefono dalla sua mano e levo il vivavoce.
-Dimmi.- dico tranquilla. Si fa per dire…
-Hai pensato?-
-Un po’. Fra dieci minuti sono li, fatti trovare pronto, okay?-
-Va bene. Cosa hai concluso?-
-Ne parliamo dopo, va bene?-
-Si. A dopo.-
-Ciao.- chiudo la chiamata. Rimetto il telefono in borsa e metto velocemente la giacca, la sciarpa e il cappellino a Chase prima di prendere le chiavi della macchina e uscire di casa. Sistemo Chase nel suo seggiolino nei sedili posteriori poi mi metto al posto di guida. Accendo la macchina ed esco dal parcheggio diretta verso casa di Harry.
O vogliamo chiamarla casa delle svolte?

Infondo da ieri notte c’è stata una svolta fra di noi.






Cucuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuù!
Avete ascoltato Four? Sicuramente! Devo ammettere che fino a Night Changes, Fireproof, No Control mi ha convinto al 100%, mentre sulle altre 7 sono convinta al 70%. Non ci sono canzoni che non mi piacciono per niente, ma ci sono canzoni che non mi convincono del tutto. Certo che Liam e Louis scrivono molto insieme! O.O

Passando allo scorso capitolo. Ve lo aspettavate il bacio? E la proposta di lavoro? Ammettetelo, non ve lo aspettavate! Ci speravate, ma non lo aspettavate! Le cinque recensioni che ci sono state mi hanno fatto molto piacere, visti i vostri schizzi alle novità che c'erano, e ne sono tremendamente felice in questa settimana di merda!

Ed è proprio per questo che il capitolo che ho letteralmente appena finito di scrivere è corto è praticamente da taglio delle vene. Okay, non cosi tanto tragico, ma rispetto agli altri è tristissimo. Harry si lascia andare verso tutte le sue debolezze nel modo più profondo che potevo scrivere, ed Alex inizia a fare chiarezza su cosa prova verso Harry. Questo capitolo lo sento molto, non per come è scritto o cosa ho scritto, ma perchè anche io come Alex sto passando le giornate a fare chiarezza sui miei sentimenti, in questo caso nei confronti di un amico e non di un possibile ragazzo, ma non voglio annoiarvi con questo.
Piuttosto, ditemi cosa ne pensate di questo capitolo. So che è corto, ma ho preferito scrivere un capitolo più corto che ha un solo argomento come centro del discorso e non un capitolo lungo in cui anticipo un altro argomento e lo lascio in sospeso.
Quindi spero che vi piaccia e che lo apprezziate almeno quanto me, nonostante non sia il capitolo felice in cui scopano come conigli e decidono di fidanzarsi.

Quindi, vi ringrazio, spero che vi piaccia, che recensiate e che, soprattutto, mi diciate come la pensate veramente di questo capitolo.
Vi amo infinitamente, adiooooss

xoxo




Ps: la maglietta di Harry che lui da ad Alex è quella della prima gif. xx

 

  
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