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Autore: TombHunter    18/11/2014    0 recensioni
La storia di Aurore Roche una giovane ragazza parigina che si ritroverą nel bel mezzo di una rivoluzione che cambierą un paese per sempre e cambierą anche lei.
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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Dimenticatevi dei libri di storia,i vincitori la scrivono.Dimenticatevi dei racconti e delle storie che avete sentito su un personaggio storico,la maggior parte sono bugie per schernirlo e per renderlo un tiranno agli occhi di chi ascolta.
Io sono Aurore Roche,ahimč ora sono una donna di cinquant'anni esiliata dal suo paese perchč amante di un mostro,ma il mio amato non lo era per niente, le persone vicino a lui lo tradirono tranne me.
Io e questo mio amante ci siamo conosciuti in una scuola reale francese di Brienne-le-Chāteau.
Nell'aprile 1789 all'etą di diciotto anni sono tornata a Parigi nella tenuta di mio padre,quando sono arrivata alcune donne delle servitł mi hanno accolta con gran calorositą -Bentornata signorina Roche. Il signore Roche č andato un attimo in cittą per ritirare alcuni documenti.- una volta scesa dalla carrozza mi sistemai  lo sfarzoso vestito che avevo addosso e poi sorrisi alla signora -non si preoccupi,il vostro saluto č stato soddisfacente- lei accennó un sorriso ma tornó subito seria. Mi accompagnó all'interno della casa - devo avvertirla,stasera ci sarį una festa in vostro onore,il vestito é nella vostra stanza e le abbiamo preparato un bagno caldo-.Mi accompagnó nella mia stanza ed io la ringraziai per poi congedarla.Provavo una certa pietą per coloro che ci servivano notte e giorno e ricevono qualche assegnato per comprarsi il pane,ma alcune volte regalavo qualche mio gioiello a chi ne aveva pił bisogno.Un giorno il signore mi avrebbe ringraziato. Dopo il bagno mi gettai tra le braccia del mio morbido letto e caddi in un sonno profondo.Mi svegliai con mio padre che mi stava dondolando -Mia cara,non sei ancora pronta? Ma cosa devo fare con te? Gli ospiti sono gił ad aspettarti- mi misi a sedere e lo guardai -dģ di aspettare qualche minuto,faró in fretta,non attenderete molto- quando mio padre uscģ,alcune domestiche mi aiutarono a vestirmi e finalmente scesi gił per le scale mentre tutti mi guardavano e battevano le mani.Mi guardai intorno per vedere qualche viso conosciuto ma erano tutti estranei a me.E se fosse entrato qualche pazzo maniaco?Dubito che qualcuno l'avrebbe notato,neanche io l'avrei notato,ma di una cosa ero certa: molti di loro avevano una doppia faccia,davanti erano tutti dolci e carini,dietro dei malparlieri professionisti.Finite le scale,mio padre mi porse il braccio ed io lo accettai,mi presentó ad alcuni suoi amici e colleghi d'affari e molti di questi mi raccontarono dei loro viaggi nelle Americhe e di quanto ben di Dio ci fosse e di come gli indigeni del posto fossero stupidi a non usare quelle risorse per arricchirsi,io sorrisi e lasciai il braccio di mio padre che stava ridendo e dissi -Forse perchč  non sono dei panzoni corrotti e avari come voi,con il vostro permesso gradirei andare a prendere qualcosa da bere- m'inchinai e vidi le loro facce sconcertate e offese da quel che avevo appena affermato davanti a loro.
Raggiunsi il tavolo delle vivande pieno di dolci,biscotti,piatti esotici e bevande.Presi un bicchiere d'acqua dando di spalle alla sala č una figura dietro di me mi stava facendo ombra e io dissi -se volete adularmi con i vostri insulsi complimenti,potete anche andarvene signore- sentii una piccola risatina e poi -Suvvia non siate sciocca,sapete benissimo che non sono quel tipo di uomo,io ho le mie strategie per adulare una donna come voi- riconobbi quella voce e mi voltai sorridendo e lui continuó -vedo che mi avete riconosciuto,signorina-
Incrocia le braccia e dissi -Napoleone Bonaparte,cosa vi porta a questa festa mondana?- lui mi porse la mano  e disse -volete ballare con me? Non mi piace vedere le giovani donne da sole- accettai la sua proposta e danzammo  sulle note delle dolci sinfonie.
Passai l'intera serata con lui che mi porta fuori nel cortile della tenuta di mio padre e ad un certo punto mi tolsi le scarpe scomode che avevo e lui rise facendo una battutina -dovrebbero arrestarti per questo,sai?- lo spinsi e lui continuó a ridere.Ci sedemmo sul prato a guardare le stelle,mi guardó e disse -Aurore siete la donna pił bella che io abbia mai visto,ma quest'etą d'oro in cui i ricchi regnano sui poveri finirą perché il popolo vuole insorgere,vuole liberarsi dalla schiavitł...dovete fuggire,mettervi al sicuro,fatelo per me- mi prese la mano ed io lo guardai -non posso,non posso lasciare mio padre da solo.Non c'č un modo per fermare tutto questo? Non avete nessun'idea?- ci guardammo negli occhi e come un fulmine lui mi bació ed io provai una scarica nel mio corpo,mai provata prima d'ora,si staccó e disse -le cose cambieranno e non c'č niente che possa fermare il popolo-.
   
 
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