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Autore: Shiver414    19/11/2014    2 recensioni
Yuri è una strega, una strega potente che cerca di evitare che la sua vita da semplice proprietaria di un negozio di fiori e quella da cacciatrice di demoni non collidano tra loro. Ci stava riuscendo fino al momento in cui non conosce Kian, un demone dall'aspetto sublime, il carattere forte e un'indole apparentemente egoista. Da quel preciso istante tutta la sua vita precipita in un baratro fatto di morte, sangue e terrore, governato da un demone spietato, il Burattinaio. CHi si nasconderà dietro questo misterioso nome? Yuri e Kian sopravviveranno alla sua furia?
Genere: Sovrannaturale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Sovrannaturale
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Buongiorno!! (So perfettamente che ormai è ora di pranzo ahaha)
Volevo solo fare una piccola premessa, ho cambiato un paio di frasi verso la fine del capitolo successivo, da quando Yuri realizza che lei è sveglia ma Yuri due non c'è u.u se vi interessa passate al capitolo 8 a dare un'occhiata ahaha 
Buona lettura ;)
Capitolo 9.
 
Mi alzai da letto vacillando un po’.
«Questo è solo un corpo fantoccio.» Dissi quasi giustificandomi con Kian. «Devo trovare il modo per ritornare nel mio corpo.» Avevo paura che lasciandolo così potesse perire, decomporsi e infine ridursi in un cumulo di ossa. «Kian, tu sei un mezzo stregone, no?!»
Il mio libro giaceva sul pavimento, con la copertina verso l’alto. «Ho bisogno che tu faccia un incantesimo di conservazione.» Afferrai il braccio del mio corpo vuoto e lo tesi verso di lui. «Spera che funzioni.» Kian mi guardava con sguardo interrogativo. «Afferra il braccio e prendi tutti i miei poteri. In questo corpo non ho un briciolo di magia. Sono solo un fantoccio che cammina.» Sembrava sempre più confuso. «Se fai come dico, ti spiegherò tutto.» Il ragazzo allungò il braccio titubante e strinse forte il mio. Stava funzionando? «Lo senti?» Annuì. «Sta funzionando.» Dissi allegramente.
«Non ce la faccio.» Ansimò accasciandosi. Allontanò il braccio. Una scintilla violetta zampillo dalla sua mano. Erano lì, tutti i miei poteri, tutta la mia magia.
«Ti abituerai.» Dissi con fare esperto. Spero. Aggiunsi tra me e me. Mi guardò esitante. Voleva sapere cosa avevo in mente. «Voglio tornare nel mio corpo, ma non so ancora come e quanto tempo ciò potrebbe richiedere». Sembrò capire e decisi di non dire altro. Si toccò il petto con espressione sofferente. Con passo svelto e goffo, corsi al suo fianco.
«Tranquilla sto bene.» Non credo fosse stata colpa della mia magia. «Ho detto che sto bene.» Sbottò quando si rese conto di non avermi convinto. Si alzò barcollando e raggiunse il libro degli incantesimi. Cercò sofferente un incantesimo e quando lo trovò, recitò la formula magica e una polvere violetta cadde sul mio corpo, quello vero, avvolgendolo. «Ho lanciato un incantesimo di conservazione.» Sorrisi riconoscente a quel mezzo demone.
«Ora perché non pensiamo a te?» Sfiorai la sua mano con delicatezza e cautela, non reagì. Non riuscivo a sentire più nulla. Quel corpo era così inutile. Kian si toccò di nuovo il petto. I suoi occhi avevano cambiato colore, erano bianchi e famelici, i canini erano leggermente più lunghi, l’espressione più cattiva e affascinante che mai. Si stava trasformando in incubus. «Kian.» Dissi con veemenza parandomi davanti a lui. Aveva bisogno di mangiare, come avevo fatto a non accorgermene prima. «Kian guardami.» Presi la sua mano e la strinsi forte. Io non potevo dargli il nutrimento di cui necessitava. Mi allontanò con un gesto brusco e si sfilò la maglietta lasciando che le grandi e lucenti ali fossero libere. Erano nere come il carbone, lucide, eleganti e meravigliose. Lievi sfumature viola risaltarono quando le spiegò del tutto. Le corna nere troneggiavano tra la massa arruffata di capelli neri. Dalla spalla sinistra fino al petto iniziò a delinearsi un disegno viola. I pantaloni erano bassi e lasciavano in mostra la V delle anche.
Voleva andare a caccia. Non potevo permetterglielo, ma senza i miei poteri ero inutile. Chiusi la finestra della mia camera e corsi al piano di sotto, conscia del fatto che mi stesse seguendo e chiusi tutto quel che potei. Dovevo attirarlo nello scantinato e attivare la protezione antidemoni. Come avrei potuto trascinarlo sin lì?
«Kian.» Urlai. Dovevo fare appello alla sua parte più umana. «Kian.» Corsi verso di lui e lo abbracciai più stretto che potei. Esitò per un attimo poi mi allontanò.
«Levati di mezzo.» E se avessi provocato il demone.
«Che c’è» Iniziai mentre si avvicinava alla porta d’ingresso. «Non hai il coraggio di uccidermi?» Sorrisi spavalda e arrogante anche se dentro di me sentivo una forte paura e… disappunto. Sorrise.
«Non sfidarmi.» Feci un’infantile linguaccia ed inizia a correre. Missione compiuta, mi stava seguendo. Mi nascosi dietro il muro ed afferrai la scopa ben salda tra le mani. Era affamato, ciò significava che… Eccolo. Lo colpii più forte che potei e stramazzò a terra svenuto. Ciò significava che non era abbastanza forte.
Lo afferrai sotto le braccia e lo trascinai per le scale fino allo scantinato.
«Ma quanto pesi?» Dissi ridacchiando mentre lo abbandonavo sul pavimento. Recuperai cinque pietre e le posizionai attorno al demone. Subito si eresse la gabbia energetica che, forse, lo avrebbe contenuto. Mi accoccolai sul divano e attesi paziente che riprendesse conoscenza.
Dopo forse un paio di ore si mosse. Gemette di dolore mentre si alzava. Toccava la testa dolorante e si guardava intorno. Non era ancora tornato il mio Kian. Un attimo… Cosa avevo appena detto?
«Lasciami andare mocciosa.» Sbraitò interrompendo il filo dei miei sgomenti pensieri. Si avvento contro le sbarre di energia, che emanarono una specie di scintilla. Si allontanò scuotendo le mani. Avrebbe funzionato. La gabbia lo avrebbe contenuto.
Mi accovacciai accanto a lui e lo guardai implorandolo silenziosamente di riacquistare lucidità anche solo per un secondo. Ero consapevole che non sarebbe successo finché non avesse riacquistato abbastanza energia. Sapevo che mi era rimasta solo una cosa da fare. Andare a caccia.  

Yuri, con il suo corpo fantoccio, goffo e insensibile, andrà a cercare un pasto per Kian... Sarà in grrado di farlo? E cosa intendeva quando ha detto "IL MIO KIAN"? E ancora... Kian tornerà normale o la sua parte demoniaca prenderà il sopravvento? Chi lo sa u.u
   
 
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