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Autore: gabry95    28/10/2008    3 recensioni
Ecco qui il nostro racconto allora...C'era una volta...no...in una landa desolata... no...Era una notte nuvolosa nelle valli...
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Era una notte nuvolosa nelle grandi valli del Mhias... Solo tuoni e lampi squarciavano il silenzio della cittadina oramai sopita, abbandonata alle braccia di morfeo, insieme ai suoi abitanti. Solo dalle locande qualche schiamazzo a quella tarda ora. Una in paricolare però, ferveva di attività. "Puntate!Puntate!"Diceva ogni tanto una voce roca. In questa taverna , infatti, si svolgevano incontri di cassa, ovvero, scazzottate senza pietà. Jakil era prorio la, l'uomo con i folti capelli biondi e il naso aquilino seduto su di una panca semi-divelta da qualche ubriacone. Lui veniva li spesso.Spendeva i propri miseri guadagni a scommettere su quel gioco, per aumentare di un poco la sua paga. Era famoso in quel locale, per la frequenza delle vincite. Nove volte su dieci azzeccava il vincitore. "Bingo" diceva ogni volta a bassa voce. Quella sera la sua fortuna non era venuta meno. Aveva calcolato che il suo guadagno totale doveva essere più o meno di cento gani. "con questi ci faccio almeno un mese."Aveva mormorato fra se e se. "Garçon!!"fece chiamando il cassiere. "Allora, quanto ho vinto quest'oggi?"L'uomo che stava osservando con i suoi occhi azzurri era alto il doppio di lui e aveva una di quelle faccie da picchiatore nato, con una cicatrice profonda che gli scorreva lungo il viso fino all'occhio destroe il naso porcino, una bocca larga e carnosa e una grande testa pelata. "allora oggi...sono...30..."fece l'uomo sogghignando sapendo di aver sparato una cifra molto esigua."Solo 30?!"fece Jakie.<> la mano di Jakie parte subito al pugnale, che però non trova. Era accatastato con un altro mucchio di armi all'entrata della taverna. Secondo la regola ognuno doveva lasciare li le prorie armi. "accidenti!"disse, mettendo i pugni davanti al volto, in segno di sfida. Garçon sbuffando appose le mani una sopra l'altra facendo schioccare le dita. "visto che sei così bravo a prevedere l'esito degli scontri..."un piccolo ghigno si delineò sulla faccia dell'omone tutto muscoli"..secondo te..." Jakil deglutì mentre molte goccie di sudore gli scendevano sulla fronte. "...chi puo vincere fra me e te?" Intanto Jakil vide che sul banco era situato il sacchetto pieno di monete che gli spettavano. Notato lo sguardo del giovane l'omone Si irrigidì e disse "se mi chiedi scusa te le dò tutte e trenta, altriementi..." Jakil non voleva umiliarsi davanti alla gente che intanto, sentita la discussione, iniziava ad arrivare. "ragiona jak... ragiona jak..."pensava disperatamente...poi, tutto d'un tratto arrivò la soluzione. "Senti Garçon...Ho un idea..." L'uomo un po stupito da tutta la tranquillità del ragazzo alzando un po la voce disse."cosa c'è?" "La vedi quella ragazza li?" fece indicando un punto vuoto oltre la stanza. Garçon girandosi nel punto indicato disse."quale ragazza?...Ehy mi stai prendendo in gi..."ma Jakil era già partito con i la sacchetta piena di gani, verso la porta...
  
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