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Autore: ino the demon    28/10/2008    1 recensioni
... si sentì precipitare in un vortice, il suolo gli mancò sotto la schiena, tra le dita gli scivolò via la vita..Paura, terrore e delirio. La baciò, questa volta aveva gli occhi aperti, questa volta poteva sentire, doveva sentire...che lui l’amava disperatamente, con ogni fibra del suo corpo, era il battito del suo cuore, il posto dove avrebbe voluto tornare dopo morto,il corpo di quella donna. Per sempre, oltre l’eternità. Era lei, quella che avrebbe cambiato la sua vita. ( allora è vero..Anche i più rudi sanno amare)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Roronoa Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ma ciau! Inziamo subito col precisare che: la canzone non è mia e tutti i diritti non appartengono a me ma alla casa discografica e all'autore. La canzone è: - io non so parlar d'amore- di Adriano Celentano. Il nome della ragazza non è precisato volutamente, in modo che ognuna di voi Zoriste possa riconoscersi in quello che è il suo sogno.
E adesso andiamo a incominciare...
Signori e signore, c'è un attimo nella vita di ciascuno di voi, un attimo in cui bisogna prendere coraggio e saltare nel buio, lasciando tutto ciò che ci fa sentire sicuri. E questo per cosa?
Per un'effimera speranza, per un filo dorato che ci lega inesorabile ad un altra persona, che magari non abbiamo nemmeno scelto noi. Perchè a volte è il destino, l'attimo, a decidere per te. E tu ti senti coraggioso invano, perchè comunque lo sai, lo senti che non avreti potuto fare altro. C'è una sola cosa così potente da trascinare via le persone dalle loro certezze, una sola cosa oltre la morte. Si chiama amore. Buona lettura!



IO non so parlar d'amore

Zoro fissò la ragazza…dormiva, i capelli sul viso, un sorriso dolce le aleggiava sulle labbra. Sembrava un fiore di cristallo, rifletteva il colore incredibile delle luci del tramonto.- E la gente si chiede perché questo sia il momento più romantico della giornata…- si disse lo spadaccino –anche le ragazze più impensabili ti appaiono meravigliose- Poi, stupito di aver anche solo pensato una cosa del genere, ritornò a sollevare il peso. Il metallo cozzava ritmico contro il sartiame della nave, scavando lentamente un solco. Non riusciva a smettere di guardarla, non ce la faceva proprio. Posò finalmente il peso. Si sentiva sconfitto, da una donna, che per di più dormiva.
Gli vennero in mente attimi colorati della loro grande avventura, di tutto ciò che avevano passato prima di trovare finalmente il grande tesoro. La ciurma intera dormiva,esausta.sembrava non dovesse più svegliarsi,come per compensare le fatiche e il sangue che avevano versato per arrivare allo One piece. La festa sarebbe iniziata a mezzanotte in punto, e lei, (che suono pieno questa parola), lei aveva il compito di svegliarli tutti per quell’ora. Ma ora la piratessa, l’ orgogliosa, furba, sanguinaria, spensierata piratessa dormiva come una bambina.
Zoro le scostò i capelli dal viso con un gesto dolce, inusuale per le sue mani  grandi, coperte da mille cicatrici. Come avrebbe voluto cantarle una ninna nanna
-Io non so parlar d'amore
l'emozione non ha voce -
Zoro si rimangiò ogni pensiero…cosa stava facendo?Di che razza di follie stava parlando? Lui non amava niente eccetto la vittoria, non desiderava nulla fuorché diventare il più grande spadaccino del mondo, non provava niente di simile all’amore vero per nessuno che non fossero le sue katane…le sfiorò con un dito, anche loro brillavano in quella luce irreali, proprio come la ragazza.
-E mi manca un po' il respiro
se ci sei c'è troppa luce –
Chiuse gli occhi. Si avvicinò al viso della ragazza, osservò i suoi lineamenti. Non aveva difetti. E’ questo l’amore?fino a ieri quella donna gli sembrava piena di  piccole imperfezioni, elementi insignificanti ma che in realtà davano i nervi. Magicamente sembrava tutto sparito. Il profilo delle sue forme si delineava scuro sotto i vestiti
-La mia anima si spande
come musica d'estate
poi la voglia sai mi prende
e mi accende con i baci tuoi –
La ragazza si mosse nel sonno, si girò, borbottò un nome indefinito e posò le labbra sulla mano che stava per terra accanto a lei. Le cicatrici del più grande spadaccino del mondo bruciarono, eppure non era stato ferito .Era  forse questo l’amore?
guardò le sue spade, abbandonate poco lontano, come un bambino in cerca di certezze in un territorio nuovo e sconosciuto guarderebbe l’unica cosa che conosce.
-Io con te sarò sincero
resterò quel che sono-
 Ricordi….Zoro e lei che combattevano fianco a fianco ,schiena contro schiena, rassicurati dalla presenza l’uno dell’altro. La ragazza che gli asciugava il sangue,lui che la molestava, la prendeva crudelmente in giro e si sentiva mortalmente in colpa dopo averla fatta piangere. C’era così tanto che li univa, una vita intera. Lo spadaccino tremò…avrebbe mai potuto accettare di amare qualcosa che non fosse la gloria?
-disonesto mai lo giuro
ma se tradisci non perdono
Ancora ricordi…. – Come hai potuto? Era il mio segreto!-
-Al diavolo tu e i tuoi stupidi segreti, io ti odio, ti detesto, vorrei che tu cadessi giù nel mare e che il buio ti inghiottisse, vorrei che il demone della morte avesse risparmiato Drakul e si fosse preso te!-  Lacrime, urla..,Bruciava ancora, non erano parlati per così tanto tempo…una cicatrice che nessuno avrebbe mai potuto cauterizzare. Lo aveva tradito già una volta, ma era riuscita a far sentire lui fuori luogo, in colpa. E Zoro continuava a credere nel profondo del suo cuore che lei avesse ragione. Lo sapeva.
-Ti sarò per sempre amico
pur geloso come sai –
Le labbra della ragazza erano ancora posate sulla mano dello spadaccino, soffiavano fiato caldo e profumato di rose… il respiro di tutte le donne è così? O solo quello di questa ragazza in particolare ti fa desiderare di cambiare il mondo?  
Si  sdariò davanti a lei, su di un fianco, lasciando immobile la mano su cui poggiava il suo respiro:non voleva interrompere quel contatto magico.
Chiuse gli occhi- Cosa ci facevate lì tu e rufy?- -Sono cazzi miei!niente che ti possa interessare!- a me interessa invece…io…-
-Tu cosa? Mi ami? Ma bene! E allora dimostramelo, parlami, baciami, fammi vedere che sai anche provare sentimenti, pensare un po’ agli altri invece che solo a te stesso. Rufy mi ama!- - Rufy vuole fare sesso con te!- -vaffanculo Zoro!- se ne era andata, piangendo.. . Zoro aprì gli occhi..ora no, ora era il momento giusto..
-io lo so mi contraddico
ma preziosa sei tu per me-
Le baciò piano le labbra, chiedendosi se lei potesse sentire il calore delle sue guance roventi. Amava allora!, Anche lui era capace. Per una attimo smise di pensare a sé stesso. Nel suo mondo ora esisteva solo lei, la sua luce, la sua vita. Era quello il vero tesoro.
-Tra le mie braccia dormirai
serenamente
ed è importante questo sai
per sentirci pienamente noi –
La abbracciò.- Zoro?- chiamò lei.
Le braccia muscolose dello spadaccino la stringevano, non la volevano lasciare andare, la soffocavano in una stretta mortale e meravigliosa. Lui non le rispose, la stinse di più. Con le parole avrebbe solo rovinato tutto ,lo sapeva, lo sentiva, anche se le frasi per spiegare quel gesto improvviso gli salivano per la gola, premevano per uscire. Sentiva il dovere di scusarsi, ma più forte in lui palpitava l’obbligo di non interrompere quella magia.
-Un'altra vita mi darai
che io non conosco-
La paura prese il sopravvento, stava per parlare, la gola gli bruciava.
E’ naturale aver paura di ciò che non si consce, così naturale…eppure lui si sentiva debole,non poteva sopportarlo.
Stringeva sempre più forte, anche se l’impulso era quello di allontanare da se ciò che gli faceva paura, l’ignoto.
Lei aprì  gli occhi- Finalmente, Zoro- sospirò. E lo fissò intensamente. Il ragazzo si sentì precipitare in un vortice, il suolo gli mancò sotto la schiena, tra le dita gli scivolò via la vita..Paura, terrore e delirio. La baciò, questa volta aveva gli occhi aperti, questa volta poteva sentire, doveva sentire...che lui l’amava disperatamente, con ogni fibra del suo corpo, era il battito del suo cuore, il posto dove avrebbe voluto tornare dopo morto,il corpo di quella donna. Per sempre, oltre l’eternità. Era lei, quella che avrebbe cambiato la sua vita.
-la mia compagna tu sarai
fino a quando so che lo vorrai –
La ragazza gli sorrise- non puoi tornare indietro ora- -No- rispose lui- ho appena cominciato a precipitare…Ti amo , ti amerò finchè me ne resteranno le forze, ti amerò anche dopo,quando il mondo sarà finito verrò ad abitare nelle tue lacrime, nei tuoi sogni -
Le parole si persero, inutili decorazioni di un attimo perfetto e irripetibile. Un bacio, nuovo, diverso dal precedente.
La vita scorreva loro tra le labbra.
-Due caratteri diversi
prendon fuoco facilmente-
 Buio…-  la smetti di contraddirmi?- -io ti contraddico quando mi pare…- -per favore..- -va bene la smetto-…- comunque ti odio-
-io no...non posso, non ci riesco e non sai quanto lo vorrei, vorrei che tu sparissi, tu e il tuo brutto vizio di farmi solo soffrire, così bello, così… -lacrime, ancora una volta. chiudiamo i ricordi come se fossero pagine ingiallite dal tempo di un libro screpolato, lasciamoli dormire. I ricordi sono morti, attimi senza vita. Ora la vita è dappertutto, è adesso, qui, intorno a noi.
-ma divisi siamo persi
ci sentiamo quasi niente-
- Non mi lasciare…- Resteremo così tutta la vita,in questo incredibile stato di incoscienza, di vuoto nelle nostre menti. C’è posto solo per lei, lei, lei, riempie ogni cosa. Il suo nome suona come una cantilena che non puoi fare a meno di ripetere,tra voi non ci può essere nessuna distanza,nemmeno quella degli abiti, nemmeno quella di un solo respiro.
-Siamo due legati dentro
da un amore che ci dà
la profonda convinzione
che nessuno ci dividerà-
Sorgono le stelle. Finisce il tramonto. Un altro momento muore, vissuto,bruciato nel battito delle ali di una farfalla. Potrei morire adesso, così. Sarebbe un modo  meraviglioso per lasciare il mondo, tra le tue braccia, per non dover patire il dolore di una separazione. Ma non siamo obbligati a pensarci ora…
ADESSO NON è UN ATTIMO, NON è UNA FAVOLA, ADESSO è QUELLO CHE VOGLIO PER SEMPRE….


Dedicato a me, che finalmente sono così fortunata da sapere come sia. E dedicato a loro, le mi eterne  amiche, sperando che i loro sogni più brillanti si avverino. E dedicato al mio Zoro, al mio vampiro, al mio unico grande amore.Massimo.

( la citazione finale non è mia, non ho alcun diritto su di essa. E' tratta dal libro: -diario di un gatto con gli stivali- di Roberto Vecchioni. leggetelo! è un libro bellissimo!!!! Se volete, una specie di emozionante adulta rivisitazione del mondo delle favole.) 


  
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