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Autore: Cassie78    20/11/2014    4 recensioni
Dopo la battaglia con Slade tutto è tornato alla normalitá, tranne che per Felicity. Quando il mondo sta per crollarle addosso qualcuno torna dal suo passato con una proposta a cui lei non può dire di no. La sua voglia di riscattarsi di tutto il dolore provato prevarrà sull'amore per Oliver? É davvero l'amore l'emozione più forte di tutte? O è la rabbia?
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, Nuovo personaggio, Oliver Queen, Roy Harper, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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-Mr.Queen c'é la signorina Lance che la aspetta
Laurel...qui? Che voleva?Uscii dall'ufficio
-Ciao Ollie- disse lei raggiante
-Ciao Laurel non mi aspettavo di vederti qui
-neanche io credimi, sono qui per chiederti se volevamo andare a pranzo insieme, per parlare un po' - disse lei sorridendomi.
-certo va bene- dissi sorpreso da quella proposta.
Uscimmo chiacchierando e andammo a pranzo fuori. Fu piacevole. Erano ormai mesi che non ci parlavamo, negli ultimi tre anni le nostre conversazioni erano diminuite a tal punto da diventare inesistenti.
Tornammo davanti alla Queen Consolidated un'oretta dopo
-é stato bello parlare di nuovo con te, come i vecchi tempi- dissi veramente sereno.
-giá, come i vecchi tempi- fu un secondo e mi ritrovai le sue braccia al collo e le sue labbra sulla bocca. Ero così sorpreso che ci misi un po' a reagire. Quando mi svegliai misi le mie mani sui suoi fianchi e la spinsi via.
-no, Laurel no- dissi. Vidi il dolore passare sulla sua faccia, che poi si tramutò in rabbia.
-ancora lei?- chiese dura.
-sempre- risposi io. 
Lei allorá si girò e se ne andò.
--------- 
Arrivai a casa e mi chiusi sonoramente la porta alle spalle. Mi ci appoggia e scivolai a terra scoppiando a piangere. Ero stata una stupida. 
Laurel, sempre e per sempre sarebbe esistita solo lei per lui. Che stupida che ero stata ad illudermi che fosse cambiato e che volesse solo me. Mi sentivo ferita, tradita e distrutta. Spiegare cosa provavo era impossibile, stare li a sopportare quel dolore era impensabile.
Il mio cellulare squillò, era Oliver. Rifiutai la chiamata. 
Le seguenti sei volte lo lasciai semplicemente squillare fino a quando il nome sullo schermo non cambiò.
-pronto- dissi tirando su col naso.
-ehi splendore che mi dici?- era Austin. Come mi mancava quella voce.
-nulla le solite cose- dissi cercando di tenere la voce il più neutra possibile.
-sei a casa?- mi chiese
-si perché- chiesi perplessa
-apri la porta-disse lui.
Mi alzai di scatto ed aprii la porta. Era lì. Davanti a me. Lo abbracciai. E senza accorgermene piangevo avevo ricominciato a piangere. 
-ehi sei così felice di vedermi?- mi chiese asciugandomi le lacrime.
Ero ovviamente felicissima di rivederlo, ma questa reazione non era certo dovuta alla felicità di rivederlo.
-sono contentissima, che ci fai qui?-chiesi 
- sono venuto per aiutarti mi sembra ovvio, domani arriveranno anche Damian e Dimitri, non ti lasceremo sola- disse lui
-grazie- e lo abbracciai di nuovo- vieni entra.
-Bhe tuo padre non si risparmia mai eh, guarda che casa!- disse
-lo conosci è mio padre, non si risparmierá mai. E non hai visto la sala su!
-ti prego andiamo voglio vederla!- disse lui prendendomi la mano e correndo verso la scala a chiocciola che portava alla sala. Salimmo su di corsa e lui si bloccò subito spalancando la bocca.
-ti prego dimmi che ti va di allenarti perché mi é venuta un'improvvisa voglia di farlo- disse lui ridendo.
-va bene ci sto devo scaricare un po' di rabbia repressa.- dissi io sorridendo a mia volta. Lui sollevò un sopracciglio ma non chiese altro.
Ci allenammo per circa quattro ore ma era piacevole allenarsi con lui. 
Ci si aspetta un minimo di serietà e di concentrazione in un momento del genere ma con lui era impossibile, non si faceva altro che ridere e scherzare e in quel momento era la cosa di cui avevo più bisogno.
-Bhe dobbiamo andare al covo tra un po' e abbiamo bisogno di una doccia.-dissi io rialzandomi dopo aver riso alla sua ultima battuta. Mi avviai verso le scale.
-sono d'accordo- disse lui.
Scesi giù e presi il mio telefono in mano e vidi 20 chiamate perse e tre messaggi, ovviamente di Oliver. 'Fel dove sei rispondi alle mie chimate!' - 'rispondimi ti prego'- 'sto iniziando seriamente a preoccuparmi, dove diavolo sei finita!'
Ignorai quei messaggi e corsi a farmi una doccia. Una volta finito entrambi andammo giù in garage dove Austin rimase a dir poco rapito dalla mia moto.
Insistette per guidare lui la moto. 
Guidava da pazzo, e per dirlo io ce ne voleva. Appena si fermò scesi dalla moto di scatto e levandomi il casco furiosa lo buttai a terra.
-tu hai rischiato di ucciderci!- dissi puntandogli il dito contro
-tu stai zitta o ti devo ricordare l'inseguimento a Mosca?
Decisi che effettivamente era meglio se stavo zitta. 
Arrivammo ridendo alla porta ed entrammo ridendo attirando l'attenzione di tutti. Per fortuna Oliver non c'era ancora, evitarlo dopo sarebbe stato facile. 
Forse...
-Austin che piacere rivederti- disse Roy andandogli incontro e abbracciandolo.
-anche per me Roy- disse l'altro. Ebbene si,  erano diventati buoni amici perché erano molto simili in realtà.
-Felicity vuoi presentarci il tuo amico- chiese Dig
-si certo, lui è Austin un mio compagno della lega, ha deciso di venire a darci una mano e domani arriveranno anche gli altri due.- dissi sorridendo e indicando il ragazzo alle mie spalle.
-Bhe allora se sei qui per dare una mano sono davvero felice di conoscerti, piacere John Diggle- disse stringendo calorosamente la mano ad Austin
-sicuramente più siamo e meglio é, Sara piacere di conoscerti- disse la ragazza
-grazie per il caloroso benvenuto- disse Austin inizialmente intimidito.
-Bhe ragazzi dopo le presentazione vi devo dire che a breve arriveranno i risultati delle analisi del sangue.- dissi
-perfetto allora noi continuiamo ad allenarci- dissero Dig e Sara 
-e io prima ho visto qualche pecca nel corpo a corpo con te quindi ci alleniamo anche noi!- mi disse Austin serio. Quando faceva così l'autoritario era meglio assecondarlo. Sapevo che che era inutile controbattere così mi misi shorts e reggiseno da allenamento ed iniziammo il corpo a corpo.
--------
Era la ventesima chiamata che le facevo e non rispondeva. Ero preoccupato. Il che era alquanto riduttivo visto che ero in preda al panico ad essere sincero.
Arrivai al covo e scesi di corsa le scale. Dig mi guardò.
-Felicity è qui?- chiesi subito.
-Si è di la con..- non lo feci finire lo oltrepassai e andai verso il nascosto tappeto di allenamento pronto a rimproverarla. 
Ma quando giunsi lì davanti sentii la furia montarmi dentro. Felicity era stesa sul tappeto e sopra di lei c'era un ragazzo a torso nudo e con solo dei pantaloni della tuta. 
C'era una minima distanza tra i loro volti.
Lui teneva le mani sui fianchi di lei e la stavano accarezzando. Doveva sbrigarsi a toglierle le mani di dosso o lo avrei trafitto con una freccia. 
Li vidi ridere e allora mi risvegliai da quel momento in cui ero fermo sul posto a stringere con forza i pugni.
-chi diavolo sei tu?- sibilai furioso
Si girarono entrambi a guardarmi e si alzarono subito.
-Oliver lui é Austin, é nella lega con Felicity, é venuto qui ad aiutarci- disse Dig alle mie spalle
-Questo non spiega perchè aveva le mani su di lei!- dissi furioso guardando Dig, poi mi rigirai a guardare Felicity- posso parlarti? In privato!- dissi e senza aspettare una risposta la presi per il braccio e la portai dove nessuno poteva sentirci. 
La gurdai furioso.
-che vuoi?- mi chiese quasi spazientita incrociando le braccia al petto.
-che voglio? Ti chiamo e non mi rispondi, vengo qui e trovo quel belloccio sopra di te che ti tocca e tu mi chiedi che voglio?- chiesi tra l'incredulo(per la sua domanda) e il furioso.
-francamente non vedo dove sia il problema e comunque ci stavamo Solo allenando. Per quanto riguarda le chiamate e i messaggi se vuoi saperlo non ho voluto risponderti io!- mi disse di getto.
-perché? Cosa ti ho fatto?- chiesi perplesso e ferito.
-ti ho visto oggi Oliver, tu e Laurel. Ho davvero creduto che tu fossi cambiato, ma no io sono una delle tante ad essere state vittima del fascino del grande Oliver Queen.-disse mentre gli occhi le diventarono lucidi. Provai a fermarla ma lei mi bloccò. - ci sono caduta una volte, non capiterá mai più, ora saremo solo colleghi di lavoro.- disse allontanandosi ma io la fermai afferrandola con forza per il braccio.
-Fel ti prego ascoltami lasciami spiegare- dissi disperato, come poteva credere che avessi baciato io Laurel.
-no Oliver basta, abbiamo del lavoro da fare- disse per poi allontanarsi strattonando il braccio per liberarsi dalla mia presa. Non la fermai. Le sue parole mi avevano ferito. 
Come potevo biasimarla se non mi credeva, visti i miei trascorsi, neanche io ci avrei creduto. Ma non mi sarei arreso. Tornai di la. Lei era seduta al computer.
-Bene ragazzi hanno analizzato il sangue e hanno identificato il siero. Ora spedisco i risultati alle industrie STAR che ricreeranno una cura come per il mirakuro.- disse lei soddisfatta -emmmm...un'altra cosa, pare che un bel gruppo di persone che hanno assunto il siero stiano attaccando la centrale di polizia.
-andiamo subito!- dissi io.
Fel si alzò, disse qualcosa al suo amico e poi andò a cambiarsi. 
Uscimmo tutti e ci dirigemmo alle moto.
-Austin non viene?- chiese Roy
-no, non stasera- rispose Fel. 
In poco arrivammo alla centrale ed entrammo di corsa.
-mi raccomando attenti, non fatevi uccidere.- dissi.
Iniziammo a combattere. Ce la stavamo cavando, erano pochi. Il peggio sembrava passato.
Quando avevamo finito la figura di una ragazza mascherata ci apparve davanti. 
Si tolse la maschera rivelando la sua identitá. 
Thea...
ero sconvolto. Era proprio lei...
-sorpresi vero?- disse Lei. La mia sorellina.

Ciao a tutti!! Sono reduce dal settimo episodio della terza stagione e il mio cuoricino si sta ancora riprendendo, come quello di Oliver credo. Esorto chi non l'avesse ancora vista a vederla.
Bhe che ne pensate di questo capitolo?? Abbiamo capito che il povero Olli non ha fatto nulla, è solo vittima di quella vipera di Laurel. Ma poverino mi sa che per lui ci sono altri problemi in vista sul fronte amoroso perché Austin porterá un po' di confusione. 
Chissá che succederá... Ciao al prossimo capitolo baciiiii.

   
 
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