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Autore: A_GleekOfHouseStark    21/11/2014    2 recensioni
Bastò un solo sguardo a Jon Snow, adolescente di Birmingham (Alabama), per capire che la sua nuova compagna di classe, Ygritte Covington, era diversa da tutte le altre. Aveva qualcosa che lo attraeva in modo spropositato e ben presto si rese conto che avrebbe pagato per capire cosa celavano quei suoi occhi verdi che sembravano perennemente colmi di rabbia.
[Dal terzo capitolo]
“Cosa c’è da capire? Sei innamorato di quella ragazza!” disse suo fratello Robb.
“Come faccio ad esserne innamorato se neanche la neanche conosco?”
“Mai sentito parlare di colpo di fulmine? Basta una sola parola, uno sguardo ed è fatta: entri in quel circolo vizioso che la gente chiama amore.”
AU! Jygritte scritta un po' per noia, un po' grazie alle canzoni degli Skillet. Il titolo di ogni capitolo, infatti, sarà una frase presa delle loro canzoni.
Genere: Drammatico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jon Snow, Un po' tutti, Ygritte
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Hidden like a secret
Jon passò l'intera giornata a seguire Ygritte (con lo sguardo si intende, non traiamo conclusioni affrettate!) e si rese conto di non aver mai provato un interesse così vivido per una ragazza. Avrebbe voluto sapere tutto di lei ma non si arrischiava ancora ad avvicinarsi, figuriamoci a parlarle. D'altronde, non aveva la faccia tosta di Joffrey né il carisma di Robb.

Mentre tornava a casa con suo fratello provò ad intavolare il discorso, nella speranza che lui riuscisse ad aiutarlo:
"Robb... senti, devo farti una domanda." Disse mostrandosi più impacciato di quanto avrebbe voluto.
"Spara. C'è qualche problema?"
"No, nessun problema. Volevo sapere quali sono i sintomi dell'amore..." pronunciò quelle parole tutto d'un fiato, come se volesse liberarsi del peso che gli procuravano.
"Dio, Jon! Ne parli come se fosse una malattia. L'amore non ha sintomi!" replicò Robb prendendolo in giro. Poi aggiunse: "Effettivamente sei un po' strano oggi; sei più distaccato del solito."
"Robb per favore! Sono serio e…"
Le sue parole furono trascinate via dal fiume di parole del fratello:
"Chi è? Viene a scuola da noi? La conosco?"
"Vuoi calmarti? Ti stavo dicendo prima che ho bisogno d'aiuto perché non ho idea di come comportarmi. Non ho né il fascino né la popolarità di Joffrey o di qualsiasi altro ragazzo considerato figo nella nostra scuola."
"Cosa c'entra ora quel deficiente? Non capisco davvero cosa ci trovino tutte in lui. Come ha detto oggi la ragazza nuova non è neanche così... aspetta, ci sono! È la ragazza nuova! "
"Sshh. Abbassa la voce, vuoi che ti senta tutta Birmingham? E sì, è lei."
"Com'è che si chiama?"
"Ygritte." Jon pronunciò il suo nome come se fosse un segreto mistico di cui nessuno doveva venire a conoscenza. Poi continuò: "Robb, ti prego, non dire niente. Lo sai solo tu e finché non avrò deciso cosa fare dovrai saperlo solo tu. Chiaro?"
"Neanche a mamma e papà? Sono sicuro che sarebbero felici di sapere che..."
"Assolutamente no!" lo interruppe "Mamma inizierebbe già a pensare alle nozze e papà mi farebbe un discorso infinito su quanto sia importante l'onore in questi casi e non so se sono pronto. Devo ancora capire cosa provo.”
"D'accordo fratello, sarò muto come un pesce."
 
Nel frattempo i due erano arrivati davanti alla porta di casa, così Robb chiese:
"Hai tu le chiavi?"
"Pensavo le avessi tu." Rispose l'altro
"Chiamo mamma."
 
I due fratelli si sedettero sui gradini della loro villetta e dopo circa un'ora arrivò Catelyn Stark con i due figli minori, Bran e Rickon, al seguito:
"Quante volte ancora dovrete rimanere chiusi fuori casa per ricordarvi di prendere le chiavi prima di uscire?" Esclamò spazientita.
"Scusa mamma.” Dissero all'unisono.
"Eh... le scuse non bastano sempre!" Poi si ricompose e disse: "Finite i compiti. Alle sette e mezza si cena."
Jon si diresse verso la sua stanza al piano superiore con l'intenzione di finire gli esercizi di spagnolo che non aveva terminato in classe per ovvi motivi, ma quando si sedette alla scrivania non combinò nulla per gli stessi ovvi motivi.
"Ma se l'amore è così bello e cazzate varie come tutti dicono, perché mi sento uno schifo?" Pensò.
"A tavola!" Il grido di battaglia di sua madre aveva raggiunto tutte le stanze della casa. Come riuscisse ad urlare così forte dopo un'intera giornata di lavoro per Jon rimaneva un mistero. Prima di scendere diede una rapida occhiata agli esercizi per il professor Martell e, sconsolato per non aver fatto niente, si diresse verso la cucina.
 
"Okay, ci siamo tutti." Disse Eddard Stark. "Buon appetito!"
"Altrettanto!" Risposero gli altri in coro e Jon era lieto di essere parte di quella realtà così accogliente.
"Com'è andata la giornata?" Chiese Catelyn.
"Ho preso A in chimica." Disse Sansa nascondendo una punta di orgoglio.
"Con la Lannister?" chiese Robb "Come diavolo hai fatto? Quella donna ci odia!"
"Infatti sembrava che avesse sofferto nel mettermi questo voto, ma non poteva negare che ero stata la migliore del corso." Rispose la sorella.
"A proposito di Cersei Lannister" esordì Arya "Potrei accidentalmente averle dato della brutta megera davanti a tutta la classe..."
"TU HAI FATTO COSA?" Il buonumore di Sansa era sfumato a causa di quella notizia.
"Perché lo hai fatto Arya?" Si lamentò sua madre "Lo sai che è una professoressa e come tale devi rispettarla. Non puoi insultarla così. Domani devi chiederle scusa."
"Concordo." Disse Eddard, poi si rivolse a Robb e Jon: "E a voi com'è andata? Ci sono novità?"
"Niente di eclatante, anche se nella classe di spagnolo c'è una ragazza nuova che sembra piuttosto simpatica: ha addirittura zittito Daenerys e Joffrey nel giro di dieci minuti. Ah, siamo anche stati invitati alla festa di Margaery Tyrell."
"E tu Jon?" continuò loro padre "Non dici nulla?"
Il ragazzo non aveva seguito il discorso e non sapeva di cosa stessero parlando, così quando lo interpellarono rispose con un sonoro "Eh?" facendo ridere tutta la famiglia.
"Tutto bene Jon? Sei un po' pallido e non hai toccato cibo. C'è qualcosa che non va?" Chiese sua madre.
"Sansa dice che quando le persone non mangiano è perché sono innamorate. Hanno le farfalle nello stomaco e quindi il cibo non riesce ad entrare." Disse Rickon in un attimo di maturità improvvisa.
Dannata innocenza dei bambini.
"Jon è innamorato?" chiese Bran, come se la discussione fosse appena diventata interessante.
"Jon non è innamorato," lo salvò in corner Robb "ma sta pensando ai compiti di spagnolo che ha da fare per domani se non vuole che il professor Martell lo metta in detenzione."
"Sì, è per questo. Anzi, ora vado subito a finirli." Disse il ragazzo in maniera frettolosa, abbastanza da fomentare occhiate sospette.
 
Stava salendo le scale quando suo fratello, da dietro, gli sussurrò:
"Potresti almeno ringraziarmi. Ti ho salvato!"
"Hai ragione, te lo devo. Ma come facevi a sapere che non ho concluso nulla di spagnolo?"
"Un presentimento... ah, e hai seri problemi a mantenere i segreti. Anche Rickon ha capito che nascondi qualcosa!"
"Tu sì che sai come tirarmi su di morale." Disse ironico.
"Figurati, sono qui per questo." replicò ridendo "E cerca di finire quegli esercizi!"
 
E così fece, ma non appena chiuse il quaderno, Sansa e Arya entrarono nella sua stanza.
"Dicci tutto." Intimò quest'ultima.
"Come si chiama? Frequenta la nostra scuola?" Continuò l'altra.
"Non c'è niente da dire." Cercò lui di difendersi.
"Avanti Jon! Sei un pessimo bugiardo." disse Arya.
"Sorellina! Da Sansa me lo sarei anche aspettato ma da te proprio no! Come mai hai deciso di puntare sul gossip? Non mi avevi detto che erano solo cose stupide?" la punzecchiò il ragazzo.
"Per lei è una questione di gossip, per me è un'assicurazione nel caso venissi a sapere cose su di me che hai intenzione di spifferare a mamma e papà..."
"Dai Jon!" lo canzonò Sansa "Racconta."
 
Il ragazzo decise che era inutile lottare con le sue sorelle perché era consapevole che avrebbero avuto la meglio, così disse loro tutto, facendosi però promettere di tenere la bocca chiusa.
"Croce sul cuore?" disse loro.
"Croce sul cuore." risposero loro.
Dopo averlo detto a Sansa e Arya si sentiva un po' più leggero perché si fidava di loro e sapeva che avrebbero mantenuto i suoi sentimenti per Ygritte nascosti come se fossero stati un loro segreto.
   
 
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