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Autore: A_GleekOfHouseStark    28/11/2014    2 recensioni
Bastò un solo sguardo a Jon Snow, adolescente di Birmingham (Alabama), per capire che la sua nuova compagna di classe, Ygritte Covington, era diversa da tutte le altre. Aveva qualcosa che lo attraeva in modo spropositato e ben presto si rese conto che avrebbe pagato per capire cosa celavano quei suoi occhi verdi che sembravano perennemente colmi di rabbia.
[Dal terzo capitolo]
“Cosa c’è da capire? Sei innamorato di quella ragazza!” disse suo fratello Robb.
“Come faccio ad esserne innamorato se neanche la neanche conosco?”
“Mai sentito parlare di colpo di fulmine? Basta una sola parola, uno sguardo ed è fatta: entri in quel circolo vizioso che la gente chiama amore.”
AU! Jygritte scritta un po' per noia, un po' grazie alle canzoni degli Skillet. Il titolo di ogni capitolo, infatti, sarà una frase presa delle loro canzoni.
Genere: Drammatico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jon Snow, Un po' tutti, Ygritte
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
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I know what I believe inside

Quella mattina Jon era più attivo del solito.
“Ieri sera stavo malissimo, stamattina sono euforico e Robb ha il coraggio di dirmi che l’amore non è una malattia? Con questi sbalzi d’umore rischio di diventare pazzo.” Pensò mentre si dirigeva verso la cucina.
 
“Mamma io e Jon facciamo colazione fuori con Quentyn e Sam.” Disse suo fratello quando lo vide comparire sulle scale, poi lo trascinò letteralmente verso la porta d'ingresso.
“D’accordo. Ci vediamo oggi pomeriggio.” Rispose lei.
“Buona giornata a tutti.” Dissero all’unisono, dopodiché uscirono.
“Perché mi hai portato via? Io volevo mangiare!” Protestò Jon.
“Ora ci fermiamo alla caffetteria della scuola. Ti ho fatto uscire prima perché volevo chiederti cosa hai intenzione di fare con Ygritte e non mi sembrava il caso di porti questa domanda davanti alla famiglia al completo.” Rispose il fratello.
“Non ho intenzione di fare niente Robb! Non le ho mai rivolto la parola.”
“E cosa aspetti a farlo?”
“Non lo so…”
“Non sai mai niente Jon!” disse spazientito, poi aggiunse: “Posso almeno dirlo a Sam e Quent?”
“Non ti azzardare! Voglio essere sicuro dei miei sentimenti prima di sbandierarli ai quattro venti.”
“Sono i nostri migliori amici e vorrebbero sapere cosa ti sta passando per la testa in questo periodo. Non puoi continuare a fingere che non sia nulla e io non posso coprirti per sempre.”
“Ti chiedo solo di aspettare ancora un po’. Voglio prima capire cosa provo e poi gliene parlerò io stesso.”
“Cosa c’è da capire? Sei innamorato di quella ragazza!”
“Come faccio ad esserne innamorato se neanche la conosco?”
“Mai sentito parlare di colpo di fulmine? Basta una sola parola, uno sguardo ed è fatta, entri in quel circolo vizioso che la gente chiama amore.”
Robb tacque per qualche minuto poi, ad un tratto, gli venne in mente un’idea a parer suo geniale:
“Perché non la inviti alla festa di Margaery? Almeno avrai una piacevole compagnia e una buona scusa per partecipare.”
“Quale parte di ‘non le ho mai rivolto la parola’ non ti è chiara? Cosa penserà quando la prima cosa che le chiederò sarà di venire ad un super party con me?”
“Mmm… forse hai ragione, però prima o poi dovrai parlarle!”
 
Nel frattempo erano arrivati a scuola, ma avendo chiacchierato a lungo durante il tragitto non avevano tempo di fermarsi a fare colazione.
“Ci vediamo a pranzo?” Chiese Robb.
“D’accordo.” Rispose l’altro.
 
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Jon stava rovistando nell’armadietto alla ricerca del suo quaderno di matematica quando sentì una voce, la SUA voce dire:
“Ehi corvo!”
“Dici a me?” Esclamò il ragazzo stupito e il suo cuore iniziò a pulsare velocemente. Troppo velocemente.
“Sì, a te.”
“Nessuno mi aveva mai chiamato corvo prima d’ora…”
“Sì scusa, sono una frana con i soprannomi, ma sei tutto vestito di nero… E poi non mi ricordo come ti chiami, anzi, credo di non saperlo neanche, comunque…”
Ygritte parlava a velocità supersonica e Jon faticava a starle dietro.
“Ti serve qualcosa?” Azzardò lui timidamente
“Sì, è per questo che ti ho chiamato. Ho lezione di storia, non ho idea di dove andare e tu sei la prima persona con un viso vagamente familiare che ho notato. Eri a spagnolo per caso? ”
“Sì… Vieni, ti accompagno. Stannis odia i ritardatari.”
“Stannis?”
“Il professore di storia.” Poi aggiunse: “Dai, andiamo!”
 
Jon e Ygritte percorsero correndo tutto il corridoio per non fare tardi e arrivarono davanti alla classe poco dopo il suono della campanella.
“Grazie mille. Avrei vagato per tutta l’ora senza il tuo aiuto.”
“Figurati… Comunque è Jon.”
“Cosa?”
“Il mio nome. Mi chiamo Jon.”
“Ah, allora piacere Jon. Io sono Ygritte.” Disse per poi entrare in classe.
 
Avevano scambiato solo due parole eppure il ragazzo era al settimo cielo, finché non si accorse che la professoressa di matematica, Lysa Arryn, lo stava guardando in cagnesco e stava dicendo:
“Ti sembra l’ora di presentarti in classe Snow?”
Jon entrò nell’aula con il sorriso sulle labbra. D’altronde, cos’erano cinque minuti di ritardo a confronto di quello che gli era appena successo? Aveva appena avuto una conversazione con la ragazza di cui era innamorato!
“Okay è ufficiale,” pensò il ragazzo “direi che sono piuttosto sicuro di ciò che provo ed è bastata una sola parola per farmelo capire. Deve esser stato davvero amore a prima vista come ha detto Robb.”
 
 
Mentre si dirigeva verso la mensa, Jon aveva deciso di parlare a Quentyn e Sam, ma suo fratello non aveva mai imparato a tenere la bocca chiusa.
“Ragazzi devo parlarvi.” Disse loro.
“Sappiamo già tutto.” Rispose Sam.
“Perché non ce l’hai detto prima?” rincarò la dose Quentyn “Avremmo preferito sentirlo da te piuttosto che da Robb. ”
“Gli avevo detto di aspettare e che ve lo avrei detto non appena sarei stato pronto, ma a mio fratello non è stato concesso il dono della pazienza.” Si difese lui.
“Mi sono perso qualcosa?” chiese Robb sedendosi al solito posto.
“Perché non hai aspettato?” Lo rimproverò il fratello.
“Perché ti conosco e sapevo che avresti tenuto tutto dentro come sempre. Sono nostri amici e volevano sapere se c’era qualcosa che non andava.”
“Io vi ho detto subito che avrei provato a conquistare Daenerys.” Disse Quentyn.
“Il più grande due di picche della storia.” Scherzò Robb, poi chiese al fratello: “Ci sono novità sul fronte Ygritte?”
“Dio, sembra che stia per compiere un azione di guerra! E sì, ci sono novità: mi ha parlato…” disse cercando di dissimulare la sua gioia quando in realtà avrebbe ballato sui tavoli della mensa.
“Whooa! E l’hai invitata alla festa?”
“No Robb, mi ha semplicemente chiesto di accompagnarla alla classe di storia.”
“Però hai intenzione di invitarla?” continuò lui imperterrito.
“Non lo so…”
“Mi prendi in giro? Dai Jon!” lo rimproverò.
“D’accordo, d’accordo: ci proverò.” Concluse lui.
“Si vede che sei innamorato Jon.” Sam Tarly entrò improvvisamente nella conversazione parlando con voce piatta e a tratti inquietante. “C’è una luce diversa nei tuoi occhi e sei più sorridente del solito. Quella ragazza ti fa bene, devi tenertela stretta.”
 
Il ragazzo non rispose, ma in cuor suo sapeva che il suo amico aveva ragione.


Note dell'autrice :3
Hola! Il nostro eroe ce l'ha fatta a parlare con Ygritte nonostante tutta la sua socially awkwardaggine (?). Comunque, spero questo capitolo vi sia piaciuto e ci vediamo al prossimo!
Kisses -A_GleekOfHouseStark
   
 
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