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Autore: MRPrd    21/11/2014    2 recensioni
Una missione, ecco cosa è diventata la mia vita. Una missione che mi permetterà di riacquistare un’umanità ormai macchiata dal sangue. Una missione per scappare via da questa illusione, per difendere la persona che amo, per ricordare chi sono. Una missione che tu non potrai impedirmi di portare a termine perché, anche se ti amo, non potrò starti accanto. Odiami, sii triste per me, soffri a causa mia, uccidimi, disprezzami, dimenticami, ma ti prego...Non amarmi, mai!
Genere: Angst, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cho Hakkai, Genjo Sanzo Hoshi, Nuovo Personaggio, Sha Gojio, Son Goku
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 30
Remain Together

 
Lasciata Hotohori da due giorni (Meiko l’aveva bellamente scaricata la, con le lamentele della ragazza dai capelli azzurri) e dopo quella giornata di riposo, la compagnia era intenta ad avviarsi verso il prossimo villaggio, anche se la nebbia era talmente fitta che si tagliava con un coltello, e in un luogo pieno di altopiani la cosa si faceva pericolosa, visto che non si vedeva dove si andava e si rischiare di andare giù da un burrone.
Per questo sia la moto che la jeep andavano lente, Meiko come al solito andava in avanscoperta con Kira attaccata dietro di lei.
Dopotutto non si sapeva quando la nebbia sarebbe calata, e fare radici in quella locanda non andava a nessuno dei presenti.
In quel momento Goku si stava lamentando che aveva fame, dopo quel momento di morale a terra la scimmia sembrava aver ripreso il suo normale vizio di essere eternamente affamato, con come risposta un bel sospiro di sollievo da parte di Hakkay e Meiko, le sfrecciatine di Gojio e l’harisen in testa da Sanzo.
Insomma, si poteva dire che era QUASI tutto normale.
Solo quel buco vuoto accanto a Goku smorzava un po’ l’aria quieta che girava nella jeep, Goku l’aveva detto quando era uscito dalla sua stanza per poter cenare.
 
“Io voglio che Rika ritorni con noi”
 
All’inizio nessuno aveva fiatato, poi Gojio lo stuzzicò, sorridendo con fare divertito.
 
“Oooh, la nostra scimmietta si è presa una cotta per quella signorina, eh?”
“Non chiamarmi scimmia, Kappa pervertito!”
“Cercate di mantenere un comportamento decente, razza di trogloditi!!”
 
Sanzo aveva fatto la sua parte con l’harisen, mentre Hakkay sorrideva con aria leggermente sollevata, e Kira con Meiko continuava a mangiare, osservando la scena come una spettatrice.
In quel momento la moto di Meiko sterzò di colpo, era quasi arrivata al limite del precipizio, al di sotto c’era una boscaglia con un lago sotto di loro, nel caso di caduta l’acqua avrebbe attutito l’impatto, ma la biondina non aveva alcuna intenzione di farsi un bagno; in quel momento, mentre lei dava un’occhiata al precipizio copiata da Kira, la jeep si fermò li vicino, e le ragazze vennero richiamate da Hakkay.
-Tutto a posto?-
-Si...C’è mancato poco che ci facessimo un bagno!-
-Dannazione, questa nebbia non accenna a calare-
Kira si guardò intorno, per poi notare un’ombra poco distante da li, indicandola con la mano e attirando l’attenzione di Meiko.
-C’è qualcuno laggiù, a terra-
-Forse è una trappola...-
 Meiko, imbracando e caricando il fucile, lasciandosi dietro di lei la moto e Kira, si avvicinava lentamente e con prudenza alla figura distesa a terra, mentre la jeep li vicino restava vedere.
La canna del fucile puntava contro quella figura in parte coperta dalla pesante stoffa sporca e rovinata che indossava, si potevano notare solo i capelli biondi e le gambe che sbucavano, il tessuto copriva il resto della figura, comprese le braccia.
Meiko si avvicinò ancora di più, restando all’erta, sembrava svenuta o robe simili, non si avvertivano movimenti sul tessuto, era immobile...
La biondina puntò un colpo a poca distanza dalla terra, e sparò un colpo.
La figura scattò e il tessuto volò via, mentre nella nebbia si rivelavano le orecchie demoniache, a giudicare dalla pettinatura era una persona familiare.
-La scagnozza di Selene-
-Come hai fatto a capirlo?-
-Idiota, hai smesso di respirare-
Meiko puntò ancora il fucile, mentre Himitsu si avvicinava, sembrava disarmata, osservando tranquilla la sua avversaria che la teneva puntata, per poi all’ultimo secondo far fare un mezzo giro al fucile che finì sotto il suo braccio e sparare un colpo, dalla nebbia apparve un demone, in petto aveva un buco che si tinse attorno di sangue, crollando e abbandonando il coltello che teneva in mano, mentre Himitsu lo osservava impassibile.
Meiko sorrise crudele.
-Stupidi-
-...ATTACCATE!!-
Una voce dalla nebbia diede l’ordine, e subito Meiko vide molte ombre circondarla, così come Kira le vide e gli altri, che scesero dalla jeep, non ne erano molto entusiasti, la nebbia giocava a svantaggio di entrambe le parti, forse meno dai demoni, che si precipitarono, la pistola di Sanzo lanciava bagliori luminosi, mentre Selene restava ferma a guardare, Ryo stringeva impaziente i pugni, aspettando il momento buono, le urla di Goku si sentivano chiare in mezzo a quella massa confusa.
Velocemente la massa sembrava diminuire di grandezza, e Ryo intervenì, scagliandosi contro Goku non appena questo sistemò l’ultimo demone, parando all’ultimo secondo il pugno di Ryo: il demone ringhiava sorridendo ferino.
-Ciao, ti sono mancato?-
-Rika...-
-COMBATTI SON GOKU!-
Ryo lo spinse via, per poi ripartire all’attacco, stavolta Goku non ci pensò due volte, scagliandosi contro l’avversario e iniziando una lotta selvaggia, mentre Himitsu prendeva il suo bastone, abbandonato poco distante da dove si era messa per fare da esca, e Meiko teneva basso il fucile, reggendolo con una mano.
Le due si guardarono negl’occhi, poi Himitsu partì in avanti, scartando alcuni proiettili di Meiko, che parò il colpo infertogli dal demone, spingendola via ed usando il calcio del fucile come mazza: l’avversaria non gli dava il tempo di ricaricare l’arma.
Selene invece fece nascere due palle di fuoco dalle mani, lanciandole selvaggia contro Kira, che balzò via, evitandole all’ultimo secondo, mentre la moto rimaneva intatta, e il demone dai capelli neri faceva nascere tra le dita un’altra sfera di fuoco, Kira tenne bene in mostra la sua spada, sporca sulla lama di sangue.
-Ci rincontriamo, Kira-
-Non mi farò portare via da te-
“Non voglio rincontrare quella ragazza, non voglio dare questo corpo a nessuno!!”
Selene sorrise divertita, giocherellando con la bolla di fuoco che teneva in mano
-Questo è da vedere...-
Le due partirono all’attacco, anche se Kira si trovava nel fuoco ininterrotto di Selene, la ragazza si avvicinò a lei, all’ultimo secondo il demone evitò che la ferisse al braccio, lanciandole un’altra serie di colpi di fuoco.
Sanzo, Hakkay e Gojio in quel momento se la stavano vedendo con il resto dei demoni, alcuni di loro si dimostravano piuttosto coriacei, dando loro del filo da torcere.
Invece Ryo rischiò di ricevere un cazzotto da parte di Goku, e con uno sgambetto lo fece cadere a terra, afferrando il serramanico per ferirlo, il ragazzo però lo schivò, rimettendosi in piedi mentre il demone sorrideva divertito.
-A quanto pare ti sei deciso a fare sul serio!-
-Io non ho nessuna intenzione di morire! Non di certo davanti a te Rika!-
Il demone rimase qualche secondo in silenzio, mentre dentro di lui qualcosa si muoveva fastidioso.
Non poteva, non doveva credere a ciò che sentiva!
-Beh mi dispiace, ma per mano mia morirai!-
Il demone partì ancora all’attacco, mentre Goku evitava un altro colpo, sotto lo sguardo preoccupato di Ryo, Goku appariva ancora più forte dell’ultimo combattimento, il che gli metteva agitazione: se non lo ammazzava subito, sarebbe stato lui che l’avrebbe ammazzata.
Doveva ucciderlo, lo aveva promesso al principe, e lui gli avrebbe dato ciò che desiderava.
“Però...anche Goku me lo stava dando...mi stava donando affetto...la sua amicizia”
NO!
Lui era un bugiardo, le aveva mentito, in realtà se quel giorno non fosse intervenuto Hakkay quella mano l’avrebbe uccisa all’istante; lei...era terrorizzata in quel momento da molte cose: dal demone che viveva in Goku, da quelle emozioni così fragili che aveva provato con lui, da come si era frantumato tutto in seguito a quella scoperta, da come adesso avrebbe ucciso senza pietà per poter ancora illudersi, vivere di nuovo un amore che le era stato strappato via con la forza.
L’amore di una madre.
“Ma quella non era la mia vera madre...e l’amore che potrei ricevere...è solo una bugia...”
NO!
“Le vere bugie in realtà erano quelle che io stessa mi creavo”
NO, NON E’ VERO!
“Invece...con Goku...le mie emozioni erano vere...ero veramente amata...ed io..”
ZITTA, STA ZITTA!! STA ZITTAAA
“Io...io lo…”
NOOOOO
NON ACCADRA DI NUOVO!! NON VOGLIO ILLUDERMI MAI PIU!
Quello che aveva ottenuto da Goku era solo un’illusione! In realtà la sua fame disperata di amore gli aveva fatto credere che poteva vivere senza Selene, senza il principe Kougaiji, senza le promesse che l’avevano aiutata a sopravvivere.
La sua luce era Goku...ma lui stesso l’aveva quasi uccisa.
No, non poteva permettersi un altro errore del genere, non più; doveva ucciderlo, doveva assolutamente ucciderlo.
E questa forse...questa sua paura...questo suo morboso desiderio...la stava trascinando nella follia.
Ryo aumentò la potenza dei suoi attacchi, ormai i suoi occhi celesti si erano spenti dietro l’unico desiderio di vedere Goku morto, il ragazzo la osservò con fare scioccato, mentre intorno a loro le varie piccole battaglie infuriavano, Meiko si era fatta colpire un paio di volte, mentre Himitsu si era fatta prendere di striscio da un proiettile, ed ora prendeva fiato, rimettendosi in posizione da combattimento e ripartendo alla carica.
Sanzo vicino alla jeep mentre sistemava gli ultimi superstiti con il potere del sutra fissando i vari combattimenti. Hakkay individuò subito Kira, dato che una sfera di energia le aveva sfiorato i capelli, creando un’altra esplosione che alzò un bel po’ di terra, mentre Selene si teneva in movimento, sferrando altri attacchi alla ragazza, che balzò via, evitandone un paio.
Ormai le due era vicine al ciglio del burrone, sotto di loro la foresta e il lago, il tutto coperto dalla nebbia, quindi non si sapeva dove si cascava...
Kira scattava di qua e di la, capendo che non poteva evitare per sempre quei colpi...
Doveva cogliere di sorpresa la donna...
All’ennesima esplosione Kira si nascose in mezzo al polverone, attirando lo sguardo di Selene da quella parte, mentre invece era sgusciata via, per attaccarla di sorpresa alle spalle.
In quel momento Ryo vide Kira compiere la manovra e prepararsi per attaccarla: la spada era decisa ad affondare nel ventre della donna.
Le sue gambe si mossero d’istinto.
Tu-tum, tu-tum, tu-tum
 
“Sorella, mi acconci i capelli?”
Selene...
“Va bene Rika, vieni qui seduta”
Selene...
“Guarda che belle margherite!”
Selene...
“Ecco qua una corona per la mia sorellina!!”
“Waaah, è bellissima!!”
SELENE!!
-SELENEEEE!!-
 
“Vi prego, non distruggete le mie illusioni”
 
La donna si voltò all’ultimo secondo, osservando Ryo che la spingeva via, Kira all’ultimo secondo balzò lateralmente, strusciando a terra, mentre Goku si fermava dall’inseguimento, osservando le due sorelle distese una sopra l’altra. Selene teneva gli occhi spalancati, la bandana di Ryo per sbaglio era incappata nella mano di Selene, che con irruenza l’aveva tolta dalla testa del demone, rivelando la capigliatura castana della ragazza, che rimase immobile qualche secondo.
 Rika...sopra di lei c’era Rika...e l’aveva salvata...
Sua sorella...era li con lei...sua sorella...
-Ri...Rika...-
Il tono di quella voce scosse la ragazza, che si rialzò di colpo, osservando con un moto d’incredulità il corpo sotto di lei, entrambe le sorelle erano scioccate da quello che era successo.
Poi Selene si rialzò di colpo, porgendo intimidita la banda a Rika, che la osservò scioccata.
Perché aveva salvato quella donna?
L’aveva sempre odiata, eppure ora...il sapere di perderla la svuotava di colpo...
Lei che aveva sempre desiderato ucciderla, vederla morta...ora voleva che vivesse...
Nonostante tutto il dolore che le aveva inferto?!
Nonostante tutto quello che era successo?!
Nonostante tutte le parole crudeli e feroci serrate con ironia?!
NONOSTANTE QUESTO LA VOLEVA VIVA?!
 
“Goku...
Volevo ringraziarti...per non aver ucciso Selene...”
 
Goku
...la colpa di tutto era sua! Lui, che le aveva promesso che avrebbe ucciso Selene.
Ed invece...lei gli aveva chiesto di non farlo...perché si era accorta...che...
 
“Il fatto...è che lei è mia sorella...ed è l’unica persona vicina a me che mi è rimasta...anche se...io la odio...e lei mi odia allo stesso modo...
Io non posso permettere a nessuna di ucciderla o di farle del male”
 
Non aveva mai pensato una cosa del genere, non si era mai resa conto di quello che in realtà provava veramente.
Il terrore di restare sola.
Ed era tutto colpa di Goku...era colpa sua se ora era arrivata a quel punto di non ritorno.
Rika si voltò lentamente verso di lui, il ragazzo spalancò lo sguardo, mentre vedeva di fronte a lui quella figura che conosceva, che voleva riavere.
E quello sguardo...che ora lo fissava con odio.
Oppure...era dolore?
Rika ringhiò, per poi urlare ad alta voce, come a voler convincere più se stessa che il suo avversario.
-MALEDETTO! E’ SOLO COLPA TUAA!!-
La ragazza si lanciò contro di lui, che era rimasto troppo sbalordito da quello che aveva visto per potersi muovere, il demone arrivò all’improvviso, sfogando la sua rabbia in quello scontro corpo a corpo, Goku poté solo parare e schivare i colpi, non riusciva a riprendersi, dopo quell’urlo era come se le sue energie fossero andate prosciugate da quegl’occhi.
Rika si lanciò ancora contro di lui in un feroce attacco, per poi indietreggiare, preparandosi: stavolta il coltello che teneva in mano l’avrebbe trapassato, lo avrebbe ucciso!
E con lui sarebbe morto tutto.
Tutto...
Anche lei...
La ragazza chiuse gli occhi, per poi aprirli di scatto e fissare il suo nemico, ormai c’era solo lui nel suo campo visivo.
 
 
Quanto può l’odio accecare una persona? Dipende da quanto questa ama. Perché l’odio...è solo il modo più disperato di amare...
 
 
Ad un tratto, la terra sotto di lei si frantumò, e Rika trattenne il fiato, mentre il vuoto andava ad accoglierla tra le sue braccia, il ciglio del burrone in quel punto era sporgente, e quella zona di terra era molto delicata, il suo peso...la stava facendo franare.
Davanti al ragazzo dagl’occhi d’oro la figura di Rika stava andando a svanire, precipitando verso il burrone...
Goku spalancò gli occhi, e con uno scatto si portò in avanti, allungando una mano per afferrarle il polso, urlandole.
-NO RIKA!!-
Il ragazzo l’afferrò, portandola verso di se, anche lui però aveva i piedi persi nel vuoto, sotto lo sguardo scioccato di tutti.
Rika si sentì afferrare da Goku e spalancò gli occhi, un moto di rabbia e di paura la spinse a spalancare la bocca, rivelando i canini affilati, e con un potente movimento morse con forza la spalla di Goku, che soffocò un lamento, per poi con la mano stringere la testa di Rika verso di lui, i capelli s’infiltravano fra le dita, mentre le orecchie demoniache avvertirono il sussurro del ragazzo.
-Non ti lascio morire...-
...
La ragazza avvertì il sapore ferroso del sangue che usciva dalla sua ferita, e rimase paralizzata da quel sapore e da quelle parole, alcune lacrime scappavano dagl’occhi perdonandosi nell’aria, mentre entrambi cadevano verso il basso, sopra di loro gli altri si sporgevano, vedendoli precipitare nel vuoto, perdendosi nella nebbia grigia.
Ad un tratto, si sentì il rumore forte dell’acqua, e subito Selene si mise in movimento, partendo a correre, mentre Meiko urlava con aria feroce.
-PRESTO, SONO CADUTI NEL LAGO!-
 
Goku avvertì il liquido gelido congelargli il sangue nelle vene, sotto di lui il terreno colpì il suo fianco e quello della ragazza, che si muoveva tra le sue braccia.
Rika aveva avvertito l’impatto violento nell’acqua, questa era entrata velocemente dalle sue narici, mentre lei staccava la presa dalla bocca di Goku, mettendo una mano a coprirsi la bocca, il fiato di colpo le mancava, mentre l’acqua nella gola la stava soffocando, pungendola così come il freddo che le fece rabbrividire il corpo.
Con uno scatto Rika si staccò da Goku, il ragazzo socchiuse gli occhi vedendola allontanarsi da lui per risalire in superficie, per fortuna l’acqua non era molto alta, raggiungeva fino al petto la ragazza, mentre davanti a lei appariva Goku, che tossì insieme a lei, per poi allungare una mano ed afferrarle la spalla, avvicinandola a se.
-RIKA! Stai bene?-
-NON MI TOCCARE!!-
La ragazza schiaffeggiò via con violenza la mano, tenendo il capo basso, i capelli fradici erano in parte appiccicati al volto, mentre lei tornava a tossire, non era riuscita a togliersi tutta l’acqua dai polmoni, mentre Goku la guardava stupito, spalancando gli occhi.
Rika...Rika lo odiava...
La ragazza tossì un’ultima volta, la sua testa era troppo confusa, solo un fatto le era rimasto in testa: lei aveva morso Goku, Goku l’aveva seguita pur sapendo di rischiare di morire, e lei voleva ucciderlo con tutte le sue forze.
...ma non era vero...non voleva ucciderlo...lei...era semplicemente disperata...perché era spaventata...era spaventata da quelle emozioni che aveva provato...dal fatto...che lei era...
Rika alzò lo sguardo verso Goku, con tutta la sua forza tentò di odiarlo ancora, mentre si precipitava verso di lui, iniziando a tempestargli il petto di pugni, mentre lui restava incapace di poter fare qualcosa, avvertendo solo la voce della ragazza che gli urlava contro.
-Maledetto! E’ colpa tua, è colpa tua!!
Se tu mi avessi odiato, se tu mi avessi ucciso!!
A quest’ora non sarebbe accaduto niente!!
A QUEST’ORA SAREBBE ANCORA TUTTO COME PRIMA!!-
“Ma quello che avevo prima...non lo volevo...quello che mi hai dato...quella luce che mi hai offerto...ha rivelato tutte le mie paure che tenevo nascoste...adesso desidero che quando ci siamo conosciuti tu mi odiassi.
Non amarmi mai, ti prego Goku, fa tornare tutto come prima, non amarmi, odiami, odiami!!”
-Odiami...-
Il ragazzo continuò a restare immobile, mentre Rika avvertiva le forze abbandonare il suo corpo e le sue mani, le gambe tremavano leggermente...
-Ti prego...ti prego odiami...odiami Goku...-
I pugni si fecero sempre più deboli, mentre il ragazzo avvertì un moto di dolore nel sentire quelle parole, quelle scosse che uscivano dal corpo di Rika già tremante per il freddo, l’ultimo pugno venne bloccato dalla mano del ragazzo, mentre l’altro braccio stringeva la schiena della ragazza a se, abbracciandola, mentre l’acqua inzuppava i loro vestiti, e Rika piangeva in silenzio, ormai non riusciva più a pensare a niente, la sua tacita e falsa preghiera si era spenta del tutto, mentre Goku la stringeva a se.
Rika...Rika era li, fra le sue braccia...eppure lo odiava...lo odiava ancora...
Lo odiava per ciò che era...
 
Intanto la moto di Meiko era schizzata a forte velocità verso la foresta sotto di loro, ciò che stava facendo erano una serie di manovre da pazzi in cui rischiava ogni volta di perderci la vita, mentre Selene era balzata a terra attraverso gli spuntoni del fianco della montagna, atterrando con un tonfo, mentre avvertiva la moto che l’aveva seguita fino ad allora fermarsi, di fronte alla biondina c’era una strada senza uscita, tra lei e il terreno vi erano almeno cinque metri di altezza.
La biondina sgommò ancora, stavolta Kira non aveva fatto in tempo a raggiungerla, e la seguiva dietro con la jeep e gli altri tre ragazzi, la moto ritornò sui proprio passi, per poi girarsi di nuovo e stridere su un terreno, la moto fece il tuffo nel vuoto, mentre la ragazza stringeva febbrilmente le mani sul manubrio, preparandosi all’impatto, il primo contatto fu con la ruota anteriore, e sembrò andare bene, quando quella posteriore all’atterraggio slittò, facendo accapottare moto e conducente, Meiko strisciò sull’erba, restando immobile qualche secondo, per poi rialzarsi lentamente, non sentendo nessun osso farle male.
La jeep si fermò, al contrario della moto Hakuryu non aveva intenzione di fare un balzo del genere, come del resto non lo voleva nessuno dei passeggeri.
Gojio si sporse in avanti, urlando.
-EHI, TUTTO BENE?-
-SI!-
Meiko mosse le mani, anche se borbottava leggermente per il dolore al fondoschiena, e controllava la moto, la piccolina aveva resistito anche a quell’impatto.
-Brava bambina-
Meiko diede una carezza sul manubrio, per poi lasciarla la, riprendendo le ricerche di Rika e Goku, copiata da Selene, che si guardava intorno, avviandosi verso la zona con il lago.
Sua sorella...l’aveva salvata, l’aveva spinta via prima che potesse precipitare nel burrone, Rika era stata li in quegl’istanti, quando aveva urlato il suo nome, quando l’aveva afferrata e buttata a terra per salvarla, quando si era rialzata e l’aveva fissata con stupore ed anche con ansia.
Aveva sentito i capelli castani solleticargli il collo, ed aveva avuto la voglia di piangere e stringere a se quella ragazza.
Era Rika...era sua sorella!
 
“Io non voglio Ryo...io voglio Rika...”
 
“Io amo Rika...lei è tutto ciò che mi è rimasto...senza di lei...forse morirei...come ora...”
 
Ed ora che l’aveva rivista in quegl’istanti si sentiva di nuovo viva, avvertiva ancora in lei quell’umanità che aveva pensato di dimenticare, si sentiva di nuovo quella ragazza che adesso cercava la sua piccola sorellina che si era persa, chiamandola ad alta voce.
-RIKA! RIKA!-
Doveva ritrovarla assolutamente, voleva vedere ancora quegl’occhi brillare di vita, voleva vedere di fronte a se quella bambina con i suoi sogni spezzati, anche se il suo sguardo d’odio l’avrebbe ferita.
Il nulla non doveva raggiungerla, il nulla non doveva assorbirla!
Lei doveva vederla ancora, doveva disperatamente trovare sua sorella!
-RIKA!!-
Lanciò quell’urlo e le sembrò che il suo corpo si rimpicciolisse, la sua voce si facesse più sottile, e i suoi capelli si allungassero, mentre le sue mani spostavano via il fogliame, e i suoi occhi si guardavano intorno, brillanti di ansia, vivi, due occhi che vivevano.
Il suo corpo viveva in quegl’attimi, la sua mente la riportava indietro, oltre il giorno in cui lei non poté fare nulla e vide la morte dei suoi genitori senza muovere un dito.
Era stata soggiogata dalla paura, era stata una vigliacca, ed ora egoisticamente chiedeva di vivere ancora, di non essere trascinata via dal nulla.
Viveva per se stessa...almeno fino a quando non la vide...e provò ribrezzo, perché rivedendo quegl’occhi celesti...rivedeva il suo comportamento vigliacco, rivedeva ogni istante di quel giorno, quando la portarono via, quando la trasformarono, quando li fece tutti a pezzi, quando si rese conto che aveva ucciso, quando la sua follia l’aveva abbracciata con aria serena, sorridendole crudele.
E si era odiata...e aveva odiato quella bambina...
 
“Portatela via!”
 
Si era ripromessa di proteggerla da se stessa.
Ed ora la stava cercando.
 
“Sapere di essere odiata da tua sorella, di essere la colpa che l’ha portata a questo...e non poter fare nulla per aiutarla...
Ti brucia, brucia nel tuo orgoglio, non è vero Selene?”
 
Si, era vero...
Era vero che l’amava con tutte le sue forze, oltre per il suo egoismo, per la sua paura, per “perdonarsi”...anche perché era sua sorella...e lei aveva sempre amato Rika...
 
“Selene!!”
 
Quella bambina...dai grandi occhi, con in testa una corona di margherite...era la sua principessa...e lei voleva assolutamente difenderla...perché era tutto quello che aveva...perché non voleva cadere nel nulla, perché aveva paura di se stessa...perché quella bambina dagl’occhi azzurri era sua sorella, era l’ultima cosa che gli era rimasta...come lo smaniglio che in quel momento portava al polso, lo stesso smaniglio che aveva visto indossare sua sorella da piccola...e da grande...
 
“Te lo regalo allora. Così ne abbiamo uno tu ed uno io.
Sei contenta?”
 
Aveva pianto i fronte a lei, e lei l’aveva stretta a se...
Sorella...
-RIKAAA!!-
 
-Eccì!-
Goku si voltò verso la ragazza, stava rabbrividendo dal freddo, la nebbia sembrava essere diminuita, mentre lui vedeva chiari i lunghi capelli bagnati appiccicati a quel corpo tremolante, i vestiti erano zuppi, e la maglietta bianca di lei si era appiattita al petto, stranamente poco rotondo.
Rika strinse i denti, le bende che si era messa per appiattire il seno dopo essere state bagnate cominciavano a strofinare sulla pelle irritandola, e procurava un basso ma continuo bruciore.
Si era anche sciacquata più volte la bocca, per togliersi quel maledetto sapore di sangue, mentre la maglietta di Goku si era sporcata, per poi venir lavata all’acqua formando una grossa macchia rossastra.
Rika si limitò a voltarsi qualche secondo a guardare quella ferita, stringendo i pugni mentre avvertiva un senso di colpa insinuarsi dentro di lei, mentre una mano spostava una ciocca bagnata di capelli, tastando inavvertitamente le orecchie, constatando che erano ancora lunghe e demoniache, era ancora un demone.
Un demone...proprio come lui...
Già...in fondo cosa avevano diverso lui e lei?
Erano entrambi demoni.
Entrambi erano degl’assassini.
Entrambi avevano il potere di uccidere...
Uccidere...
Rika si guardò le mani, per poi spostarne una verso la spalla, tastandola, li c’erano le ferite che Goku le aveva causato, in quel momento i ragazzo si voltò ancora a guardarla, notando il gesto e l’espressione dolorante, ricordandosi delle parole di Hakkay, quando gli aveva chiesto se l’aveva ferita.
Dei graffi sulla spalla causati dai suoi artigli...
Il ragazzo si guardò la mano che secondo lui aveva causato quella ferita, per poi mormorare con aria colpevole verso la ragazza.
-Ti ho...fatto molto male?-
Rika fu tentata di non rispondere, continuando a stringere la spalla ferita, per poi ringhiare, parlando a voce bassa e rabbiosa.
-Secondo te?-
 
Kaze ga yoseta kotoba ni
oyoida kokoro
kumo ga hakobu ashita ni
hazunda koe

 
Il (mio) cuore è inondato di parole
pronunciate dal vento
La (mia) voce viene trasportata
da un domani nuvoloso.

 
Si, le aveva fatto male, le aveva fatto molto male se ora la stava odiando, se si rivolgeva a lui con quel tono.
Ma lui non voleva...non avrebbe mai voluto farle del male. Lui voleva proteggerla...da se stesso...
Eppure era successo, lui si era mostrato a lei in quel suo io nel quale si perdeva nel buio, nell’oscurità, e dove non poteva fare nulla, nemmeno salvarla.
Avrebbe almeno voluto salvarla da quel colpo, ma era stato lui stesso ad infliggerlo.
Si, era un mostro...era stato un mostro...
Però...però voleva Rika con se...
-Perdonami...non volevo...non avrei voluto ferirti...-
 
Tsuki ga yureru kagami ni
furueta kokoro
hoshi ga nagare koboreta
yawarakai inamida

 
Uno specchio riflesso
dalla luna, fa tremare il mio cuore.
Lacrime leggere
scorrono con un ruscello di stelle.

 
“Non avrei mai voluto rivelarti quella parte di me, avrei voluto rinchiuderti in una teca di vetro per poterti proteggere, però ogni volta che stai da sola tu piangi, ed io posso solo offrirti le mie braccia.
A volte...vorrei che tu mi salvassi, ma nessuno può farlo, solo il sole...il cielo è una meta troppo distante da raggiungere...”
Rika si voltò ad osservarlo, aveva lo sguardo chino, con le gocce d’acqua che gli colavano dai capelli e dal naso, i vestiti bagnati e l’aspetto in generale infreddolito, il diadema ora brillava ancora di più per l’acqua che lo aveva “lavato”
Il diadema, il sistema di controllo del potere maligno...
Un demone...come poteva fidarsi della parola di un demone?
Goku si passò una mano in faccia, togliendosi un po’ d’acqua, mentre Rika teneva nel viso quella faccia diffidente, restando nella sua parte, dopo il tuffo si erano allontanati, soprattutto lei, troppo scossa e troppo triste.
Rabbia, dolore, tristezza, solitudine...quel miscuglio l’aveva fatta scoppiare come un petardo, ed ancora ora restavano i rimasugli di quell’ira che aveva scatenato, rischiando solo di cadere e morire, e Goku...l’aveva seguita in quel salto nel vuoto.
 
“Non ti lascio morire...”
 
-Sei solo uno stupido! Fino ad ora sono sempre stata tua nemica, avrei potuto ucciderti in ogni momento, ed invece come uno sciocco mi hai creduto.
Io so come sei veramente, io l’ho visto.
Sei un essere crudele, che si diverte ad uccidere la gente, che non prova nient’altro che ferocia e follia-
“Ma questa non sono io? Non mi sto descrivendo?”
Goku a quelle parole serrò il pugno, mordendosi il labbro inferiore, scuotendo poi leggermente il capo, mentre Rika si alzava di scatto, afferrandolo per il collo della maglietta e sibilandogli con odio.
-Avanti, dillo che mi hai presa in giro!-
“Io mi sono presa in giro...!
-Dillo che per tutto questo tempo hai fatto finta!-
“Io ho fatto finta di non vedere”
-Di che in realtà mi odi!-
“Mi detesto, sono ripugnante”
-Dillo, DILLO CHE MI ODI!! DILLO!!-
“Io non ho fatto altro che usare queste mie illusioni e sfruttare quelli che stavano intorno, sono solo un’egoista, non mi sono mai resa conto che il vero mostro sono io, e che non merito amore.
Però...con Goku...avrei voluto...insieme...”
INSIEME
 
Suteki da ne
futari te wo tori aruketa nara
ikitai yo
kimi no machi ie ude no naka

 
Non è splendido?
Noi due che camminiamo mano nella mano.
Voglio tornare
nella tua città, nella tua casa, fra le tue braccia.

 
-No-
La ragazza spalancò stupita gli occhi, mentre Goku la fissava con le sue iridi dorate, concentrandole nell’azzurro di quelle della ragazza, non avrebbe mai detto una cosa del genere, MAI!
Aveva i terrore che se l’avrebbe detto...Rika non sarebbe più tornata...l’avrebbe persa!
Invece...invece lui voleva riavere Rika, voleva Rika con se!
-Perché dovrei dirtelo se non è vero?-
“Perché è la verità...capisci Goku...io sono solo un mostro...un essere che marcisce e che è incapace di vivere, troppo legato a quei ricordi ormai consumati dal tempo...”
Rika liberò leggermente la stretta da Goku, sussurrando con aria abbattuta.
-Perché è la verità...cerca di capire...-
- NO CHE NON CAPISCO STUPIDA!-
Goku si alzò in ginocchio, mentre Rika abbandonava la presa dalla maglietta, e il ragazzo cominciava a parlare ad alta voce, la sua mente tirava fuori un sacco di pensieri sconnessi, eppure erano tutti legati insieme da quella tristezza che ormai gli stava facendo sanguinare il cuore.
-Io non capisco!
Fino ad ora eravamo riusciti a stare insieme, ad essere amici!
Io ho paura ,la  Rika di adesso è così diversa da quella che avevo accanto a me, eppure ha la stessa voce!
Io ho sempre creduto che potevamo stare insieme, io l’ho sempre creduto possibile!
Ti ho promesso di non lasciarti più, e non voglio lasciarti più.
Maledizione, è così difficile per te capire che ti voglio bene...che IO TI AMO?!-
 
Sono mune
karada azuke
yoi ni magire
yumemiru

 
Ho sognato di giacere
sul tuo petto.
Il mio corpo stretto nel tuo abbraccio,
che svaniva nella sera.

 
Rika sussultò nel sentire quelle parole, mentre Goku voltava il capo di lato, stringendo i denti mentre avvertiva gli occhi pizzicargli, aveva paura che la ragazza dopo quello sfogo scappasse via, non tornasse più da lui, però...però voleva che lei lo ascoltasse, che capisse tutto ciò che aveva in testa, tutta quella confusione, quelle paura che non aveva provato mai prima, quell’imbarazzo.
Quella tristezza.
La ragazza avvertì il cuore accelerare di colpo, la sua paura svaniva, mentre una sensazione calda e umida la raggiungeva in gola, riempiendogli la bocca, e gli occhi pizzicavano.
L’amava...nonostante tutto l’amava?
...
Goku lasciò che dal viso scorressero della lacrime, mentre una mano tentava di asciugarle, non facendo altri che aumentarle, mentre la sua voce era leggermente incrinata, strozzata.
-Anche...anche se mi odi...anche se non ami tutto di me...o non ami più niente...vorrei che noi due restassimo insieme.
Vorrei che tornasse tutto come prima, che tornassimo amici, che ci volessimo bene.
Io vorrei...VOGLIO CHE RESTIAMO INSIEME, INSIEME!!-
Quell’insieme fu urlato con tutta la sua gola, per poi afferrarle il polso e trascinarla verso di lui, abbracciandola e stringendola a se con prepotenza, mentre il suo corpo veniva scosso dai singhiozzi, non aveva mai pianto in quel modo, con tanta passione e tristezza, eppure voleva veramente che Rika stesse con lui, perché lui l’amava...l’aveva capito solo quando se n’era andata via, se n’era reso conto quando l’aveva vista tornare e farsi promettere di rimanere sempre accanto a lei.
Era stato tutto così semplice e facile: si era incontrati e si erano piaciuti...
Rika sentì il corpo tremarle, dopo anni stava rivivendo qualcosa che aveva dimenticato, quella luce dorata era tornata a illuminarla e scaldarla.
Fango...tutto il fango dei suoi sentimenti svaniva via, mentre delle lacrime uscivano dagl’occhi.
Erano lacrime diverse da qualsiasi altre, non contenevano la tristezza, né l’odio.
Era gioia, gioia pura che scivolava via da quegli occhi di cielo, che si socchiudevano, mentre le mani lentamente si muovevano, avvicinandosi alla schiena, al collo di Goku, mentre la ragazza teneva gli occhi chiusi, e appoggiava la sua guancia a quella del ragazzo ,che continuava a piangere.
-Scusami...scusami se ti ho fatto soffrire...perdonami...
Goku...Goku...ti amo anch’io...-
Il ragazzo spalancò gli occhi a quelle parole, mentre era lei ad abbracciarlo, stringendolo con aria dolce e gentile, nascondendo il viso sull’incavo della spalla, mischiando le sue lacrime a quelle che scendevano lungo il volto del ragazzo sorridendo, sorridendo con aria felice.
“E’ come se respirassi per la prima volta, l’aria mi entra nei polmoni fresca, non sento nemmeno più freddo.
E’ tutto così caldo e dolce...mi sembra di sognare...”
 
Kaze ha tomari kotoba ha
yasashii maboroshi
kumo ha yabure ashita ha
tooku no koe

 
Le parole congelate dal vento sono
una tenera illusione.
Un domani divenuto nuvoloso è
una voce ormai lontana.

 
Rika si scostò leggermente dal viso di Goku, accarezzandoglielo con le mani, per poi poggiare una di queste la spalla, facendo riapparire il tatuaggio, davanti allo sguardo sbalordito del ragazzo Rika tornava, sorridendo con aria felice, arrossendo leggermente.
Il ragazzo allungò una mano, e le tastò la guancia, constatando che lei piangeva ancora, ma sorrideva, sorrideva felice, ed avvertì il cuore colmarsi, mentre le sue iridi dorate si riflettevano e si perdevano in quelle azzurre di lei.
Il suo cielo lasciava cadere una pioggia di primavera.
La ragazza tornò a stringerlo, i due si abbracciarono con fare infantile, come due bambini si strinsero assieme, cercando l’uno il calore dell’altro.
Era un tepore piacevole, che li scaldava dal freddo dell’acqua gelida, dal freddo di quella nebbia che però oramai si era diradata.
 
Tsuki ga nijimu kagami wo
nagareta kokoro
hoshi ga yurete koboreta
kakusenai inamida

 
Suteki da ne
futari te wo tori aruketa nara
ikitai yo
kimi no machi ie ude no naka

 
Il mio cuore è stato intrappolato
nello specchio danzante della luna.
Le stelle che oscillano e scorrono
non possono trattenere le mie lacrime.

Non è splendido?
Noi due che camminiamo mano nella mano.
Voglio tornare
nella tua città, nella tua casa, fra le tue braccia.

 
-Grazie...grazie per avermi protetta...ti amo...ti amo Goku...-
E’ qualcosa che toglie il fiato in corpo, che ti fa sciogliere, che ti riempie così tanto che le lacrime scorrono via anche senza il tu volere, è un tepore che ti avvolge e ti stringe come un abbraccio, come quell’abbraccio infantile, mentre Rika con fare timido dava un bacio sulla guancia di Goku, assaporandone un po’ le lacrime, copiata poi da Goku, mentre i due restavano così, racchiusi in quel bozzolo caldo dove si scioglievano come neve al sole.
Rika, in quel momento, si accorse di essere viva, e di essere sveglia, come dopo essersi svegliata da un brutto sogno...
Quando Selene li trovò, si erano addormentati senza ritegno per le troppe lacrime e la troppa fatica, Goku la teneva stretta a se con un braccio sulle spalle per dargli calore, i vestiti di entrambi erano bagnati, ed in quel momento apparivano come due bambini che dormivano dopo una giornata di giochi.
“Qualcosa d’incredibilmente...puro...”
Selene socchiuse gli occhi, avvertendoli velati di lacrime, ed osservò la mano di Rika con lo smaniglio d’oro stringere quella libera di Goku, intrecciando le dita.
La donna si allontanò in silenzio, mentre Meiko arrivò in quell’istante, e sorrise con aria divertita.
-Ma tu guarda questi due come dormono beati...-
Himitsu attendeva Selene sul drago volante che avevano usato, la donna ci montò sopra senza fiatare, mentre l’altro demone la osservava in silenzio.
-Allora se n’è andata?-
-...no...è tornata...-
Selene sorrise triste, mentre il drago volante sotto ordine di Himitsu prendeva il volo.
Di li a poco, Meiko avrebbe sgridato per bene Rika, riempiendola di pugni, mentre Goku li avrebbe inseguite fino alla jeep, dove ad attender ei tre c’era tutto il resto della compagnia, che accoglieva Rika con il solito fare di sempre.
Ed ora via, verso ovest.
 
Fine Capitolo 29
 
 
 
Ed eccoci quiiiiii!!!!!
Bwahahahaha, credevate di esservi liberati di no MA non è così, volenti o nolenti ci dovete sopportare fino alla fine di questa storia….ahahahahahaha (risata sadica)
 
Meiko: Ma che abbiamo fatto di male?
Hakkay: Dopotutto ci sono mancate ^_ò
Sanzo: Parla per te
Rika e Goku intanto sono avvolti da una miriade di cuoricini.
Meiko: Sto per sentirmi male -___-
Selene: Hey scimmia, tratta bene la mia sorellina!
Kira: ……..
Raffy: Kira ti ho mai detto quanto adori il suono della tua voce?
Kira: ………
Marty: Lascia perdere Raf, pensiamo a ringraziare tutti i nostri lettori.
Raffy: Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!! Ringraziamo come sempre la nostra cara WhiteLie, la nostra piccola Marsu e Alquade: Grazie a tutti!
 
(La canzone in giapponese è “Suteki Da Ne” di Rikki, canzone di Final Fantasy X)
 
 
  
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