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Autore: startariot    21/11/2014    2 recensioni
“Harry ha 18 anni, Louis 22.
Si vedono per la prima volta sull’ espresso che da Londra porta a Leeds. Harry frequenta la scuola d’arte di Leeds, Louis lavora nell’organizzazione del festival musicale, che si sarebbe tenuto quell'estate. Non si conoscono e continueranno a incontrarsi, a guardarsi.. su quel treno tutti i giorni, fino a quando qualcosa non farà incrociare le loro strade. ”
Genere: Angst | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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*entro in punta di piedi*

 

So di essere in ritardo, terribile ritardo ma ho delle motivazioni. Primo, ho dovuto preparare un esame che mi ha tolto parecchio tempo; Secondo, ho passato metà della settimana scorsa a scrivere una OS che ho postato due giorni fa e la trovate qui, se può interessarvi. 

Detto questo non vi annoio oltre e vi aspetto nelle note finali del capitolo :)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“I'll be your light, your match, your burning sun,

I'll be the bright and black that's making you run

And I feel alright, and we'll feel alright,

'Cause we'll work it out, yeah we'll work it out

I'll be doin' this, if you ever doubt,

'til the love runs out, 'til the love runs out”

 

 

 

 

 

 


 

 

 

Zayn Malik non era un tipo facile da sorprendere. Liam Payne ci era riuscito. 

Una serata insieme, era quello che gli aveva chiesto. Era un’uscita amichevole, Zayn lo sapeva bene, ma ‘Sorpreso’, per descrivere lo stato in cui il moro si trovava, era un eufemismo. Era molto più che sorpreso. Certo, non era la prima volta che uscivano insieme, ma erano quasi due mesi che non accadeva, a causa degli impegni lavorativi di entrambi. Ultimamente, erano riusciti a vedersi di rado, e l’ultima volta era stato per l’incontro di lavoro, a cui erano presenti anche Louis e Harry. Incontro che Liam aveva terminato dicendo ‘dovremmo farlo più spesso….si insomma, vederci più spesso e  tornare alle vecchie abitudini.’, e in quel momento Zayn poté giurare di aver sentito il suo cuore perdere un battito, ma fece finta di ignorarlo.

 

Quella sera pioveva a Londra, come di consueto. Per questo Zayn si era offerto di passare a prendere Liam con la sua macchina per poi raggiungere il solito locale in centro insieme.  Passò a prenderlo, come avevano stabilito, alle dieci di sera. E quando lo vide uscire di casa barcollante, Zayn capì il motivo della chiamata di Liam. Capì il perché di quell’uscita. E non riuscì a non rabbuiarsi. 

Era il 20 di marzo. Un anno prima Liam aveva appena lasciato Danielle. Da un lato, Zayn era infastidito dal fatto che Liam soffrisse ancora per qualcuno che chiaramente non lo meritava,  dall’altro non riusciva a prendersela con Liam, perché lo capiva. Sapeva bene come ci si sentiva a provare qualcosa verso qualcuno che non ricambiava. Zayn non riusciva a  vederlo triste, per questo si limitava a stargli vicino, a fargli sentire che qualcuno lì per lui c’era e ci sarebbe sempre stato. 

 

“Leeyum, tutto bene?”, gli chiese poggiandogli una mano sulla spalla, non appena il biondino entrò in macchina, con non poche difficoltà. 

 

“Um…ehm….si si”, disse l’altro balbettando. 

 

Non dissero altro e Zayn riaccese la macchina, immettendosi nel traffico di Londra. Liam diceva sempre che la guida di Zayn lo rilassava, in qualche strano modo. Se qualcuno glielo avesse chiesto, non avrebbe nemmeno saputo spiegarlo, sapeva solo che ogni volta che si trovava in macchina con Zayn, e lui era alla guida, Liam si sentiva stranamente rilassato. Arrivarono a destinazione quaranta minuti dopo, e raggiunsero il pub piuttosto velocemente. Presero una consumazione a testa e chiacchierarono del più e del meno. Due ore e molto alcohol dopo, erano ancora lì, seduti su un divanetto a parlare. 

 

“Liam, avevi già bevuto prima di uscire vero?”, disse improvvisamente Zayn guardandolo negli occhi. 

 

“Zayn…”

 

“Solo….rispondimi, Li.”, sussurrò Zayn.

 

“Si”, sussurrò Liam abbassando lo sguardo. 

 

“Perchè lo hai fatto?”, disse Zayn cercando di catturare il suo sguardo. 

 

“Lo sai il perché, Zayn.”, e il moro capì che aveva ragione. 

 

“Liam….”

 

“Non dire nulla, per favore.”, si limitò a dire il biondino.

 

“Non me ne starò zitto zitto Liam. Perché continui così? E’ finita ormai…lei ti ha tradito, santo cielo”, sbottò Zayn. 

 

“Lo so okay? Lo so, cazzo. Ma non posso farci niente, ci penso ancora e ci sto male. Le stavo chiedendo di sposarmi; adesso sono single, e solo.”


“Non sei solo. Ci sono io accanto a te.”, sussurrò Zayn dolcemente posandogli una mano sulla spalla. 

 

“Sai cosa intendo. Vorrei qualcuno con cui condividere la mia quotidianità, vorrei qualcuno con cui svegliarmi al mio fianco, qualcuno che mi faccia rivoltare lo stomaco, anche ad un suo solo sguardo, qualcuno che mi svegli con dei baci sulla spalla, qualcuno che-mh“, in quel momento qualcuno fermò il fiume di parole di Liam con le sue labbra. E Liam ci mise qualche secondo prima di realizzare che quel ‘qualcuno’ era proprio Zayn.  Fu un bacio lento, dolce, quasi un semplice sfiorarsi di labbra ma non per questo durò poco. Tutto il contrario. Zayn non sapeva che cosa aveva lo aveva spinto a baciarlo. Forse l’alcohol, forse la voglia di porre fine, in qualche modo, alla sofferenza di Liam, forse la voglia di porre fine alla sua, di sofferenza, o forse più semplicemente, il fatto che tutte quelle cose che Liam stava elevando avrebbe voluto farle lui, per il biondino. Liam non sapeva perché era rimasto lì inerme, a ricambiare quel bacio. Forse la mancanza di Danielle, forse la dolcezza di quel bacio, forse la sua voglia di sentire il calore di qualcuno. 

Si separarono dopo attimi interminabili e Zayn deviò subito lo sguardo dagli occhi nocciola di Liam. Aveva bevuto, era vero, ma era abbastanza lucido da capire cosa era appena successo, e non voleva affrontare Liam. Dopo quel momento, la serata si poté considerare conclusa, Liam era troppo ubriaco da fare qualcosa e Zayn, beh Zayn si perse nei suoi pensieri. Decise perciò di riaccompagnare Liam a casa, e la stessa cosa fece lui poco dopo.

 

Solo quando rientrò in casa, il biondo realizzò cosa davvero fosse accaduto in quel pub ma era troppo tardi per richiamare Zayn e parlarne. Zayn, il suo migliore amico, lo aveva baciato. Non riuscì a definire cosa quel pensiero gli provocasse dentro. Lui non era mai stato attratto dai ragazzi, lui era stato fidanzato e Zayn era il suo migliore amico. Era sempre stato così, e le cose così sarebbero rimaste. Ne era convinto. 

L’unica cosa di cui era certo era che avrebbe voluto il suo eroe accanto a lui, ma era proprio l’unica persona che in quel momento non poteva confortarlo. 

 

 

Anche Liam Payne non era un tipo facile da sorprendere, ma Zayn Malik ci era riuscito. 

 

 

 

****

 

 

 

 

Quella sera stessa, dall’altro lato della città, Louis ed Harry ridevano e giocavano tra di loro, nel tepore del laboratorio del riccio, che al più grande sembrava un ambiente più che familiare ormai. 

 

“Lou smettila di barare dai…non è giusto.”, esclamò Harry cercando di schivare le dita di Louis che cercavano di raggiungere i suoi fianchi e solleticarlo facendolo così cadere. 

 

Il riccio aveva trascorso in laboratorio tutta la giornata lavorando al progetto d’arte e al secondo lavoro che Zayn aveva assegnato durante la lezione del giorno prima. Il disegno sul cervo con i colori a tempera aveva lasciato il moro senza parole e si era complimentato con Harry per la creatività che aveva mostrato. Il ragazzo, entusiasta, lo aveva riferito a Louis che aveva festeggiato con lui, dicendogli che lo avrebbe aiutato volentieri ogni qualvolta ne avesse avuto bisogno. E Harry aveva sorriso felice a quell’affermazione; non glielo avrebbe mai detto ma Louis era una delle sue maggiori fonti d’ispirazione in quel periodo.. 

 

Louis lo aveva raggiunto in laboratorio, con una busta piena di take-away giapponese, di cui si erano scoperti entrambi innamorati. E non appena Harry lo aveva trovato davanti la porta del suo studio aveva detto addio a tutti i buoni propositi. Ed erano finiti a giocare a Twister, sul pavimento del laboratorio. Lo aveva portato Gemma, un pomeriggio e anche loro erano finiti a giocare sul pavimento, divertendosi come dei bambini. Ma quella situazione era molto differente, e Harry non si sentiva per niente bambino. Erano, sul tappeto di gomma colorato, incastrati l’uno con l’altro.  

Louis era in ginocchio, una posizione piuttosto semplice e non complicata se si sta giocando a Twister, se non fosse che era completamente inclinato verso Harry perché doveva tenere un braccio attaccato alla superficie e incastrato tra la gamba sinistra di Harry e il suo braccio, già posizionato nel riquadro in alto a sinistra. Il più grande si trovava praticamente tra le gambe del riccio, solo che a differenza sua aveva ancora un braccio libero, e proprio con questo cercava di fargli il solletico per farlo cadere. 

 

“Mh, nel regolamento non c’è scritto che non posso muovere le parti del corpo ancora libere se non sbaglio”, sussurrò Louis con una smorfia trionfante sul viso. 

 

“Ma non dovresti mettere in difficoltà l’altro giocatore.” ribatte Harry. 

 

“Oh, ma a me piace metterti in difficoltà Haz”, soffiò Louis ad un millimetro dal suo viso. Harry poté percepire il profumo di Louis avvolgerlo completamente, fino ad entrargli dentro; deglutì a vuoto e rimase in silenzio.

 

Louis avvicinò il suo viso ancora di più a quello dell’altro e iniziò a strofinare il suo naso sulla guancia dell’altro, per poi passare al profilo della mascella e finire sul suo collo. 

 

“Lou..”, sussurrò Harry sentendo l’aria venirgli meno. Louis non lo sapeva, ma aveva appena trovato il suo punto debole. 

 

“Mh mh”, sospirò Louis continuando a dedicargli quelle piccole attenzioni. 

 

“Fermati…”, disse Harry, la sua voce ridotta ad un sussurro che Louis udì appena. E finse di non averlo sentito infatti, e continuò a rimanergli così vicino e iniziò a lasciargli piccoli baci sulla porzione scoperta del collo, di tanto in tanto.

 

“Lou..io..”

 

“Che c’è Haz?”, sussurrò Louis alzando gli occhi verso di lui, e Harry non resistette. 

 

Staccò la mano dal tappeto di gomma su cui stavano giocando e la incatenò ai capelli di Louis avvicinandolo ancora di più a lui. Lo baciò con dolcezza, inizialmente, ma quando Louis fece per approfondire il bacio fu come dare la scintilla iniziale alla miccia di un esplosivo. C’era qualcosa, tra loro due, che andava oltre tutto il resto. Quando erano insieme, erano sempre attaccati l’uno all’altro, come se ci fosse un filo invisibile a legarli. Un filo di cui forse nemmeno loro erano consapevoli. O forse si, e non volevano spezzarlo. 

Inevitabilmente, persero entrambi l’equilibrio e finirono a terra, uno sopra l’altro. Si separarono un attimo, Louis per imprecare per la botta ricevuta al braccio, l’altro per ridere, ma tornarono a baciarsi due secondi dopo. Si aggrapparono l’uno ai capelli dell’altro, come se fosse l’unico appiglio che permetteva loro di respirare, come se da quel contatto dipendesse la loro vita.  

 

“Non pensi che io stia….sbagliando?”, sussurrò Harry quando si separarono, ancora con il fiatone. 

 

“Cosa stai sbagliando, Haz?”, rispose Louis. 

 

“Io e te….non dovremmo…insomma…non dovresti interessarti a me, non dovremmo essere qui…non”

 

“Harry smettila, te l’ho già detto. So decidere ciò che è giusto per me. E poi perché non dovrei interessarmi a te?”

 

“Perchè non ho niente da offrirti, sono triste e tu potresti trovare molto di meglio.”

 

“Sai che non è così, nulla di tutto questo è vero. E poi…io voglio te Harry.”, sussurrò Louis contro la fronte del riccio. Harry, sorpreso, alzò di scatto lo sguardo verso l’altro e si persero l’uno negli occhi dell’altro. Azzurro e Verde. Mare e Terra. Voglia di amare e Paura di farlo. Passione e Dolcezza. Era questo ciò che loro rappresentavano, Tutto ciò che loro erano…insieme. 

 

Louis si riavvicinò a lui e lo baciò. Una, due, tre volte. Ogni bacio era un modo per dirgli qualcosa. Per rassicurarlo, per dirgli che lui era lì per lui, che lui era perfetto così com’era ai suoi occhi, per dargli tutto l’amore che Louis sentiva di potergli donare. Continuarono a baciarsi fin quando entrambi non si sentirono troppo scomodi su quel pavimento; si alzarono, spostandosi sul divano che Harry aveva comprato la settimana prima, e in quel momento capì di aver fatto un ottimo acquisto. Finirono stessi su quella superficie di pelle, Harry sovrastava Louis con il suo corpo, e il più grande approfittò della posizione per sfilare la canotta bianca, macchiata di tempera del più piccolo e rimase senza fiato. Aveva sempre pensato che Harry avesse un corpo perfetto, ma vederlo seminudo davanti ai suoi occhi era tutta un’altra cosa. Poteva vedere perfettamente i tatuaggi che fasciavano perfettamente il petto di Harry, poteva percorrere con i suoi occhi la linea dei suoi addominali.

Si riscosse dai suoi pensieri, e riportò il suo sguardo in quello del più piccolo, che stava sorridendo dolcemente, le guance leggermente arrossate. Si avvicinò di nuovo a lui lasciandogli un piccolo bacio sulle labbra

 

“Ho bisogno di te”, gli sussurrò Louis sulle labbra, ed Harry cedette. Perché rifiutare ciò di cui anche lui aveva visceralmente bisogno? Si limitò a sorridergli di nuovo, e gli sfilò la maglia nera lasciandola cadere accanto alla sua, che già giaceva a terra. 

 

“Visto che ci siamo, sei ancora troppo vestito per come la penso io, Haz”, disse Louis ribaltando le posizioni e salendo a cavalcioni su di lui. 

 

“Oh, Potremmo rimediare.”, disse Harry sorridendo appena e lasciando una scia di baci dall’angolo della bocca al collo di Louis. 

 

“Dovremmo.” lo corresse l’altro spostandosi di poco e iniziando a sbottonargli la cerniera degli skinny neri. 

 

Poi Harry finì di spogliare Louis e non riuscì a non  ammirare quanto perfetto fosse il ragazzo di fronte a lui. Lasciò baci infiniti e piccoli morsi sul suo petto, che probabilmente avrebbero lasciato dei segni, soffermandosi sul suo tatuaggio. ‘It is what it is’, rilesse il riccio, e in quel momento pensò di sentirsi rappresentato, in qualche modo, da quella scritta. Harry portò le mani sull’erezione di Louis, prendendo a massaggairla delicatamente, aumentando la velocità di tanto in tanto e portando Louis al limite minuto dopo minuto. 

Si dedicarono l’uno all’altro con dolcezza, passione e amore e quando furono pronti entrambi, Louis entrò in Harry delicatamente. E se Harry avesse potuto, avrebbe impresso quel momento a fuoco nella sua mente. Nel suo cuore era già accaduto, nel momento stesso in cuì sentì Louis dentro di lui. Louis continuò a spingere in lui fin quando entrambi non raggiunsero l’apice, insieme e crollarono esausti sul divano. 

 

 

“Sei ancora convinto che sia un errore?”, sussurrò Louis baciando la spalla del più piccolo.

 

Erano stesi, per quanto fosse possibile, sul divano di pelle, una piccola coperta a riscaldarli e Harry che giocava con le dita della mano destra di Louis. Non attese un attimo per rispondere alla domanda del più grande.

 

“No.”, rispose Harry girandosi verso di lui e appoggiando la testa sul suo petto, all’altezza del suo tatuaggio. Si sentì completo Harry, si addormentò al suono del battito del cuore di Louis e la mano tra i suoi capelli. 

 

 

 

 

“I got my mind made up and I can't let go

I'm killing every second 'til it sees my soul

I'll be running, I'll be running,

'til the love runs out, 'til the love runs out

And we'll start a fire, and we'll shut it down,

'til the love runs out, 'til the love runs out”

 

 

 

 

 

 

 

 

Rieccomi!

Allora, per quanto riguarda gli Ziam beh, qualcosa è successo e vedrete la reazione di Liam nel dettaglio nel prossimo capitolo. 

Liam soffre ancora per Danielle; Zayn cerca di aiutarlo, nel modo che lui ritiene giusto. Il comportamento di Zayn credo sia più che comprensibile credo, Liam è una delle persone a cui tiene di più e vederlo così ovviamente non fa bene nemmeno a lui. 

Per quanto riguarda i Larry, beh le cose vanno bene; Louis sta cercando di eliminare le insicurezze di Harry, nonostante sia molto difficile. Stanno cercando di lavorare sul loro rapporto e abbiamo visto che sono diventati ancora più intimi. 

 

La canzone del capitolo è Love runs out dei One Republic, come probabilmente avrete già intuito. 

 

Mi farebbe tanto piacere sapere cosa ne pensate, come sempre per cui potete scrivermi dove volete :)

 

Mi trovate qui, su twitter o su ask.

 

Ringrazio chi continua a seguire la mia storia, chi la recensisce assiduamente o solo sporadicamente, chi l’ha inserita tra i preferiti o le ricordate e chi mi ha inserito tra gli autori preferiti. 

 

Alla prossima, Chri. 

   
 
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