Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: aboutamoonlight    21/11/2014    0 recensioni
E' difficile liberarsi di una malattia una volta che è arrivata. Non parlo di quel genere di malanni che hanno tutti prima o poi, non parlo di raffreddori e influenze varie. Sto parlando di quelle malattie dannose per davvero, che ti si appiccicano in testa. Quelle che, seppur te ne liberi, non è mai troppo tardi per fare in modo che ritornino.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Sentirsi abbastanza:


E' difficile liberarsi di una malattia una volta che è arrivata. Non parlo di quel genere di malanni che hanno tutti prima o poi, non parlo di raffreddori e influenze varie. Sto parlando di quelle malattie dannose per davvero, che ti si appiccicano in testa. Quelle che, seppur te ne liberi, non è mai troppo tardi per fare in modo che ritornino. 
E loro tornano, credetemi, quando meno ve l'aspettate, quando state abbassando la guardia.
Eccola lì , quella voce più appiccicosa di un cancro. Ritorna quando stai per sentirti meglio. Fai tanto per far scomparire i sintomi ad uno ad uno. Scorrono via lentamente. Mano a mano acquisti sicurezza, pacatezza, libertà. Ti senti sicura, forte. Ma è una lotta continua. Pensi che sia finita, ti credi libera, felice.
Pensi "è fatta, ce l'ho fatta."
Poi scopri che non hai fatto proprio nulla. Non la senti? E' lì, a rimproverarti di tutti i tuoi errori. Ci sono voluti giorni , mesi, a qualcuno addirittura anni per far andare via le sue ombre. Ora eccole.
Tornano tutte in fila indiana a tormentarti.  
Dopo mesi lei è tornata .
Non la senti arrivare. Si muove piano, si muove bene, striscia tra le vene.
Un presentimento un attimo prima dell'esplosione.
La senti la voce? Senti come urla forte? Non importa se sei sordo. Con lei non puoi semplicemente non ascoltare. Quella voce è dentro di te. L'ascolterai. Le darai retta. La seguirai. Ti comanda. Ti ha in pugno. Può far di te tutto ciò che vuole. Non la senti? 
Urla forte. 
" Non sarai mai abbastanza. Non sarai mai lei. Non ti guardi allo specchio? Che brutta faccia. Che brutto fisico. Fossi in te mi vergognerei. Guarda quelle gambe. Vedi le tue braccia. Dio che pancia! Sei ingrassata, ragazza. Devi perdere peso. Lui ti vorrebbe se fossi più magra. Loro ti amerebbero se fossi più magra. Ma tu ti sei fermata, ti sei arresa. Non vali niente. Non vali il loro amore. Non mangiare stasera, non mangiare più. Ti ameranno. Solo qualche chilo.
Lo sai che non è vero. Non è mai solo qualche chilo. 2 ne diverrano 5 che ne diveranno 10. E tu ti guarderai allo specchio e troverai solo lo scheletro di te stessa. E non ti piacerai.
Nessun sorriso, nessuna curva , nessun chiletto in più al posto giusto.
Ti si vedono le costole.
Tu , che hai sempre detto di essere forte, che profetizzavi il tuo spirito guerriero, guardati: fragile, pelle ed ossa.
Ti punirai, anche stasera come le altre sere perchè lo specchio non ti ha rimandato l'immagine di te che volevi vedere.
Nuda, inerme, su quella sedia. 
Ci sei già passata. Sai già come funziona. Il cibo comincia a farti schifo. Le calorie ti sembreranno inutili.

" Puoi farne a meno"
" Posso farne a meno."

Non osi più contraddirLa , non vuoi più combatterLa. Ci sei già passata. Sai come funziona. Se La respingi tornerà a ricordarti quanto sei stata patetica, quanto sei ingrassata dall'ultima volta. Che fallimento sei senza di Lei. Non te ne accorgi e cominci a scrivere di Lei con la lettera maiuscola. Non te ne accorgi e Lei fa parte della tua vita.
E ti ritrovi sola. Hai abbandonato tutti , hai respinto tutti. Lei è l'unica cosa che ti rimane. Ti guardi allo specchio e vedi le sue ombre. Le saluti , come fossero vecchie amiche. Ti tortureranno, ti massacreranno ma hai la consapevolezza che non saresti nulla, non saresti abbastanza senza di loro. E' la tua divinità, il tuo pensiero fisso.

Hai lasciato che prendesse il sopravvento sui tuoi sogni , di nuovo. 

Non mangi più , non vivi più. 
I tuoi pensieri sono rivolti alla bilancia. Quell'ago si muove sempre troppo lentamente. Non altrettanto invece fa la vita. Ti ha lasciato senza amici. Tu sei sempre troppo indietro. Troppo occupata, ma non te ne frega.  
Perdere peso.
Perdere peso.

Non vuoi chiamarla con il suo nome. Hai paura quando ne parlano.
Tua madre ti accusa.
" Non sono anoressica. Sarei più magra se lo fossi , non vedi? Invece no. Io sono sempre grassa . Guardami . "
Lo psicologo è il culmine, il degrado.
La vetta più alta che potevi raggiungere, eppure il panorama non è così bello da lassù.
Non potevi cadere più in basso, te lo senti.
Lui continua a chiamarla malattia.
Una parola che ti si incastra tra le costole, ti manca il fiato.

Morire.

Potresti morire, ha detto. 

"Morire per cosa? Essere più magre , e perchè?" Ha continuato.
E tu hai trovato il coraggio di dirgli che vuoi solo sentirti abbastanza.
Ci pensi ancora la notte. Morire.
No, ti ripeti, tu non vuoi morire. Te lo ripetono tutti . Sanno che è il tuo punto debole. Ne parlano tutti.
Tuo padre è colui che ti fa più male.
Vedi il suo volto duro nascondere due lacrime rimaste ferme nei suoi occhi.

" Lasciala stare- dice a tua madre- vuole morire. "
"Io non voglio morire.- gridi- vedi:sto mangiando! "

Ti ingozzi di tutto ciò che c'è sulla tavola. 
Ti sembra troppo. 
Per gli altri è solo un misero piatto di insalata.
Allora ti rendi conto di essere caduta davvero troppo in basso.
Hai toccato il fondo. 
E quando tocchi il fondo, si sa , puoi solo risalire.
La voce dentro di te sembra averti lasciato in pace per un po'.
Ti guardi intorno e vedi tua madre arrabbiata . Ti rendi conto di quante volte l'hai fatta piangere, mentre era a telefono con tua nonna. Si disperava. Gridava "lei non mangia più. Non mangia più"  e tu non l'hai sentita.
Vedi tuo padre che vorrebbe crollare. Ti ricordi di tutte le volte che ti ha detto "perchè lo fai? E' una ripicca nei nostri confronti? Ti abbiamo fatto qualcosa? "Lo hai visto stare lì lì  per piangere , lo hai visto implorarti, lamentarsi, arrabbiarsi con te e non hai fatto niente .
Hai continuato a non mangiare.
Volevi solo perdere peso. Non persone, solo peso. 

Lei tornerà e tu dovrai combatterla. Non può finire così ma non vuoi morire. E allora capisci che si combatte giorno dopo giorno e che ci saranno volte in cui sarai tanto stanca da arrenderti a lei. Ma lei non è un dio, lei non va mai scritto con la lettera maiuscola perchè lei non è te.
Tu non sei la tua malattia. Tu sei più forte.

Tornerà. Di certe non te ne liberi. Tornerà con tutte le sue ombre e i suoi giorni scuri. 
Sarai lì , la combatterai. 
Per una volta, sarai abbastanza.
Ti sentirai abbastanza.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: aboutamoonlight