Fanfic su artisti musicali > 5 Seconds of Summer
Segui la storia  |       
Autore: lalluby    22/11/2014    5 recensioni
- Santo cielo Luke,lo capisci che stai facendo tutte queste cose per disperazione,stai passando per i sei gradi di separazione - Gli disse Addison con le lacrime agli occhi.
- Addison tu non puoi capire.Vattene ti prego- Gli rispose Luke arrabbiato.
- Luke ti prego. Non andartene, ti prego io...io ho bisogno di te- Lo supplicò Addison ancora piangente.
- Addison per favore vattene, devi andare via! Sparisci,vattene via!- Urlò arrabbiato ancora di più Luke.
- Lo so. So cosa provi per me Luke- Gli disse sicura di se la biondina asciugando le lacrime che le solcavano il viso.
Lui la guardò con gli occhi spalancati,terrorizzati.L'unico rumore che si sentiva era lo scrosciare continuo dell'acqua che scorreva su di loro.
- Tu mi ami - Mormorò Addison.
Gli occhi di Luke si spalancarono ancora di più.
Aprì la sua bocca.
Fece un respiro profondo,come per scaricarsi.
In quel momento Luke aveva l'aria torturata...vulnerabile.
- Si - Sussurò Luke ormai stanco di tenere nascosto il suo sentimento per lei - Ti amo.
Trailer :
https://www.youtube.com/watch?v=FL8bIOMKzlg&feature=youtu.be
( IN FASE DI REVISIONE)
Genere: Azione, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 photo banner2_zps3fb82e79.jpg





Chapter  Thirty-Two
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
-''Dobbiamo parlare, Addison.''- Disse Ashton appoggiandosi con una spalla sulla filata degli armadietti e guardando duramente la ragazza.
Addison quando si sentì rivolgere la parola, gelò.
Era come se quella frase gli avesse prosciugato tutti i sentimenti, lasciandoli solo un interminabile gelo.
Dopo un paio di secondi il gelo che le si era creato, aveva lasciato spazio alla paura, facendole sudare freddo.
Ad Addison, Ashton non era mai piaciuto. Era come se quel ragazzo si divertisse a vederla cadere a terra.
-'' Che gentile, sai anche il mio nome.''- Disse Addison chiudendo il suo armadietto e voltandosi verso il ragazzo, roteando gli occhi.
Ashton non la degnò nemmeno di uno sguardo, ma continuò a finire il suo drum.
La biondina spazientita sbuffò.
Ogni gesto che Ashton Irwin in quel momento stava compiendo, faceva innervosire sempre di più Addison.
Il ragazzo finì di fare il suo drum, per poi posizionarlo dietro l'orecchio e rivolgendo il suo sguardo freddo verso la biondina.
Quando Addison incontrò gli occhi freddi di Ashton, quella sensazione di gelo si rifece viva, ancora.
La ragazza fece per aprire bocca, ma fu zittita immediatamente da Ashton.
-''Incontriamoci a pranzo negli spalti del campo.''- Finì il ragazzo andandosene senza dar tempo ad Addison di dar una risposta.
La biondina spalancò gli occhi.
Quella situazione in quel momento non le stava piacendo per niente, aveva come la sensazione che dietro a quelle parole, Ashton volesse dirle qualcosa che avrebbe stravolto tutto.
Addison scosse la testa, come per voler scacciare via quella sensazione che la opprimeva e si incominciò ad incamminare verso la sua classe.
Durante il tragitto Addison si soffermò a guardare quei corridoi ormai vuoti. Ormai mancavano soltanto due settimane e tutto sarebbe finito, finito per sempre.
Poi si sentì afferrare per un braccio, la ragazza si lasciò sfuggire un gridolino.
Ma quando alzò lo sguardo e incontrò quell'azzurro intenso, il suo corpo fu invaso da quel calore che solo lui sapeva darle con quello sguardo.
-''Scusami se ti ho spaventato.''- Le sussurrò Luke con voce roca, per poi baciarle una tempia.
La ragazza sorrise e portò le sue braccia intorno al collo di Luke. Quest'ultimo al gesto della bionda, portò i sue bracci ai fianchi di lei, spingendola maggiormente a se.
-''Non dovresti essere in classe, Hemmings?''- Chiese scherzosamente Addison, giocando con alcune ciocche dei capelli di Luke.
Il ragazzo al tocco della biondina prese un respiro, era come se il tocco di Addison lo facesse mandare in tilt.
Poi Luke si riprese da quello stato che gli stava provocando la ragazza.
-'' Potrei chiederti la stessa cosa?''- Sussurrò Luke contro la pelle della ragazza, lasciandole una scia di baci sulla mascella.
Addison sorrise istintivamente.
Amava quando emergeva quel lato di Luke, che solamente lei conosceva.
Era come se il ragazzo gettasse tutte quelle maschere e muri che si era creato in questi anni, per mostrare ad Addison chi era il vero Luke Hemmings.
-'' Non ti hanno mai insegnato che non si risponde mai con un altra domanda? E' segno di maleducazione.''- Finì Addison ridacchiando.
La ragazza poté sentire Luke sorridere contro la sua pelle.
-''Avanti Addison lasciati andare, sembri Ashton in questo momento.''- Disse Luke staccandosi dalla ragazza, sorridendo.
Quando Addison sentì menzionare il nome di Ashton, il gelo si fece presente in lei, nuovamente.
E i suoi occhi furono velati dalla preoccupazione.
Luke notando il cambio di comportamento, portò due dita sotto il mento di Addison sollevandolo.
-'' E' successo qualcosa, Addison?''- Le chiese sussurrando dolcemente Luke.
Addison portò lo sguardo da un altra parte. Perché sapeva che se avrebbe guardato dritta davanti a se', quei due oceani le avrebbero letto l'anima.
Sorrise falsamente, scacciando dalla sua mente l'incontro che aveva avuto con Ash nei corridoi.
-''No, no,no.''- Si affrettò a rispondere -'' E' solo che devo scappare in classe. Ci vediamo dopo, okay?
Luke annuì e Addison si allontanò dal ragazzo.
-'' Addison''- La richiamò Luke facendola voltare verso di lui.
-'' Ti sei dimenticata di una cosa.''
La ragazza lo guardò incuriosita, sorridendo.
Luke si incamminò velocemente verso di lei, poi quando le fu davanti posò le sue labbra su quelle della biondina.
Addison quando sentì le labbra di Luke sulle sue rimase sorpresa, per poi lasciarsi andare.
Poi Luke si staccò lentamente da lei con ancora gli occhi chiusi, come se volesse assaporare ancora quegli istanti.
Addison invece quando sentì Luke staccarsi, li riaprì immediatamente.
-'' A dopo, Luke.''- Sussurrò Addison piano.
Il ragazzo al suono della voce della biondina riaprì gli occhi, per poi vederla allontanare.
 
 
 
 
 
 
Il suono stridulo della campanella segnava che era ora di pranzo, Addison raccattò tutto dentro la sua tracolla, e con il cuore che le batteva a mille per via dell'ansia, si diresse dove Ashton quella mattina le aveva chiesto.
Quando Addison arrivò sugli spalti, vide Ashton seduto intento a fumarsi una sigaretta, mentre il suo sguardo vagava sul campo di football vuoto.
La ragazza strinse la presa alla cinghia della sua tracolla e salì gli ultimi gradini.
Quando le fu davanti, Ashton non la degnò nemmeno di una sguardo.
La ragazza si sedette su un seggiolino, levandosi la tracolla e appoggiandola sul seggiolino vuoto di fianco a lei.
-''Pensavo che non saresti venuta.''- Disse Ashton, aspirando dalla sua sigaretta.
Addison roteò gli occhi innervosita.
-'' Avanti dimmi che vuoi, così la facciamo finita.''- Parlò la biondina.
Ashton fece un sorriso, privo di felicità.
-''Sai Addison,''- Incominciò il ragazzo prendendo un tiro dalla sua sigaretta e continuando -'' Delle volte credi di poter conoscere tutto della persona che ami. Ma alla fine non è così.''
Addison lo guardò incuriosita, cercando di capire dove volesse arrivare con quel discorso.
-'' Sai amare una persona può essere letale, ma sapere i suoi scheletri nell'armadio lo può essere ancora di più.''
La ragazza lo guardò nuovamente, non capendo dove volesse arrivare.
-'' Cosa intendi, Irwin?''
Ashton fece un ghigno soddisfatto. Per poi gettare il mozzicone della sigaretta.
-''Intendo che la persona di cui ti sei innamorata, ti sta nascondendo un segreto che potrebbe essere letale per entrambi.''
Addison quando sentì quella frase il sangue incominciò a ribollirli nelle vene.
-'' Ashton, hai provato ad allontanarmi un sacco di volte da Luke. Ma ti giuro che sta volta non vincerai.''- Disse Addison scattando
-''Ah, davvero. Mmh... allora perchè non ti fai raccontare da Luke come per sbaglio abbia ucciso tuo fratello.''
Quando la ragazza sentì quella frase, l'intero mondo le crollò all'istante.
Addison si continuava a ripetere che non poteva essere vero.
Sapeva che Luke aveva ucciso un sacco di uomini nel suo passato, ma non suo fratello Tristan, non lui.
-'' Non è vero! Stai mentendo. Tristan è morto in un incidente stradale.''-
Urlò Addison con gli occhi lucidi.
Riemergere i ricordi di suo fratello in quel momento stava uccidendo Addison.
-''E' quello che ti hanno voluto far credere, Addison.''
Addison scuotè la testa in segno disapprovazione.
-'' Non è vero, Luke non c'entra niente. E' un altro tuo giochetto malato per farmi allontanare da lui.''- Disse Addison sicura.
Ashton rise.
-''Ah, davvero? Allora come mi spieghi l'anno di carcere, i vari scontri che hai assistito, eh? Come me li spieghi Addison?''-
Ora tutti i pezzi del puzzle si erano messi insieme.
-''Cosa dovrei fare, Ashton?''- Sussurrò Addison con le guance rigate dalle lacrime.
Ashton la guardò, non più con quello sguardo freddo, ma come se la conoscesse da sempre.
-'' Vai via Addison. Allontanati prima che vi facciate male entrambi.''- Disse Ashton per poi andarsene.
Addison chiuse gli occhi e lasciò libere tutte quelle lacrime che in quel momento erano state represse.
Poi prese il telefono dalla sua borsa e digitò quel numero che per quattro anni si era rifiutata di fare.
Dopo un decina di squilli, dall'altro capo rispose una voce che Addison conosceva fin troppo bene.
-''Pronto?''- Disse la voce.
Addison non ripose, lasciò che le lacrime le solcassero ancora il viso.
-''Pronto?''- Ripeté la voce.
Addison tirò su col naso.
-''Papà...''- Sussurro Addison immersa nel suo dolore.
- ''Addison, tesoro. E' tutto okay?''- Disse suo padre preoccupato.
-''Papà, posso venire lì con te, a Perth?''- chiese Addison.
In quel momento Addison sapeva che la soluzione giusta era andarsene e lasciare tutti quei casini e problemi che la circondavano a Sydney.
-''Tesoro è ovvio che puoi venire. Ma sicura che è tutto okay?''- Chiese nuovamente suo padre preoccupandosi.
-''Si, papà è tutto okay. Ci vediamo stasera a Perth.''- Disse Addison chiudendo la telefonata.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Quel pomeriggio dopo aver saputo la tremenda rivelazione che Ashton le aveva fatto Addison, si sentiva rotta.
Forse perchè avrebbe voluto che Luke, gli rivelasse la verità o forse perchè sapeva che stava scappando, come era solita fare dei suoi problemi.
Il fatto era che dopo tutto quel dolore che Luke le stava procurando, lei non riusciva ad odiarlo.
Era più forte di lei, il suo amore per lui avrebbe prevalso sempre sull'odio.
-'' Addison è tutto pronto. Tu sei pronta?''- Le chiese sua madre guardandola.
Addison annuì e si guardò nuovamente intorno per cercare di catturare più ricordi possibili di quella casa.
Poi quando uscì di casa, incontrò una delle ultime persone che volesse incontrare, Michael.
Addison nel vederlo sorrise, forse perchè era stato l'unico a trattarla bene in tutti quei casini che erano successi con Luke.
-''Michael!''- Esclamò Addison sorridente.
-''Eccomi qui, come mi avevi chiesto.''- Le sorrise il ragazzo.
Addison tirò fuori dalla sua borsa una busta con un sacchettino.
-''La potresti consegnare tu a Luke, per favore?''- Chiese Addison speranzosa in un suo sì.
Il ragazzo la guardò e poi sorrise annuendo.
-'' Ti voglio bene Mikey, non dimenticartelo. Mai.''- Disse Addison abbracciandolo.
Michael ricambiò la stretta.
-''Perchè questo abbraccio mi sa' tanto di addio?''- Chiese Michael staccandosi.
Addison guardò il cielo per non scoppiare a piangere, per poi ripuntare gli occhi nuovamente sul ragazzo.
-''Hey, ci vediamo a scuola. Okay?''- Disse Addison mentendogli.
Forse Addison non aveva voluto dire niente, proprio perchè sapeva che alla fine con alcune cose ti arrendi. Ed anche con alcune persone . Ma era sicura che un giorno forse tutto avrà un senso e quello che oggi chiamava "dolore" un giorno forse, lo chiamerà "ricordo".
E quando sarà solo un ricordo allora potrà ammettere di aver sbagliato o capito la lezione.

 

 
 
Quando Luke quel pomeriggio vide rientrare Michael con quella busta e quel pacchetto, rise.
-''Non sapevo che fossi fidanzato?''- chiese Luke prendendolo in giro.
Michael sbuffò.
-''Infatti me li ha dati Addison per te, cazzone.''- Rispose l'amico porgendoli il tutto.
Quando Luke ebbe tra le mani quella lettera, aveva una sensazione di paura che lo tormentava.
Così aprì la lettera e incominciò a leggere.
 
 
 
'' Caro Luke,
Forse quando aprirai questa lettera, io sarò sul mio aereo diretto per un'altra città.
Però promettimi che non te la prenderai ne con Michael e ne con i ragazzi?
Voglio che tu sia felice e forse la tua felicità e senza di me, al tuo fianco.
Sai non ho mai creduto nell’amore di quelle persone che un attimo dopo l’ultimo bacio, l’ultimo saluto, l’ultimo abbraccio, l’ultimo “ti odio, non potevi farmi questo”, l’ultimo “non lasciarmi”, l’ultimo “non voglio vederti mai più”, sono pronte a buttare fango su tutti i “ti amo”, le mani strette, il dolce sapore del far l’amore, spogliarsi quando fa troppo freddo anche solo per mettere il naso fuori dalla finestra, i sorrisi, le speranze per il futuro, i “ci sposeremo”, “avremo dei figli”, “saremo felici”.
Quindi non ti rinfaccerò le notti sveglia aspettando un tuo messaggio, la speranza che ti ho dedicato auspicando in un possibile cambiamento. Sarebbe sciocco dirti che avrei preferito non incontrarti, non baciarti, non innamorarmi, non amarti – come un’illusione, un’imbottitura a prova d’urto, un giubbotto anti-proiettili. Nessun rimpianto, nessun “sono stata una stupida”, nessun “vorrei non averti mai conosciuto”. Io ti ringrazio.
Ti ringrazio dei tuoi sguardi a quella festa, i tonfi allo stomaco e al cuore, le guance rosse
Ti ringrazio di avermi cercata.
Ti ringrazio di essere restato, anche quando credevo che nulla avrebbe potuto tenerci uniti, anche quando le urla erano più forti delle pareti – far l’amore per tenere insieme i cocci.
Ti ringrazio di avermi amata, anche nei miei giorni no, anche quando ero troppo nervosa, troppo tutto.
Ti ringrazio di essermi stato accanto quando le lacrime non mi permettevano di respirare, quando l’ansia non mi faceva andare avanti, quando avevo paura, ero triste, ero debole, ero distrutta, quando avevo bisogno di qualcuno che credesse in me stessa, quando avevo bisogno di “qualcuno” e basta.
Ti ringrazio di tutte le parole belle, i “ti amo” sussurrati, i “mi manchi” tra i sussulti, i “non lasciarmi''.
Ti ringrazio di avermi amata.
Ti ringrazio perché sei stata una persona splendida, quando mi amavi.
Ti ringrazio perché mi hai reso felice, quando mi amavi.
Ti ringrazio perché sei stato in grado di farmi credere di nuovo nell’amore, quando mi amavi.
Ti ringrazio perché amarti è stato un meraviglioso imprevisto, una meravigliosa esperienza, una meravigliosa sensazione.
Non ti dirò che sarà facile andar avanti.
Non ti dirò che sarà ancora più facile riuscire a capire come facevo a bastarmi un tempo.
Non ti dirò che non ti amo più, che tornerò ad amare, che tornerò ad amarmi.
Ti dirò che ti amo e che non so se amerò ancora, ma quel che è certo è che non amerò nessuno, nessuno al mondo, come ho amato te.
Te lo prometto,
amore.
Tua Addison,''
 
Il ragazzo quando finì di leggere la lettera, tirò su col naso poi prese il sacchettino e quando tirò fuori il contenuto, il cuore gli si spezzo in piccoli frantumi ed ogni pezzo faceva sempre più male.
Luke si rigirò il pupazzetto di pinguino che aveva dato ad Addison nella loro prima notte insieme.
Quella era la loro promessa, una promessa che era andata via, svanita come cenere.
E in quel momento Luke avrebbe voluto un tasto nella sua vita per cancellare il ricordo di Addison
Ma il biondo lo sapeva che non esiste un tasto nella nostra vita che possa cancellare i ricordi. Quando qualcuno che amiamo va via, ci sentiamo strappare una parte di noi stessi, un pezzo della nostra anima. Andiamo avanti perché la vita continua.
Gli amici, quelli veri, ci sono accanto... ma solo noi sappiamo che certi momenti ed emozioni non torneranno più. E le ritroviamo nel rumore del mare, dentro una canzone, negli sguardi della gente in mezzo alla folla. Ma sappiamo che non torneranno, e più ci avviciniamo a questa consapevolezza e più la ferita si apre e più ci sentiamo morire.
Ma Luke era certo che esisteva un posto nel suo cuore dove erano custoditi tutti quei bellissimi ricordi, ne era certo perché spesso, quando era triste li andava a trovare... gli guardava passare senza toccarli e gli riviveva in ogni istante e momento di felicità, e si sentiva di nuovo bene. Cercatelo questo posto meraviglioso e non permettete a nessuno di rovinarlo. E anche se una lacrima percorrerà ancora il vostro viso vi ricorderà che siete vivi, e che potete donare ancora amore. E vi accorgerete che lì da qualche parte c'è qualcuno che non aspetta altro che voi...
Non smettete di credere. Mai
.










SPACE AUTHOR

Hi, my beautiful people!!!
Indovinate chi è quella povera sfigata che alle 2:10 di notte posta l'ultimo capitolo di SDOS per farsi perdonare? Ma ovviamente io. HAHAHAH
Vi chiedo immensamente SCUSA!!! Lo so' che aspettavate con ansia questo capitolo.
Comunque  devo dire che Addison e Luke mi mancheranno tantissimo.
Ma don't worry, perchè vi dico solo: tenetevi pronti per l'epilogo.
Comunque ringraziate quella povera ciccia della Maira che mi obbliga a postare i capitoli di SDOS.
Ah, dimenticavo. Cosa ne pensate del capitolo ? E del comportamento di Addison e Ashton?
Ringrazio di cuore tutti voi, che avete reso questa fanfiction popolare.
Davvero un semplice grazie non sarebbe abbastanza.
Anyway ci vediamo all'epilogo. 
Grazie ancora.
Baci Lalluby

PS: On twitter: @_Lalluby_
PPS: On wattpad  _Lalluby_
  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > 5 Seconds of Summer / Vai alla pagina dell'autore: lalluby