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Autore: Charlotte Atherton    22/11/2014    0 recensioni
Marco sale sul treno diretto a Firenze, dove potrà finalmente conoscere la scrittrice del suo libro preferito. Anche alla sua vicina di posto piace lo stesso libro, e iniziano una discussione a riguardo. Dal racconto:
"Il ragazzo quasi non si accorse dell’arrivo del treno, nonostante si trovasse proprio davanti al binario, talmente era preso dal romanzo che stava leggendo. Salì di corsa, riuscendo a entrare appena in tempo prima che questo ripartisse, e si sedette nel posto a lui assegnato, accanto al finestrino. Non perse tempo e si rimise in lettura: aveva ancora due ore e mezza di tempo per finire il suo libro, prima di arrivare a destinazione. Non che non l’avesse già letto, del resto era il suo libro preferito, però una rilettura in più era sempre gradita, soprattutto ora che si stava recando a Firenze per comprarne il seguito. Non solo: la scrittrice del romanzo sarebbe stata presente per una breve conferenza e una sessione di autografi, ecco perché da Trento doveva arrivare fin lì."
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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In viaggio con Chris


 
Il ragazzo quasi non si accorse dell’arrivo del treno, nonostante si trovasse proprio davanti al binario, talmente era preso dal romanzo che stava leggendo. Salì di corsa, riuscendo a entrare appena in tempo prima che questo ripartisse, e si sedette nel posto a lui assegnato, accanto al finestrino. Non perse tempo e si rimise in lettura: aveva ancora due ore e mezza di tempo per finire il suo libro, prima di arrivare a destinazione. Non che non l’avesse già letto, del resto era il suo libro preferito, però una rilettura in più era sempre gradita, soprattutto ora che si stava recando a Firenze per comprarne il seguito. Non solo: la scrittrice del romanzo sarebbe stata presente per una breve conferenza e una sessione di autografi, ecco perché da Trento doveva arrivare fin lì.
“Scusi?” si sentì chiamare, e, quando alzò lo sguardo dal libro, notò che la signora seduta alla sua sinistra, prima intenta a scrivere sul suo laptop, gli stava domandando di abbassare leggermente la tendina del finestrino perché, a causa del troppo riverbero, non riusciva a vederci bene. Si affrettò a eseguire la richiesta e, quando stava per rimettersi a leggere, fu nuovamente interrotto: “Scusami, ma non ho potuto fare a meno di notare il libro che stai leggendo. Ti piace?” gli chiese la sua vicina, con accento tedesco. Subito il ragazzo si illuminò: “Se mi piace? È il mio libro preferito! Perché,  l’ha letto anche lei?” “Ti prego, dammi del tu, non sono così  vecchia! Comunque sì, l’ho letto e ho avuto modo di apprezzarlo anch’io” gli rispose lei.
“A proposito, piacere, io sono Chris” la bionda gli porse la mano. Il moro, stringendogliela, replicò: “Marco, piacere mio”. Chris sorrise: “Allora, Marco, come mai questo è il tuo libro preferito?” “Oh beh, ci sono un sacco di motivi, davvero. Però credo che quelli principali siano la trama e lo stile, il romanzo è infatti scritto in maniera divina: la scrittrice ha una proprietà di linguaggio davvero formidabile e riesce a rendere la prosa quasi poetica grazie alle numerose figure retoriche che inserisce. E poi, i personaggi! Sono “a tutto tondo”, a differenza di molti suoi colleghi la Steiger riesce a renderli veri, umani: ognuno ha le sue debolezze e anche i “buoni” hanno commesso i loro errori, come Michael, che tradisce Stefan per aver salva la vita, nonostante lui sia il suo migliore amico, oppure Sabine, che, mente suo marito è in battaglia, va a letto con il conte Osmund in cambio di informazioni sulle truppe nemiche”.
Chris sorrise: “Non credevo di ricevere una motivazione così profonda, sono sorpresa. Per curiosità, quanti anni hai?”. “Ne ho venti ma, a dire il vero, non passo molto tempo con i ragazzi della mia età, li ritengo piuttosto immaturi. Ecco perché, quando non devo studiare – frequento la facoltà di lettere all’università – tendo ad isolarmi e leggere. È per questo che la mia risposta è stata così articolata, i libri sono tutto per me e quando li leggo non mi limito a restare in superficie, bensì presto attenzione alla forma, a come è strutturato il rapporto fabula-intreccio, alla caratterizzazione dei personaggi e così via. È per questo motivo che tendo a rileggere ogni libro almeno due volte, non potrei mai apprezzare veramente tutti questi dettagli alla prima lettura, quando non vedo l’ora di arrivare alla fine per scoprire il finale”.
La donna, positivamente sorpresa, commentò: “Mi ricordi così tanto me quando avevo la tua età! La pensiamo allo stesso modo su molte cose, e non posso che esserne felice. Sicuramente avrai capito che lo scopo dell’autrice non è quindi quello di raccontare semplicemente una storia.” Il ragazzo colse la provocazione e si soffermò un attimo a pensare a tutti i vari punti che avrebbe dovuto argomentare nella sua risposta: “Assolutamente! Purtroppo molte persone pensano che i libri di genere fantasy siano di un livello inferiore rispetto agli altri, li riducono a meri libri per bambini, quando invece non è così, specialmente in questo caso: l’autrice presenta molti degli attuali problemi della società, come la corruzione, l’ingiustizia verso i più deboli e la discriminazione razziale e religiosa, camuffandoli in un mondo di finzione, una critica sottile ma efficace che chiunque si sforzi di andare appena più in profondità è in grado di cogliere. Per certi versi è un po’ come i “Promessi Sposi” di Manzoni, solamente che è accessibile a un numero molto più ampio di persone perché, essendo ambientato in un mondo di fantasia, non è necessario avere una discreta padronanza del periodo storico in cui si svolge il romanzo per apprezzare al meglio la trama, come avviene invece per i romanzi storici.”
Gli occhi di Chris si illuminarono: “Santo cielo ragazzo, sei fenomenale! Non potrei essere più d’accordo con te riguardo questa fantastica interpretazione, e sono sicurissima che anche la scrittrice la pensa altrettanto”. “Oh, lo spero tanto – rispose Marco – comunque ne avrò la conferma a breve!”
“In che senso?” chiese confusa la sua interlocutrice. “Vedi, il motivo per cui sono su questo treno è che sto andando a Firenze per incontrarla, in occasione dell’uscita del secondo libro della saga terrà una conferenza con successiva sessione autografi, e ho intenzione di chiederle appunto la conferma di questa mia interpretazione, oltre che, ovviamente, farmi autografare i due libri”. Chris annuì, avendo presente l’evento menzionato dal ragazzo: “La trovo un’ottima idea, e sono certa che rimarrai positivamente sorpreso da questo tuo incontro”.  Marco la guardò: “Ne sei sicura?”, un sorriso scaltro si formò sulle labbra della donna: “Al cento per cento”.
I due continuarono a discorrere del libro per tutto il resto del viaggio e per questo motivo Marco non riuscì a completare la sua quarta rilettura del romanzo, dato che la loro meta era comune. Quando arrivarono a Campo di Marte e dovettero separarsi per raggiungere i rispettivi alloggi l’umore del ragazzo calò drasticamente: non voleva separarsi così presto dalla sua nuova amica, con cui condivideva così tante passioni. “Credo sia arrivato il momenti di separarci” constatò Chris, mentre entrambi stavano aspettando l’arrivo dei rispettivi taxi. “Già, però mi dispiace che debba succedere così presto!” si lamentò Marco “Oh fossi in te non mi preoccuperei più di tanto, sono sicura che ci rincontreremo prima di quanto tu possa pensare!” gli rispose lei, prima di abbracciarlo e salire sul suo mezzo di trasporto.
Qualche ora dopo il ventenne si trovava davanti alle porte della libreria dove si sarebbe tenuto l’incontro e, agitato come lo era stato poche volte in vita sua, prese un profondo respiro prima di entrare, pronto a conoscere per la prima volta la sua scrittrice preferita. Nonostante si fosse presentato mezz’ora in anticipo rispetto all’inizio della conferenza, trovò già parecchia gente seduta ad attendere l’inizio dell’evento, fortunatamente riuscì comunque ad accaparrarsi un posto in  prima fila. L’attesa era straziante, continuava a controllare l’orologio ogni tre minuti e la gente aumentava sempre di più. Finalmente una commessa annunciò l’arrivo di Frau Steiger, che fece la sua comparsa dal fondo del locale. Più si avvicinava, però, più Marco notava in lei qualcosa di familiare, finché, arrivata davanti a lui, non gli sorrise facendogli l’occhiolino. Non riusciva a crederci: Chris non era altri che la mitica Christine Steiger! Lui non poté fare a meno di darsi dell’idiota: ci aveva parlato assieme per tutto il viaggio e non si era nemmeno accorto con chi aveva a che fare! Di una cosa era certo però: quello era stato il viaggio più bello di tutta la sua vita.
  
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