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Autore: mitchie Justice    23/11/2014    1 recensioni
le cose proibiti piacciono...è come se fosse una maledizione. Se non puoi avere qualcosa, sarà quello che più desidererai...e così capita a volte anche con l`amore.
4 ragazzi.
una sola ragazza.
Colpi bassi e sleali, ma d`altronde in amore tutto è lecito.
Buona lettura! In attesa delle vostre recensioni!
Genere: Comico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: Triangolo
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Kendall ed io fummo raggiunti da Carlos, che mi obbligò a rientrare in classe.  Volevo urlargli che avevo pur sempre 18 anni e, che non si poteva permettere di trattarmi come una ragazzina, ma Kendall mi suggerì di non fare polemica. Quindi, sbuffando, mi avviai in silenzio in classe. Per tutta la mattinata, ribollii dalla rabbia: perchè Carlos mi trattava come la sua sorellina? Era tutto nuovo per me, non riuscivo a digerire la cosa. Mia madre sembra preferire lui a me, in tutti sti anni, raramente si era svegliata presto per fare colazione insieme a me, mentre con Carlos, le era venuto spontaneo.Che avessi qualcosa di sbagliato, tanto da spingerla ad amare il figlio di un altra? All`uscita da scuola, me la ritrovai lì. Era venuta a prenderci, si era limitata al primo giorno con me e , Carlos non aveva avuto bisogno di domandarlo. Pur di non unirmi a loro, decisi di restare a mangiare a scuola con gli altri, ma nessuno dei due sembrò particolarmente dispiaciuto. Quando, James mi vide mano nel mano con Kendall, fece un`orribile smorfia, ero certa che fosse disgustato dal mio comportamento, fino a poco tempo fa, piangevo la rottura con Logan. Di Carlos, nessuno sa nulla e così continuerà ad essere. Clara fu contenta di scoprire che mi ero messa con suo fratello, ammise che lo desidreva da tanto tempo, forse più di noi stessi. Gli Schmidt ci abbandonarono ben presto e, finalmente rimasi solo con il mio migliore amico.

- Dai, James, dillo che non sei contento per me e Kendall!-
- Ormai, mi conosci bene!- 
- Mi piace e sono felice!-
- Questo è l`importante!- concluse, facendomi uno di quei suoi enormi sorrisoni. Quelli che fanno sempre  sorridere anche me. Dopodichè lo implorai ad invitarmi a dormire da lui, non a casa dei ragazzi. Ma proprio dai suoi, per evitare Carlos. Non potevo soffrirlo per il momento, prima di tutto mi ha spezzato il cuore, anche se non è stato colpa sua; due mi sta rubando mia madre.  James non riuscì a rifiutare dinanzi ai miei occhioni tristi, così mandai un messaggio a mia madre e, ci dirigemmo a casa sua. una dimora davvero graziosa ed elegante, sua madre ci accolse con bel garbo e, mi fece sentire da subito la benvenuta. Passammo la serata in camera sua, tra compiti e duetti musica
li: era da tempo che non mi divertivo così e, che non stavo sola con lui. Mi erano mancati quei nostri momenti e, James mi confessò che anche a lui erano mancati.  La sera prima di addormentarci, James mi chiese di Carlos e della questione " Fratelli"; dovetti raccontargli tutto e, non gli nascossi il mio dispiacere. 
- Carlos è un tipo okay, cerca solo di proteggerti come un vero fratello maggiore!-
- Ma io non ho bisogno di protezione!- 
- Ti basto già io, lo sappiamo!- disse, scoppiando poi a ridere. E, quindi, lui si preoccupava per me? Era una cosa davvero gentile da parte sua e, dal canto mio avrei iniziato a fare lo stesso. Forse James riuscì quasi a convincermi, lui mi conosceva bene e aveva imparato come fare. 

Il giorno seguente, tornai a casa insieme a mia madre e Carlos. Pranzammo tutti i tre insieme e, poi quest`ultima ci annunciò che sarebbe andata a cena con...reggetevi forte... mio padre. Ero schifata e indignata, ma con quale faccia ? Come faceva a non esserne discutata? L`ha tradita! Questo non dovrebbe influenzare un po`il suo giudizio?
- Non ha senso!- ammisi, discutata.
- Non mi aspettavo che tu capisssi!- disse, di rimando.
- Che per te sia una delusione, l`ho capito!- esclamai, prima di correre a rinchiudermi in camera mia. Era ufficiale, non ero la figlia che mia madre aveva sognato e, lei non era la donna che credevo fosse. Lei che mi aveva trasmesso sani principi e valori, uscirà c
on uno che non ne conosce il significato? Mi pentii di non avere accettato l`invito di James, avrei passato un bel pomeriggio, evitando anche la litigata. Ero in preda ad una rabbia violenta, quando, venni raggiunta da Carlos. Ci mancava solo lui! 
- Posso entrare?-
- Ora, chiedi prima di prendere le mie cose?-
- Che io viva qua, non ti piace vero?-  Mi limitai a fulminarlo con lo sguardo. Perspicace il ragazzo, pensai.
- Nostro padre è un verme, ma se nostra madre ne è innamorata che possiamo farci?-
- Nostra madre? È mia madre! La tua è morta, cavoli!- Mi resi tardi di ciò che avevo detto, senza volerlo, avevo ferito Carlos. Era vissuto tutti sti anni, con questa verità e non serviva che glielo ricordassi.
- Mi dispiace!- Cercai di rimediare immediatamente, mi guardava senza parole e, pian pianino il suo viso veniva rigato dalle lacrime; mi sentii un mostro. Mi alzai dal letto, per stringerlo tra le mie braccia. 
- Non volevo rubarti nulla, lo giuro!- cercò di spiegarsi lui. 
- Non scusarti, ho sbagliato io. Tu sei mio fratello e dobbiamo imparare a vivere da tale!- dissi, stringendolo più forte e, iniziando a piangere anch`io. James, ancora una volta, aveva avuto ragione. Carlos aveva avuto tutte le migliori intenzioni del mondo e, io non ave
vo fatto altro che criticare. Rimanemmo a parlare per ore e ore, facemmo progetti per le vacanze e, la serata trascorse tranquilla. Finimmo per addormentarci uno accanto all`altro, per molti anni ero stata sola, senza nessuno con cui condividere la vita di ogni giorno e, adesso avevo un fratello figo e simpatico. Non potevo domandare di più. La mattina seguente, chiedemmo a mamma i dettagli del suo appuntamento, a quella domanda, le si accese un sorriso, non condividevo, ma pur di vederla felice ero pronta a fare sacrifici. Raccontò di quanto fosse stato romantico e di quanto avessero riso; non sembrava per niente il mostro che era. L`amore rende ciechi e, su questo non avevo più dubbi. Verso le 10  passò a prendermi kendall,perchè pranzassimo insieme, Carlos gli fece promettere un sacco di cose, prima di lasciarci andare. E mi diede il coprifuoco per le 19 in punto. Avevo tutta la giornata, da trascorerre in compagnia di Kendall, ma non fu come me lo ero immaginato. Mi portò a pranzo fuori e, poi tornammo a casa sua, dove, si mise a guardare partite di Hockey sul ghiaccio. Si dimenticò totalmente di me, non faceva altro che imprecare contro la tivù. Non staccavo gli occhi dall`orologio, non vedevo l`ora di tornarmene a casa.
- Kendall, possiamo fare altro?- domandai gentilmente.
- Shhh, zitta. Clara è in camera sua, se ti annoi!-  Mi lasciai scappare un sospiro di sollievo, avrei trascorso un po`di tempo con una delle mie migliori amiche. Bussai e domandai cortesamente di entrare. Clara era sdraiata sul letto, impegnata a leggere una rivista di moda. Appena, mi vide, si gettò fra le mie braccia. Era impaziente di sapere come fosse stare con suo fratello. Non credo le avrei dato buone notizie.
- Mi sento delusa dalla nostra relazione, quella con Logan mi piaceva di più!-
- Non ti vergogni di dire certe cose?- Mi affrettai a scusarmi, era suo fratello e forse non era la persona adatta per queste dichiarazioni, ma d`altro canto restava la mia amica.
- Dai, scherzavo! Resterà solo tra di noi! Ti manca Logan?-
- No, più. È che per tuo fratello esiste solo L`Hockey. Parliamo solo di questo, anche Logan amava quello sport, ma preferiva trascorrere tempo con me!-
- Anch`io sono stanca di James!- mi confessò; strabuzzai incredula gli occhi. Come poteva dire una tale cosa?
- Che ha combinato?- 
- Non metterti sulla difensiva, so che è il tuo migliore amico. Io lo amo un sacco, ma lui non ama me!- 
- Perchè dici questo?- James era sempre attento ad ogni suo capriccio, non si lamentava mai nell`ubbidire. Non ci si poteva stancare di lui, non era plausibile come scusa.
- Fa tutto come se fosse in dovere, non come se lo sentisse davvero!- 
- Sarà una tua paranoia!- conclusi. Doveva essere per forza così, perchè non esiste persona più presente di James.
- Ha un`altra ragazza per la testa!- giurò lei. La lasciai fare, avevo imparato a mie spese che non si sbagliava quasi mai. Rimanemmo a discutere del più e del meno, finchè non terminò la partita di Hockey e Kendall mi riaccompagnò a casa. Mi lasciò un lungo bacio e, dopo avermi regalato il suo enorme sorrise, ritornò in auto. Camminai fino in salotto, dove, ad aspett
armi c`erano mia madre, mio padre e mio fratello. Mio padre era venuto a scusarsi di persona con mio fratello ed io e, ci propose di riniziare di nuovo come una vera famiglia. L`idea non mi faceva particolarmente impazzire, tanto meno a Carlos, ma per fare felice nostra madre dovettimo accettare. La vita mi regalava per l`ennesima volta un nuovo inizio e, tanti cambiamenti. Non immaginavo nemmeno quanti, mi attendevano.
  
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