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Autore: FreeSpirit_    23/11/2014    4 recensioni
"Credo di essere fottuta, Michael!" sospirai. "Che intendi dire, Sasha?" chiese il mio migliore amico dall'altra parte della cornetta. "Michael... mi sono innamorata di Ashton"
"E quindi?" domandò. "Quindi? Quindi? Michael! E' il ragazzo della mia migliore amica, cazzo!"
"E allora?" chiese. "Michael! Nessuno si innamora del ragazzo della propria migliore amica." "Beh... questo è vero, ma non puoi farci molto." "Michael, ti ripeto Tiffany è la mia migliore amica."
"E tu sei innamorata del suo ragazzo, cosa hai intenzione di fare?" domandò.
Ci pensai su e risposi: "Andarmene."
TRAILER: http://youtu.be/0crMoGpqlHo
Genere: Drammatico, Fluff, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO DICIASSETTE.
PART II.
 

 
“I remember how it use to be 
Out there chasing cars and broken dreams 
I told myself "Don't look back this is your life." 
Someday I'm gonna fall in love for the first time 

I remember every piece of me 
Oh everything was perfect and complete 
So I'm gonna take it one day at a time, one day at a time”
Cody Longo; One Day At Time. 
 



 
“Che ha detto Ashton?” domandai.
“E’ scoppiato a piangere, Sasha!” rispose Calum.
“Mi dispiace!” mormorai.
“Sasha, anche a lui dispiace. E la colpa non è tua!” ribatté Calum.
“Lo so.” lo guardai.
“Sei scappata all’improvviso! Ashton è tornato dall’aeroporto piangendo.” Iniziai a disegnare la runa del potere angelico, ovvero Shadowhunters.
“Lo so, Cal” sussurrai.
“Sasha…” Alzai lo sguardo.
 “Dovrei venire a Londra in fine settimana, per natale, con mamma e Mali.” Mi alzai di scatto e sorrisi.
“Davvero?” chiesi.
“Sì, Sasha!” rise Calum.
“E’ fantastico, Cal!” urlai dalla gioia.
“Lo so, è fantastico anche che la scuola sia finita.” Sorrise.
“Io domani lavoro!” Risi.
“Oggi no?” chiese.
“No, sono a riposo, quindi stasera esco con Keaton” sorrisi.
“Keaton?” domandò.
“Oh, il mio collega di lavoro, ci stiamo frequentando” risposi.
“Avete una foto?”
“Sì, te la mando” Guardai la foto fatta con Keaton sotto la neve e gliela inviai.
“Uh, è carino!” sorrise.
“Si è un ragazzo apposto” ribattei.
“Ma tu ti trovi bene con lui?” domandò, guardando la foto.
“Sì, ormai e passato quasi un mese dal nostro primo incontro” dissi.
 “È già passato un mese dalla tua partenza.” Calum abbassò lo sguardo.
“Già” ribattei con voce spezzata. Sentii che qualcuno bussò alla porta, mi alzai e andai ad aprire.
Quando aprii la porta vidi un ragazzo giovane, sui vent’anni.
“Sasha Hood?” chiese.
“Sì, sono io” risposi.
“Questo è per lei.” Presi la scatola che mi porse e vidi che arrivava da Sydney.
“La ringrazio.” Firmai il documento e chiusi la porta tornando al computer.
“Chi era?” domandò mio fratello.
“Il postino.” Strappai la carta marroncina e vidi un pacchetto colorato con il fiocco.
“E’ un regalo!” dissi.
“Da chi?” chiese Calum, confuso.
“So solo che arriva da Sydney.” Lo guardai.
“Aprilo”
“Lo apro a natale” ribattei.
“Almeno guarda di chi è.” Annuii e presi il bigliettino, aprendolo riconobbi subito la scrittura, il cuore mi arrivò in gola e cominciai a leggere ad alta voce.


Sasha,
Questo è il mio regalo di Natale, per te.
Spero ti piaccia.
Mi dispiace per ogni cosa, mi dispiace di averti fatto scappare, ti ho lasciato scivolare dalle mie dita, ti ho lasciato andare via senza continuare a lottare, mi dispiace così tanto.
Non meriti tutto questo dolore, non sei andata a Londra solo per lavoro, ovviamente, anche soprattutto per me. E Dio mio, quanto mi dispiace!
Mi manchi, sai? Mi mancano i tuoi baci, i tuoi abbracci, i tuoi sorrisi sulle mie labbra, le tue carezze, le tue risate, la tua voce.
Mi manca tutto di te, mi hai cambiato in meglio. Mi pento, sì mi pento.
Perché sono un coglione, non ho detto nulla a Tiffany, e mi sento così in colpa.
Tu sei andata via, non riuscivi più a sopportarlo.
E ora tutti stanno male, perché tu te ne sei andata ed è a causa mia. Calum mi ha detto che devo dimenticarmi di te, ma come faccio?
Tiffany per me non è nulla, non l'amo come amo te, sono un coglione. Dovevo dirglielo, ma non ho le palle di farlo, sono un vigliacco! Non riesco a dimenticarmi di te, perché mi hai donato sorrisi che nessuno mi ha dato.
L’unica che voglio sei solamente tu, e solo unicamente colpa mia.
Mi dispiace, per tutto.
Non meriti questo.
Ti amo,
;Ash. 


Le lacrime scendevano sul mio viso e singhiozzavo mentre Calum restava in silenzioa guardarmi. Io mi limitavo a far scendere le lacrime dai miei occhi, guardavo la lettera e su di essa cadevano le lacrime. Mi mancava Ashton, volevo sentire le sue labbra sulle mie, sentire la sua voce, la sua risata, il suo corpo contro il mio mentre mi baciava sdraiato sull’erba o sul letto, sentire il suo calore, sentire le sue mani stringere i miei fianchi, che mi accarezzano il viso, che giocano con i miei capelli. Rivolevo Ashton. Lo rivolevo.
“Calum c’è Luke.” alzai lo sguardo riconoscendo la voce di mia sorella.
Luke …
Calum mi guardò e io rimasi scioccata.
“Mi dispiace” disse lui.
“Anche a me.” Abbassai lo sguardo.
“Ti voglio bene, Sasha!” Feci un sorriso forzato.
“Anch’io, Cal!” E detto quello chiusi la video chat, presi il cellulare e chiamai Loredana, chiedendole se potesse venire qui, lei disse di sì così quando chiusi la chiamata, mi arrivò su skype un messaggio.
“Qualcuno vuole vederti.” Sbarrai gli occhi e chiesi:
“Chi?” Cal non rispose, fece solo partire la videochiamata ed io risposi deglutendo. Quando vidi la crestina, la maglia dei Nirvana, una sagoma e poi il suo viso. “Sasha!” guardai Luke e deglutii nuovamente.
“Luke …”
“Come stai?” mi chiese.
“Bene e tu?” risposi, ricambiando la domanda.
“Non me la cavo, tu con il lavoro?”
Lo guardai. Era parecchio triste, e si vedeva.
“Sto bene, i colleghi sono stupendi” risposi guardandolo
“Mi manchi” mormorò.
“Luke, anche tu mi manchi” ribattei.
“Tornerai?”
“Non credo, pinguino” “E non ci pensi alla tua famiglia, a Michael, Scarlett, Alison, a me ad Ashton?”
“Sì, Luke. Ci penso. Ma ho un lavoro ora e mi trovo bene. Londra è fantastica!”
“Verrai a trovarci?”
“Sì, quello si.”
“D’accordo” ribatté freddo.
“Scusate, devo andare” dissi io.
“Va bene, ci sentiamo!” dissero.
Li salutai e andai ad aprire la porta, quando aprii Loredana entrò di scatto.
“Brr che freddo!” disse scuotendosi
“Appoggia lì l’ombrello” le indicai la postazione.
Mi porse il capotto e lo appesi, si tolse gli stivali e li mise vicino all’entrata. Andai in salotto e cominciai ad accendere il fuoco, per far riscaldare Loredana. “Vieni qui!” le gridai. Lei si mise davanti al fuoco, e cominciò a riscaldarsi. Andai in cucina e preparai qualcosa di caldo.
“Tieni.” Le porsi le tazza e lei sorrise prendendola.
“Allora … che succede?” chiese lei.
“Si tratta del mio ex”
 “Oh bene, dimmi tutto!” disse prendendo un sorso.


“Ash” Finii di leggere la lettera.
“Beh … Sasha, ti ama. Questo lo capirebbe anche un bambino.” La guardai sospirando.
“Mi manca” mormorai.
“Capisco, è normale che ti manchi!” Guardai Loredana e abbassai lo sguardo.
“Ho il tuo stesso problema, Sasha!”
“Davvero?” Lei mi guardò e fece un sospiro.
“Loredana?” Lei mi guardò e io la incoraggiai a parlare.
“Il mio ragazzo è morto solo due anni fa, aveva un cancro al polmone, quando l’ho scoperto ho deciso di andare a Firenze, dato che lui era lì per lavoro e io ci sono nata quindi era anche un opportunità per tornare a casa.
Erano i suoi ultimi mesi. L’ultimo giorno, quando è arrivato, era più debole del solito.
Stava morendo.
Ovviamente, le ultime parole che disse furono: -Ti amo, Loredana- e il suo cuore ha smesso di battere, il mondo mi è crollato addosso in quel momento.
Non potevo fare nulla se non piangere, piangere e piangere fino allo sfinimento.
Per il suo funerale non avevo preparato un discorso, me lo sono inventata al momento.
Lui è stato il mio primo amore, è stato l’unico che io abbia mai amato davvero, lui era stato il primo in tutto e ancora oggi mi sento … vuota.”
Durante il racconto, cominciò a piangere e singhiozzare. La strinsi in un abbraccio come se fosse l’unica cosa di cui avesse bisogno.
Se Ashton o Luke dovessero morire penso andrei fuori di testa. Lo stesso vale anche per mamma, Cal e chiunque delle persone che amo.
“Mi dispiace” le dissi accarezzandole la schiena, non sapevo cosa dire.
Lei è ancora qui nonostante l’amore della sua vita non ci sia più.
“Non ci pensiamo!” si asciugò le lacrime, le porsi un fazzoletto e lei si soffiò il naso.
“Questo è il mio regalo per te.” Si vede che davvero non ci voleva pensare. Prese dalla borsa una scatola con un fiocco ed un pacco regalo avvolto. “Grazie, ma non dovevi.” Le sorrisi. Mi alzai dal pavimento e lo posizionai vicino a quello di Ashton, e ai due di Keaton.
Oggi pioveva ma c’era ancora la neve, sorrisi. Dovevo andare a prendere i regali per Michael e gli altri, per Cal, per la mia famiglia, per Keaton insomma tante persone.


“Posso prendere questo a Calum” sorrisi a Phil e lui ricambiò.
“Sì, perché no?” guardai il cappello e lo presi. Oggi nevicava ed era anche la vigilia di Natale, avevo già preso e consegnato i regali a tutti i miei colleghi.
Stasera sarebbero arrivati Cal, mamma e Mali. Quando arrivai a casa, incartai tutti i regali con sottofondo le canzoni di Justin Bieber del suo album natalizio. Canticchiai le canzoni sorridendo, una volta finito tutto mi alzai e mi feci una doccia per poi correre al lavoro.


“Buonasera Sasha!” sorrise Keaton.
“Buonasera Keaton!” Gli diedi un bacio a stampo sulla guancia e sorrisi.
“Pronta per stasera?” chiese.
“Sì.” Avvolsi le mie braccia attorno ai suoi fianchi sorridendo e lui fece lo stesso.
“Meno male!” Disse, avvicinandosi alle mie labbra, senza toccarle anche perché arrivò Chuck a chiamarci. Ci slegammo e io mi feci una coda alta, andai nel salone e cominciai a lavorare.


“Una bistecca con insalata e limone, Chuck!” urlai.
“Cameriera!” mi voltai e vidi Calum. Gli corsi incontro e gli saltai addosso.
“Sasha!” Mi strinse. Notai lo sguardo dei clienti su di noi, ma me ne fregai.
“Calum, oddio mi sei mancato così tanto!”
“Anche tu, sorella mia!” Lo strinsi ancora di più, con la paura che lui potesse scomparire da un momento all’altro.
“Sei davvero qui.” Gli accarezzai il viso.
“Sì.”
“Mamma, Mali!” Le salutai, notandole e andando a stringerle in un abbraccio.
“Venite vi presento gli altri”


“Keaton, aiutami a preparare la tavola” gli dissi. Lui si alzò dal divano e mi venne ad aiutare.
“E’ pronto!” urlai sorridendo. Cal si alzò dal divano e mise in pausa il video game a cui stava giocando. Mamma e Mali si sedettero.
“Buon Natale a tutti!” sorrisi, lo ripeterono tutti in coro e diedi un bacio sulla guancia a Keaton, sentii il rumore della macchina fotografica, guardai Calum che teneva in mano l’oggetto sorridente. Me la porse e la guardai.
“Siete adorabili!” disse Mali.
“Grazie!” Arrossii. Notai che Keaton era rosso come un pomodoro, lo derisi un po’, era tenero.
“Hai sentito Ashton?” domandò mia mamma, dopo mezz’ora di risate e racconti, sentii Keaton accanto a me irrigidirsi, cosa che feci anch’io, mi innervosii. Erano giorni che non lo sentivo dalla lettera. Non mi scrisse più messaggi, non chiamò, nulla di nulla.
Da quando Calum glielo ebbe detto, mi aveva scritto la lettera e stava cercando di dimenticarmi, forse ci era riuscito.
No, impossibile.
Nella lettera aveva scritto di non riuscire a dimenticarsi di me, lui mi amava, e io amavo lui.
Dio, Ash. Non sai quanto mi dispiace.
“No, mamma” risposi prendendo i piatti e mettendoli nel lavandino.
“Vado a prendere il dolce” mormorai alzandomi. Proprio mentre vado sento qualcuno seguirmi e voltandomi vedo Calum. Sospirai e gettai i piatti nel lavandino per poi mettermi le mani nei capelli. Sentii Calum stringermi da dietro.
“Si risolverà tutto, Sasha” mormorò al mio orecchio.
Mi voltai e lo abbracciai come non avevo mai fatto prima, avevo bisogno di lui.
Avevo bisogno di Calum.
Avevo bisogno di mio fratello.
Dio, quanto adoravo mio fratello, nessuno lo sapeva, solo io e lui.
Mi era sempre stato accanto, mi aveva sempre difeso, quando piangevo per Ash dopo che la nostra amicizia era finita, lui era lì. Con me.
“Grazie per tutto, Cal” mormorai.
“Ci sei sempre stato, ed è per questo che ti adoro come non mai.” Lui sorrise.
“Sono tuo fratello, Sasha. Ci sarò sempre.” Lo strinsi ancora di più e lo ringraziai di continuo nella mia mente, perché tutti vorrebbero un fratello come Cal e io avevo la fortuna di avercelo.
“Torniamo in cucina” sussurrai prendendo la torta. Cal prese dei piatti con le forchette e mi accompagnò in cucina.


“E ora di alzarsi, sistah!”
Sentii delle urla ed intuii che fosse mio fratello, mi voltai e guardai Keaton. “Alziamoci” Sorrisi e corsi giù con mio fratello, ci sistemammo con i regali e io fui tra Keaton e Calum mi posizionai davanti a Keaton e lui mise le mani sulla mia pancia. Cominciammo ad aprire i regali tutti sorridenti.
Sentii il cellulare vibrare, lo presi e guardai il messaggio.

-Buon Natale, Sasha.
;Ash. x-


 
 #SPOILER.
 
“Tiffany … io e te dobbiamo parlare!”
“Lo so, Ash!”
“So tutto, e questa volta sai che ti dico?”
Rimasi zitto guardandola.
“Che me ne vado!”

#SPAZIOAUTRICE.

SONO VIVA!
Scusate, ma la scuola mi sta affogando.
AMMAZZANDO.
Allora … avete visto? Non ho molto tempo, solo che mi dispiace  di non aggiornare in tempo
Quanti tributi? Avete visto Hunger Games? *^*
E’ fantastico!
Grazie, prego, ciao!
Allora avete visto Loredana? E Calum è andato a Londra per vederla!
MIO BIMBO! **
E che ne pensate di Keaton?
Io lo adoro, stop.
Allora ringrazio le capitoline:
Marianne_13, Letizia25, Hazel_ e love_money_party.
Siamo diminuite :c
Grazie mille comunque, bacio.

Free xx

 
   
 
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