Guardare quella distesa placida e azzurrissima sotto di lui gli ha fatto venire le vertigini. È il vuoto di mezzo che lo spaventa, che gli impedisce di spiccare quel salto che gli permetterebbe di superare tutte le paure.
Perché lui, ormai, dell'acqua ha quasi una fobia.
Di quell'acqua simbolo di vita come di morte.
Di quell'acqua con la quale è stato in perfetta simbiosi nei mesi di coma.
Stringe forte il talismano che gli ha regalato Vale. Sopra vi è inciso uno strano logo: un doppio quadrato ruotato e la forma del gioiello indossato dalla dea Talìa nella Primavera del Botticelli.
Quel saputello lo portava sempre con sé prima delle gare di surf.
"Forza Rocco! Rocco! Rocco!"
Nella piscina sotto di lui, Toni e Davide sguazzano e sollevano schizzi e spruzzi nel loro incitamento da stadio. Ben presto anche Leo e Vale si uniscono a quel coro particolare.
A bordo-vasca Cris sorride incoraggiante.
Rocco fa un profondo respiro: è anche per loro, grazie a loro se ha deciso di tuffarsi.
Prende una breve rincorsa e finalmente affronta l'impatto con l'acqua, la sua amica-nemica.