titolo Deviazioni
autrice eleblack
fandom Harry Potter
personaggi Harry Potter, Draco Malfoy
lingua italiano
timeline Wartime (Post-Hogwarts)
avvertimenti shonen-ai
disclaimer I personaggi della saga e la saga stessa appartengono a
J.K.Rowling. | Ringrazio Datura e la sua "Moon River" per aver ispirato questa mia fanfiction.
note Questa
fanfiction è alla sua seconda pubblicazione. L’ho scritta prima dell’uscita di
DH, quindi si tratta di una situazione alternativa a quella presentata nel
libro.
“E’ stata
dura l’altra notte, eh?”
Sorseggi
il tuo tè con un lieve sorriso sulle labbra. Mi guardi e sorridi guardando i
miei capelli.
Sono
spettinati, lo so.
“Tu cosa
pensi?” rispondo mentre li sistemo.
“Beh, che
lo è stata.”
“Bravo,
indovinato.”
“Non era
una domanda, infatti.”
Mi chiedo
solo ora come tu faccia a bere un tè mentre fuori c’è
gente che muore per te.
Per te,
perché muore al tuo posto.
Per te,
perché muore per i tuoi sbagli.
Mentre tu
te ne stai al sicuro nel nostro Quartier Generale, come un infiltrato, ma non
lo sei. Come una spia, ma probabilmente non sei neanche quella.
Io, ogni
volta che mi siedo a questo tavolo, ho il voltastomaco.
E’ come se
avessi già mangiato a sazietà e l’impulso di alzarmi mi spinge fuori a prendere
aria.
Sempre.
Anche stamattina.
Mi segui
alla porta.
La mattina
è ancora giovane, il sole non è ancora nato.
Il vento
gelido della notte sovrasta il mondo ma spazza via la
nebbia piano piano.
Mi osservi
con sguardo penoso mentre estraggo il pacchetto.
“Ne vuoi?”
ti chiedo, pur sapendo che non fumi.
Nonostante
fumare possa sembrare il tipico vizio dei cattivi, degli spostati, degli
Oscuri, tu non fumi, e io sì.
Pur
sapendo che non fumi, spero che tu inizi a farlo, perché la tua figura limpida
e ordinata mostri anche solo un po’ del casino che c’è dentro di te. Sei incasinato, oh sì che lo sei.
Chi meglio
di me potrebbe sapere?
“Sai che è
no” rispondi.
“E’ vero.”
Faccio una
tirata, e sbuffo fuori il fumo. Che si confonde con la nebbia.
“Non hai
molta voglia di parlare stamattina.”
Stavolta
sono io a sogghignare: “L’hai detto, è stata una dura notte.”
“Io
parlavo dell’altra. Quella è stata più dura.”
“Mi stai
prendendo in giro, Malfoy?”
“Non
potrei mai.”
Continuo a
urlare: “Lo sai bene cos’è successo…Ron ci ha quasi rimesso la pelle!”
Ron
significa molto per me, e tu lo sai. Ma continui a punzecchiarmi, incurante
della mia ira che cresce.
“Volevo solo…se
vuoi sfogarti, insomma…” balbetti. Draco Malfoy è in difficoltà.
La cosa mi
lascia talmente di stucco che occorre un’altra tirata.
“Credevo
che questa roba servisse a dimenticare…l’effetto è quello, no? Annebbia la
mente.”
Ora parli
come uno scienziato.
“…Almeno i
Babbani sono serviti a qualcosa, questo vuoi dire?!
Hanno inventato le cicche.” osservo, pesantemente
ironico.
“Come mai
tu sai sempre quello che penso?” mi sorridi.
Anche tu
sai sempre quello che penso.
“Intendevo
solo dire” riprendi scocciato dopo un po’ “Che sarebbe meglio parlarne che
fumarci sopra…”
Mi alzo in
piedi. Tu ti alzi.
Faccio
un’altra tirata e ti sbuffo in faccia.
“Ti fa
male.” affermi, socchiudendo gli occhi per un attimo,
con rassegnazione. La mia sigaretta vola per terra. Incredibile. L’hai fatto.
“Come
osi…”
“Ti fa
male.” continui, pestando la sigaretta che mi hai
appena tolto dalle dita.
“Non dirmi
cos’è meglio per me, capito? Non sei tu che puoi aiutarmi!”
Ti spingo
e salgo le scale fino al pianerottolo.
Ti sento
ridere: “Proprio in nessun modo?”