Serie TV > Squadra antimafia - Palermo oggi
Segui la storia  |       
Autore: titty_93    24/11/2014    1 recensioni
Leonardo Abate, salvato miracolosamente da De Silva è stato cresciuto nella fredda città russa di San Pietroburgo. All'età di 21 anni è pronto per ritornare nella sua città d'origine e pianificare così la sua vendetta...(questa storia è il continuo di squadra antimafia 5 e ha come protagonista Leo,ma verrà approfondito anche il rapporto tra Rosy e Domenico e altri vecchi personaggi della fiction).
Genere: Drammatico, Romantico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Domenico Calcaterra, Leonardo Abate, Rosalia/Rosy Abate
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
39. Scelte difficili
 
Pietrangeli non riuscì a contenere più la rabbia e si avvicinò a Leonardo a passi svelti con le mani racchiuse in un pugno. Era veramente infuriato. Carmen giurò di non averlo mai visto così. 
Entrambi i ragazzi alzarono le mani come per giustificarsi dell'accaduto - "Papà,calma eh?" -riuscì a bisbigliare sottovoce Carmen.
"Io non mi calmo per un  cazzo!!" - rispose Sandro sempre più arrabbiato, e lo era ancora di più quando vide la schiena di sua figlia circondata da un braccio di Leo.
"Tieni lontano le tue luride mani sporche da mafioso addosso a mia figlia!".
Pietrangeli strinse forte il collo della maglietta di Leonardo costringendolo a rimettersi in piedi. L'infermiera voleva riuscire a fermare tutto questo - "Si calmi la prego, siamo in un ospedale. E poi il ragazzo è ancora in convalescenza".
Sandro lasciò la presa e si voltò verso la donna - "è stata lei vero? Avevo disposto l'ordine di non lasciarlo varcare quella porta".
"No. Lei non c'entra" - rispose Leonardo prendendo le sue difese -"l'ho cercata io in ogni stanza dell'ospedale e alla fine l'ho trovata".
"Papà, Leonardo voleva soltanto sapere come stavo, solo questo".
"Con te facciamo i conti dopo. Tu vieni di la. Noi due dobbiamo parlare".
Carmen non capì le vere intenzioni di suo padre. Cosa vorrà mai dire a Leonardo? Il ragazzo non ebbe timore e affrontò la situazione, obbedendo agli ordini di quell'uomo che infondo voleva soltanto il bene di sua figlia.
I due si allontanarono presto dalla stanza per poi raggiungerne un altra, in un posto appartato lontano da occhi indiscreti.
"Dottor Pientrageli, avanti" - iniziò a dire Leonardo alzando le braccia -"mi dica tutto quello che le passa per la testa, magari più tardi si sentirà meglio".
"Non chiamarmi dottore" - rispose lui con il pollice alzato- "Che intenzioni hai con mia figlia? Non credi di averla già presa in giro abbastanza?".
"Io non l'ho presa in giro. Mai. Forse all'inizio poi qualcosa è cambiato".
"Cosa?".
"Questo non devo venire a dirlo a lei".
"Ah...Adesso fa pure il risentito. Guarda che quello incazzato sono io!! Non voglio più che ti avvicini a lei. Hai fatto troppo del male e se le vuoi almeno un po di bene allora devi lasciarla andare. Ma che futuro può avere insieme a te? Insieme ad uno che ha come madre una mafiosa? Cosa potresti offrirgli? Carmen è così giovane. Deve crescere, sbagliare, deve costruirsi un futuro, studiare, diventare qualcuno e tutte queste cose non potrà mai farle con te al suo fianco. Mia figlia deve allontanarsi da te e l'unico modo è lasciarla tornare a Milano, e solamente tu hai il potere di convincerla".
Leonardo ci aveva già pensato a tutto questo. Sandro sbagliò a credere che lui fosse andato da lei con lo scopo di attirarla a se. Di prometterle un futuro insieme. Magari questa scelta le costerà caro, ma Sandro aveva ragione : Carmen doveva stare lontano da lui. E lo farà soltanto per il suo bene. 
"Mi hai capito?" - continuò il poliziotto che vedendo il ragazzo muto, si avvicinò scuotendolo leggermente per le spalle.
Leo si ribellò e lo guardò dritto negli occhi - "è proprio quello che ho intenzione di fare".
Sandro spalancò gli occhi sorpreso, colto alla sprovvista da quelle parole. Aveva sentito bene?
"Come scusa?".
"Ha sentito bene. Io non voglio assolutamente che sua figlia rimpianga gli anni più belli dell'adolescenza. Lei deve vivere serenamente e fare tutto quello che al tempo non ho potuto fare io. Carmen deve avere un adolescenza normale, non come la mia" - concluse con rammarico.
"Non è che mi stai mentendo? Io li conosco a quelli come te. Promettono, promettono e poi non mantengono. Magari starai già pianificando qualcosa per allontanarla da me. Non mi fido di te".
"Lei adesso solo condizionato è! Mi senta un po'" - gli disse avvicinandosi fin troppo al suo viso -"non si fida di me per quello che ho combinato o per il cognome che porto? Perchè sono il figlio di Rosy Abate?".
"Non provare a dirlo di nuovo! Perchè quando eri un bambino sono stato il primo a non avere pregiudizi e a difendere tutta la tua situazione".
In effetti Leonardo ancora ricordava quelle poche volte in cui Sandro veniva a trovarlo nella casa protetta a Catania, insieme a Domenico. Ci giocava anche con lui e gli era risultato addirittura simpatico.
"Lei non mi perdonerà mai vero?" - domandò Leo, ma questa volta il suo tono non era intimidatorio.
"No" - rispose subito Pietrangeli senza giri di parole - "ma non mi aspettavo queste tue risposte".
"Io adesso ho bisogno di starmene da solo, di riprendere in mano la mia vita, riallacciare il rapporto con mia madre, costruirne uno con Mimmo, e Carmen da me non potrà avere la giusta attenzione che merita. Finiremo col distruggere il legame stupendo che si è creato tra di noi. E' ultima cosa che vorrei fare in questo momento, mi creda".
Sandro all'inizio non credette ai suoi discorsi, ma quegli occhi così tristi gli sembravano così sinceri quindi annuì - "Bene" - disse andando verso la porta -"allora sai cosa fare no?Vai da lei,dici che è finita e le consigli di ritornare a Milano".
"No, no , no. Se lei pensa che io vada da Carmen raccontandole un mucchio di frottole, si sbaglia di grosso. Ho commesso già una volta questo errore e ne abbiamo sofferto, anche tanto".
"E quindi cosa hai intenzione di fare?".
Leonardo alzò l'indice della mano destra- "un giorno soltanto. Mi dia un giorno, l'ultimo giorno da passare con sua figlia".
"COSA?" - urlò Sandro dalla sorpresa - "non se ne parla nemmeno.  Non ti devi più avvicinare a lei!".
"Io non so più cosa fare per far sì che lei si fidi di me. Io non voglio fare del male a Carmen, come glielo devo dire?".
Il poliziotto sbuffò pensando di essersi immischiato in una brutta faccenda. Ma doveva fare una scelta, il futuro di sua figlia era nelle sue mani. Cosa fare? Concedere a quell'individuo di vedere Carmen, anche se per l'ultima volta , o rischiare che sua figlia soffra pensando che l'uomo che amava l'aveva presa nuovamente in giro?

-
Rosy si era svegliata per prima. Era ancora notte, le lancette dell'orologio della sveglia segnavano le 2.40. Avrà dormito si e no 2-3 ore. Domenico accanto a lei era ancora tra le braccia di Morfeo con il viso schiacciato dal cuscino circondato dalle braccia. Le scappò un sorriso non appena lo vide, si infilò la maglia di lui che riusciva a  coprirla quasi fin le ginocchia, aveva un urgenza irrefrenabile di fumare, doveva scaricare un po di quella tensione che si era accumulata dentro di lei, ma Calcaterra non fumava e quindi si limitò ad appoggiare la fronte sul vetro della finestra osservando le palazzine che aveva di fronte, ma l'attenzione non era proprio verso di esse, si ritrovò a pensare a quello che era successo stanotte e quanto si sentiva una stupida a provare queste cose così forti a quell'età. Un po se ne vergognava, e poi pensava a suo figlio, a Leonardo, al suo futuro, quando presto si rimetterà e lei dovrà tornare in carcere. Dentro di se si era ripromessa di non abbandonarlo più, di riuscire a vivere a suo fianco e rimediare a tutti questi anni trascorsi senza di lui, e quindi c'era soltanto una soluzione a tutto questo. Doveva collaborare. Fare la pentita e magari con l'aiuto di Domenico, potranno inserirla in un programma di protezione assieme a suo figlio. Questa scelta molto dolorosa per lei perchè andava contro ai suoi principi, ma una madre è disposta a tutto per l'amore del proprio figlio.
Qualcuno le circondò presto i fianchi con le braccia, Domenico si era appena svegliato e Rosy sobbalzò per un istante.
"Non è proprio un bel paesaggio" - disse ironico il poliziotto riuscendole a baciare una guancia.
"Sempre meglio che vedere un paio di sbarre" - rispose fredda,con lo sguardo fisso nel vuoto. 
Lui la fece voltare così che i loro occhi si potessero incrociare - "che succede?".
Rosy abbassò gli occhi e scosse leggermente la testa.
"A cosa pensi?" - domandò ancora avvicinandosi ancora di più a quegli occhioni color nocciola.
"Un po a tutto".
"Quello che ci è successo è un emozione bellissima e non devi sentirti in colpa. Io lo volevo, tu lo volevi".
"Lo so...E che...Calcaterra noi abbiamo una certa età".
Domenico bloccò sul nascere il discorso di Rosy appoggiando due dita sulle sue labbra - "Shh..Non dirlo neanche per scherzo. Non esiste un età per abbandonarsi ai sentimenti. Rosy io ti ho cercato per così tanto tempo, ti ho cercato così tanto che quando finalmente ti ho avuta tra le mie braccia temevo di perderti di nuovo. Non accadrà più".
Rosy alzò lo sguardo e dentro di lei ancora si fece strada quel nodo alla gola e la morsa allo stomaco. Domenico era così dolce con lei che credette di non meritarselo. Lui l'abbracciò forte e Rosy premette il viso sul suo petto nudo. Respirò il suo odore, ascoltò i battiti del suo cuore poi se ne liberò.
"Ma c'è dell'altro vero?" - chiese poi lui vedendola ancora immersa tra i pensieri -"Leo?".
"Calcaterra io voglio stare con mio figlio. Ho bisogno di lui e minchia!!...Io mi sento di essere anche un po egoista perchè pare quasi che io stia pensando solamente a me stessa, ma lo desidero accanto a me".
"Non è egoismo, sei solamente una madre che rivuole suo figlio e per farlo sei disposto a tutto vero?".
"Si, Domenico, a tutto sono disposta! Ho deciso! E questo mi sembra il momento giusto per parlartene...Io" - Rosy emise un forte sospiro. Quanto le costava dire quelle parole - "Voglio collaborare."

Ebbene si! Sia Leo che Rosy hanno fatto una scelta, ma sarà quella giusta? Vi aspetto al prossimo capito mentre mi date un vostro parere sulla domanda che vi ho posto ^^. Del prossimo capitolo non voglio anticiparvi nulla tranne che assisteremo a una bella chiacchiera tra Mimmo e Leo. A presto. Grazie di tutto! Vi adoro!
Passate sulla mai pagina fb dedicata a squadra antimafia con tante news su SAM7 -> https://www.facebook.com/squadraantimafiamania

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Squadra antimafia - Palermo oggi / Vai alla pagina dell'autore: titty_93