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Autore: Niky_94    24/11/2014    2 recensioni
[I Dalton]
[I Dalton]Qualche FF sulla mia famiglia preferita... i Dalton!! ^^
Con l'apparizione della mia OC, Niky, la sorella minore :P
Ogni capitolo è una storia a sé, alcune ambientate nel vecchio West, altre ai giorni nostri...
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Era una calda e soleggiata giornata di primavera. La brezza giocherellava con i capelli di una bambina di quattro anni.
Si trattava di Niky, che stava cogliendo dei fiori, canticchiando felice. Voleva regalarli a sua madre; sapeva quanto amasse i fiori, e voleva portarglieli sperando di farle piacere. Era una bambina molto premurosa.
Qualche minuto più tardi, si guardò attorno e si rese conto che era quasi mezzogiorno; era ora di tornare a casa. Raccolse ancora qualche fiore, prima di correre verso casa. Una volta arrivata, spalancò la porta con entrambe le manine.
<< Ma’, sono a casa! >> esclamò, felice.
Ma’ Dalton le si avvicinò. << Quante volte ti ho detto di pulire i piedi nello zerbino, prima di entrare in casa? >> le domandò, guardandola severa.
Niky la guardò, imbarazzata, e corse all’ingresso. Si pulì accuratamente le scarpe nello zerbino e tornò saltellando dalla madre.
<< Brava bambina >> commentò Ma’ con un sorriso.
La piccola la abbracciò << Guarda, Ma’, ti ho portato dei fiori! >> le disse felice, porgendole il mazzolino.
<< Che pensiero carino, ti ringrazio >> disse la donna con un sorriso, carezzandole la testa.
Averell, nascosto nell’altra stanza, spiava la scena. Era arrabbiato. Era geloso della sorellina; era sempre stato il preferito della madre, ma da quando era nata Niky, era qualcun altro a ricevere le sue attenzioni.
<< Devo fare qualcosa… >> mormorò << Devo fare qualcosa per riavere la mia mamma! Sono io il suo preferito, io! >>
 
***   ***   ***   ***
 
Dopo pranzo, Niky uscì in giardino per cercare Averell. Lui le piaceva molto, e le sarebbe piaciuto giocare con lui tutto il tempo, dal momento che era così gentile e divertente. Ma non con lei. Nonostante la bambina facesse del suo meglio per renderlo felice, lui continuava a respingerla. Questo le spiaceva molto, ma non si sarebbe arresa fin quando non fosse riuscita a far capire al fratello quanto gli voleva bene.
Iniziò a cercarlo, e lo trovò che riposava all’ombra di un albero. Si avvicinò e gli si sedette in grembo.
<< Ciao, Averell! >> disse in tono allegro << Vuoi giocare con me? >>
Lui sobbalzò per la sorpresa. << Perché mi sei saltata addosso in quel modo? >> domandò, irritato.
La bambina si alzò e fece un passo indietro << I-io volevo solo sapere se volevi giocare con me… >> balbettò.
<< Così che tutti possano vedere quanto sei carina mentre stai giochi? >> strillò lui << Sei patetica. Continui a fare la sciocca in giro per piacere a tutti… >>
Si alzò in piedi, arrabbiato, e lei indietreggiò ancora << Bé, ho una notizia per te: TU NON MI PIACI! Era molto meglio prima che arrivassi tu, perciò fammi un favore, vattene via! >>
Niky non riusciva a credere alle proprie orecchie: suo fratello la odiava! Abbassò lo sguardo, tremando << S-scusa… >> mormorò. Poi corse verso il bosco, in lacrime.
Averell la guardò correre i direzione degli alberi. “E se si perdesse?” si domandò. Poi scosse la testa “Nah, tornerà…”
 
***   ***   ***   ***
 
<< Niky? Niky? >> Ma’ Dalton stava cercando la figlia dappertutto. L’aveva chiamata a lungo, ma non era riuscita a trovarla da nessuna parte. Dispetata, corse nella camera dei figli.
<< Che succede, mamma? >> domandò Joe, vedendola senza fiato.
<< E’ Niky! >> esclamò lei << Non riesco a trovarla da nessuna parte! >>
<< Che cosa? >> esclamarono Jack e William, alzandosi di scatto.
Ma’ entrò nella stanza << L’ho cercata in tutta la casa e nel giardino, ma non sono riuscita a trovarla da nessuna parte! >> Si lasciò cadere sul letto di Joe e scoppiò in lacrime << La mia bambina… >>
Joe si sedette accanto a lei e le mise un braccio attorno alle spalle << Non piangere, mamma, vedrai che la troveremo! >>
Jack e William la abbracciarono a loro volta.
Averell entrò nella stanza in quel momento << Ehi, che succede? >> domandò, vedendo tutta quella confusione.
<< Niky è sparita, Averell! >> rispose Joe.
<< Che cosa? >>
<< Già >> disse William << La mamma l’ha cercata dappertutto a non è riuscita a trovarla! >>
<< Ma… >> balbettò lui.
<< “Ma” cosa? >> ringhiò Joe << Non startene lì impalato, imbecille, aiutaci a cercarla! >>
Joe andò in soggiorno e tornò con un paio di mappe, che stese sul pavimento. Poi si inginocchiò a terra a fianco dei suoi fratelli, per studiarle.
<< Jack, tu e William la cercherete in città. Ma’, tu rimani qui con me… >> disse Joe.
<< Joe, non c’è bisogno di… >> si intromise Averell, con voce tremante.
<< Cosa? >> esclamò Joe << Sei impazzito? >>
Averell scosse la testa << Voglio dire… non c’è bisogno di dividerci per andare a cercarla, perché… so già dov’è… >> Dopo un attimo di esitazione, disse: << E’ nel bosco… >>
<< Aspetta un momento, e tu come fai a saperlo? >> domandò Joe, alzando un sopracciglio.
Averell abbassò lo sguardo, imbarazzato << Perché… è corsa là dopo che le avevo detto di sparire… >>
<< CHE COS’HAI FATTO?! >> esclamò Joe, sconvolto. Gli sasarebbe saltato addosso per picchiarlo se Jack e William non l’avessero fermato.
<< Calmati, Joe >> disse William.
<< Si, calmati >> fu d’accordo Jack << Sentiamo che cos’ha da dire questo imbecille, prima di picchiarlo! >>
Ma’ si alzò in piedi << Nessuno picchierà nessuno, ora fatela finita! >> disse in tono stanco. Poi, si voltò verso il figlio più giovane << Averell, dicci che cos’è successo >>
Il ragazzo annuì << I-io… ho detto a Niky di sparire perché non riuscivo a sopportare che mi stesse sempre tra i piedi… >> confessò.
<< Sempre tra i piedi? >> ripeté Joe << Razza di idiota, l’unica ragione per cui “ti stava sempre tra i piedi” è perché ti vuole bene e vuole stare insieme a te! >>
<< C-cosa? >> Questa volta fu Averell a rimanere a bocca aperta.
<< Ma certo, piccolo mio >> disse Ma’ << Voi quattro siete i suoi fratelli, e lei vi ama come ogni sorella ama i propri fratelli… Capisco che tu possa essere stato arrabbiato con lei, ma perché ti sei comportato in questo modo? Sei stato molto cattivo con lei… >>
Averell abbassò il capo << Perché… Perché lei ha sempre tutte le attenzioni… Prima che nascesse Niky, ero io il tuo preferito, ed ora tu la preferisci a me! >>
Joe, Jack e William spalancarono la bocca, esterrefatti.
<< La mia sorellina è da qualche parte nel bosco, sola, al buio, senza nulla da mangiare e alla mercé degli animali solo perché non riuscivi a sopportare di non essere più il preferito di mamma? >> gridò Joe. Preoccupato com’era per Niky, aveva completamente perso il controllo.
Averell scoppiò a piangere << Mi dispiace! >> singhiozzò << So che ho fatto una cosa terribile, ma non volevo metterla in pericolo! >>
Ma’ gli si avvicinò e prese il figlio tra le braccia. Aspettò finché non si fu calmato un po’, prima di parlare: << Averell, bambino mio, credimi, amo te e i tuoi fratelli allo stesso modo: con tutto il mio cuore. Il fatto che ci sia un figlio in più, non significa che io debba dimenticarmi il bene che voglio agli atri… Ora asciugati gli occhi e aiuta i tuoi fratelli a trovarla… >>
Averell annuì << Non preoccuparti, mamma. La riporteremo a casa sana e salva, lo prometto >>
Joe si precipitò alla porta, seguito dai suoi fratelli << Andiamo, forza! >> disse << Abbiamo già perso fin troppo tempo… >>
 
***   ***   ***   ***
 
Niky camminava nel bosco, spaventata. Erano ore, ormai, che cercava di tornare a casa, ma si era completamente persa. Il bosco non era molto grande, ma lei non ci era mai stata prima di allora, e non sapeva da che parte andare. Era scesa la notte, e la bambina era ancora più intimorita. Non le piacevano le ombre degli alberi e delle rocce. Al buio, ogni cosa le sembrava una strega o un mostro pronti a divorarla.
Improvvisamente, vide qualcosa. Osservando con maggiore attenzione, si rese conto che si trattava di una sorta di caverna.
<< Forse posso riposarmi in quella caverna, per un pochino… >> mormorò.
Si diresse verso la caverna, si arrampicò sulla bassa parete rocciosa fino a raggiungerla e vi entrò. Era molto buio, all’interno, e la bambina esitò un poco, prima di entrare, ma se non altro era meglio che rimanere fuori al freddo. Trovò un’apertura tra due rocce e vi si sedette dentro.
“Non devo avere paura” si disse “Averell verrà a cercarmi e mi porterà a casa…” Scoppiò a piangere << No, lui non verrà a cercarmi, lui mi odia! >> Si abbracciò le ginocchia ed iniziò a singhiozzare più forte. << Voglio la mia mamma… Voglio andare a casa! >>
 
***   ***   ***   ***
 
<< Niky? Niky? >>
I Quattro fratelli la stavano cercando per tutto il bosco. Erano preoccupati da morire.
<< Averell, va’ a vedere se Niky è là dentro >> ordinò Joe, inidicando una caverna << Ti aspetteremo qui, e se non la troverai, riprenderemo le ricerche insieme >>
Averell annuì e si affrettò a raggiungere la caverna. Una volta arrivato, iniziò a chiamare la sorellina.
Niky, che si era addormentata piangendo, si svegliò. Riconobbe la voce del fratello, ma rimase nascosta; non voleva farsi vedere. Temeva che l’avrebbe rimproverata per essere scappata.
<< Niky, sei qui? >> chiamò Averell in tono incerto << Per favour, rispondimi, sono venuto per portarti a casa! >>
<< Per… portarmi a casa? >> domandò la bambina, uscendo dal suo nascondiglio.
Averell si voltò, sentendo la sua voce, e quando la vide, le regalò un grande sorriso. Le corse incontro e la prese tra le braccia. << Niky, eccoti qui! Stai bene? >>
Niky era senza parole. << Si, >> rispose alla fine << Si, sto bene >>
Suo fratello sorrise ancora e la strinse forte a sé. << Sono così felice di averti trovata! >>
<< Felice? >> domandò lei, allontanandosi << Ma… avevi detto… che io non ti piacevo… >>
Averell scosse la testa << Non era vero >> disse << Mi sono comportato male, Niky. La verità è… che solo ora ho capito quanto ti voglio bene… Se solo sapessi quanto ero preoccupato per te… >> La guardò tristemente << Mi dispiace tanto… Puoi perdonarmi? >>
Niky non riusciva a crederci: non solo il suo fratellone era venuto a cercarla, ma le aveva detto di volerle bene!
Gli regalò un grande sorriso, e si gettò tra le sue braccia << Certo che ti perdono, Averell! >> ridacchiò << Ti voglio bene, fratellone! >>
 
***   ***   ***   ***
 
<< Chissà perché Averell ci mette tanto… >> borbottò William, dando un calcio ad una zolla d’erba << Non abbiamo tempo da perdere, Niky potrebbe essere ovunque, e avere bisogno del nostro aiuto… >>
<< Lo so… >> disse Joe << Ma dobbiamo cercare dappertutto, visto che non sappiamo dove sia… >>
Jack annuì, poi indicò la caverna. << Ehi, guardate, Averell sta tornando! >>
I tre fratelli gli corsero incontro.
<< Allora, com’è andata? >> domandò Joe, preoccupato.
Averell gli sorrise << Giudicate con i vostri occhi >> Si voltò, e tutti videro Niky, aggrappata alle sue spalle.
Joe sorrise e la prese tra le braccia << Niky, piccola mia, stai bene? >> domandò, e lei annuì.
<< Siamo così felici di vederti! >> esclamò Jack, abbracciandola.
<< Già >> disse William, stringendola forte << Eravamo così preoccupati per te! >>
Niky abbassò lo sguardo << Mi dispiace, non volevo spaventarvi, ho cercato di tornare a casa, ma mi sono persa! >> disse lei, singhiozzando lievemente << Ho avuto tanta paura… >>
Joe la prese di nuovo tra le braccia, e le accarezzò I capelli << Shhh, shhh >> sussurrò << E’ tutto a posto ora. Sei al sicuro, e nessuno è arrabbiato con te >> le assicurò.
Niky si asciugò gli occhietti con una manica del vestito e  si voltò verso I suoi fratelli, che stavano sorridendo, e sorrise a sua volta.
Jack prese la parola << Torniamo a casa,ora, la mamma sarà preoccupata da morire. Facciamole vedere che stai bene… >> Stava per prendere in braccio la bambina, quando Averell lo fermò.
<> domandò timidamente.
Joe scosse la testa << Dopo tutto quello che hai combinato oggi, il Massimo che prenderai sarà un pugno sul naso! >> ringhiò.
Averell abbassò lo sguardo, in imbarazzo, ma Niky scosse la testa. Gli salì in braccio e lo abbracciò stretto. Poi si voltò verso Joe.
<< Non sgridarlo >> disse << Mi ha chiesto scusa e abbiamo fatto pace, è tutto a posto, adesso… >>
Joe sospirò << Come vuoi >> Detto questo si avviò verso casa, seguito dai fratelli.
 
***   ***   ***   ***
 
Ma’ stava guardando fuori dalla finestra della camera da letto. Erano passate due ore da quando i suoi figli erano andati nel bosco a cercare Niky, e non erano ancora tornati.
Improvvisamente, vide quattro figure uscire dalla vegetazione. Fu presa dal panico, non vedendo la bambina. Ma poi, quando le figure si avvicinarono alla casa illuminata, scorse la figlia, accoccolata tra le braccia di Averell, e corse fuori. Prese Niky tra le braccia e coprì di baci il suo visino.
<< Oh, tesoro, sono così felice che tu stia bene >> disse << Non spaventarci mai più così, capito? >>
Niky annuì << Lo prometto >>
<< Brava bambina >> sorrise Ma’ << Ora ceniamo, starete morendo di fame! >>
 
***   ***   ***   ***
 
Quella notte, Averell non riusciva a dormire. Continuava a pensare alla sorellina, a quanto meschino fosse stato nei suoi confronti e quanto fosse stato vicino a perderla. Si sentiva malissimo.
Ad un tratto, sent’ la porta della camera venire aperta. Si tirò a sedere e vide che si trattava di Niky. La bambina si avvicinò al suo letto e guardò in su, verso di lui.
<< Ehi, che ci fai qui, non dovresti essere a dormire? >> le domandò con un sorriso.
<< Non ci riesco >> bisbigliò lei << Continuo a sognare il bosco, ho paura… >> Gli rivolse una timida occhiata << Posso… posso dormire con te, Averell? >>
Il ragazzo sorrise e le fece un po’ di posto.
Niky si sdraiò al suo fianco, e si accoccolò contro il suo petto. Si addormentò subito, stremata da quell’avventura.
Averell la guardò per qualche momento, carezzandole i capelli mentre dormiva. Aveva capito quanto voleva bene alla sorellina solo quando era stato sul punto di perderla. Promise a sé stesso di proteggerla sempre, da quel momento in poi.
<< Sarò il miglior fratello del mondo >> sussurrò << Ti prometto che non permetterò a niente e nessuno di portarti ancora via da me… >>
Le diede un bacio sulla fronte, posò la testa sul cuscino e si addormentò profondamente.
   
 
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