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Autore: r e d_a p p l e    24/11/2014    0 recensioni
«Ed è vero, io ti odio!» Gli disse, cercando di trovare la forza di parlare senza singhiozzare «Ti odio perché ti amo, e non ti posso avere!»
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dominique Weasley, Fred Weasley Jr, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Non rimase sola a lungo come avrebbe sperato; dopo non molto infatti sentì dei passi avvicinarsi ed una voce incredibilmente familiare rivolgersi a lei: si girò di scatto pronta a scacciare Fred in malo modo, ma l'uomo davanti a lei non era decisamente il suo amico, e i dieci centimetri buoni di altezza in più non erano l'unica cosa che le fece capire che stava parlando con George, il padre del suo ormai ex migliore amico «Ciao.» Le disse semplicemente lui sedendole accanto sulla sabbia che stava diventando sempre più fredda per via dell'umidità «Ciao.» Bofonchiò lei affondando i piedi in cerca di sabbia più calda; si appoggiò sui gomiti iniziando a guardare le stelle per distrarsi un po': sapeva che George Weasley non era esattamente un chiacchierone, non se si parlava di cose serie almeno, quindi non si aspettava di fare grossi discorsi con lui «Non mi chiede perché sono scappata?» Gli chiese lei di punto in bianco, tanto per spezzare il silenzio: era riservata, questo sì, ma parlare con gli adulti le piaceva, la faceva sentire in qualche modo protetta; George, per tutta risposta, scosse la testa ridendo «Non vedo perché dovrei. Io so perché sei venuta qui.» Le rispose poi guardandola negli occhi: lei si accorse solo in quel momento di quanto fossero simili a quelli di Fred «Immaginavo.» Rispose la ragazza sorridendo a sua volta e stringendosi nel giubbotto un po' troppo leggero «Credo che lui sia l'unico a non averlo capito.» Constatò amaramente la ragazzaa: era vero, senza ombra di dubbio, e non solo perché parlava a Dominique di Fred continuamente; insomma, gli adulti presenti alla festa erano, appunto, adulti e non potevano non averlo capito, Victoire e Louis sospettavano qualcosa da chissà quanto e tutti gli altri be', forse anche loro non l'avevano capito, ma lei trovava che fosse più grave il fatto che non se ne accorgesse Fred che era l'interessato, piuttosto che non se ne accorgessero i suoi cugini che, in fin dei conti, non c'entravano niente «È ancora troppo piccolo.» Disse il rosso scuotendo subito dopo la testa «Nel senso, pur avendo quindici anni è ancora al punto in cui si sceglie una ragazza per la sua apparenza.» Tentò di spiegarle: Joss sapeva che non lo pensava davvero, ma con quelle parole sembrava voler dire che lei non fosse esattamente bella; come leggendo nei suoi pensieri, George si corresse di nuovo «Tu sei bellissima, non fraintendermi.» Disse passandosi una mano tra i capelli «Però non sono magra, né popolare. Lo so.» Concluse la frase la ragazza, senza davvero essere scoraggiata da quelle parole: era una realtà con cui conviveva da anni, iniziava ad abituarcisi; George Weasley non era un tipo che arrossiva facilmente, ma Joss era quasi certa che in quel momento il suo collo si fosse tinto di rosso: era buffo, ma in quelle poche volte in cui arrossiva, era solo il collo a cambiare colore «Non credo di essere stato molto d'aiuto.» Si arrese facendo spuntare un mezzo sorriso alla ragazza «Ma posso assicurarti che un giorno Fred si accorgerà di quanto sei speciale.» Concluse poi alzandosi e togliendosi la sabbia dai pantaloni spazzolandoli con le mani: lei invece rimase seduta, tanto non aveva proprio voglia di tornare alla villa e si sarebbe fatta venire a prendere di lì a poco «Hai bisogno di un passaggio?» Le chiese l'uomo tendendole la mano: non ricordava di aver visto veicoli nei pressi di Villa Conchiglia, ma quando vide il sorriso spuntare sul viso di George al suo sguardo interrogativo, capì che si sarebbero smaterializzati; non l'aveva mai fatto prima, ma ricordava di aver letto che non fosse una sensazione molto piacevole. Di positivo c'era che il suo stomaco era vuoto, quindi sicuramente non avrebbe vomitato sulle scarpe del rosso; prese la mano dell'uomo e, dopo mezzo secondo più o meno, i due si trovavano nel bosco dietro casa della ragazza: le girava violentemente la testa e le mancava l'aria, ma per il resto non era andata male «Buonanotte Josceline.» La salutò George Weasley prima di sparire di nuovo: lei non riuscì a salutarlo perché si sentiva ancora intontita, quindi si limitò ad accennare un sorriso che l'uomo probabilmente non vide neanche e poi si diresse barcollante verso la porta sul retro della sua abitazioe: sperava che nessuno la vedesse, avrebbero sicuramente pensato che fosse ubriaca fradicia.
  
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