Bruci
Bruci.
Corri.
Ma sei
vuoto.
Forse
le sfumature dei tuoi occhi,
ghiaccio
caldo e acceso,
fremono.
Forse tu,
pallida, di tanto in tanto,
canti
chiare melodie.
Rosa
del deserto, perché piangi?
Rosa
delle stelle, perché mi guardi?
Ora anche io tremo,
osservando
la tua corona;
le
iridi che nulla fuggono, ora mi
evitano.
Taccio nell’attesa.
Sospiri,
le mani sul vetro;
sospiro,
le mani sul cuore.
«È
così?», non posso che
annuire,
mentre
lei
salta un respiro.
«Sai
che non c’è fine?», riprende.
Annuisco;
non ho scelta,
ma ce l’ho
mai avuta?
«Solo
non prenderti gioco di me»,
urlano
le mie labbra. Fremi.
«So che
ne sei capace».
Per una
volta conduco io.
«Mai»,
sussurri in risposta.
Non
credo, ma presto fede.
«Giochiamo,
allora».
Sorridi
sorniona:
«Che il
mondo tremi».
20-24 novembre 2014