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Autore: Shiver414    24/11/2014    1 recensioni
Yuri è una strega, una strega potente che cerca di evitare che la sua vita da semplice proprietaria di un negozio di fiori e quella da cacciatrice di demoni non collidano tra loro. Ci stava riuscendo fino al momento in cui non conosce Kian, un demone dall'aspetto sublime, il carattere forte e un'indole apparentemente egoista. Da quel preciso istante tutta la sua vita precipita in un baratro fatto di morte, sangue e terrore, governato da un demone spietato, il Burattinaio. CHi si nasconderà dietro questo misterioso nome? Yuri e Kian sopravviveranno alla sua furia?
Genere: Sovrannaturale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Sovrannaturale
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Capitolo 12.
 
Kian.
La casa era invasa di demoni di ogni tipo. Sentivo la presenza del burattinaio molto forte. Spiccai il volo ed osservai la situazione nella stanza di Yuri dalla finestra. Alcuni demoni stavano cercando di entrare, ma non riuscivano a penetrare la barriera. Sapevo a cosa stavo andando incontro, però era l’unico modo per entrare. Mi allontanai un po’, quasi per prendere la rincorsa e mi lanciai a gran velocità contro la finestra coprendomi il viso con le braccia. L’orda di demoni si riversò nella stanza mentre afferravo il corpo di Yuri. Prima di uscire recuperai il libro degli incantesimi e volai via. Mi fermai quando fui certo di essere al sicuro e mi voltai. Dall’altezza cui mi trovavo sembrava che una poltiglia di diversi colori stesse colando dalla finestra sparpagliandosi nel giardino. Yuri mi ucciderà quando vedrà in che stato è la casa. Strinsi bene il corpo della strega e volai sui tetti della città.
Quando arrivai al negozio, il corpo fantoccio era riverso sul pavimento, ormai muoveva solo gli occhi. Sembrava proprio una marionetta.
«Yuri non temere.» Dissi sorridendo. Volevo rassicurarla, ma nemmeno io ero certo di poterla aiutare.
«Levati di mezzo demone.» Un uomo mi afferrò la spalla e provò ad allontanarmi.
«Tu chi saresti?» Chiesi brusco. Sofia ci guardava con aria confusa e spaventata.
«Un vecchio amico.» Si limitò a dire prima di pronunciare una strana formula. La ripeté un paio di volte finché il corpo di Yuri non fu avvolto da una strana luce argentea. Rimase così per qualche secondo finché una specie di lampo si sprigionò inondando ogni cosa. Il fantoccio si dissolse come polvere nell’aria e il viso della vera Yuri iniziò a riprendere colorito. «Ci vorrà un po’ prima che si risvegli, ma almeno è fuori pericolo.» Non riuscivo a credere ai miei occhi né alle mie orecchie. Questo tizio comparso dal nulla aveva recitato un paio di paroline e la situazione si è risolta così? «Il mio nome è Justin.» Si era alzato in piedi e tendeva la mano verso di me.
«Kian.» Dissi freddo. «E lei è Sofia.» Si avvicinò alla ragazza con un sorriso e le riservò un elegante baciamano. «Chi diavolo sei?» Dissi quando mi resi conto che non avrebbe aggiunto altro oltre il suo nome. Mi sentivo inutile e messo da parte. Yuri era la mia strega. Avevamo un patto lei ed io. Chi era questo Justin per intromettersi nei nostri affari? Non nascondo che ero grato che Yuri fosse salva e che sicuramente io non sarei stato in grado di fare quel che lui aveva abilmente fatto in un batter d'occhio. 
«Non c’è tempo per inutili convenevoli. I demoni stanno arrivando.» Yuri emise un verso ed aprì gli occhi. «Tempismo perfetto bambola.» Disse Justin con un sorriso allegro. Bambola? Prese Yuri tra le braccia e scappò dal negozio montando in sella ad una moto. Yuri si abbandonò tra le sue braccia di nuovo priva di sensi. Sentivo la presenza opprimente di troppi demoni e quando mi voltai capii il perché. In mezzo alla strada c’erano più demoni di quanti ne avessi mai visti in tutta la vita.
«Muoviti Sofia.» Le gridai mentre aspettavo che le mie ali fossero del tutto pronte a volare. Sofia annaspava dietro di me, ma non avevo tempo per tornare indietro a prenderla. Spiegai le mie forti e possenti ali e balzai in aria. Feci inversione e provai a recuperare la ragazza.
«Kian ti prego.» Singhiozzò. Allungai la mano e le sue fragili e piccole dita da umana sfiorarono la mia pelle per un istante. Non ero riuscita a prenderla. Provai a lanciarmi in picchiata tra i demoni ma era troppo tardi. Non la vedevo più.
Ammetto che m’importava poco di Sofia. Mi era stata utile certo, mi aveva “regalato” del buon sesso lo ammetto, ma nulla di più. Era servita solo a nutrirmi. Quel che volevo di più era che Yuri stesse bene e che stesse lontano da quel tipo sospetto. Non riuscivo ancora a crede che fossero bastate quelle quattro stupide paroline messe in fila per poterla salvare. Non potevo capacitarmi che lui l’avesse salvata, mentre io ero capace solo di innervosirla, farla star male e… Continuai a volare dietro la moto consapevole del fatto che lei sarebbe stata grada a quel Justin per tutta la vita. 

So che è molto corto questo capitolo… Però spero che i sentimenti e le frustrazioni di Kian siano chiare ahah Poverino, la comparsa di questo ragazzo, Justin, lo ha turbato più di quanto forse si aspettasse egli stesso. Cosa succederà adesso? E Sofia, che ne sarà di lei? 

 
   
 
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