Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
Segui la storia  |       
Autore: Lost In Donbass    24/11/2014    1 recensioni
Prima che inizi la loro folgorante carriera, proprio ai primordi, i nostri eroi oltre che a mettersi in società per fondare il gruppo più figo del pianeta si ritrovano per le mani un mistero da risolvere. Un uomo viene misteriosamente ucciso e il curiosissimo Bill non si lascerebbe mai sfuggire un'occasione del genere per mettere alla prova il proprio fiuto per le indagini. L'assassino avrà il suo bel daffare a evitare di essere scoperto da quattro ragazzetti tutti matti, che pur di scoprire la verità non lesineranno follie di ogni tipo. Tra cretinate, musica, equivoci, pianti e qualche spavento ecco a voi ... i Tokio Hotel (come non li avete mai visti)
P.S. è la mia prima storia sui ragazzi, per piacere se ho scritto qualche idiozia non picchiatemi
Genere: Avventura, Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bill Kaulitz, Georg Listing, Gustav Schäfer, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Il terrore vien per Hotel.'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
MAKE SOME TROUBLE
 
Si avviarono dunque risoluti e ora provvisti di nome verso l’ufficio di registrazione. Quando la signorina addetta se li vide davanti fu quasi tentata d congedarli facendosi una bella risata. Ma da dove erano usciti quei quattro? Li osservò dall’alto della sua cattedra e ridacchiò a vedere la faccia seria del ragazzino rasta che si piantò a braccia incrociate di fronte a lei tentando di fare la facci da duro. Ma come sei tenero, ti darei volentieri un bacio … pensò la signorina trattenendo una risatina
-Siamo qui per registrarci come gruppo emergente.
-Ma davvero?!- ai ragazzi non sfuggì il tono canzonatorio, ma sorvolarono.
-Si. Allora, il nome è …
La signorina accese un computer e si preparò a scrivere, sempre trattenendo le risate
-Il nome è Tokio Hotel
A quel punto la ragazza non riuscì più a trattenersi e si lasciò andare in una risata stridula
-Ma che razza di nome è?!
-Senta lei- Bill le si piantò davanti con le mani sui fianchi (coretto in sottofondo nostro : vai Bill! Sei tutti noi! Coraggio! Digliene quattro! * i coretti svaniscono pian piano *) – Noi ci chiamiamo così e lei non è qui per giudicare ma per far lavoro di carta e inchiostro. Quindi, invece di perdere tempo con domande idiote e risate assolutamente inutili pensi a scrivere e a fare il suo lavoro, lavativa!
Signori e signore, Bill Kaulitz ha parlato. Il fratello, che non è da meno, lo spalleggiò immediatamente
-Appunto! Lei cosa si crede?! Ma non si vergogna?!
 
La tipa osservò divertita quei due piccoli mostriciattoli che sbraitavano, finché quello con i capelli lunghi e lisci non si fece avanti e disse
-Ehm, signorina li lasci perdere. Piuttosto, ecco i nomi. Bill Kaulitz, Tom Kaulitz, Gustav Schafer e Georg Listing. Nome del gruppo : Tokio Hotel. Categoria : principianti.
La tipa gli sorrise e si affrettò a scrivere I dati sul vecchio computer.
-Beh, ci sarebbe un posto libero oggi alle 18. Vi andrebbe bene?
-Certamente. Ci faremo trovare alle 18 davanti al padiglione ufficiale- Georg annuì con aria seria e compresa nella parte.
-Molto bene. Questa è la vostra tessera.
Consegnò a Georg una tesserina che gli garantiva libero accesso alle strutture. Il ragazzo la prese e se la infilò in tasca sorridendo.
-Dai ragazzi, qui abbiamo finito, andiamo.
Richiamò i gemelli che erano ancora impegnati a sindacare e Gustav che li registrava ridendo con il suo vecchio registratore portatile.
-Ora che facciamo?- chiese il batterista dopo che il bassista li ebbe informati di tutto.
-Beh diamo un’occhiata in giro- propose Tom.
-Secondo voi succederà qualcosa di interessane che ci movimenterà il soggiorno?- disse Bill
-Fratello non dire c*****- sbuffò il chitarrista.
-A me sembra già movimentato così!- annuì Georg.
-Però ci starebbe qualcosa che ci tenga impegnati oltre le prove … - Bill si passò un mano tra i capelli e guardò il cielo dove si rincorreva qualche nuvola. Lui voleva che succedesse qualcosa …
-Piantala e muoviti- Tom lo prese per un braccio e se lo trascinò dietro. In cuor suo il rasta sperava che non succedesse nulla anche se una parte di lui sapeva che qualcosa sarebbe successo. Bill era la sua rovina, lo era lo è e lo sarebbe sempre stato.
Cominciarono a farsi largo tra la folla e si avvicinarono al capannone delle prove (avevano stabilito che sarebbe stato il loro punto di riferimento).
-Certo che con questo casino non si riesce proprio a parl-
Gustav venne interrotto da un urlo straziante. La folla si immobilizzò e si zittì. Che diavolo era ?
-Che diavolo è?- esclamò Georg
-Un urlo atroce di un uomo ma-
Gustav venne interrotto di nuovo, stavolta da Tom che strillò
-Bill c*** stai qui!!!!!
Il cantante era partito di corsa verso l’ipotetico luogo dell’urlo seguito a ruota dal chitarrista, che venne immediatamente rincorso dal batterista che venne prontamente inseguito dal bassista.
Risultato : quattro ragazzini idioti che correvano come frecce verso “l’urlo”.
Appena sentito quel verso disumano, il cuore di Bill aveva cominciato a battere all’impazzata. Forse poteva essere successo qualcosa che l’avrebbe portato ad  indagare, a mettere alla prova il suo innegabile fiuto per le indagini! Aveva sempre desiderato poter trovare un mistero da risolvere e sembrava proprio che qualcuno l’avesse accontentato. I suoi piedi si erano mossi da soli verso la probabile fonte dell’”omicidio”. Il suo sangue pompava più forte nelle vene, l’eccitazione lo invadeva come mai gli era accaduto. Non sentiva più nulla, non vedeva più nulla. Lo sapeva, oh si, lo sapeva che lui portava guai ovunque mettesse piede. E finalmente quella sfortunata dote gli era servita. Non essere cinico, Bill, gli disse una vocina nella testa. È pur sempre un omicidio. Appunto. Si rispose, sorridendo impercettibilmente. Avrò modo di vendicare il morto.
Si bloccò di botto quando si ritrovò in uno spiazzo lasciato libero dalle persone, dove il cadavere di un uomo giaceva riverso, con un colpo di pistola in pieno petto. Bill lo fissò, in un misto di shock e un sentimento che non seppe ben definire al momento. Qualcosa che assomigliava a una specie di amara gioia. Si voltò di scatto appena in tempo per ricevere un Tom ansante fra le braccia.
-Oh Cristo Iddio Bill! Ma ti pare il modo di sparire? Che diavolo …
-E’ successo Tom! È successo!
-Cosa? Ma che vai farneticando?
Bill si scostò e lasciò vedere il morto a il fratello
-Dio che schifo Bill!
Tom fece un salto all’indietro trattenendo un conato. Non lo voleva ammettere, ma gli faceva schifo il sangue. L’unico a saperlo era appunto suo fratello. Nel frattempo erano arrivati G&G
-ma che diavolo … oh m*****!- urlò Gustav, impallidendo di fronte al cadavere.
-Bill ha colpito ancora!!!- pensò Georg terrorizzato, incapace di pronunciare una sola parola.
Intanto la polizia era giunta insieme all’ambulanza anche se era palese che il tipo era passato a miglior vita. Notando gli occhi scuri del fratello accendersi di eccitazione Tom pensò bene di stroncargli ogni possibilità. Assolutamente, non si sarebbero invischiati in questa scottante faccenda! Tom sentì lo stomaco comprimersi. Guardò suo fratello e si rese conto che siccome Bill era oltremodo contento (mi spiego, no? Quando sei esaltato a volte ti si rivolta lo stomaco) anche il suo stomaco si stava rivoltando. Eh si, erano gemelli per un motivo dopotutto no?
-Dobbiamo assolutamente indagare!- trillò Bill
-Te. Lo. Scordi.- Gustav scosse la testa picchettandosi la tempia con un dito.
-Leviamoci dai piedi piuttosto!- esclamò Georg –Non intralciamo il lavoro della Polizia.
I quattro si appartarono in un angolino.
-Ma io voglio investigare!- strillò Bill, cominciando ad assumere un ‘aria imbronciata.
-Piantala di sparare cavolate!- sbottò Tom, legandosi i dred in una coda di cavallo.
-Dai … vi prego! È la mia occasione di far vedere il mio talento investigativo!- Bill fece gli occhioni
-Senti fratellino, te lo dico chiaro e tondo una volta. Dopo che non te lo ripeterò più. Stanne fuori. Capito? Non ci interessa, non cacciarti nei guai.
Tom sbuffò. Detestava  Bill che faceva il bambino palloso.
-Non me ne frega un c*** di quello che pensate voi! Io voglio scoprire chi ha assassinato quell’uomo capito?!- ora Bill si stava agitando. Gli occhi mandavano lampi e le unghie cominciavano a conficcarsi nelle carne
-Ma veramente … - tentò di intromettersi Gustav, ma venne fermato da Georg
-Evita Gus, lascilai sfogare.
-Basta Bill!!!!!!! No!!!!!- abbaiò Tom –Smettila di fare il coglione che veramente non ci passa manco per l’anima di metterci nei guai. Per cosa poi? Perché uno stupido ragazzino viziato vuole “divertirsi” risolvendo un omicidio!? La vita non è uno di quei tuoi stupidi film te ne rendi conto? È inutile che ti monti la testa con quei fumetti del c**** perché la vita non è così, lo vuoi capire?!?!?!
Il rasta si stava seriamente arrabbiando. Odiava suo fratello, odiava il suo mettersi sempre davanti a tutti, odiava il suo ego smisurato, odiava la sua sfrenata fantasia, odiava i suoi sogni, odiava le sue idee, odiava la sua impulsività e il suo gusto sfrenato per un rischio che poi non sarebbe riuscito a controllare, odiava il suo essere lunatico odiava tutto di lui. Non lo sopportava più.
-E invece non è vero! Tu devi piantarla di comandarmi a bacchetta! Non sono il tuo schiavo e non faccio quello che vuoi mi hai capito?! Io posso fare quello che mi pare e se ora voglio indgare sulla morte di quel tizio tu non mi fermerai! Smettila di mettermi i bastoni tra le ruote in ogni cosa che faccio!- Bill strinse gli occhi e scoppiò in un pianto dirotto, lacrime mescolate al trucco.
Odiava suo fratello, odiava il suo morboso attaccamento, odiava la sua piattezza, odiava il suo modo di essere, odiava la sua frenesia che copriva la pavidità, odiava i suoi pensieri, odiava tutto di lui. Non lo sopportava più.
 -VOLETE SMETTERLA?! LITIGANDO NON RISOLVEREMO NULLA!- urlarono in coro G&G. Che si dessero un po’ una calmata quei due, che diamine! A casa loro potevano anche scannarsi, ma in pubblico no! I gemelli si voltarono a guardarli un po’ stupefatti. Solitamente nessuno si intrometteva nei loro litigi, se non la mamma, a volte, quando venivano alle mani.
-Ora voi due fate pace e vi abbracciate capito? Fratelli come prima!- disse serio Georg
-Non pensate che la causa delle guerre sono i litigi tra fratelli?- incominciò Gustav con aria ispirata, da predicatore mancato.
I due fissarono interrogativamente i loro amici, poi si fissarono a vicenda e poi si abbracciarono
-Caro fratello
-Caro fratello
Nonostante Bill stesse ancora piangendo e Tom sembrava essere lì lì per un colpo apoplettico da quanto era rubizzo, si abbracciarono come se non si fossero appena dichiarati odio reciproco. Era quello il bello dei gemelli.
Si, doveva ammetterlo. Anche se a volte Bill provava un odio smisurato per il fratello non poteva stare senza di lui un secondo. No, non poteva lasciarlo un attimo.
Si, doveva ammetterlo. Anche se a volte Tom provava un odio smisurato verso il fratello non poteva stare senza di lui un secondo. No, non poteva lasciarlo un attimo.
-Senti … ma allora indaghiamo?
La vocina delicata giunse ovattata alle orecchie di Tom. Si staccò da Bill e lo fissò negli occhi neri come la pece. Ci leggeva desiderio. Sospirò rumorosamente e poi si ritrovò ad annuire e a dire
-Si, indagheremo.
Scosse la testa divertito quando vide Bill saltargli al collo felice e G&G che lo fulminavano.
-Allora forza miei prodi! Che l’indagine abbia inizio!
Bill si passò una mano tra i capelli e sorrise raggiante.
Anche questa volta gliela avevano data vinta.
Partiva avvantaggiato.
Bill : 1           Tom: 0

****
 Buon salve popolo! Ecco a voi il morto e l'inizio dell'indagine che si rivelerà più complessa del previsto ... nessuno può resistere a Bill, nevvero?! va beh, vi saluto, vi auguro buona notte e spero ardentemtne che qualcuno recensisca, siccome siamo nuovi di qui.
arrivederci al più presto possibile
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel / Vai alla pagina dell'autore: Lost In Donbass