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Autore: startariot    24/11/2014    4 recensioni
*dal testo*
"Ha perso il conto di quante volte è già successo, ma Louis non può reprimere i suoi istinti. Non può farne a meno; quel liquido rosso, per lui, non è mai abbastanza."
Genere: Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Probabilmente non vi aspettavate che riapparissi così presto ma, eccomi qui. 

Vi lascio direttamente alla lettura perché vi spiegherò tutto nelle note finali della storia, quindi a dopo :) 

 

 

 

 

 

This is all red

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  

 

I move through town, 

I’m quiet like a fight,

And my necklace is of rope,

 I tie it and untie

 

 

 

Le strade di Ottawa sono fredde e ghiacciate, quella notte di Febbraio. La città è completamente ricoperta di neve e la protezione civile ha vietato agli abitanti di usare tutti i veicoli per motivi di sicurezza, e i meteorologi hanno registrato temperature appena al di sotto dello zero. Per questo,  la cittadina è avvolta da uno strano e ovattato silenzio. 

 

Louis Tomlinson gira per le strade di Ottawa, con una mano in tasca e l’altra impegnata ad impugnare una sigaretta, quasi completamente consumata. Lui, che il freddo non lo percepisce, si diverte a girare per quelle strade come se la città fosse completamente sua. E’ come se potesse possederla totalmente, mentre gli abitanti si trattengono nelle loro case cercando calore nei piccoli camini o nei vecchi maglioni, seduti nei loro vecchi divani di pelle.

 

Per una creatura notturna come lui, è una vera soddisfazione dominare la città. Quella che durante il giorno quasi lo costringe a rimanere nascosto perché diverso, un mostro della notte

 

 

 

Louis ama il rosso

Nel lontano 1820, quando passava le sue giornate a riempire tele di macchie di colore non c’era quadro in cui non inserisse qualcosa di rosso. Poteva essere anche solo un minuscolo punto, invisibile all’occhio dell’osservatore ma lui sapeva che era lì, suo su quella tela e tanto bastava

C’è qualcosa che gli trasmette vitalità in quel colore, e per questo una spiegazione razionale, almeno per lui, c’è. Rosso è il colore del sangue, della vita che lui stesso vede venir via dalle sue vittime quando affonda i suoi canini freddi e appuntiti nelle loro giugulari, e quel sapore ferroso che gli resta sulla punta della lingua, rappresenta il momento in cui quel liquido rosso, diventa suo

 

Ha perso il conto di quante volte è già successo, ma Louis non può reprimere i suoi istinti. Non può farne a meno; quel liquido rosso, per lui, non è mai abbastanza. 

 

 

 

 

Cammina disinvolto tra le strade di Ottawa guardandosi intorno, come se davvero credesse di poter incontrare qualcuno. Nonostante non ne abbia bisogno, gli piace comportarsi da umano, Gli piace mantenere un andatura lenta e costante, sbattere le palpebre ritmicamente, fingere di respirare e far fuoriuscire quelle piccole nuvolette d’aria dalla sua bocca che si dissolvono pian piano nel buio della notte.

 

Lo incontra in una vecchia stradina, buia e dissestata mentre cammina a pochi passi da lui. E’ un ragazzo alto dal fisico definito, ma non troppo. Indossa un cappotto lungo nero e un paio di stivaletti neri in pelle. Ha i capelli piuttosto lunghi e ricci che gli ricadono perfettamente sulle spalle, grandi e muscolose. Si accorge della sua presenza quando le scarpe di Louis schiacciano dei piccoli ciottoli e immediatamente si volta, lasciandolo senza fiato. 

 

Gli occhi di quel ragazzo sono i più verdi che Louis abbia mai visto, in centinaia di anni di vita. Risplendono perfino nel buio della notte, e Louis non è certo che sia dovuto alla sua vista acuta. Le labbra del riccio sono carnose e rosse, come due ciliegie. Avrebbe voluto baciarle e morderle fino quasi a rovinargliele perché erano davvero troppo perfette, si ritrova a pensare.

 

«Chi sei?», sono le uniche due parole che il ragazzo gli rivolge e la sua voce è una melodia per le orecchie di Louis. E’ bassa e roca, e le sue parole quasi vibrano nel buio della notte. 

«Louis», risponde accennando un lieve sorriso e attendendo una risposta che non tarda ad arrivare, perfettamente consapevole del suo effetto sugli umani.

«Harry», dice il riccio porgendogli una mano che Louis stringe quasi immediatamente e quasi percepisce i brividi che scuotono Harry a contatto con la sua pelle fredda. Solo in quel momento, si concedono qualche minuto per guardarsi, occhi negli occhi e quel verde, contornato da minuscole sfumature d’azzurro che solo lui è in grado di vedere, quasi lo acceca per la sua luminosità.

 

 

Guardandolo da vicino, trova paradossale Louis, come la sua bocca arrivi perfettamente all’altezza del collo di quel ragazzo. Come se i loro corpi fossero fatti per combaciare, come se il suo collo fosse stato scelto per essere sua vittima. 

 

Harry ha un profumo dolce, sembra un misto di menta e vaniglia, si trova a pensare Louis mentre continua ad osservarlo ed il riccio sembra quasi ipnotizzato da lui, tanto da non riuscire a togliergli gli occhi di dosso. «Quanti anni hai Harry?»,soffia Louis avvicinandosi leggermente a lui e lasciando che il suo respiro lo investa completamente. 

 

«Vent-ventidue», risponde Harry quasi balbettando ma senza sottrarsi alla sua improvvisa vicinanza. «Tu?».

«Troppi, non vuoi davvero saperlo», risponde enigmatico il più grande. 

Louis abbassa per un attimo lo sguardo sul suo collo, e scorge la vena  della sua giugulare pulsare. Forse è quello il momento in cui…perde il controllo. 

Rialza per un attimo lo sguardo verso gli occhi verdi e brillanti del ragazzo di fronte a lui e ancora prima che possa dire o fare qualcosa, Louis unisce le loro labbra. Non c’è niente di dolce, o lento in quel bacio. C’è solo frenesia, passione e schiocchi di lingue e labbra che lottano tra loro. Harry passa entrambe le mani sulla vita di Louis, tirandoselo quasi addosso e finiscono entrambi schiacciati contro il muretto di quella via buia e dimenticata da Dio. Louis avvolge il collo di Harry con le sue braccia, aumentando ancora di più la pressione sulle labbra del più piccolo e iniziando a lasciarvi morsi più o meno forti agli angoli. 

Se solo Harry sapesse della situazione in cui si è cacciato, probabilmente scapperebbe a gambe levate ma in quel momento nulla sembra importargli e Louis non ha intenzione di far nulla per cambiare la situazione. 

«Louis…», sussurra Harry quando le labbra del più grande iniziano a lambire porzioni di pelle del suo collo, lasciate scoperte dal suo cappotto scollato, sempre maggiori. 

«Shhh», gli soffia Louis contro l’orecchio mordendogli leggermente il lobo ed Harry non può far a meno di sospirare di piacere al gesto.

E’ come se Louis non riuscisse a staccarsi dal corpo di quel ragazzo, come se non riuscisse a smettere di baciare e mordere la pelle morbida del suo collo o le sue labbra rosse e carnose, ormai livide di baci. Harry risponde alle sue attenzioni strusciando lascivo il suo corpo contro quello di Louis, e passando le mani tra i capelli ormai scompigliati del più grande. Subisce, quasi inerme, i baci e i morsi del più grande, alternando sospiri e piccoli versi soffocati dalle labbra di Louis. 

 

Per la prima volta, Louis non desidera avere solo il suo sangue; vuole quel ragazzo, come mai era successo prima d’allora. 

 

Per quanto forte la sua volontà possa essere però, Louis non può reprimere i suoi istinti. E’ la lotta di una vita intera, e l’ha sempre persa. Per questo quando sente sotto le sue labbra il pulsare della vena della giugulare di Harry, prende a strofinare lentamente i denti contro la sua pelle sensibile, quasi indeciso sul da farsi. 

 

Ma alla fine sa, che l’istinto non cede contro la sua volontà. 

 

They used to shout my name

 now they whisper it

 

Continua a graffiare la pelle del riccio lentamente, facendolo sospirare di piacere, per minuti interi quando «Fallo», è l’unico sussurro di Harry. 

Louis si stacca improvvisamente dal suo corpo guardandolo negli occhi e vorrebbe trovare in essi delle risposte, che non trova. Ha uno sguardo serio, quasi convinto si direbbe e Louis si chiede se davvero sia consapevole della situazione in cui si trova. «Fallo, Louis», gli soffia di nuovo, questa volta all’orecchio, con voce ancora più roca e sensuale e questa volta non è l’istinto a cedere. Louis vuole farlo perché vuole Harry. E vuole tutto di lui. 

 

Affonda i suoi canini freddi e appuntiti nella pelle candida e morbida di quel ragazzo, il suo sangue si riversa lentamente nella sua bocca e quello, è il sapore più buono che Louis abbia mai assaggiato. 

E’ quasi agrodolce, ed è impossibile percepire il classico sapore ferroso che Louis ha sempre trovato in tutte le sue vittime. 

E’ qualcosa di unico; sa di Harry, pensa e Louis sembra diventarne assuefatto, man mano che il liquido invade la sua bocca. Porta una sua mano a lato del collo di Harry, prendendo ad accarezzarlo lentamente e avvicinandolo ancora di più a sé. Louis ha sempre adorato anche il contrasto tra il bianco e il rosso, e le piccole striature di rosso che contaminano il bianco quando unisci i due colori, per questo quando due piccole goccioline di sangue si posano sul terreno ormai totalmente ricoperto dalla neve, Louis ripensa ai puntini rossi che inseriva nei suoi quadri. «Lou..», è un soffio quello di Harry. Quasi non distingue, il più grande, se sia un sospiro di piacere o se sia la sua vita che sta lentamente abbandonando il suo corpo. 

 

A quel pensiero, Louis si ferma.

 

 

We're at the start, the colours disappear

I never watch the stars, there’s so much down here

So I just try to keep up with the red, 

orange, yellow flicker beat sparking up my heart


 

 

 

 

 

 

 

Eccomi qui!

Allora, vorrei iniziare a spiegarvi da cosa nasce questa FOLLIA, perché solo così si può chiamare. Non ho mai scritto una cosa del genere ed è tutto scaturito dalla visione di questa gif di Louis di ieri sera. 

 

Aggiungeteci quella didascalia e il gioco è fatto. 

 

In più ho la canzone Yellow Flicker Beat di Lorde nella testa da quando l’ho sentita agli AMA ieri notte, quindi il livello di materiale inquietante era più che sufficiente a far nascere questa cosa. 

 

Era nata come una FlashFic ma abbiamo ormai capito tutti che io e le flash non andiamo d’accordo per questo mi piace definirla mini-os :) Consideriamole quindi come 1.400 parole esperimento visto che era la mia prima volta che scrivevo di queste tematiche e proprio per questo ci terrei davvero TANTISSIMO a sapere cosa ne pensate! Quindi scrivetemi, se vi va. 


Mi trovate qui, su twitter e su ask come sempre. 

 

 

Vorrei fare un ringraziamento speciale ad Agne per il banner della storia, di cui mi sono letteralmente innamorata. :)

 

P.s. per quanto riguarda Express non so se riuscirò a postare domani perché mercoledì ho un esame; se non dovessi farcela aggiorno tra giovedì e venerdì sicuro :) 

 

Alla prossima, C. 

   
 
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