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Autore: Silena Beckendorf    25/11/2014    0 recensioni
Sette vite, sette angeli, sette ragazzi, una missione.
Cosa succederà se in questa ricetta (?) ci aggiungiamo tre Arcangeli impiccioni, un custode un po' matto e tanta, ma tanta goffaggine?
Dal primo capitolo:
-Sveglia! – la ragazza saltò sul suo letto e si trovò due vispi occhi grigi.
-GABE FATTI UNA VITA E NON VENIRMI A SVEGLIARE! – prese la coperta e si creò un bozzolo.
-Ma guarda che oggi viene Will[…].
Genere: Comico, Fantasy, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo tredici
 
Stavamo camminando da un bel po’ io davanti e lui dietro, quello che mi aveva detto prima mi aveva profondamente turbato, anche se non lo avrei mai ammesso, e cercavo in tutti modi di evitarlo, l’unica frase che gli dissi fu quando avvistai un laghetto:
-Là c’è un laghetto, che ne pensi se ci fermiamo?
-Non c’è problema – disse sfoderando in sorriso più falso del mondo, me ne accorsi, ma feci come se nulla fosse.
Appena posammo gli zaini mi girai verso il laghetto perché non avevo voglia di parlare, ma lui non era della mia stessa idea e mi posò le mani sui fianchi facendomi girare verso di lui.
-Iz… non possiamo continuare così… - disse con voce rauca – lo so che ti piaccio e so che tu sai che tu mi piaci – abbozzò un sorriso, ma io riuscivo a concentrarmi sui suoi bellissimi occhi di ghiaccio.
-Così come? E poi chi ti dice che mi piaci – gli dissi ostentando una sicurezza che non avevo.
-Lo sai come, e non fare finta che non ti piaccio.
-No, non lo so. E io non sto facendo finta – mi guardò dritto negli occhi poi si chinò e mi diede un bacio sul collo. Sospirai e cercai di mandalo via, senza troppa forza.
-Facciamo un gioco – mi disse guardandomi nuovamente negli occhi.
-Quale?
-Se riesci a fermarmi, con convinzione, prima che arrivi a baciarti io crederò al fatto che non ti piaccio. Ma devi allontanarmi convinta – fece un sorriso sbilenco e sentii l’aria surriscaldarsi, ma forse la sentivo solo io.
-E se non riesco a fermarti? – chiesi con una vocina piccola piccola.
-Allora ammetterai che ti piaccio – poi mi diede un altro bacio sul collo – e staremo assieme.
Mi diede un altro bacio sul collo e poi iniziò a salire su per il collo. I suoi baci e le sue mani sui miei fianchi mi facevano impazzire ed ero sicurissima che lui lo sapesse. I miei inutili tentativi di fermare la sua dolce “tortura” era stati poco convincenti, ma io non mi arrendevo, era ormai una questione di principio. Provai l’ennesimo tentativo quando lui raggiunse la mia mascella.
-Alex… basta…
-Non sei convinta.
-Basta… - arrivò all’angolo della bocca e depositò un bacio, poi si raddrizzò e mi guardò negli occhi.
-Ultima possibilità di convincermi – lo guardai malissimo, volevo che mi baciasse, ma poi senza neanche riflettere lo baciai. Sentii le sue labbra fredde, che sapevano di ghiaccio, ferme e immobili, allora cercai di allontanarmi, ma lui rafforzò la presa sui miei fianchi e ricambiò il bacio. Strinsi le braccia dietro il suo collo e mentre lo facevo lui mi accarezzò il labbro con la lingua, poi si staccò e appoggiò la fronte alla mia.
-Ora stiamo assieme – mi disse.
-Ma davvero? Non mi pare che tu mi abbia baciata – lo guardai con aria di sfida.
-Quindi questo – mi baciò – non è un bacio?
-Mmm… non saprei… - poi mi buttai su di lui a peso morto facendolo cadere in acqua e poi scoppiai a ridere
-Si fa così? – mi chiese guardandomi male..
-Certo – gli diedi un bacio sulla guancia – sei più carino quando ti arrabbi – mi staccai da lui e mi diressi verso la riva, ma lui mi prese per il polso e mentre mi faceva girare caddi in acqua. Quando riemersi avevo una ninfea sulla testa e Alex non riuscendo a contenersi scoppiò a ridere. Al che io lo guardai male e gli dissi:
-Non è divertente Frost.
 
 
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-O MIEI DEI SANTISSIMI SIETE SHIPPOSISSIMI! – Summer iniziò a sclerale appena Isabelle finì di raccontarle ciò che era successo con Alex
-Sum, ti prego contieniti! Per favore! – Isabelle la supplicò facendole il labbro sporgente da cucciolo bastonato e la bionda scoppiò a ridere – non ridere! È una cosa seria! Tu sei troppo esagerata!
-Ma non è vero! Quella esagerata è Emilia… ah, no… aspetta… quella esagerata siamo noi quattro tutte assieme – e scoppiò nuovamente a ridere, mentre la bruna la guardava male.
-A proposito di Emilia… lei dov’è?
 
 
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Simon si uscì dalla casa con la lancia sollevata, mentre Tommy gli copriva le spalle incoccando una freccia, Emilia invece stava seduta a gambe incrociate sul pavimento con Bala che le girava intorno con fare protettivo.
-Chi va là? – chiese Simon alzando la voce.
-Ahio! – fu la risposta alla domanda di Simon - Alzati mi stai schiacciando! No, aspetta. Fermo. AHIO STATTI FERMO PORCA TROIA! – Tommy abbassò l’arco incredulo ed Emilia incurante della caviglia uscì di corsa urlando:
-JAMES! JAKE! SIETE VOI?
Dalla foresta uscirono un Jake tutto ammaccato e sporco che si massaggiava il torace e un James completamente fresco, pulito e pettinato nel suo immancabile completo bianco.
-Devi ancora spiegarmi come fai a non… - non finì la frase che un entusiasta Tommy lo buttò atterra placcandolo come facevano quando avevano 10 anni – sì, okay Tommy. Anche io ti voglio bene. Ma non schiacciarmi, grazie.
Così mentre Emilia e Tommy salutavano e abbracciavano Jake e James Simon accarezzando la sua fedele tigre bianca li guardava con sospetto.
-E così siete arrivati volando? – Simon alzò un sopracciglio.
-Già – rispose Jake, i cinque si erano seduti al tavolo della cucina del moro e adesso stavano pranzando con qualche panino preparato sul momento.
-E come avete fatto a volare? – chiese il moro.
-Beh… noi… - iniziò Jake.
-Io sono un Custode e come tale ho i poteri psichici, non è stato difficile farci sollevare da terra e volare verso est, dove siete voi – James interruppe il biondo.
-Ma quanto siete shipposi quando finite le frasi uno al posto dell’altro. Eh? EH? – Emilia aveva gli occhi a cuoricino.
-Già… - Tommy guardò di traverso la ragazza – Jake ti va di farti un giro?
-Certo – il biondo e il moro si alzarono dal tavolo e uscirono fuori nella forsta. Nella cucina di Simon calò uno strano silenzio rotto solo dalle fusa di Bala che veniva accarezzata da Emilia, mentre guardava James e Simon studiarsi attentamente.
 
 
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-Lo sai che puoi evocare le tue ali vero? – James mi guardò facendogli l’occhiolino – EVOCALE! – spalancò le braccia con fare teatrale. Così ci provai: chiusi gli occhi e mi ritrovai al buio, ma era come se fossi in un tunnel, riuscivo a vedere una luce. La inseguii e finii in una stanza completamente bianca. Attaccate alla parete più vicina c’erano delle splendide ali bianche con qualche piuma gialla. Erano le mie ali da Angelo della Luce. Mi avvicinai ad esse. Allungai una mano e una luce ancora più potente si diffuse nella mia mente. Quando aprii gli occhi James guardava qualcosa alle mie spalle. Girai la testa e vidi le due splendide ali che erano nella stanza nella mia mente.
-Wow! – fu l’unica cosa che riuscii a dire.
-Molto più che wow – disse James – queste si che sono delle ali FA-VO-LO-SE! – lo guardai male ma sorrisi lo stesso.
-Okay. Ora che si fa?
-È semplicissimo mio Angelo. Si vola!
-Oh, davvero? Non ne avevo idea! Pensavo che con le ali si ci facessero le treccine – dissi ironicamente.
-Davvero molto simpatico caro il mio Angelo. Adesso spicca il volo e prendimi da sotto le ascelle.
-Te le sei lavate vero?
-Molto diverte. Molto divertente – alzò gli occhi al cielo e mi fece segno di sbrigarmi così spiccai il volo. Feci qualche giro di prova in aria e con questo constatammo che ero pessimo a volare, ma era la nostra unica possibilità. Così prendendo James da sotto le braccia spiccai il volo verso est dove avevamo visto alzarsi delle nuvolette di fumo.
Purtroppo non ero molto bravo e quando mancarono solo pochi metri alla casa che avevamo avvistato sfiorai con il piede un ramo e perdendo l’equilibrio cademmo entrambi giù. Fortunatamente (o sfortunatamente) venimmo bloccati dai rami degli alberi (non di nuovo!).
-Ottimo atterraggio, Angelo.
-Grazie. E non chiamarmi Angelo!
-E come dovrei chiamarti, Angelo?
-Mah…  non so… forse Jake?
-Mmm… nah, Angelo è più bello.
-Fa come vuoi – dissi sospirando, mi mossi un po’, ma feci male: i rami sotto di noi si spezzarono e noi cademmo a terra. James finì sopra di me e con la sua grande grazia mi schiacciò il torace.
-Ahio! Alzati mi stai schiacciando! No, aspetta. Fermo. AHIO STATTI FERMO PORCA TROIA!
-JAMES! JAKE! SIETE VOI?
 
 
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Jake e Tommy ritornarono a casa di Simon dopo un’ora buona tutti inzuppati e morti dalle risate.
-Oddio! Ma che avete fatto? – Emilia li accolse alla porta scioccata.
-Oh, niente di che. Ci siamo giurati amore eterno in acqua – disse Tommy ridendo.
-Ovviamente… - Emilia alzò gli occhi al cielo – cosa avete fatto, Jake?
-Ci siamo giurati amore eterno in acqua e abbiamo fatto fiki-fiki – Jake e Tommy caddero a terra dalle risate.
-Oddio siete due bambini – Emilia rientrò e gli chiuse in faccia la porta.
-Oh, avanti apri mio dolce amore! – disse Tommy bussando alla porta.
-E così non mi ami? – chiese Jake fingendo indignazione – allora tra noi finisce qua! – e i due caddero di nuovo a terra dalle risate.
-Ma che succede qui? – James spuntò dalla foresta – sparisco per mezz’ora e mi ritrovo voi due a terra morti dalle risate ed Emilia che sembra una pazza isterica? – poi guardando l’espressione della ragazza si corresse – pardon. Tu sei una pazza isterica – e le fece l’occhiolino, poi si chinò per evitare una frustata da parte della mora – sì, ti amo anche io.
-Cos’è, vi fate dichiarazione d’amore senza di me? – Simon spuntò dalla porta seguito da Bala – anche io voglio dichiararmi – si inginocchiò davanti alla tigre le prese una zampa e… - Bala, mio dolce amore. Ti amo da quando ti ho salvata da quella rete che ti teneva… - *SBONK* Simon cadde a terra svenuto *SBONK* SBONCK* Tommy e Jake caddero a terra svenuti *SBONK* James cadde a terra svenuto.
-Finalmente si staranno un po’ zitti – Emilia guardò raggiante la tigre mentre teneva i mano una padella con cui aveva colpito i quattro ragazzi.
 
 
-O mio dio che mal di testa – Tommy si alzò tenendosi la testa, mentre Jake si sbatteva un cuscino in faccia.
-Quella nanerottola me la pagherà – James si massaggiò le tempie.
-Bala mi ha tradito! – Simon seguì l’esempio di Jake e si sbattè il cuscino in faccia.
-COME VA’ GRANDI UOMINI MACHI? – Emilia entrò urlando, sbattendo la porta, tamburellando con un mestolo di legno su una pentola.
-STA ZITTA DONNA! – Jake riemerse da dietro il cuscino.
-Oh, scusate… avete per caso mal di testa?
-ZITTA DONNA!
-Ok, allora non vi dirò che Isabelle, Alex, Summer e Will sono appena comparsi dal terreno proprio davanti a casa di Simon.








 
MIO SPAZIO PERSONALE
BUONCIORNO BIELLA CIENTE COME VA? IO SONO IMPAZZITA, MA NON E' UNA NOVITA'
come vi sembra? a me fa morire la fine del capitolo (VIVA EMILIA)
ora scusate, ma ho un pochito (troppi) compiti per domani. spero che lascere qualche recensione
BACI A TUTTI BIELLA CIENTE
 
ps sono troppo felice perchè faccio un gruppo di geografia in classe con il tipo che mi piace e per ora ho taaaaanto da studiare ;)
  
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