VITA DA NERD
 
 
Oudris si è connesso.
 
Christian effettuò l’accesso al suo gioco di ruolo preferito.
Da quando aveva scoperto “La leggenda dei Titani”, la sua fragile vita sociale era letteralmente andata a farsi fottere, mentre la vita virtuale era diventata più interessante.
Aveva scelto il suo personaggio: un elfo cacciatore che tirava con l’arco, poco originale ma decisamente molto potente.
 
Lord Morcef si è connesso.
 
In quel momento entrò nel gioco anche Jake. Lui e Christian si erano conosciuti durante un combattimento ed erano diventati amici, e come tutti i players che si rispettano, utilizzavano un programma apposta per i giochi di ruolo, per comunicare a voce durante la partita.
“Buongiorno Oudris!” Fece Jake.
“Lord Morcef!” Rispose Christian.
Per la prima volta nella vita, entrambi avevano fatto amicizia facilmente, senza preoccuparsi di nulla: Oudris era un cacciatore e Lord Morcef era un guerriero, avevano bisogno l’uno dell’altro.
La loro amicizia sarebbe andata avanti a lungo, se non fosse stato per un terzo elemento.
 
Nadine si è connesso.
 
“Hola ragazzi!” Nadine era una maga, il personaggio che mancava al loro team.
Quando una ragazza entra in un gioco di ruolo diventa immediatamente fonte di discordia nei gruppi.
“Che cosa facciamo?” Chiese la maga.
Christian e Oudris stavano portando a termine la missione quotidiana, ovvero la più importante del gioco, che veniva conferita ogni giorno.
“Mah, per me è uguale, tu che vuoi fare?” Il guerriero accantonò immediatamente la sua missione per assecondare i desideri della compagna.
“Sì, infatti, per oggi lasciamo decidere te!” Intervenne Christian, che non aveva la minima intenzione di essere meno gentile di Jake.
Nadine sorrise sotto i baffi: facevano scegliere lei tutti i giorni.
La sfigata con gli occhiali del primo banco, in quel gioco poteva essere apprezzata, desiderata, importante... chissà, magari un giorno li avrebbe anche conosciuti di persona e avrebbe scelto fra i due.
Per il momento la vita da nerd era la migliore che avesse mai scelto di vivere.
“Ok, chi mi accompagna al castello della strega?”
“IO!” Gridarono i ragazzi all’unisono cercando di sovrastarsi a vicenda.