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Autore: Shiver414    26/11/2014    1 recensioni
Yuri è una strega, una strega potente che cerca di evitare che la sua vita da semplice proprietaria di un negozio di fiori e quella da cacciatrice di demoni non collidano tra loro. Ci stava riuscendo fino al momento in cui non conosce Kian, un demone dall'aspetto sublime, il carattere forte e un'indole apparentemente egoista. Da quel preciso istante tutta la sua vita precipita in un baratro fatto di morte, sangue e terrore, governato da un demone spietato, il Burattinaio. CHi si nasconderà dietro questo misterioso nome? Yuri e Kian sopravviveranno alla sua furia?
Genere: Sovrannaturale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Sovrannaturale
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Capitolo 13.
 
Battei le palpebre più volte. Il soffitto su di me era spoglio e c’era puzza di fumo. Un brusio, sembravano voci. Perché mi sentivo così stanca? Voltai la testa da un lato. Una persona, anzi un ragazzo era seduto sul pavimento e guardava davanti a sé ridacchiando. Dove lo avevo già visto? Iniziò a parlare. Con chi ce l’aveva? Provai a mettermi seduta ma sentivo il corpo pesante come un macigno. Che strana e piacevole sensazione. Sorrisi. Il ragazzo ora era accanto a me e assieme a lui ce n’era un altro. Wow quanto è bello.
«Yuri come ti senti?» Quella voce. Mi tirai su a sedere di scatto. Kian. Mi guardai intorno. Che diavolo era successo? Mi alzai dal letto ed inciampai sui miei stessi passi. Finii contro la finestra e mi aggrappai alle lunghe tende bianche che si spiccarono e mi crollarono addosso ricoprendomi. Le mie gambe, non potevo muoverle.
«Yuri attenta.» Kian era così dolce, gentile. Qualcosa non andava. Lo guardai severa.
«Che sta succedendo?» Dei passi. Mi voltai verso l’altro ragazzo. «Tu chi sei?» Prima di quel momento avevo quasi dimenticato la sua presenza. Kian mi afferrò da sotto le ascelle e mi sollevò come fossi una bambola di pezza.
«Così mi ferisci bambola.» Ridacchiò. Sgranai gli occhi.
«Justin?» Che ci faceva lui lì? «Mi pareva di essere stata chiara.» Dissi scontrosa esaminandomi le gambe. Perché non riuscivo a muoverle? Perché non reagivano? «Che mi succede?» Singhiozzai. Kian si chinò davanti a me e accarezzò il mio ginocchio con fare dolce. «Aspetta. Questo è il mio corpo.» Sentivo la delicatezza del suo tocco, il calore della sua mano, l’elettrizzante sensazione che mi pervadeva ogni volta che mi toccava. «No.» Sbottai in un pianto disperato. «Vuol dire…» Non riuscivo nemmeno a terminare la frase. «Yuri.» Singhiozzai. Dovevo capirlo subito. Kian mi avvolse in un abbraccio mentre Justin sbuffava. Non potevo muovere le gambe perché una parte di me era morta. Yuri era morta, ero rimasta sola.
«Riacquisterai presto la mobilità delle gambe. È solo un effetto collaterale temporaneo.» Lui non poteva capire. Kian si sollevò appena per guardare Justin. Mi aggrappai alla sua maglia e mi lasciai trasportare dalle mie emozioni. «Vado a comprare qualcosa da mangiare.» Disse visibilmente frustrato.
Kian non si mosse. Lasciò che mi sfogassi continuando a stringermi. Credo mi addormentai, esausta con le guance e gli occhi ancora bagnati.
«Smettila di comportarti in questo modo. Sei disgustoso.» La voce di Justin. Era un sogno? Non poteva essere reale. Non avrei mai dormito accoccolata al petto di Kian. Era impossibile.
«Sta zitto.» Nella sua voce c’era una punta di imbarazzo o sbaglio? «Yuri mi ha salvato. Prima che mi evocasse, ero incatenato alle tenebre assieme ad altri demoni condannati.» Ridacchiò. Era un Condannato? Rabbrividii anche solo pensando a quella parola. Kian mi avvicinò a sé. Credeva avessi freddo? Un Condannato non avrebbe mai fatto una cosa del genere, non mi avrebbe mai protetta. Non mi avrebbe mai consolata, né aiutata come aveva fatto. Lui era solo Kian, un incubo con sangue di stregone. Il Kian che mi aveva salvato la vita, che mi aveva dato una seconda chance. Il Kian che mi faceva battere il cuore così forte da farlo quasi esplodere. Sorrisi, almeno credo, e poggiai la guancia contro il suo petto. Il cuore batteva lento e regolare.
«Sei un Condannato?» Kian mosse la testa, non capii se si trattasse di un sì o di un no. «Sei pericoloso?» Di nuovo mosse solo la testa. Quanto avrei voluto sapere. «Perché ancora non l’hai uccisa allora?» Ridacchiò. «Rispondi.» Justin sembrava si stesse spazientendo.
«È un segreto.» La discussione morì così. Nessuno disse più nulla, il silenzio catturò la stanza. Lasciai che i battiti del suo cuore mi cullassero e mi addormentai di nuovo. 


Ora che vuole questo Justin da Kian e Yuri? Perché tormenta così il nostro incubus? Yuri sembra conoscere molto bene questo ragazzo. Chi sarà mai? Mah... Leggete e lo scoprirete 
( ̄ー ̄)

 
   
 
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