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Autore: Magic960    26/11/2014    0 recensioni
Anastasia Elena Dragomir, e' una ragazza di origini rumene, la quale fa parte di una famiglia che da molto tempo hanno avuto un ruolo importante in Transilvania e non soltanto. I suoi antenati, lavoravano alla corte di Vlad Tepes, conosciuto anche come Dracula. Ma la sua famglia, proteggeva coloro che facevano parte della famiglia Tepes. Con il tempo, dopo la morte di Vlad, la famiglia Dragomir divenne un punto di riferimento. Ma quando Anastasia ebbe appena 14 anni, dovette trasferirsi in California, insieme alla sua famiglia e abbandonare i suoi amici e la sua vita di allora. Una ragazza con un futuro, si trova ad abbandonare il paese poiche' un nuovo pericolo incombe. Qualcuno della famiglia Tepes e' sopravvisuto durante il tempo ma non e' normale. Non e' umano.
Arrivata in California, conosce Marcus, il suo primo e migliore amico. Ma, con il tempo, si innamora di lui e, quando decide di dirlo, lui non dice nulla e va via. Quella fu una delusione per lei. Ma le insegnò anche a non arrendersi. Ma c'e' un problema : la paura di essere trovata, insieme alla sua famiglia, e, che chiunque sia quella persona, distrugga tutto ciò che ama.
Genere: Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
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Prologo
 

Anastasia Elena Dragomir e' una di quelle ragazze terribilmente testarde e terribilmente belle allo stesso tempo. Non le importa mai di ciò che la gente pensa su di lei, di ciò che hanno da dire nei suoi confronti e sulla sua famiglia.

Mento su e un bel sorriso.

Ecco il suo motto. Fregatene di tutto e di tutti. In fin dei conti, la gente può solo parlare. Ana e' sempre stata brava in ciò che faceva. A scuola andava una meraviglia, era una delle future ginnaste che promettevano bene, una delle migliori a karate, una brava figlia anche se, andava più d'accordo con i ragazzi con le ragazze. Le ragazze della sua classe erano tutte figlie di papà, anche lei lo era, in fin dei conti, ma non se ne vantava mai. Suo padre, Ivan, era un famoso fotografo che viaggiava per il mondo, insieme a tutte le modelle possibili, un marito fedele e un padre eccezzionale. La madre, Stefania, era un neurochirurgo ed era molto stimata dalla società. Trovava sempre tempo per la figlia e la famiglia. Ma poi arrivò quel fatidico giorno quando dovette abbandonare tutto e tutti.
Era il primo agosto e lei doveva trasferirsi in California, a Los Angeles. Quel mattino si svegliò contro la propria voglia, non come sempre, volenterosa di uscire e vedere tutto e tutti. In quel momento, avrebbe preferito essere ovunque e con chiunque ma non a Sibiu. Era la sua città natale, la dove era cresciuta, innamorata, dove aveva conosciuto i suoi migliori amici. Non se la sentiva per nulla al mondo di dire loro addio. Sopratutto a Vlad e a Laura, i suoi due migliori amici. Vlad e' stata anche la sua prima cotta e non voleva abbandonarlo, non lui. Laura, e' stata la sua migliore amica da sempre.
Dopo le grida di sua madre che, raramente perdeva la pazienza, dovette alzarsi contro la propria voglia. Andò in bagno e si fece una doccia congelata, sospirando e pensando a cosa avrebbe potuto dire. Appena uscita, prese un paio di pantaloncini di jeans, una maglietta celeste e le All Stars bianche, pettinandosi i capelli e facendo una coda di cavallo. Niente trucco. Se avrebbe pianto, sarebbe stato meglio non truccarsi. Cosi scese le scale e andò in cucina, mangiucchiando qualche chicco d'uva e bevendo dell'aranciata mentre guardava nel vuoto, sospirando. Suo padre le posò una mano sulla spalla e le disse che tutto sarebbe andato per il meglio. Ma era più facile a dirsi che a farsi. Prese la sua borsa, il portafoglio, le chiavi e il suo cellulare, salutò i suoi genitori con un bacio sulla guancia e uscì, non prima di sentire sua madre che le diceva di essere a casa prima di pranzo, dato che l'aereo era proprio a mezzogiorno. Sbuffò ed uscì, dirigendosi verso il bar vicino casa sua, dove i tre si incontravano sempre.
Entrando, notò i due che ridevano e scherzavano tra di loro, ma quando videro la faccia che la loro migliore amica aveva smisero subito.
Anastasia sedette accanto a Vlad e ordinò un succo ai mirtilli, guardando i due. Prese un respiro profondo e disse :
" Ragazzi, io devo partire in California. Non so per quanto tempo però...mi dispiace. Mi mancherete da morire. "
Abbassò lo sguardo mentre le lacrime iniziarono a rigare il suo viso. Per prima fu Vlad ad abbracciarla e poi si aggiunse anche Laura. Scoppiò a piangere ancora più di prima mentre si stringeva ai due. Poi Vlad sussurrò al suo orecchio :
" Lo sapevamo già. "
La sua voce era calda e dolce mentre le sue mani continuavano ad accarezzare la sua schiena, provocandole brividi lungo di essa.
La mattinata passò in fretta, quasi fossero solo minuti. Andarono a fare shopping e povero Vlad! Non ne poteva più, glielo si leggeva in faccia, ma avrebbe fatto di tutto per rendere felice Ana. Appena arrivarono dinanzi casa sua, Ana aprì la porta e posò le buste, abbracciando i due, poi uno ad uno. Laura le sorrideva e le sistemava i capelli, dicendole di non fare troppe conquiste. Vlad si avvicinò a lei, l'abbracciò e le baciò il bordo delle labbra.
Ecco come la sua vita in Romania era finita. Con Vlad che probabilmente l'amava e con la sua migliore amica che le sarebbe mancata più di ogni altra cosa.

 

   
 
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