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Autore: ZoRobin_2000    26/11/2014    2 recensioni
È mai possibile?! Solo quando esco io comincia a piovere così tanto che sembra ci sia il diluvio universale?!
Oggi non è proprio giornata, il motore della moto è partito così sono dovuto andare a comprane uno nuovo, visto che nella mia officina non ne ho più. E come se non bastasse appena sono uscito dal negozio ha cominciato a diluviare.
Odio la pioggia. L’ho sempre odiata fin da bambino.
Continuo ad avanzare, facendomi spazio tra le innumerevoli pozzanghere in cerca di un posto dove sostare finché la pioggia non cada più.
*Fanfiction in onore dello ZoRobin day indetto da Everdeen Robin*
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Monkey D. Rufy, Nico Robin, Roronoa Zoro, Sanji, Zoro\Robin
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Una vita e tre passioni, uno sguardo e mille parole

Ed è quando la forza di un Samurai incontra la glaciale bellezza di una dea dagli occhi di ghiaccio che l'amor profano da il benvenuto alla vita.

Siamo tutti qui riuniti oggi, in nome di un unico ideale: dimostriamo che dentro di noi batte un cuore verde-viola!

Perché la retta via della vita ha un unico nome: ZoRobin.

 

 

Quel maledetto giorno di pioggia.

 

 

 

È mai possibile?! Solo quando esco io comincia a piovere così tanto che sembra ci sia il diluvio universale?!

Oggi non è proprio giornata, il motore della moto è partito così sono dovuto andare a comprane uno nuovo, visto che nella mia officina non ne ho più. E come se non bastasse appena sono uscito dal negozio ha cominciato a diluviare.

Odio la pioggia. L’ho sempre odiata fin da bambino.

Continuo ad avanzare, facendomi spazio tra le innumerevoli pozzanghere in cerca di un posto dove sostare finché la pioggia non cada più.

 

Dopo mezz’ora di ricerca a vuoto, riesco a scorgere un piccolo edificio, accelero il passo fino ad arrivare sotto la tenda color crema di quella piccola costruzione.

Dannazione sono completamente fradicio. La mia mano afferra il pomello della porta, e senza esitazione entro dentro. Mi guardo intorno, cavoli, nonostante sembri piccola, questa è una biblioteca con tanti scaffali, colmi di libri.

- Buongiorno. Posso aiutarla?

Quella voce fresca e cristallina proviene da una giovane donna, alta, magra, con le curve tutte al posto giusto, capelli corvini che le toccano le spalle e che le incorniciano il viso, ma la mia attenzione è attirata dai suoi occhi di ghiaccio, così limpidi e chiari.

- Scusa per l’intrusione, fuori sta diluviando, per te è un problema se resto qui finché  il tempo non migliora?

- Si figuri. Le porto un asciugamano, intanto lei si metta vicino al camino.

- Grazie..

La donna mi porge l’asciugamano, le nostre dita si sfiorano per un istante, poi lei si gira e torna seduta dietro la scrivania a leggere.

La osservo, e noto che sulla sua camicia c’è un cartellino, anche se non riesco a leggerlo bene, intravedo solo il suo nome, Nico Robin.

 

- Sembra che pioverà per tutto il giorno..

La corvina rompe il silenzio con la sua osservazione avvicinandosi a me.

- Coma fai a dirlo?

- Mi sono informata poco fa..io dovrei tornare a casa..le serve un passaggio?

- Non ne ho bisogno.

- Come vuole..

Mi sorride solare, quel sorriso mi ha mandato in tilt per un attimo. Che hai Zoro? Perché agitarsi così? Solo per un sorriso di cortesia..

 

Ci dirigiamo verso l’uscita, allunghiamo entrambi il braccio per raggiungere la maniglia della porta, le nostre mani si sfiorano, di nuovo. Solo che questa volta lei è arrossita lievemente.

Prendo in mano la situazione uscendo dalla biblioteca.

Piove ancora a dirotto, forse anche peggio di prima, credo che aspetterò sotto la tenda ancora per un bel po’.

- Beh.. allora io vado.

- Ciao.

La bibliotecaria entra nella sua auto grigio metallizzata, abbassa il finestrino ed esclama

- Su salga!

Mi limito a raggiungere l’autovettura

- Grazie Robin..lasciami di fronte all’officina qui vicino.

- Come fa a conoscere il mio nome?

- Mh..ho le mie fonti. Non darmi del ‘lei’ non sono così importante.

Cerco di sorridere, ma più che un sorriso sembra un ghigno. Lei ride divertita e io vado di nuovo in tilt.

- Mi devo fermare qui?

- Sì. Grazie

- Posso sapere il tuo nome?

- Roronoa Zoro. Devo proprio andare, spero di rivederti presto!

Esclamo correndo verso l’entrata dell’officina.

- Ciao Zoro..

La sento sussurrare.

 

Una volta tornato a casa mi libero dei vestiti ancora umidi e li getto a terra, mi butto di peso sul letto liberando tutto lo stress di oggi.

Che giornata. Non mi era mai capitato di sentirmi così solo per una donna, infondo è come le altre non capisco perché mi agiti tanto con lei.

Come tutte le notti prendo la mia bottiglia di sakè e mi affaccio al balcone

- ZORO!

Chi è quel dannato che urla alle undici passate?

- ZORO! EHIII APRI LA PORTA? HO PERSO LE CHIAVI

E chi poteva essere oltre a Rufy, il mio coinquilino nonché mio migliore amico

- Di nuovo?! Ma come diavolo fai? Ora rimani lì non è affar mio.

- È COSì CHE SI TRATTA UN AMICO? Va beh non fa niente…

Quel pazzo comincia ad arrampicarsi fino ad arrivare nel nostro balcone

- Eccomi qui! Com’è andata la giornata?

Mi sorride a trentadue denti come se niente fosse successo, una persona normale lo guarderebbe ancora stupita, ma io ci sono abituato

- Tutto bene

- Come hai fatto a ritornare a casa se non avevi la moto e pioveva a dirotto?

- Una donna mi ha dato passaggio

- DONNA?! CHI HA PARLATO DI UNA DONNA?!

Quella voce..la trovo insopportabile soprattutto quando parla di donne. Sanji è tornato

- Zoro ha scroccato un passaggio da una donna..

- Stupido marimo, potevi almeno sdebitarti portandola a cena..magari qui..da me..era bella? Descrivila.

- E ti pareva..il solito cascamorto. NON SONO AFFARI TUOI! Siete odiosi, io vado a letto.

Mi allontano da quella stupida conversazione abbandonandomi nei miei pensieri.

La devo assolutamente rivedere, non riesco a giustificare il fatto che mi sento attratto da lei. Eppure l’ho vista solo una volta, ma il suo modo di fare, di parlare..di essere, mi spinge a inseguirla fino ad entrare nella sua vita.

 

 

Devo tornare in biblioteca, devo rivederla. Sono questi i pensieri che mi tormentano da ieri notte, così, decido di assecondare i miei desideri, saltando in moto e sfrecciando per la via.

Dopo circa venti minuti di strada, vedo una donna che cammina da sola. Alta, magra, capelli corvini che le arrivano alle spalle… Sì è lei non ci sono dubbi

- Robin?!

La chiamo, lei si volta di scatto.

- Oh ciao Zoro!

- Hai bisogno di un passaggio?

Le domando togliendomi il casco e scompigliando i capelli verdi

- Se sei di strada, accetto volentieri.

- Salta su!

Esclamo lanciandole il casco

Una volta salita si mette il casco e si stringe forte a me, mentre io godo il calore delle sue mani che stringono il mio petto. Mi sento come se un’onda di pace attraversasse tutto il mio corpo, dandomi un senso di tranquillità. La vedo arrossire lievemente attraverso lo specchietto retrovisore.

- Perché eri a piedi?

Le domando

- La macchina non partiva. Grazie..lasciami qui..

Fermo la moto di colpo, lei scende e mi porge il casco. Mi ringrazia ancora

- Posso..posso prendere un libro? Serve a mia sorella minore

Le chiedo prima che possa sparire dalla mia vista

- Certo!

Ci dirigiamo entrambi in biblioteca, stiamo variati minuti senza rivolgerci la parola

- Come si chiama tua sorella?

Cerca di rompere quel silenzio

- Kuina, ha 17 anni.

- Sai che libro prendere?

- Emh..certo che sì!

Non ho la minima idea di quello che possa volere quella mocciosa, mi aggiro per i lunghi corridoi in cerca di un libro, con scarsi risultati

- Kuina è una ragazza romantica?

Mi domanda la mora con il suo solito sorriso. Non le sfugge niente, quei suoi occhi blu sono in grado di percepire e capire ogni cosa.

- No per niente. Però in camera sua ha un poster di un ragazzino con gli occhiali da sfigato e con una cicatrice a forma di “N” più o meno, sulla fronte.

- Kuina adora Harry Potter, il suo nuovo libro è uscito da poco, le faresti un regalo stupendo. Te lo prendo subito.

La bibliotecaria prende la scala per arrivare al libro prescelto, ma mentre cerca di scendere scivola.

Faccio in tempo a prenderla in braccio prima che possa cadere.

- Presa. Stai attenta..

Le sorrido

- Grazie..

Contraccambia il mio sorriso, ci guardiamo a lungo, vedo i miei occhi color pece riflessi nei suoi blu ghiaccio.

Non riesco a trattenermi dal desiderio di baciarla. La faccio scendere, ma invece di lasciarla andare la prendo per un  braccio e la avvicino a me, azzero la distanza che ci divide sovrapponendo le mie labbra con le sue, carnose calde e invitanti. Mi rendo conto di aver fatto un grosso errore, ho agito d’impulso così mi allontano il più velocemente possibile.

- Scusa, non dovev-

- Zitto Baka..

Mi interrompe avvicinandosi e baciandomi appassionatamente. Tiene il mio viso tra le sue mani accarezzando i capelli verdi. Le nostre lingue si intrecciano, come se stessero ballando all’unisono, come se fossero pezzi di puzzle che si completano a vicenda.

Continuo a baciarla, intrecciando le mia dita con le sue fino a che ci separiamo. La stringo forte, sussurrando all’orecchio

- Sei mia.

Robin mi stampa un bacio sulle labbra arruffando i miei capelli, e insieme ci dirigiamo verso l’uscita della biblioteca, verso la nostra nuova vita..insieme.

 

***

 

Sono passati quattro anni da quel giorno.

Odio la pioggia, l’ho sempre odiata fin da bambino, questo è vero. Ma grazie a quel maledetto giorno di pioggia, l’ho incontrata.

Ho incontrato lei, la donna che sto aspettando all’altare.

Sono un po’ nervoso lo ammetto. Ma chi non lo sarebbe il giorno del proprio matrimonio?! Cerco di allontanare l’ansia chiudendo gli occhi e concentrandomi sui miei pensieri.

 

- Robin..Vuoi..Vuoi sposarmi?

Queste sono le parole che ho usato quella notte. Quella notte quando eravamo distesi sull’erba del parco della città bagnato dalla rugiada e sotto un cielo splendente, macchiato da miliardi di stelle.

- Certo marimo..

Mi risponde con le lacrime agli occhi baciandomi.

 

-Eccola, arriva la sposa

Ritorno alla realtà quando sento i commenti degli invitati, la porta della sala si apre e al centro c’è Robin. Bella come sempre, indossa un vestito semplice ma che risalta tutto il suo perfetto fisico.

Appena i nostri sguardi si incrociano trovo la pace. Ora non ho più nessun timore, è lei la donna che voglio sposare, con cui voglio vivere.

Avanza, fino ad arrivare al mio fianco, ci lanciamo un’occhiata d’intesa, come se ci mandassimo un segnale per iniziare la cerimonia.

 

- Ora puoi baciare la sposa.

Dopo queste fatidiche parole, bacio la mia donna con passione, per poi prenderla in braccio, come quella volta quattro anni fa, e uscire fuori dalla sala.

Una volta usciti fuori, c’è un’auto che ci attende per dirigerci in aeroporto. Ho deciso di fare a Robin una sorpresa, lei non sa che l’aereo è diretto verso il Giappone, nazione da sempre amata da lei per la sua affascinate cultura.

- Mi vuoi dire dove andiamo?

Mi domanda Robin incrociando le braccia al petto

- Tutto a tempo debito..

- Un indizio?

- Mmh.. vediamo..sushi,katane e torre

Rimane sorpresa, quasi a bocca aperta, ma quell’espressione di sorpresa si trasforma presto in un sorriso, lo stesso sorriso che mi ha mandato in tilt quattro anni fa.

Mi bacia, io non ci penso due volte a ricambiarlo, ma poi lei si distacca dolcemente, avvicinando la bocca vicino al mio orecchio

- Anche io ho una sorpresa per te..

Prende la mia mano e la porta sul suo grembo

- Zoro, sono incinta. Sei papà.

Rimango pietrificato. Noto che Robin mi guarda perplessa, forse crede che io non abbia preso bene la novità, ma in realtà io non ho ancora realizzato.

- Davvero?

- Sì...

La mora accenna un sorriso

- Caspita..sono felice!

Esclamo stringendo Robin che sorride solare.

 

È proprio vero che ogni singolo incontro è importante, che ogni singolo incontro può modificarti la vita, perché io non immagino proprio come potrebbe essere ora la mia vita se quel giorno di pioggia quattro anni fa, io non avessi solcato l’entrata della biblioteca.

E grazie a quel maledetto giorno di pioggia io ho trovato la felicità.

 

 

ANGOLINO AUTRICE

BUON ZOROBIN DAY A TUTTI!

Come state dolci biscottini al cioccolato? Okay troppo zucchero.

Ringrazio prima di tutto Everdeen Robin per aver indetto questo evento e Jolly_Anne per avermi contattata.

Spero che la mia Fanfic vi sia piaciuta e che non abbia pubblicato la solita schifezza!

È la prima AU che scrivo quindi spero sia venuta decentemente e che i personaggi siano IC.

 

VE SE AMA.

 
  
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