Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: LoryFoxie    26/11/2014    0 recensioni
Questa storia è ambientata in un antico passato, in un continente di nome Ydrane.
Arya, un'angelo dai capelli rosa, è una dei tre Generali delle Brigate Nere, gruppo che vuole spodestare la regina Ether, malvagia sovrana del regno umano: ma sarà davvero così che stanno le cose?
Leggete se vi interessa, e recensite per aiutarmi a migliorare, grazie ;3
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Arya sta volando così veloce che il vento gelido sembra quasi tagliarle il viso, ma non le importa.
Da quanto tempo è iniziata la battaglia? Quanti di loro sono morti? Quanti nemici sono presenti?
Sente il rumore delle armi che cozzano fra loro, dei cannoni che esplodono. Non è abbastanza vicina, ancora, per vedere niente di preciso. Sono tutti mescolati, un'indistinta chiazza confusa.
Vola più veloce, e poi ancora di più. Non ce la fa più ma non le importa, deve sbrigarsi.
Appena è abbastanza vicina da riconoscere gli schieramenti, ha un tuffo al cuore: perchè i nemici sono così tanti e loro così pochi? Cos'è accaduto che non sa?
Atterra fra gli amici quando finalmente riesce a raggiungerli. Qualcuno la riconosce e le urla di raggiungere Lucas, indicandole dove si trova. Questi è su una collinetta, in compagnia di un grosso cannone. O almeno così sembra.

« Arya! »

Esclama, avvicinandolesi e stringendola a sé.
...E dire che si aspettava la ramanzina.

« Stai bene, grazie al cielo! Appena sei sparita abbiamo capito che eri andata da sola, così abbiamo provato a raggiungerti, ma il varco era chiuso! »

La ragazza annuisce, distrattamente, prima di armeggiare con il sacchetto legato alla cinta per toglierlo e cederlo poi all'inventore.

« L'Adamantio. »

Spiega semplicemente, guardandosi intorno.

« Dov'è Jade? Dov'è Thomas? Perchè siamo così tanto in svantaggio, che sta succedendo? »

E' nervosa, non capisce come sia potuto succedere. Il loro numero era maggiore, perchè improvvisamente sembravano così pochi?

« Le Brigate... no, Damian, ha stretto alleanze con più creature di quel che pensassimo. I troll delle montagne ed i lupi delle Foreste Selvagge, per esempio. Sono esseri spregevoli, hanno accettato per il semplice gusto di venire a farci a pezzi. Ma non fa niente! Con questo metallo riusciremo a pareggiare i conti! »

Arya lascia che Lucas si dedichi all'arma, mentre prende a cercare Jade o Thomas. Incrocia la chioma della sorella mentre si avvia verso gli attaccanti della seconda fila. Impugna una balestra e sta caricando una freccia proprio in quel momento. Appena la vede, corre per raggiungerla.

« Arya, grazie ai Cieli stai bene! »

Esclama, abbracciandola un po' frettolosamente.

« Sì, ho già consegnato l'adamantio a Lucas e mi ha spiegato delle creature. Come procede la guerra? »

Jade annuisce distrattamente prima di indicare i diversi fronti su cui sono impegnati.

« Le creature ci hanno attaccati a Nord. Eden sta lottando a Est contro Damian ed i suoi, mentre Ether è ad Ovest contro altre truppe nemiche. Per fortuna a Sud siamo liberi, ma abbiamo tenuto comunque un drappello di uomini lì per guardarci le spalle. »

Spiega Jade, prima di rimanere in silenzio e spostarsi di qualche metro a destra per tornare a mirare e colpire uno dei nemici che si stava pericolosamente avvicinando, mirando al ginocchio dello stesso.

« E Thomas? »

Sa che non dovrebbe stare lì a chiacchierare, ma non può farne a meno visto che è appena arrivata e deve capire come sono messi.

« Non lo so, non lo vedo dall'inizio della battaglia. Buona fortuna, sorellina. »

Dice poi Jade, prima di allontanarsi definitivamente. Del resto la battaglia andava combattuta da qualcuno, e lei non poteva perdere più tempo di quanto ne aveva già perso.
Arya si mette in moto a sua volta. Per quanto vorrebbe cercare il ragazzo, sa che non può permettersi di sottrarsi alla lotta ancora per molto. Il suo obbiettivo non sono quelle creature, però, ma Damian.
Si dirige dunque ad Est, tornando a volare veloce. Quando vede Fay sgozzare una donna con un sorriso malvagio stampato in viso, decide di cambiare i propri piani iniziali e le atterra di fronte.

« FAY! »

Urla, correndole incontro ma fermandosi a distanza di sicurezza. Fay usa una lancia ed un pugnale per lottare, Arya lo ricorda bene. Credeva fosse un'incapace con entrambe, ma semplicemente fingeva.

« Ooooh! Aryetta! »

La saluta la nemica, allegramente. Arya si chiede cos'ha sbagliato, con lei. Non capisce cosa possa aver mai fatto di male per meritarsi il suo odio, visto quanto pensava fossero unite.
L'angelo si ferma a quattro metri da lei. Spada retta con entrambe le mani pronta ad usarla per difendersi, gambe leggermente piegate e pronta a scattare.

« Fay, arrenditi e non ti farò del male. »

Le parole pronunciate divertono la nemica in maniera forse un po' esagerata. La guarda, uno sguardo carico d'odio, ed un attimo dopo è partita a tutta velocità. Tenta un affondo contro Arya, ma l'angelo riesce a schivare in tempo e farsi di lato. Si china sul terreno, poi scatta verso l'alto e tenta un montante diretto allo stomaco di Fay, ma questa è altrettanto veloce e si tira indietro, facendo girare la lancia per colpire con l'asta Arya.
La prende ad una guancia, la botta fa male ma non ha nessun taglio.
Poggia la mano libera sull'asta che l'ha appena colpita e tira verso di sé per avvicinare la nemica, poi con la spada disegna un tondo roverso diretto ai suoi fianchi.
La spada affonda nella carne dell'altra, che urla e fa un balzo indietro. L'ha presa, la ferita sanguina copiosa, ma lei non si dà per vinta.
Arya getta la lancia a terra, poi torna in posizione difensiva.

« Basta Fay! Arrenditi e non ti ucciderò! »

La pesciolina si inginocchia premendo con forza la ferita in un tentativo di fermare lo scorrere del sangue. Annuisce, respirando affannata. Arya le si avvicina quindi, sempre con la spada puntata contro di lei.

« Lasciami guardare, posso provare a bendarti. »

Suggerisce, guardando Fay negli occhi. Quello che accade dopo avviene tutto in un attimo: Fay estrae il pugnale nascosto sotto la camicia e cerca di colpire Arya, ma questa capisce in tempo l'inganno e, per difendersi, affonda la lama della propria spada nel suo stomaco.
Si guardano per quello che sembra un tempo interminabile, la presa sul pugnale viene meno e Fay tossisce sangue poco dopo. Infine si accascia ed esala il suo ultimo respiro.
Arya vorrebbe fermarsi a fare qualcosa, forse piangere, ma sa di non potersi permettere quel lusso. Estrae quindi la spada e si rimette in piedi.
Torna a cercare Damian con lo sguardo, abbattendo e combattendo alcuni soldati delle Brigate. Molti li conosce, e la cosa la rattristisce in maniera insopportabile. Avrebbe preferito combattere quelle creature selvagge, piuttosto che loro. Quando finalmente trova l'altro, il mondo sembra crollarle addosso.

Non ha neanche idea di come riesca a muoversi, mentre corre verso di lui.
Ma non è Damian che ha attirato la sua attenzione.
Non è Damian quello steso sul terreno, in una pozza di sangue.
E' Damian quello in piedi, che ha appena estratto la spada dal corpo morente di... Thomas.
Non ha dubbi, quello è il suo Thomas. Il peggio è accaduto.
Corre verso di lui, non le importa neanche che l'altro possa colpirla ed ucciderla. Si inginocchia accanto a lui e cerca di tirarlo su, fra le proprie braccia.

« Thomas! N-No! Ti prego! No! »

Esclama, mentre le lacrime le appannano la vista. Il ragazzo non sembra essere neanche in grado di aprire gli occhi, o di parlare, ma alza una mano per cercare quella della ragazza, appoggiata ad una delle proprie guance. Ma.. scivola giù, poco dopo. E lui smette di respirare.

« Ti prego, ti prego... non puoi morire, non puoi. »

Le lacrime prendono a colare calde lungo le sue guance, impedendole di vedere il viso dell'altro. Le pulisce con il dorso della mano. Damian interviene.

« Smettila di piangere, è morto. E lo sapevi che sarebbe morto comunque, prima o poi. »

Arya non ha la forza di reagire.
In un'altra storia, forse quella frase l'avrebbe riempita di rabbia, l'avrebbe portata a voler vendicare il suo amore, ma... non ce la fa. E' paralizzata, a terra. Il corpo di Thomas è ancora caldo, non le pare vero che non respiri più. Non sente i rumori della battaglia, non sente le parole del nemico. Non vede Lucas attivare il cannone e far fuori buona parte delle creature selvagge. Non le importa niente di niente, quella guerra per lei è come se fosse uno sgradevole contorno a quello che davvero ha di fronte.

« No... »

Torna a ripetere, incredula, accarezzando la fronte del ragazzo che ha fra le braccia.

« Arya! »

Damian sembra arrabbiato. Perchè? Perchè non la uccide e basta così da permetterle di raggiungere Thomas nell'Aldilà? Ammesso che ci sia, un aldilà. Se fosse semplicemente finita? Se davvero non avesse più modo di vederlo? Non sentirà più la sua risata, non avrà più modo di sentirsi prendere in giro. Non potrà più ricevere i suoi baci, le sue carezze. Thomas è... morto.
Damien si china su di lei, l'afferra per le spalle e la tira su di forza.

« Maledizione, Arya! Era uno stupido umano, lo sapevi che sarebbe accaduto comunque! »

Ora, la rabbia si impadronisce di lei.
Sbatte le ali con una forza tale da riuscire a spingersi indietro e minare l'equilibrio dell'altro. Afferra la sua spada, fa una capriola a mezz'aria ed atterra un paio di metri indietro rispetto a dov'era prima. China sul terreno, guarda Damian con odio.

« Ti pentirai di quello che hai fatto. »

Sibila, prima di scattare in avanti. Finge un affondo, ma all'ultimo alza la spada verso l'alto e va a cozzare con l'arma dell'altro, facendola volare via. Sa che questo significa poco, visto che Damian è in grado di combattere anche a mani nude, ma non le importa.
Tenta di lasciar scivolare la spada sulla sua testa in un fendente, ma Damian intercetta il suo polso e la ferma in tempo. La battaglia attorno a loro sembra procedere con più foga; entrambi gli schieramenti stanno subendo delle gravi perdite, ma ad Arya questo... non importa.
Ora, vuole vendetta.
Ad ogni colpo di spada dell'angelo segue un pugno od un calcio del tritone. Entrambi ben presto si ritrovano a sanguinare, ed Arya sa che Damian è più forte di lei. Ma le non importa.
Arretra, ad un certo punto. Alza la spada in diagonale con entrambe le mani e poi tenta un colpo che va dall'alto, a destra, verso il basso. Uno sgualembro dritto eseguito perfettamente, che però Damian scansa. Ne approfitta, lui, per intrecciare le mani e colpirla alla schiena quand'è chinata per seguire il movimento della spada. Questa le scivola di mano, mentre cade giù di faccia. L'angelo tenta di rialzarsi, ma l'altro la tiene giù e la costringe a voltarsi, intanto che porta entrambe le mani attorno al suo collo e stringe la presa.
Arya lotta, scalcia, tenta in ogni modo di graffiare e ferire le sue braccia, ma la cosa non sembra toccare minimamente Damian. Prova a raggiungere la propria spada, ma è troppo lontana.
La presa continua a rinforzarsi, l'aria comincia a mancarle. E' questa la sua fine, dunque?
Si abbandona ad essa, incapace di lottare oltre. Ma proprio quando credeva di stare per svenire, Damian allenta la presa e la lascia respirare, guardandola.

« Perchè non capisci? »

Le chiede; non ha solo ira negli occhi, c'è qualcos'altro che lei non riesce ad identificare. Tossisce, prende aria a pieni polmoni ora che può farlo.

« Perchè non sei semplicemente rimasta con noi? Se accettavi la nostra guerra, niente di tutto questo sarebbe accaduto. Saresti mia moglie, forse. Fay e Thomas sarebbero ancora vivi. »

Damian la guarda con uno sguardo che non riesce ad interpretare. Non riesce neanche bene a capire quello che le sta dicendo, a causa del trambusto e della lotta.

« Damian... »

Sussurra, tossendo ancora. Lui si fa più attento, ma non si sposta. Ha ancora le mani attorno al suo collo, ma sono semplicemente appoggiate.

« ...vai a farti fottere. »

Conclude Arya, con odio e rabbia, prima di allungarsi ad afferrare l'elsa della propria arma e farla roteare con forza per poi mandarla ad abbattersi sul collo del tritone. La testa... si stacca con una facilità impressionante, e vola via. L'angelo non ha tempo però di mettersi a guardare la scena macabra, è già in piedi.
Tutti i nemici che la circondano si fermano per un attimo, confusi da quanto accaduto. Gli alleati approfittano di questo momento per attaccare, un altro colpo di cannone in lontananza mette praticamente fine al conflitto a Nord. All'improvviso, un corno suona. Qualcuno fra loro, nel punto dove si trova l'Angelo, avanza in mezzo alla folla con il corno fra le mani. Andrew.
Arya lo guarda, confusa.

« UOMINI, ORA CHE DAMIAN è DECEDUTO VOI RISPONDETE SOLO A ME. RITIRATA! »

Urla. La battaglia prosegue, ma i nemici prendono a ritirarsi. Andrew, però, non è fra questi. Resta di fronte ad Arya, e lei non sa come deve comportarsi. Deve colpirlo?
Con lui i rapporti sono sempre stati strani. Alla fine, non era neanche stato lui a torturarla ed imprigionarla, e lei non sa quanto potesse saperne. E' un nemico, ma fino a che punto?

« Arya, io... »

Sua sorella era morta. Il suo migliore amico era morto. Arya sapeva che entrambi, da quella guerra, ne stavano uscendo più morti che vivi.

« ... lasciami prendere i loro corpi. Non mi vedrete mai più, scioglierò le brigate. »

L'angelo guarda i propri compagni; sanno che sta a lei decidere. Arya li guarda, poi guarda Andrew. Non ha la forza di voltarsi a guardare i cadaveri di Fay e Damian. Annuisce.
Nessuno osa attaccare Andrew e la coppia di uomini che lo aiutano a prendere i cadaveri.
La battaglia si placa.
La guerra è finita.
Hanno vinto.
Ma Arya sente di aver perso. Ha perso tutto quando Thomas è morto. Ha Jade, ma... l'amore della sua vita non è più lì. Non ha neanche avuto modo di poter stare con lui per qualche giorno in più. Se fosse stata lì avrebbe potuto fare qualcosa o si sarebbe svolto tutto in maniera uguale? E' un dubbio che non si toglierà mai di dosso. Si accascia al suolo, sporca di sangue - il suo, quello di Damian e di altri nemici - e ferita. Non ha più voglia di vivere.



Salve! Devo ammettere che questo capitolo lo volevo rendere molto più lungo, molto più dettagliato. Purtroppo, però, sono... stanca, diciamo così, di gestire questo racconto. Ho quindi optato per tagliare molte parti, soprattutto quello della guerra (anche perchè, lo ammetto, io non sono brava per niente con queste cose xD). Spero vi sia comunque piaciuto.
Alla prossima ;)!
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: LoryFoxie