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Autore: Rimiesse    26/11/2014    0 recensioni
Sakura vive rinchiusa in una torre. Un principe giungerà da lontano per salvarla.
(Questa fanfiction è stata scritta per la "Narusaku week 2014" indetta dal Promise of lifetime- Naruto & sakura official italian forum ♥ )
Genere: Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno | Coppie: Naruto/Sakura
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Naruto era soddisfatto di sé stesso. La sua idea aveva funzionato alla grande. Si era nascosto aggrappandosi sotto una carrozza e così era riuscito ad entrare nel castello superando le due grosse guardie sull'ingresso.
C'erano così tanti ospiti che per lui, piccolo com'era, riuscire a scivolare sotto uno dei tavoli del salone dove si teneva la festa fu un gioco da ragazzi.
In tutti i suoi setti anni di vita non aveva mai visto tanto cibo tutto nella stessa stanza.
Stando ben attento a non farsi notare cominciò a prendere, dal tavolo sotto cui stava, i piatti d'argento ricolmi di cibo per poi far scivolare il contenuto nella sua sacca.
"Che bella scorpacciata mi farò" disse, ridendo soddisfatto.
"No io non credo proprio"
Naruto avvertì un pizzichio sulla schiena. Qualcuno li aveva puntato contro una spada, solo che quando si voltò scoprì che a farlo non era stata una guardia bensì un bambino dagli occhi scuri ed i capelli neri:
"Io sono il principe Sasuke Uchiha e tu sei in grossi guai" gli disse quello con fare saccente.
"Principe! Pfu ma se si vede lontano un miglio che sei solo un ranoccchio" gli rispose Naruto lanciandoli contro uno dei vassoi d'argento.
Quello si distrasse e Naruto ne approfittò per sgaiattonare fuori dal tavolo e cercare di raggiungere l'ingresso del salone.Si voltò per far una pernacchia all'altro bambino ma distraendosi andò a scontrarsi contro uno degli ospiti e cadde a terra.
Rialzò lo sguardo per notare che la persona che aveva urtato era un bambina dai lunghi capelli rosa e gli occhi verde smeraldo.
Nell'osservarla Naruto si sentì strano, sembrava che qualcosa svolazzasse nel suo stomaco.
"Perchè non guardi dove vai?" lo rimproverò lei: "Potevi farmi molto male lo sai!"
"Io.." mormorò Naruto ma non potè aggiungere null'altro perchè una guardia lo prese per un braccio e lo alzò in malomodo.
"Mollami" esclamò lui.
"Te l'avevo detto che saresti stato nei guai" commentò il bambino dai capelli neri raggiungendolo.
"Principe Sasuke" esclamò gioiosa la bimba dai capelli rosa.
"Dannato" gli sbuffò contro Naruto.
"Come osi dire questo all'erede degli Uchiha" lo rimproverò la guardia: "Marcirai in galera!"
"Aspettate" disse però il principe e fissando Naruto con un ghigno aggiunse:
"Ho un'idea migliore. Lui diventerà il mio servo"

10 ANNI DOPO

Naruto era soddisfatto di sé stesso. La sua idea aveva funzionato alla grande ed ora si stava arrampicando indisturbato sulla torre ovest del castello nascosto.
Quando, sebbene dopo diversi scivolamenti, riuscì ad arrivare in cima, si arrampicò sulla finestra ed esclamò:
"Eccomi qui mia principessa!"
La giovane ragazza dai capelli rosa si voltò con un sorriso raggiante ma appena lo riconobbe cambiò espressione e sbuffò:
“Tu!?!”
Lui entrò nella stanza e quasi rischiò di prendersi un libro in faccia.
"Ehm Sakura-chan io sarei venuto qui a salvarti" le fece notare. Sakura si risedette ed incrociò le braccia borbottando:
"Nessuno ha chiesto il tuo aiuto. Io sto aspettando un'altra persona"
"Ehm ecco.. è lui che mi ha mandato a prenderti, ora è parecchio occupato" mentì Naruto.
Sakura prese un libro e cominciò a sfogliarlo:
"Bè digli di venire quando ha tempo, io non ho fretta"
Naruto le si avvicinò. In quei di due anni di lontananza si era fatta ancora più graziosa notò ma intento come era a fissarla non si accorse del filo che si estendeva dalla poltroncina al tavolino e ci inciampò ruzzolando a terra. Sakura non accennò a muoversi e lui si affrettò a rialzarsi. Solo allora si accorse che quello non era un filo rosa ma erano i capelli di Sakura:
"Non mi dire che li hai fatti crescere così tanto perchè pensavi che Sasuke potesse usarli per salire fin qui”. Sakura si affrettò a negare ma il rossore delle sue guance la tradiva.
Naruto la prese in braccio. Lei non ne fu per nulla felice e cominciò a ribellarsi:
"Scusa Sakura-chan ma sarebbe meglio se ce ne andassimo al più presto". Ma il suo tempo era già scaduto. Un ruggito fece tremare la torre.
Sakura gli mollò un pugno nel petto per constringerlo a rimetterla a terra e corse verso la finestra. Guardò fuori e gemette:
"Non posso crederci!" esclamò: "Non hai sconfitto il drago prima di salire qui!"
"Non esattamente" rispose Naruto: "Ho lasciato davanti alla sua tana una ciotola di ramen piena di sonnifero. Lui l'ha mangiata e si è addormentato ma mi sa che ho sbagliato le dosi"
"Ramen?!?" ripetè Sakura scioccata.
Naruto raccolse una delle spade che abbellivano la stanza e le disse:
"Non preoccuparti mia principessa. Ti salverò, questa è la mia promessa della vita!".
Si affacciò alla finestra ma non ricordava che fosse così alto:
"Ehm. Non è che potresti darmi un aiuto cappelloso?"
Sakura si rifiutò:
"Se vuoi davvero salvarmi allora fai le cose per bene, io ti aspetterò qui."
Naruto sorrise:
"E' un appuntamento questooooohhh"
Sakura gli evitò la fatica della discesa tirandoli uno spintone e facendolo ruzzolare giù dalla torre.
Una volta che si fu assicurato di avere ancora tutti i pezzi del corpo, Naruto andò ad affrontare il drago.
Per sua fortuna si era spesso allenato con il suo padrone e grazie agli insegnamenti del guerriero Kakashi, una volta che si trovò davanti quel grosso animale riuscì a non farsi mangiare in un solo boccone già al primo attacco.
Il nemico però era un osso duro. Naruto riuscì a fronteggiarlo per una decina di minuti ma poi quello ebbe la meglio su di lui e lo colpì al petto con la coda. Naruto andò a sbattare contro il muro del castello e la spada gli scappò di mano.
"No" mormorò mentre il drago gli si avvicinava: "Sakura-chan, io la salverò!".
A mani nude si gettò su di lui ma il drago lo intrappolò a terra con le sue zanne. Naruto provò a liberarsi ma fu tutto inutile. L'essere spalancò la bocca e Naruto vide le fiamme che si stavano formando nella sua gola. Sarebbe morto lì come un bocconcino.
"Shannaro!"
Un urlo si espanse in quel castello solitario. Naruto scorse una figura che dal cielo cadde dritta sopra la testa del drago e con un solo pugno lo mise ko.
"Sa-sakura-chan?" mormorò quando la riconobbe. Lei rise soddisfatta prima di scendere dalla testa del drago per aiutarlo a liberarsi dagli artigli del drago. Aveva legato i lunghi capelli in una treccia:
"Ma come..?" chiese lui sorpreso.
“Cosa credevi che mi insegnasse Tsunade, la mia fata madrina, a fare l'uncinetto?” rispose lei poi gli alzò la giubba per controllare la ferita che aveva sul petto:
"E' profonda. Meglio che cerchiamo un dottore. Dobbiamo andarcene da qui". L'aiuto a rialzarsi.
Ma la loro avventura non era ancora finita. Con un'entrata d'effetto la matrigna di Sakura, Kaguya comparve davanti a loro:
"Mi dispiace principessina ma non posso proprio permettermi di andartene da qui" disse: "Non finchè mio figlio non raggiungerà l'età adatta per sposarti e poter così ereditare il tuo regno. E tutto questo senza che io mi debba macchiare le mani con il tuo lurido sangue"
"Nessuno sposerà mai Sakura-chan senza il suo permesso" esclamò Naruto.
"Appena il mio piccolo animaletto si riprenderà tu, lurido sguattero, gli farai da cena" lo minacciò la donna.
"Andiamocene" esclamò Sakura trascinando Naruto dentro il castello. I due andarono a nascondersi tra le macerie di quel posto. La ferita al petto di Naruto aveva preso a sanguinare. Sakura strappò il lembo del suo vestito per cercare di fermare l' emorragia:
"Scusa Sakura-chan" mormorò lui: "Volevo fare l'eroe ma resto sempre e solo un inutile sguattero"
Lei fece di no con la testa:
"Ho visto come ti battevi prima con quella spada, sei davvero bravo".
"Anche tu sei stata fantastica Sakura-chan!" gli disse lui. Poi strinse il pugno e ritrovando la fiducia esclamò:
"Ho promesso di salvarti e lo farò. Io non rimangio mai la parola data!"
Sakura gli sorrise:
"Non sei cambiato per nulla in questi due anni. Sei sempre il solito baka!"
L'espressione di Naruto si fece malinconica:
"Sakura-chan devo dirti una cosa. Sasuke bè lui si è sposato con una principessa di un altro regno"
Lei si limitò ad annuire:
"Forse una parte di me in fondo lo sapeva che non sarebbe arrivato.. Certe cose succedono solo nelle favole" mormorò.
I muri del castello tremarono. Il drago si stava risvegliando.
"Naruto devo confessarti anche io una cosa" disse Sakura: "Ti ho mentito. La mia forza è dovuta ai miei capelli. Essi hanno un potere magico. La mia matrigna non lo sa ma se dovesse scoprirlo sarebbe la fine, basterebbe che si facesse un'armatura con essi e diventerebbe invincibile. Nessun esercito potrebbe più fermarla e finirebbe per conquistare tutto il mondo"
Il muro alle loro spalle crollo' e i due si ritrovarono alla soperto.
"Scovati" disse soddisfatta la matrigna con il drago alle sue spalle.
Naruto scattò in piedi e si mise davanti alla ragazza per proteggerla.
"Non l'avrai!" esclamo' e senza badare al dolore al petto si gettò sulla matrigna per sconfiggerla. Lei provò a difendersi con qualche suo incantesimo da strega ma Naruto era piu' veloce e la colpì con un pugno facendola ruzzolare a terra.
Il drago vedendo la sua padrona in difficoltà intervenì e intrappolò Naruto con la coda, pronto di nuovo a farne un bel bocconcino croccante.
"No!" grido' Sakura per fermarlo: "Ti prego non farlo! Io.. io rimarrò qui, in questa torre, per il resto della mia vita ma ti prego risparmia Naruto"
La matrigna si rialzò in piedi:
"Sei sempre stata così seccante principessina. Ma va bene, per una volta tanto asseconderò un tuo capriccio. Il biondino sarà libero ma ad una sola condizione: voglio i tuoi capelli!"
Sakura gemette:
"Tu.. tu lo sai!?!"
"Ovvio io so sempre tutto" rispose la donna. Con una magia creò un kunai che poi le porse:
"E niente scherzi o il ragazzo muore"
"Sakura-chan non farlo!" gridò Naruto.
Sakura sciolse i lunghi capelli.
"Naruto" mormorò giocherellando con le sue ciocche:
"Da quando ti ho conosciuto e per tutti gli anni che abbiamo passato insieme in collegio ho sempre pensato che fossi un idiota con un sogno assurdo. Come poteva uno scapestrato come te diventare un eroe? Ma al tempo stesso una parte di me ti ammirava perché nonostante tutto tu non ti sei mai arreso. Sognavo che il mio principe azzurro sarebbe venuto a salvarmi sul suo cavallo bianco ed invece tra tutti sei arrivato proprio tu..".
Nonostante Naruto continuò a ripeterle di non farlo prese il kunai e tagliò i suo lunghi capelli rosa.
Poi con le ciocche in mano fissò la sua matrigna:
"Ti darò questi ma a due condizioni: permetti che io lasci almeno una ciocca di capelli a Naruto così che possa aiutarlo a sopravvivere e fai il giuramente delle streghe perché io possa essere sicura che non gli torcerai neanche un capello"
"Uff.. noiosa fino alla fine" commento' la matrigna ma poi si portò la mano al cuore e disse:
"Giuro che a questo ragazzo cosi' bello
non recidero' neanche un capello
che io di pietra possa diventare
se queste parole non dovessi rispettare
"
Il drago rimise a terra Naruto e Sakura gli si avvicinò per porgergli qualche ciocca dei suoi capelli.
"Ora, scappa vattene da qui!" aggiunse.
"Troverò il modo di tornate da te" mormorò lui mentre il drago lo spintonava via.
"Patetico" sbuffò la matrigna strappando i capelli dalle mani della figliastra. Poi la prese per un braccio e comincio' a trascinarla verso il castello:
"Ti raserò a zero e marcirai qui dentro. Quando quel ragazzo tornerà qui ti troverà brutta e raggrinzita. Fuggirà a gambe levate ed io intanto grazie a questi tuoi preziosi capelli conquisterò il mondo"
Mentre parlava però cominciò a sentire le gambe farsi pesanti fino a che non riusci più a muoversi. Abbassò lo sguardo e notò che i suoi piedi erano diventati di pietra. Anche il resto del suo corpo stava seguendo lo stesso pietroso destino.
Sakura si liberò dalla sua stretta e disse:
"Ho legato alcune ciocche al mio braccio e poi ho donato le stesse a Naruto. Tu trascinandomi con te le hai fatte recidere ed in questo modo hai rotto la tua promessa. Quei capelli è come se ora appattenessero a Naruto stesso.."
"Tu.. tu brutta strega" esclamò la donna agitando i capelli che teneva tra le mani sperando di poter attingere ai loro poteri.
"Rimarrai delusa" continuò Sakura: "Perchè in realtà di magico non hanno nulla. Sapevo che in quanto strega avresti udito le parole che stavo dicendo a Naruto e così ho inventato questa storia per far sì di poter usare i miei capelli come equo scambio per la salvezza di Naruto"
"Maled..". Ma la matrigna non potè aggiungere null'altro perché in tutta pietra si tramutò. Con un calcio Sakura la fece cadere a terra ed essa si frantumò in tanti piccoli pezzi di roccia.
Vedendo il triste destino della padrona il drago fuggì ad ali levate.
"Sakura-chan!" Naruto le corse incontro e la abbracciò forte, alzandola da terra.
"Baka! Sei ferito" esclamò lei scrollandoselo di dosso.
Gli occhi di Naruto brillavano d'orgoglio per lei.
Sakura si chiese se si fosse mai accorta di quanto il suo sorriso fosse così bello.
Arrossendo lievemente disse:
"E così alla fine toccò alla principessa salvare il principe".
Naruto sbuffò ma poi, capendo il senso della frase, sorrise a sua volta.
Sakura lo prese sotto braccio ed insieme si avviarono verso la libertà e chissà forse anche verso un classico ma mai noioso per sempre felici e contenti.


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Questa fanfiction è stata scritta per la "Narusaku week 2014" indetta dal Promise of lifetime- Naruto & Sakura official italian fan forum ♥ (Tutti a partecipare qui -->http://narusaku.forumfree.it/ ).
Grazie di aver letto la mia fanfiction. spero vi sia piaciuta : 3
Rimi
  
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