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Autore: Giada_Ferry    28/11/2014    0 recensioni
Il problema della vita è sentirsi bene. Fisicamente? No mentalmente. E sapete perchè? Seguite la storia e capirete come un sentimento cosi forte ovvero l'amore sconvolge il vostro essere.
Genere: Commedia, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Salve, mi chiamo Claudia, ho 19 anni e da più di un anno non so più cosa voglio nella mia vita. Vi chiederete, come ho fatto a ridurmi in questo stato mentale. Ecco dove tutto ebbe inizio..

Nacqui in un paese nell'estremo sud d'Italia. Un paesino non considerato da tutti. Se provi a cercarlo sull'atlante nemmeno lo noti. Ho sempre amato la mia terra. Quando andai alle scuole elementari avevo molti amici. Mi volevano bene. Forse eravamo solo bambini, sarà per quello che non si facevano differenze. Ho tanti ricordi di quei momenti. Nel cortile delle nostra scuola giocavano con la palla. Non avevo pensieri di nulla. Erano semplici i giochi come per esempio la palla avvelenata, la campana o uno, due, tre e stella. Se ci penso mi avvolge un velo di malinconia. Non eravamo una grande classe, solo 6 persone. E ricordo che c'erano due bambini un pò antipatici. Mi prendevano sempre in giro perchè a differenza delle altre bambine avevo un seno più formato ed ero alta. Quante parole mi sentivo dire. Ora li ho rivisti di recente e nemmeno si sono degnati di uno sguardo. E' proprio orribile la società moderna. Ma ritornamo nel nostro tuffo nel passato. La mia migliore amica si chiamava Francesca. Stavamo sempre insieme. Ho mille foto di lei. Non mancava mai ai miei compleanni e non perdevamo un solo giorno per stare insieme. Ogni momento era speciale. Non mi importava dove stavamo, ero felice di stare con lei. Abbiamo passato dei momenti negativi ma non dei litigi. Ricordo che un giorno eravamo andate al mare. La spiaggia era lunghissima. Mi persi. Avevo il cuore a mille dalla paura. Cercavo l'ombrellone ma non lo trovavo. Non sapevo cosa fare. Avvolta dall'ansia iniziai a camminare e pensai che prima o poi avrei trovato il mio papà. Ma nulla da fare. Ero sul punto di piangere quando all'improvviso sulla linee dell'orizzonte vidi mio padre arrivare. Corsi ad abbracciarlo. Non mi sgridò. Ma si limitò ad avvolgermi in un caloroso abbraccio. Ma si vedeva che nei suoi occhi la paura. Non mi fece pesare nulla. E' davvero una persona speciale. Quando andai alle scuole medie, cambiarono tante cose...

Se sei curioso di sapere come continua, non perderti il prossimo capitolo. 
   
 
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