Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: OliveValance    28/11/2014    1 recensioni
Piton sta complottando qualcosa.
Silente sta complottando qualcosa.
Zoe e Valerie stanno complottando qualcosa.
Harry sta cercando di capire cosa diavolo stia facendo tutti ad Hogwarts.
Genere: Azione, Comico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Silente, Harry Potter, Nuovo personaggio, Severus Piton, Sorpresa
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Salve a tutti, questa è una storia a quattro mani scritta da due sorelle che si sono altamente impersonate nelle protagoniste.
Per farvi capire il genere di storia che dovete aspettarvi basta che sappiate che abbiamo ideato storia/trama/sequel preparando un plumcake. Quindi sì è altamente pazza, tendenzialmente comica e assolutamente demenziale. Ciò detto speriamo che la storia vi piaccia e in tal caso procederemo con il mettere per iscritto anche il resto!
Buona lettura,
Olive e Tiffany Rose
 
È maleducazione svegliare chi dorme, professore!

Zoe stava ritornando al proprio dormitorio dopo l’ennesima ronda serale. Non le pesava il fatto di essere caposcuola tranne nelle serate buie e tempestose come quella: le facevano sempre venire in mente le scene più improbabili, come ad esempio, l’essere convinta di aver appena visto sua sorella camminarle davanti a lei in pigiama con tanto di UGGs, bacchetta in mano e Mrs Purr sotto il braccio.
All’incirca cinque metri dopo questa apparizione si fermò di botto realizzando che quella era effettivamente Valerie Penderghast, ovvero sua sorella.
In punta di piedi ritornò sui suoi passi giusto in tempo per vederla entrare, un po’ a fatica, nel magazzino delle scorte di pozioni. La ragazza si schiaffò la mano sulla fronte: a giudicare da come la sorella avesse centrato lo spigolo della porta le sue peggiori paure furono confermate. Valerie era di nuovo in preda al sonnambulismo.
Zoe sospirò seguendo la sorella e armandosi di tanta buona volontà sapendo bene di non poterla svegliare, a meno che non desiderasse una morte lenta e atroce: l’ultima volta che l’aveva svegliata si era ritrovata con un bernoccolo delle dimensioni di una palla da tennis  sulla fronte, causato dall’“accidentale” scontro della sua testa con la mazza da battitore di sua sorella. E nemmeno incantarla in qualunque modo sembrava un’alternativa papabile.

Una volta entrata nel magazzino si accorse che la sorella aveva barattato  la propria bacchetta con un mestolo versione deluxe con rinforzi in acciaio mentre aveva posizionato il povero gatto a mo’ di sciarpa, ma non fu quello a preoccuparla maggiormente, ma il fatto che dalla porta che conduceva allo studio del professor Piton filtrasse una tenue luce e si poteva chiaramente sentire il tipico rumore di qualcuno che lavora.
Valerie si avvicinò alla suddetta porta e con un leggero calcetto la fece spalancare di colpo. Sia Zoe che Piton furono momentaneamente troppo shoccati per reagire in alcun modo, poi la ragazza si precipitò dietro alla sorella cominciando a gesticolare come una pazza cercando di comunicare al professore di non reagire in alcunché modo.
Tuttavia Piton, che aveva raggiunto una preoccupante sfumatura violacea, si avvicinò alla più piccola, ma non per questo meno pericolosa delle due, e la innaffiò con un impeccabile aguamenti per poi cominciare ad urlare ad entrambe troppo furioso per accorgersi che Zoe stava arretrando con faccia terrorizzata intenta a tenere d’occhio la sorella che si stava pericolosamente avvicinando al professore.
“Pro… pro… professore forse è il caso di allontanarci da qui….” Balbettò terrorizzata quando la sorella aprii gli occhi.
“Lei non va da nessuna parte signorina Pender….” urlò l’uomo prima di essere steso con un colpo di mestolo ben piazzato sulla sua testa e schiantandosi sulla sua scrivania in una posizione alquanto sconcia che permise alla ragazza di rifilargli un calcio nel fondoschiena con notevole facilità.
Con voce sepolcrale Valerie sussurrò: “Non le hanno mai detto che maleducazione svegliare chi dorme, professore?” Per poi avvicinarsi al povero professore, che balbettava cose senza senso, facendo roteare Mrs. Purr per la coda.
“Poggia. Quel. gatto.” Sussurrò Zoe cercando di mantenere la voce ferma senza tuttavia riuscirci veramente quando si accorse che la sorella puntava ora verso di lei. Se Zoe fosse stata babbana con molta probabilità avrebbe paragonato la sorella a quel figone di Thor e la gatta al Mjöllnir. Non che la sorella fosse una figona bionda con gli addominali al vento, ma sembrava aver la stessa forza distruttiva in quel momento, nonostante avesse come arma solamente il gatto, avendo abbandonato il mestolo sul povero professore.
Poi Zoe, in un momento di lucidità, realizzò di essere una strega e dopo aver recuperato la sua bacchetta schiantò la sorella ripentendosi dentro di se: “Tanto si è già svegliata, no?”
Il gatto, ora non più trattenuto, volò via anch’esso andandosi ad aggrappare, con tanto di artigli estratti, nella cosa più vicina, che si rivelò essere il fondo schiena del professore Piton che si risvegliò con un urlo di dolore.
Zoe cercò di farsi piccola piccola, per scappare alle ire funeste del professore rinvenuto, stava valutando la possibilità di fuggire tramite il camino quando da questo spuntò un mago con una sgargiante tunica viola a stelle giallo fluo e la barba stranamente arruffata: Silente
“Ragazzo mio, è pronta la pozione liscia barba..?” cominciò l’anziano mago prima di bloccarsi e guardarsi attorno divertito. “ Oh santo cielo, cosa è successo qui?”
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: OliveValance