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Autore: Starnie    28/11/2014    2 recensioni
- Ricordati di scrivere qualche lettera.-
- Andiamo Makoto! Non comportarti come se fossi mia mamma!-
- Ti vorremo sempre bene, Rin-chan! -
- Ehi... Mica non tornerò mai più! Su, smettila di piangere... Del resto sei un uomo e i veri uomini non piangono! Piuttosto la persona che dovrebbe piangere è la mia così detta "migliore amica".-
- ... Non serve. Saremo unite dall'acqua. -
- ... Sai, alle volte credo che tu abbia l'acqua nel cervello. La tua assenza di sensibilità mi lascia senza parole.-

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Pairings : Nagisa/Fem!Rei | Fem!Rin/Makoto/Fem!Haruka | Sousuke/Fem!Rin/Aichirou
Genere: Commedia, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Haruka Nanase, Makoto Tachibana, Nitori Aiichirou, Rin Matsuoka, Sosuke Yamazaki
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Gender Bender, Triangolo
Capitoli:
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"All'inizo c'è il desiderio
Poi... Passione!
Poi... Sospetto!
Gelosia! Rabbia! Tradimento!
Quando l'amore si vende al miglior offerente
Non può esserci fiducia.
E senza fiducia
Non c'è amore!
La gelosia.
Sì, la gelosia...
Ti farà diventare
Matto!"


Moulin Rouge - El tango de Roxanne
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Haruka fissò il ragazzo con occhi attenti e non disse nulla, come se avesse voluto tacitamente invitarlo ad andare avanti. Ovviamente Sousuke non si fece scappare l'occasione - ... L'anno scorso ho visto cosa te e i tuoi amici le avete fatto fare durante le regionali. -
- C'eri anche tu? -
- ... Io non le avrei permesso di fare una sciocchezza del genere e di ridursi in quel modo... E invece tu che non fai che definirti sua amica, te ne sei fregata bellamente. - fece avvicinandosi a lei con passi lenti, fino ad essere ad un soffio dal suo viso.
- Te l'ha detto lei? -
- Rin non direbbe mai nulla che ti screditerebbe ai miei occhi, lo sai. -
- Allora smettila di fare assunzioni campate in aria. Rin quando ha qualcosa che non le va a genio non si fa problemi a venire a dirmi tutto. -
- Ma non sempre può, proprio perché tu per lei sei importante. Se sei sua amica, dovresti aver capito cosa l'affligge in questo periodo. -
- L'avvicinarsi delle qualificazioni alle regionali. - replicò in tono atono, provocando l'ira dell'altro che le si avvicinò ulteriormente costringendola ad appoggiare le proprie spalle al distributore.
- Non fare la finta tonta. Sai a cosa altro mi riferisco... Vediamo se "Tachibana" ti dice nulla. -
- Ah, ti riferisci a quel fatto. - replicò la ragazza e aggiunse con aria apatica - Non ho fatto nulla. -
- Certo, perché andare fuori per un appuntamento con lui pur essendo conscia della situazione, per te è non fare nulla. -
- Non mi sembra che debba renderti partecipe di cosa faccio della mia vita. - fece fissandolo con occhi fermi - Ora con permesso, vorrei andare. Tra poco inizia l'allenamento. - e iniziò ad allontanarsi.
- Ah no, non provare a svignartela! - la bloccò prendendola per un braccio - Cosa hai intenzione di fare con Tachibana? -
Haruka osservò per bene il ragazzo, per poi sbuffare e rispondergli seriamente - E va bene, sarò sincera. Mi dispiace per te, ma non sei il mio tipo. -
- Cosa? - replicò Sousuke al quanto disgustato dalla cosa - Ti prego, non tentare di fare la sarcastica. Cose come io innamorato di te non stanno né in cielo e né in terra!... Voglio sapere solo che tipo di rapporto hai o vorresti avere con Tachibana. - e la lasciò andare.
- In base alla mia risposta, cosa vorresti fare Yamazaki? Se vuoi farti avanti con Rin non dovresti farti problemi, piuttosto che venire qui a minacciarmi. - si allontanò da lui - Anzi, personalmente mi chiedevo quando ti saresti deciso a metterti in gioco. -
- ...E tu Nanase? Quando hai intenzione di entrare nel gioco? O forse lo sei già ? -
La ragazza abbozzò un sorriso mentre gli dava le spalle, sollevando la bottiglietta d'acqua in alto, gli disse - L'unico cosa che ho intenzione di fare adesso è un tuffo in piscina. - e si avviò.
Sousuke vide la figura della ragazza allontanarsi e sospirò: quella discussione non l'aveva portato a nulla. Focalizzò la sua attenzione sul distributore e iniziò ad inserire al suo interno i soldi per ordine la tanto agoniata bottiglietta d'acqua. " Cosa voglio fare?.. Proteggere Rin costi quel che costi, ovviamente. " pensò mentre pigiò un tasto che fece apparire sullo schermo la scritta "Bibita esaurita". Un sorriso amaro comparve sul viso del ragazzo - Quella stronza di Nanase mi ha battuto sul tempo. - . Sembrava quasi essere destino che quella ragazza riuscisse ad avere tutto ciò che volesse, peccato che quello fosse un grandissimo problema. Se lei avesse voluto Makoto l'avrebbe avuto semplicemente schioccando le dita e in quel caso, cosa sarebbe rimasto di Rin? Il ragazzo prese un integratore di sali minerali e si avviò in palestra.
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- Ah! Quella ragazza è incorreggibile! Sono tutti andati via e lei tranquillamente deve ancora finire di prepararsi. - sbottò Rin Matsuoka, appoggiata all'uscio dell'entrata della palestra.
- Non è un problema aspettare. - replicò il ragazzo di fronte a lei.
- Makoto, sei troppo buono con lei! Finirà col sfruttarti. -
Il capitano dell'Iwatobi ridacchiò - Andiamo, non esagerare! Haru non è quel tipo di persona! -
- Quel tipo di persona è Rin. - intervenne con tono lapidale Sousuke, che si avvicinò alla rossa che gli riservò una smorfia per poi riprendere a ridere e scherzare con l'altro. Rimase lì, silenzioso, ad  osservarli ripensando a ciò che era accaduto prima durante gli allenamenti. Aveva visto come Rin aveva guardato Makoto quando questi aveva aiutato, come al solito, Haruka ad uscire dalla piscina. L'aveva vista ironizzare sulle abitudini dell'amica di infanzia, nonostante lo sguardo di lei esprimesse sconforto e voglia di attenzioni. Ed infatti eccola davanti ai suoi occhi ad amoreggiare, inutilmente, con lui. Per di più Sousuke non riusciva a capire cosa ci trovasse in uno come Tachibana: era un tipo sin troppo servizievole e senza spina dorsale, uno del genere, per una come Rin, non andava bene visto il carattere da principessina viziata che si ritrovava. Il moro sbuffò, limitandosi a fare da spettatore, fino a quando non udì una voce che gli fece terminare ogni meditazione.
- Eccomi. - fece Haruka, fingendo di ignorare l'occhiataccia ricevuta da uno dei presenti - Possiamo andar! - e si bloccò appena notò la presenza che gli si era palesata davanti.
- Kisumi! - esclamarono in coro i presenti.
- Da quanto tempo ragazzi! - sorrise il rosa - Oh Rin, ma guarda come sei diventata carina! Il tempo è stato generoso con te! - fece sorridendo, mentre i suoi occhi si posarono un attimo sulle armoniose forme della ragazza protette dalla tuta, per poi osservare anche l'altra ragazza - Anche tu sei diventata ancora più bella, Haru! -
La mora non rispose, al contrario del capitano del team femminile della Samezuka che con un lieve rossore replicò - Per caso dubitavi della mia bellezza? -
- Certamente non dubitava della tua assenza di modestia. -
- Sousuke! - lo richiamò Rin dandogli una gomitata allo stomaco, per poi tornare a rivolgersi al nuovo arrivato - Ad ogni modo cosa ci fai qui? -
- Dobbiamo andare al bar insieme. - rispose per lui Makoto - Sai, ci siamo beccati per caso nella piscina del coach Sasabe! Il destino ha voluto che facessi da istruttore a suo fratello minore. -
Haruka fissò con occhi pieni di astio il capitano del team maschile dell'Iwatobi - Così era Kisumi la vecchia conoscenza che avremmo visto oggi al bar. -
- Esatto, doveva essere una sorpresa. -
- Lo è stato eccome. - borbottò infastidita.
Al che Kisumi mise un braccio su una spalla di Makoto e uno su quello di Haruka - Ah ragazzi, che bellezza! È splendido ritrovarsi tutti insieme davanti molto tempo! Ah, non vedo l'ora di ricordare i vecchi tempi davanti ad una bella tazza di té fumante. - replicò sognante.
- No grazie, ho ricordato di avere un impegno... -
- Haruuu, sei sempre così fredda! È questo il modo di accogliere un vecchio amico? - chiese Kisumi sfoderando occhi da cucciolo.
- Andiamo Haru, non puoi fare così... Una ragazza non può andare per strada da sola a quest'ora. È pericoloso... E poi avevi promesso che saresti venuta. - aggiunse Makoto.
- Va bene, se lei non vorrà venire vorrà dire che sarà una rimpatriata tra uomini! - e si avvinghiò al castano.
La ragazza dai capelli corvini, notanto che come al solito Kisumi si era incollato al suo migliore amico, sospirò e tirando Makoto per un lembo della tuta - Verrò. Però stiamo poco. - sussurrò lapidaria.
- Ah! Fantastico! - esclamò il rosa gettandosi addosso ad Haruka - Sapevo che sotto sotto hai un buon cuore! - si girò e fece ai due membri della Samezuka con loro - Vi aggregate anche voi? -
- Mi dispiace ma passo, devo sistemare la piscina. - fece Rin.
- Passo anche io, devo aiutare la principessina a sistemare la piscina, se no chi se la sente... E poi non vorrei mai togliere a Nanase e Tachibana la gioia di passare del tempo con loro. - concluse Sousuke con un sorriso sornione, provocando spudoratamente Haruka.
- Allora andiamo! - esclamò pimpante Kisumi, attaccandosi alle spalle di entrambi mentre se li portava via.
- Alla prossima! - salutò Makoto.
Mentre la ragazza si limitò ad un - Ciao. - e un - Smettila di toccarmi, mi da fastidio. - 
Una volta lontani Sousuke e Rin scoppiarono a ridere di gusto.
- Ma tipo, l'hai vista? Haru voleva uccidere Kisumi! Sembrava letteralmente disgustata! Meno male che se ne sono andati, altrimenti non sarei riuscita a trattenermi! - esclamò Rin appoggiandosi all'amico.
- A quanto pare, quando vuole, sa essere espressiva. Era talmente espressiva che lo stava uccidendo con lo sguardo! - aggiunse Sousuke, portandosi una mano alla pancia, palesemente divertito dalla situazione.
- Sai, mi sarebbe piaciuto andare con loro per vedere come Kisumi li avrebbe messi in imbarazzo! -
- Ma non sei andata perché così avrebbe messo in imbarazzo anche te. -
- Senti chi parla! Per te vale lo stesso! -
- ...Touché. - replicò il più alto, nonostante pensasse che il loro temutissimo amico di infanzia in realtà fosse l'incarnazione del karma scesa in terra per punire quell'insolente di Haruka. A quanto pare non era totalmente la sua giornata no.
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- Certo che non siete cambiati per niente. - fece Kisumi riempiendosi il piatto con le leccornie presenti nel buffet.
Makoto sorrise, seguendo l'esempio dell'amico - Trovi? -.
- Haru è sempre un raggio di sole che sprizza allegria da ogni poro, Rin è l'emblema della femminilità, Sousuke è il solito amicone e tu invece sei rimasto il solito ragazzo glaciale. -
Il moro ridacchiò - E tu sei rimasto il solito tipo senza senso dell'umorismo. -
Kisumi abbozzò un sorriso, notando come l'altro stesse al gioco - Seriamente. Sono passati cinque anni e la vostra situazione sembra essere rimasta ferma. -
- Cosa vuoi dire? -
Fissò l'amico esasperato - E va bene Makoto, sarò diretto... Tu non ti sei ancora dichiarato ad Haruka, vero? -
- Ehhh? - esclamò l'altro imbarazzandosi così tanto da rischiare di far cadere i due piatti che aveva riempito - Come ti viene in mente una cosa del genere... Io e lei? Ma dai... -
- Non mi inganni. È sempre stato così palese... Se ne sono accorti tutti tranne la diretta interessata. - aggiunse il rosa con tono da maestrino.
- Ma! -
- Non provare neanche a negarlo. Insomma, guarda come ti fai trattare: prepari il piatto per il buffet della signorina che è rimasta comodamante seduta al tavolo, l'accompagni ovunque voglia e potrei continuare con un'infinità di esempi. Sei proprio cotto a puntino. -
- Quelle sono cose che farei per qualsiasi persona. - tentò di protestare l'altro.
- Certo, ma i tuoi occhi non brillerebbero come quando sei con lei. - gli mise la mano libera intorno alle spalle, attirandolo a sé e continuare con tono allegro - Anche i bravi ragazzi possono essere un po' egoisti. O a te sta bene continuare a vivere questa situazione? - e gli riservò uno sguardo stranamente serio. Dal canto suo Makoto non aveva mai visto l'amico di infanzia così serioso e si zittì, al contrario Kisumi riprese a parlare a ruota libera, senza staccarsi da lui, fino a quando arrivarono al tavolo.
- ... È successo qualcosa? - chiese Haruka osservando i due con la solita espressione apatica.
- Io e Makoto stavamo rinforzando la nostra amicizia! Ah, la gioventù e l'amicizia tra maschi sono una cosa bellissima! - esclamò il rosa con il più soave dei sorrisi, ancora aggrappato all'altro.
- Già. Non ti preoccupare Haru. - cercò di sostenere l'altro esibendo il migliore dei suoi sorrisi e dandole il piatto che aveva preparato per lei - Su, mangia. - 
La ragazza fissò i due per nulla convinta e si limitò ad accettare il piatto - Grazie. - notando come al suo interno fossero stati inseriti dolci che a lei piacciono, come sempre il suo migliore amico si dimostrava essere la persona che la conosceva meglio.
- Oh, questa torta al cioccolato è ottima! - esclamò un Makoto allegro, come sempre.
- Visto, te l'avevo detto che qui si mangiano prelibatezze! Questo nuovo bar con servizio all you can eat è una manna dal cielo per i golosi come noi!... Anche se poi, se si esagera, bisogna smaltire il tutto... - fece una pausa lanciando uno sguardo malizioso alla ragazza - E darci dentro... Con il basket! Quindi appena puoi facciamoci una partita, Makoto! -
- Perché no? - rispose l'interessato sorridendo.
- ... Meglio il nuoto. - sussurrò lapidaria Haruka, fissando con occhi pieni di astio il rosa.
Questi rise per la reazione - Andiamo! Il basket è un ottimo sport! Tonifica i muscoli, aiuta la spina dorsale e , soprattutto, si basa sul lavoro di squadra! -
- Anche il nuoto. -
- Punti di vista. - le sorrise, beccandosi un'occhiataccia - Oh, a proposito di nuoto, Makoto, ancora grazie per Hayato! -
- Figurati, non serve ringraziare. È stato un piacere aiutarlo ed insegnargli il piacere che si prova a nuotare. -
- Questo non significa che tu non sia stato incredibile. Per ringraziarti vorrei offrire io per oggi. -
- Ma no, non serve! L'ho fatto con piacere. -
- Ma insisto. È il minimo che possa fare per te. - e gli fece un occhiolino.
- Makoto, non ne voglio più. Lo vuoi tu? - disse Haruka indicando un pasticcino rimasto nel suo piatto.
- Non ho spazio nel piatto... -
- Oh, ma che problema c'è! Haru, perché non lo imbocchi? - chiese Kisumi con un sorriso decisamente malizioso sul viso.
- Eh? - il più grande sobbalzò sulla sedia decisamente stupito per quella richiesta.
- Se non vuoi lo faccio io! -
- Eh? - fece nuovamente Makoto, con il viso rosso - Ma no, non serve! -
Haruka, notando lo sguardo di sfida del rosa, per quanto non le andasse giù di cedere alle provocazioni di quel ragazzo ambiguo, prese il pasticcino e lo portò alle labbra di Makoto - Dì: Ah~ - fece col solito poco entusiasmo che la contradistingueva.
La povera vittima di quel continuo punzecchiarsi, rimase immobile, non avendo né cuore né forza di dire nulla - Nh, io ... - fece per dire altro, peccato che la ragazza con la solita grazia che la contrastingueva, gli mise in bocca il pasticcino, facendo quasi strozzare il povero ragazzo.
- Così lo ammazzi! - esclamò Kisumi preoccupato, dando delle pacche alla schiena del castano, per poi riempirgli un bicchiere d'acqua - Su su, bevi. Cerca di riprenderti, altrimenti dovrò farti la respirazione bocca a bocca. -
- Tsk. - fu l'unica replica della mora a quella frecciatina, mentre incrociava le braccia e guardava altrove.
Makoto dopo aver tossito, bevve l'acqua tutto di un sorso - Ho temuto di star seriamente perdendo la vita. - sospirò - Haru, la prossima volta dammi il tempo di prepararmi psicologicamente! -
Kisumi prese la palla al balzo e dandogli delle piccole gomitate fece serpentino - Oh oh oh, prossima volta? Quanto siamo audaci. -
- Eh? No, io...! -
- Troppo tardi! - lo canzonò l'altro, facendo si che il capitano dell'Iwatobi, pur di non replicare, consumasse voracemente il pezzo di torta che gli era rimasto nel piatto.
- Andiamo? - chiese Haruka notando che l'amico aveva finito di mangiare.
- Di già? - chiese il rosa dispiaciuto.
- È tardi. E sono stanca. - prese Makoto per un polso e lo fissò con occhi che decretavano un ordine imperante.
- Va bene andiamo. - fece il castano, sorridendo all'amico di infanzia - È stato un piacere passare del tempo insieme. -
- Oh, anche per me! Un enorme piacere. Non vedo l'ora di ripeterlo. Magari dovremmo vederci e organizzare un'uscita tra uomini, per esempio potremmo invitare anche Sousuke. -
- Uh, non vedo l'ora. - fece con la solita gentilezza, per quanto l'idea di passare del tempo con Sousuke non lo elettrizzasse, per poi essere letteralmente trascinato via dall'amica.
- Allora ci si vede! Anche con te, Haru! -
- Contaci. - fece poco convinta, fino a quando non riuscì a condurre Makoto fuori dal locale - Finalmente. Non la finiva più. -
- Ho la sensazione di aver dimenticato qualcosa... - mormorò il ragazzo - Oddio! Il conto! Dobbiamo pagare il conto! - e fece per tornare indietro.
- Kisumi ha detto che offriva lui. - lo bloccò la corvina.
- Si, ma siamo in due. Non ci vediamo da tempo e approfittarsi così spudoratamente di una sua offerta... -
- È il minimo per quello che abbiamo sopportato. -
Makoto non rispose e i suoi occhi scesero sulla mano che Haruka teneva sul suo polso. La fissò intensamente, ripensando a quelle parole scambiate in privato con l'amico di infanzia.
" Anche i bravi ragazzi possono essere un po' egoisti. O a te sta bene continuare a vivere questa situazione? " no, ovvio che non gli stava bene. Quel rapporto che non cambiava, l'avvicinarsi della fine della scuola e delle incombenti scelte che li avrebbero portati sicuramente a separarsi. Sentiva il suo cuore spaccato a metà. Voleva starle vicino il più possibile, perché tra qualche mese non l'avrebbe più rivista per tantissimo tempo. E con questi pensieri, scosse il polso, per poi prenderle la mano e intrecciare le sue dita con quelle della ragazza.
- È successo qualcosa? - chiese lei, fissandolo interrogativa, senza respingerlo.
- Ho un po' di freddo, nulla di più. Ti dispiace se stiamo un po' così? - chiese con le guance leggermente rosse e il più dolce dei sorrisi unito al più triste degli sguardi.
- Ok... -
" Kisumi, sono un debole... Avrò prima o poi il coraggio di dirle tutto ciò che provo?".
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Come aveva fatto a trovarsi in quella situazione, ancora non l'aveva capito. Fatto sta che in quel momento si ritrovò in camera di Rin a guardare con lei Moulin Rouge sul suo portatile. Entrambi erano seduti su un tappeto posizionato vicino al letto, con tanto di ciotola con popcorn. La luce era stata spenta per far si, secondo quelle che erano le idee della ragazza, i colori del film rendessero al meglio. E così, con una mano nella ciotola, si ritrovò a guardare quella pellicola con la sua migliore amica, non che gli dispiacesse passare del tempo con lei, ovviamente.
- Sei sempre la solita frignona romantica. - fece sarcastico, per poi mangiare una manciata di popcorn.
- Taci! - replicò imbarazzata.
- Ah, e come sempre non sei mai sincera. -
- Sincera su cosa? -
- Sul voler vedere film romantici per chissà quale motivo e costringere me a questo supplizio. -
- ... Se non ti va puoi andare via. - fece offesa, nonostante il suo sguardo dicesse ben il contrario.
Sousuke sbuffò - Mocciosa. - e continuò a guardare il film con disinteresse.
Più il film andava avanti, più vide Rin cedere: gli occhi le diventarono lucidi e iniziò a stringergli un lembo di maglietta. Il moro la fissò curioso, sapendo che sarebbe scoppiata a piangere. Era palese, visto il modo in cui stava cantando le canzoni.
- Questa parte... Come posso capire Christian e i suoi sentimenti... Vedere la persona che ami allontanarsi sempre più da te... Al fianco di un'altra... È straziante, per quanto tu possa importi di sorridere... È straziante...- e iniziò a piangere - Non hai idea di quanto alle volte sia gelosa di ogni carineria che lui fa nei confronti di Haru... -
- Avremmo dovuto vedere un film comico, razza di masochista. Se volevi piangere potevi farlo senza metterti a guardare certe cose. - e le scompigliò i capelli con una mano, mentre con l'altra fece per andare a bloccare il film.
Rin lo bloccò prontamente - No... Io non volevo piangere e non sto piangendo... Avevo solo bisogno di un film o qualcosa col quale empatizzare... - e iniziò a singhiozzare.
Sousuke non l'aveva mai vista così.
Se c'era una cosa che aveva sempre odiato era vederla piangere.
Non ce la faceva.
Non lo sopportava.
- Nanase, è sempre lei il problema. - sussurrò in tono gentile suonando quasi sarcastico, per poi far scivolare la mano sulla nuca di lei e baciarla sulle labbra, cedendo per una volta all'istinto.
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Ma salve! Scusate il ritardo, ma dopo aver iniziato a stendere il capitolo avevo avuto un blocco. Fortunatamente la lettura del nuovo materiale ufficiale mi aiutato a portare avanti la storia, visto che la mia mente è già all'epilogo. Che dire, oltre un grazia a chi ha aggiunto la storia alle "seguite" e alle "preferite", anche se qualche vostro parere mi piacerebbe averlo. Ad ogni modo ringrazio come sempre la Chri per i soliti preziosi pareri sulle idee e sul come porto avanti la storia. Ringrazio anche chi recensisce qui e in altra sede.
Adesso siamo in un punto abbastanza cruciale. Cosa accadrà?
Lo scoprirete soltanto seguendomi ♥
Edit: Avevo dimenticato di aggiungere il disegno fatto da Nica ~♥
Di nuovo grazie, cara ~
   
 
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