Fanfic su attori > Jamie Campbell Bower
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Autore: quattro    28/11/2014    1 recensioni
Ottobre.
Londra.
Sono appena atterrata.
Piove.
Tre iniziali entrano nella mia vita. La mia vita è già cambiata una volta, per mano mia, cambierà di nuovo? Sono sicura di essere pronta per quello che queto comporterebbe?
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Jamie Campbell Bower, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: Incompiuta
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Che risveglio doloroso.
Mi rigiro nel letto da ore ormai consumandomi nei pensieri di ieri sera. E il cellulare non smette di vibrare. Ora lo lancio contro il muro.
Respiro.
Prendo il telefono. Alex mi ha chiamata tutta la mattina e mi ha lasciato dei messaggi. 
La maggior parte mi chiedevano come stavo ed erano preoccupati per il fatto che non rispondessi. Lo richiamo, anche se non sono ancora uscita dalle coperte. 
- tesoro! Vuoi farmi morire? - risponde dopo due squilli.
- Scusami...giornata pesante!
- Si sente dalla voce
- No quello è perché sono ancora a letto e mi sono appena svegliata 
- Si eh...
- No...lo so...
- Quindi? Le 48 ore sono finite, sei di nuovo tra noi?
- C'ero...ora non ci sono più di nuovo...mi concedi altre 48h ?
- Prima raccontami...
Quindi inizia il mio racconto della serata, condito da tutte le mie malate supposizioni.
Alex, paziente fratello, mi ascolta senza fiatare, mi lascia sfogare e so che se potesse mi abbraccerebbe forte! Alla fine conclude dicendo
- non puoi fuggire da te stessa, sei figlia della tua storia, se non decidi di cambiare tu il mondo nn cambierà per agevolarti il compito. 
Ma perché è sempre così zen?!
- non ho speranze
- Non sappiamo nemmeno se avevamo o no carte da giocarci, e se ce ne fossero state un po' di furbizia per giocarsi quelle giuste non avrebbe guastato. Mi spiace sorellina! Possiamo solo sperare.
- Sperare in cosa?
- Che ti passi in fretta oppure che lui sia ancora fuori che aspetta che ti svegli, così tu avrai la favola che meriti! Scegli tu...
Il silenzio...
- sei andata a vedere alla finestra? - mi chiede soffocando un sorriso.
- No...magari ci guardo dopo. Confidiamo nella prima ipotesi. Ora mi alzo, ci sentiamo più tardi.
- Fai a moto tata!
Riaggancio.

Giuro di non avere guardato fuori dalla finestra, mi sono fatta il caffè e sono scesa a prendere la posta. Il venerdì mattina non vado in ospedale quindi posso poltrire.
Sfoglio le varie lettere e le pubblicità che nei giorni scorsi non ho portato in casa.
Tra le mani mi capita un foglio bianco piegato in malo modo.
Lo apro. Scritto a mano in una maniera palesemente improvvisata trovo questo.
Ognuno ha i propri tempi, e non sempre coincidono con quelli degli altri. Giuro che se ti ho spaventata non era mia intenzione. Se i tuoi tempi dovessero diventare maturi questo è il mio numero. La mia proposta è una semplice passeggiata e un tea. 
Jamie
X

Credo di aver consumato il foglio a furia di leggerlo. 
Prendo il cellulare di fretta e scatto una foto al biglietto per inviarla ad Alex con scritto 
e adesso?
Dopo pochi minuti mi risponde: 
Adesso lascia le valigie a casa e goditi la tua favola. 

Doccia, mi serve una doccia! Chiarisce le idee!
Quasi quaranta minuti dopo ho il tel in mano, chiamo o scrivo?
Altri dieci minuti per decidere, poi...scrivo.

Non mi sembri il tipo che spaventa la gente, caso mai sono io ad aver spaventato te. Due passi li faccio volentieri anche io.
 Ali X

Invio?
Si dai invio!

Poso il telefono e faccio finta di distrarmi sistemando casa. Mai avuto l'orecchio più teso di adesso.
Suona...un messaggio.

Quasi non ci speravo più! 
Esco e passo a prenderti, non inventare scuse non reggerebbero. Vestiti che sto arrivando. 
Jamie x

Ok adesso siamo seri, devo essere io e nessun'altra e chissene frega se lui è abituato a grandi star e fige fotoniche!
Io sono così, converse, jeans e felpa!
Dopo una ventina di minuti mi arriva un altro messaggio.
Non so se vivi sola o no...quindi non so se suonare o meno, nel caso ti interessasse io sono comunque qui fuori. Ti aspetto.

Sciarpa e cappello e sono fuori di casa. 
- vivo sola per la cronaca.
- buono a sapersi - mi fa l'occhiolino.
- Dove andiamo? - sorvolo sul commento.
- Verde, aria e zero scocciatori. Parco!
- Ci sto.
Abbiamo camminato per tutta la mattina chiacchierando di noi e di quanto strano fosse tutto ciò, almeno per me. Jamie non si è mai sbilanciato in modo particolare, nessuno slancio di affetto che mi potesse far pensare a qualcosa di equivoco, semplicemente sembrava godere piacevolmente della mia compagnia esattamente come stavo facendo io.
Ci fermiamo a mangiare qualcosa e approfittiamo della giornata di sole, o per meglio dire non piovosa per stare all'aperto.
Seduti sul muretto che costeggia uno dei prati mi soffermo a pensare che forse sto correndo troppo e che forse quello che mi aspetto non è altro che frutto di una mia fantasia o di un mio desiderio. Ma che magari potrei guadagnarci un amico londinese. Il primo.
Jamie mi si siede accanto, abbastanza vicino da stare spalla contro spalla.
Osserva il mio silenzio.
- scusami sono in silenzio di nuovo vero?
- Un po...posso sapere perché?
- Nulla pensavo...
- A cosa?
- A noi...- oddio no....che cavolo ho detto! Correggi, correggi, correggi. - cioè no...nel senso, pensavo a quanto è strano che la prima persona che conosco, colleghi a parte, a Londra sei tu...- in calcio d'angolo!
- Ah si? - ride ma credo abbia capito molto meglio di me a cosa davvero stavo pensando.
E per la prima volta rompe le distanze, mi appoggia un braccio sulle spalle e mi attira a se.
Non credo di avere fatto resistenza, ma credo di essere stata un po più rigida di quanto si aspettasse.
- hai paura di me tu vero? - mi dice senza guardarmi.
- Io? ma no...
- Hai paura di quello che sono. Non di chi sono.
Centro....al primo colpo. Astuto.
- É un po più complicata di così...
- Vorrei che non lo fosse...
Questa volta mi guarda, sento il peso del suo sguardo come la prima volta e non posso fare a meno di ricambiare. 
Penso che potrei svenire da lì a poco...siamo troppo vicini per quanto ne so.
Non smette di fissarmi, santo cielo che devo fare? Ma ti pare che alla mia età vado in crisi per queste cose.
- non credo di poter tornare indietro adesso - mi dice lui sussurrandolo 
- Indietro? - sento il freddo che mi avvolge il viso e il contrasto con il calore emanato da lui.
- Non credo di volerlo fare...quindi...se anche qualcuno ci vede ti avverto, non mi interessa, non resisto più...
Annulla le distanze, è questione di un secondo nel quale io non ho nemmeno il tempo formulare i pensieri, e lui si avvicina e mi bacia.
Si spengono le luci, si ferma la terra, l'aria non ha più odore, sento solo lui e il suo respiro sul mio viso.
Quello che inizialmente sembra un bacio timido e improvvisato, cambia veste con noi e si trasforma in un giro di giostra a tutta velocità! Non oppongo resistenza, mi abbandono e lui se ne accorge, e se ne approfitta un po, quanto basta per fare un passo un po più in là e lasciar fare alla passione. Lo sento respirare un po più forte ed è lì che allento io la presa...prendo aria per fermare questa girandola che mi sta trascinando più a fondo. Si allontana anche se di poco e appoggia la fronte alla mia mentre con una mano mi avvolge ancora il viso, lo sento quasi in affanno. 
- Jamie...
- Te l'avevo detto che non resistevo più...- e appoggia di nuovo le labbra alle mie. Questa volta piano e delicatamente.
- E io adesso cosa dovrei pensare?
- Non lo so...io so cosa penso io.
- E cosa pensi?
Si allontana un po senza però lasciarmi il viso.
- penso che il tempo che ho passato in questi due giorni con te è stato più interessante di tutta la settimana. Penso che questa tua rigida posizione nasconda un mondo che vale la pena scoprire. E che per quanto tu sappia chi sono non mi ha mai fatto sentire diverso da ciò che sono davvero. Penso che se mi resti vicino ancora un po probabilmente ti bacerò di nuovo - e sorride malizioso.
- Non pensi ai mondi diversi, alla differenza di età a queste cose qui? - gli prendo le mani e me le allontano dal viso.
- No, ci penseranno gli altri se vogliono e noi non potremo farci nulla. Adesso penso che si...vorrei un altro assaggio...
- Di cosa? - mi manda sempre in confusione quando fa così...
- Di te! - si avvicina nuovo e mi bacia senza mezzi termini, senza farsi annunciare, così, con un bacio che sa già di qualcos'altro. - pensi sia possibile smettere di ibernarci dal freddo e andare altrove? - mi dice mentre smette di baciarmi. - credo di si...idee? - non credevo di saper formulare ancora delle frasi di senso compiuto. Lui esita un attimo poi con un velo di imbarazzo - da te?
   
 
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